Il 20 e 21 marzo, in Stazione Leopolda a Firenze si è svolto il BTO2019, per parlare quest’anno dell’innovazione (anche digitale) applicata a uno dei settori economici cruciali non solo per la Toscana, ma per l’intero Paese. Come ogni anno, sono state due giornate piene di incontri, panel e workshop che hanno saputo raccontare i trend e gli scenari del turismo mondiale attraverso una protagonista indiscussa: la tecnologia che abbinata al tema dell’anno “smartness” ha saputo fornire indicazioni ed istruzioni intorno alle quattro macro aree individuate dal direttore scientifico Francesco Tapinassi, quali ospitalità, destinazioni, digital strategy, turismo enogastronomico.
Tra i numerosi temi non sono mancati la sicurezza delle transazioni online, e l’intelligenza artificiale rappresentata dai chatbot, ovvero gli assistenti virtuali, ma che abbiamo ritrovato anche in veri e propri robot diventati receptionist e concierge, capaci di accompagnare i clienti in camera o di gestire sapientemente un check-in.
Si è parlato poi – e non per la prima volta in BTO – anche della tanto ostica Blockchain, declinata questa volta al mondo del food, grazie all’introduzione sul mercato di “pOsti”, la prima start-up in ambito ristorativo ideata dallo Chef Antonello Colonna. La sua ricetta della Panzanella infatti è stata la prima al mondo ad essere tracciata e certificata: storia del piatto, materie prime e preparazione sono rese fruibili al consumatore attraverso delle notifiche sul proprio smartphone. Ed è proprio questo ormai nostro migliore amico a gestire anche gli affitti brevi da remoto. Basterà scaricare la webapp Ok Home e con pochi click sarà possibile pensare a tutto dal proprio divano di casa: dall’apertura del portone condominiale, all’accesso dell’impresa delle pulizie alla fine del soggiorno, passando per check-in, check-out e controllo dei consumi dell’appartamento e senza nessuno scambio di chiavi.
In merito alle destinazioni invece si viaggia, e non solo con la mente, in Friuli Venezia Giulia, Puglia e Trentino, ma anche sul lago di Costanza e nell’Isola di Creta e naturalmente nella Capitale Europea della Cultura Matera. A proposito di cultura, hanno avuto un focus importante anche i musei e la loro capacità di stare al passo con i tempi e con le tecnologie.
È stata infatti la nuova piattaforma Lumen-Mixed Reality Storitelling, del giovanissimo interaction-designer indiano Arvind Sean – vincitore del Palyable Museum Awards. Grazie ad un nuovo device altamente tecnologico che gioca con il design vintage di una vecchia torcia, il visitatore si addentrerà in una storia tutta nuova: il fascio di luce illuminerà frecce, indicatori e puntatori che disegneranno un percorso, indirizzandolo verso alcune aree del museo e permettendogli così di iniziare un percorso interattivo, dove ogni suo gesto sarà un input a cui seguirà un momento narrativo che porterà un coinvolgimento sempre crescente. Questa tecnologia arriverà a breve al Museo Marino Marini, ma non vediamo l’ora di trovarla anche in quei musei che talvolta sono rimasti fermi all’era delle opere esposte.