Viene premiato al lavoro. Ma invece di tenere per sé il riconoscimento, lo devolve ai bambini del Meyer. Un ospedale che conosce bene e apprezza, perché in un momento difficile si è preso cura anche del suo bambino.
UNA BELLA STORIA DI SOLIDARIETA’. Una bella storia di altruismo e solidarietà che vede protagonista Stefano Rossin, ingegnere, da otto anni dipendente della sede fiorentina di Ge Oil & Gas – Nuovo Pignone con il ruolo di responsabile per la revisione della progettazione di impianti.
IL PREMIO. L’uomo si è aggiudicato di recente l’Edison Pioneer Award di General Electric che ogni anno viene assegnato ai dipendenti dell’azienda che si distinguono per il contributo tecnologico innovativo, e ha deciso di devolverlo all’assistenza sanitaria dei bambini meno fortunati, con una donazione alla Fondazione Meyer. Una decisione che nasce, spiega lo stesso Rossin, ” da una esperienza personale e dalla profonda gratitudine nei confronti del personale medico, paramedico e volontari dell’ospedale”. “Così come GE ha premiato la passione e lo spirito di innovazione che ha contraddistinto il mio lavoro – aggiunge l’ingegnere – io altrettanto vorrei premiare chi, con estrema professionalità e ammirabile dedizione, ha seguito mio figlio durante la sua malattia portandolo con successo a vincerla”.
LA DONAZIONE. Il contributo di Rossin consentirà di sostenere l’attività di ricerca scientifica del Meyer e conseguentemente di migliorare l’assistenza e cura dei bambini ricoverati. In particolare sosterrà la ricerca Neuro-Oncologica pediatrica, supportando uno studio del dottor Sardi, impegnata a garantire la crescita della propria attività di assistenza e di ricerca, al fine di portare ulteriori progressi nella cura dei piccoli pazienti colpiti da tumore cerebrale.
L’IMPORTANZA DELLA RICERCA. “La scelta di Rossin di condividere il suo successo sarà per noi tutti un ulteriore stimolo per continuare a lavorare con impegno alla nostra missione – spiega Alessandro Benedetti, segretario della Fondazione Meyer – . La ricerca scientifica all’interno dell’Ospedale Meyer rappresenta uno dei punti di maggior impegno per il futuro e le attività a sostegno di questa diventano sempre più importanti per affrontare le nuove sfide terapeutiche e assistenziali. Un grazie davvero grande a Stefano, alla sua famiglia e a tutto il suo staff insieme al quale ha vinto questo importante riconoscimento internazionale”. Soddisfazione anche da parte di Massimo Messeri, presidente del Nuovo Pignone e consigliere della Fondazione Meyer. “Ci sono molte caratteristiche che accomunano Nuovo Pignone e Meyer – afferma Messeri – l’innovazione è un tratto distintivo sia della ricerca scientifica, che di quella tecnologica. Entrambe le realtà sonon spinte dalla ricerca continua dell’eccellenza. E’ quindi motivo di duplice orgoglio per me che uno dei nostri dipendenti di Firenze sia stato premiato all’interno del grande mondo di GE e che questo personale successo sia stato trasformato in una opportunità per contribuire alla ricerca pediatrica di questo ospedale, fiore all’occhiello della sanità toscana e nazionale”.