In vista dell’estate le regioni sperano nella zona bianca, con regole più permissive per quanto riguarda il coprifuoco, l’ora di chiusura di bar e ristoranti, lo sport nelle palestre e nelle piscine. La diminuzione dei contagi fa infatti intravedere all’orizzonte la possibilità di un passaggio nella “white list”. In zona bianca però non cambiano le regole su come comportarsi all’aperto e nei luoghi al chiuso: ecco cosa prevede la normativa anti-Covid per queste aree a basso rischio.
Quando scatta, come funziona e quali regioni possono diventare bianche
Secondo il decreto dello scorso 23 febbraio, che ha normato i colori delle regioni, per andare in zona bianca è necessario rispettare dei parametri e delle regole stringenti, ecco come funziona. Per finire nel cosiddetto “scenario di tipo 1“, con un livello di rischio basso, l’incidenza settimanale dei contagi deve essere inferiore a 50 casi positivi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive.
Questo significa che le 3 regioni che aspirano a diventare zona bianca dal 17 maggio (quali Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna), devono fare i conti con i dati degli ultimi 21 giorni. Una volta promossi, basta poco per ricadere in zona gialla o peggio in fascia arancione o rossa. Il decreto non prevede una permanenza minima in zona bianca: nel caso di un aumento dei contagi si può cambiare colore nel giro di 7 giorni.
A che ora chiudono bar e ristoranti: zona bianca senza coprifuoco oppure orario spostato alle 23
Per quanto riguarda il coprifuoco in zona bianca, non ci sono regole nazionali che prevedono a che ora chiudono bar e ristoranti (senza rischiare multe), se alle 22, alle 23 o a mezzanotte. Sta ai singoli presidenti delle Regioni prendere decisioni in questo senso. La Sardegna, quando era bianca, spostò l’orario alle 23.30.
In questo contesto si inserisce anche il dibattito nazionale sul coprifuoco previsto dal “vecchio” Dpcm, con il possibile cambio di orario alle 23 già fine mese: la decisione sarà presa nella riunione della cabina di regia del 17 maggio.
Zona bianca cosa prevede per discoteche, centri commerciali nel weekend e palestre: le regole
Come detto la decisione spetta ai singoli governatori per le regole nel dettaglio, ma ci sono dei punti fermi su cosa si può fare e su come comportarsi in zona bianca. Resta lo stop alle fiere e ai congressi, che il decreto riaperture ha fissato rispettivamente al 15 giugno e al 1° luglio 2021. In zona bianca non riaprono le discoteche.
C’è invece la possibilità del via libera in anticipo delle palestre (in zona gialla è fissata al 1° giugno) e delle piscine al chiuso. La zona bianca, in base alle regole delle singole regioni, permetteranno anche di mangiare negli spazi al chiuso di ristoranti e bar e ci potrà essere anche l’ok all’apertura dei centri commerciali durante il weekend.
Come comportarsi in zona bianca: obbligo di mascherina all’aperto
In zona bianca non cambiano le regole sul distanziamento e rimane l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto e al chiuso. Resta la distanza di sicurezza di almeno un metro dagli altri, che raddoppia in caso di attività fisica intensa o sport. Quindi in zona bianca sono sempre valide le regole su quante persone possono stare in macchina: 3 al massimo durante gli spostamenti in auto (il conducente davanti e due passeggeri dietro) se non si è conviventi e non si hanno rapporti interpersonali stabili.