“Questo è per noi un premio importante, ed è un onore riceverlo. Siamo lusingati che sia arrivato da un’associazione prestigiosa come la Unione Imprese Storiche Italiane, da aziende dotate di straordinaria longevità che sanno come fare i prodotti e anche come farli bene. L’Albero della Vita ha avuto una gestazione complessa, e un risultato finale che nemmeno noi ci aspettavamo. Noi non abbiamo voluto realizzare un’opera d’arte, ma una macchina scenica che raccontasse precise idee e valori attraverso un linguaggio emotivo”.
Queste le parole di Simone Merico, vicepresidente della Balich Worldwide Shows (società che ha ideato l’Albero della Vita), nel suo discorso di ringraziamento seguito alla consegna de “La Chiave dell’Amicizia” 2015 della Unione Imprese Storiche, avvenuta a Palazzo Incontri Firenze. Quest’anno il riconoscimento è stato attribuito alla Balich Worldwide Shows per “aver contribuito, tramite l’ideazione dell’Albero della Vita, a realizzare un simbolo unico dell’eccellenza italiana e del Made in Italy, e nel quale si riconoscono pienamente le nostre Imprese Storiche, con le loro radici, le loro tradizioni, le loro aspirazioni etiche e culturali, la loro sfide future”.
“Le imprese storiche si identificano fortemente nell’Albero della Vita – ha detto Eugenio Alphandery, presidente dell’associazione che oggi abbraccia 48 brand ultracentenari – perché le nostre tradizioni sono come le radici dell’Albero e le nostre innovazioni radiose come i suoi rami. E’ un premio che abbiamo voluto assegnare a coloro che sono stati geniali nell’ideare un vero simbolo del Made in Italy”.