domenica, 19 Maggio 2024
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La (buona) cooperazione riparte da Firenze

Centinaia di cooperatori under 40 hanno raggiunto la città venerdì e sabato scorsi per Woodcoop, il congresso annuale dei giovani di Legacoop. Idee e soluzioni a confronto per innovare un settore che resiste alla crisi

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La buona cooperazione giovanile riparte con nuove proposte, energie e obiettivi da Firenze, dove venerdì 10 e sabato 11 luglio si è svolta Woodcoop 2015, l'assemblea annuale di Generazioni, coordinamento degli Under 40 aderenti a Legacoop. Più di 100 cooperatori arrivati da tutta Italia si sono confrontati sulle possibili soluzioni alle sfide dell'economia e del mercato del lavoro approvando un nuovo Manifesto della cooperazione.

Un nuovo esecutivo

Alla Biblioteca delle Oblate, venerdì scorso, i delegati di Generazioni hanno confermato nel ruolo di coordinatore nazionale Matteo Ragnacci, 38 anni, presidente del Consorzio di Cooperative Itaca al quale aderiscono le cooperative di servizi turistici in Umbria. Del nuovo esecutivo di Generazioni fanno parte Katia de Luca, Biljana Prijic, Francesca Giudice, Fabio Mestici, Federico Parmeggiani e Andrea Rapisardi, oltre ai tutor Chiara Bertelli e Luca Grosso.

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Cooperazione è innovazione

Il Cinema Odeon ha ospitato sabato la seconda giornata di Woodcoop, una sorta di stati generali della coperazione giovane, con numerosi ospiti che hanno raccontato dal palco alcune delle esperienze più interessanti e innovative in ambito cooperativo. Presenti, tra gli altri, anche il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, la presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze Daniela Mori, il senatore Massimo Mucchetti e Davide Pati, vicepresidente Libera, oltre alla deputata Anna Ascani e Derek Razo di Loomio Coop in collegamento dalla Nuova Zelanda.

“La cooperazione ha aiutato il Paese ad attraversare la crisi – ha detto il presidente di Legacoop Mauro Lusetti – anche negli anni più bui, quando tutti licenziavano, abbiamo creato 27.000 nuovi posti di lavoro. Oggi vogliamo essere in prima linea affinché la ripresa diventi l’occasione per costruire una nuova economia, un mercato più equo e pulito. Lo possiamo fare perché questi sono i nostri valori, che mettono al centro il lavoro e non la finanza, la comunità e non il profitto individuale, la sostenibilità e non la speculazione. Per farlo vogliamo fare pulizia, accompagnare alla porta chi non rispetta i nostri valori, e dare sempre più spazio nella nostra organizzazione e nelle nostre imprese alle giovani cooperatrici e ai giovani cooperatori, alla vostra carica ideale e capacità di innovare”.

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