Alle sue spalle ha appena un anno di vita ma già al proprio attivo un importante finanziamento di un milione di euro, ricevuto da una compagine di investitori che hanno creduto nelle potenzialità del suo progetto.
Si tratta di Endostart, nata a Certaldo (Firenze) nel maggio 2018, da un mix di competenze: quelle di Alessandro Tozzi, medico gastroenterologo e quelle di Alberto Bruni, titolare della Special Electronic Design di Certaldo, già vincitori con il Progetto Europeo Videocapsula Endoscopica Supcam, del premio ADI Index Design Industriale 2016 e del Premio Nazionale Innovazione Design Industriale 2017.
L’obiettivo di Endostart è quello di sviluppare una nuova generazione di dispositivi medici per l’endoscopia digestiva, basati sulla tecnologia di ancoraggio endoscopico magnetico che sfrutta la capacità di interazione del ferrofluido con i campi magnetici. Il primo prodotto, Endorail System, un dispositivo volto a consentire a un normale colonscopio di esplorare l’intestino in maniera più semplice e meno traumatica, è già stato sviluppato ed è adesso pronto per la sperimentazione clinica.
Fra pochi giorni la startup toscana potrebbe essere l’assegnataria di due premi molto importanti per i quali è candidata tra i finalisti. Il primo, uno fra i più prestigiosi a livello europeo, è il Premio Gaetano Marzotto 2019. Ispirato alla figura di uno degli imprenditori di riferimento del Novecento, ha lo scopo di individuare e sostenere i più promettenti progetti imprenditoriali, che siano in grado di far convivere innovazione, impresa e società.
Oltre 500 sono state quest’anno le aziende che hanno partecipato al premio, ma soltanto cinque, fra cui Endostart, sono state inserite nella rosa delle finaliste, per la categoria principale “Premio per l’impresa”. La serata di premiazione, che si svolgerà il 21 novembre 2019 a Roma, decreterà il vincitore che riceverà un premio in denaro pari a 300mila euro.
L’altro premio, l’European Seed-Stage Finance Raise of the year, nell’ambito dell’European Lifestars Awards, è un riconoscimento londinese che celebra le imprese neo-costituite. I finalisti, 8 in tutto, provengono dal Regno Unito (4) dalla Svezia (1), dalla Francia (1), dall’Austria (1) ed Endostart, l’unica realtà italiana. Sono tutte aziende che hanno completato una raccolta fondi privata significativa fra il 2018 e il 2019. Nella scelta del vincitore la giuria terrà conto di alcuni elementi fra cui: la validità del progetto, il prodotto, il suo impatto sulla società, le capacità del team, la tecnologia, gli aspetti di sviluppo finanziario, l’importo dei fondi raccolti, la qualità/reputazione degli investitori attratti, l’utilizzo/allocazione post-finanziamento dei proventi.
I Lifestars Awards 2019 si terranno il 19 novembre 2019 presso l’Honorable Artillery Company a Londra. “Le modalità di partecipazione ai due premi – spiega l’amministratore delegato di Endostart, Alessandro Tozzi – sono state analoghe: abbiamo concorso a due bandi e, successivamente, preso parte alle selezioni. Nel premio inglese non è prevista l’erogazione di denaro ma, data la caratura internazionale, conferisce una grande visibilità soprattutto verso potenziali investitori”.
Cosa diversa è invece per il premio Gaetano Marzotto, uno dei pochi al mondo, che, oltre alla visibilità, consente anche di ottenere un apporto economico significativo. “Per noi sarebbe importante – aggiunge Tozzi – perché ci permetterebbe di portare avanti le attività aziendali, in particolare ci darebbe modo di finanziare gli studi clinici di Endorail, indispensabili per la commercializzazione del dispositivo”.
“In ogni caso – conclude Tozzi – nel mese di dicembre inizieremo il primo studio clinico pilota di Endorail, all’Ospedale Humanitas di Rozzano (Milano)”.
Qualche dato sul dispositivo “Endorail”
Il dispositivo “Endorail” ha l’obiettivo di migliorare le prestazioni del colonscopio, permettendo di esplorare l’intestino in maniera più semplice e meno traumatica. Grazie al ferrofluido e ai campi magnetici, Endorail funziona come una monorotaia in grado di far progredire agilmente il colonscopio lungo il lume colico potenzialmente riducendo il rischio di un esame incompleto e limitando il traumatismo sulle pareti intestinali.
Ogni anno in Italia vengono effettuate più di un milione di colonscopie e circa 60 milioni in tutto il mondo. Grazie alla colonscopia è possibile diagnosticare precocemente i tumori del colon e rimuoverne i precursori (polipi adenomatosi). La colonscopia quindi è l’esame più accurato ed efficace per la diagnosi e il trattamento dei precursori del cancro colorettale. Le colonscopie ad oggi risultano incomplete nel 5% – 25% dei casi ed è invece fondamentale completare l’esplorazione di tutti i segmenti del colon. In caso contrario, si ottiene purtroppo un ritardo diagnostico con conseguenze sull’incremento del dispendio di risorse sanitarie e sulla prognosi per il paziente.