venerdì, 29 Marzo 2024
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La cooperazione diventa hi-tech

Docenti e ricercatori dell'istituto universitario pisano saranno coinvolti all'interno delle imprese associate a Legacoop Servizi Toscana per docenze e formazione. E le porte della Normale si apriranno ai cooperatori. Presentato l'accordo

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Alta tecnologia a disposizione del mondo dei servizi, ricercatori al lavoro nelle cooperative, porte aperte ai cooperatori nei laboratori di ricerca: Legacoop Servizi Toscana e Scuola Normale Superiore di Pisa uniscono le forze per mettere l’innovazione al servizio del settore terziario. I dettagli dell’accordo sono stati presentati stamani a Palazzo Strozzi, a Firenze, in occasione di “Un nuovo modo di vedere le cose – Le nanotecnologie nel mondo dei servizi”, l’evento organizzato da Legacoop Servizi Toscana e Scuola Normale Superiore.

Dal laboratorio all'impresa

Docenti, ricercatori e tecnici della Scuola Normale Superiore, in particolare del Laboratorio Nest (National Enterprise for nanoScience and nanoTechnology), saranno direttamente coinvolti in attività di formazione, docenza e consulenza all’interno delle cooperative associate. Non solo: i laboratori e i centri di ricerca della Normale saranno aperti ai cooperatori di Legacoop Servizi Toscana. L’accordo nasce con l’obiettivo di creare una connessione diretta tra i centri di eccellenza universitaria e le produzioni della ricerca con gli attori dello sviluppo industriale.

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“Questo protocollo – spiega Angelo Migliarini, presidente di Legacoop Servizi Toscana – è finalizzato a migliorare il trasferimento delle conoscenze e competenze tecnico-scientifiche da una delle università più prestigiose d'Italia in termini di ricerca e innovazione al settore terziario dei servizi di Legacoop Toscana. I dati dell’ufficio studi di Legacoop dicono che nel 2015 la cooperazione dei servizi ha aumentato occupazione e fatturato del 10,5%, performance superiore a tutti gli altri settori. Le nostre imprese, i nostri soci, tengono in vita fisiologicamente questo Paese. Se siamo andati al di là della capacità di resilienza è perché siamo portatori sani di un mercato moderno. Ciononostante nel nostro paese, ancora oggi, manca una moderna cultura dei servizi, cultura che si costruisce soprattutto accogliendo la sfida dell'innovazione.  Da “consumatori di innovazione”, vogliamo iniziare a pensarci “generatori di innovazione”. In questo senso va inteso l’accordo che abbiamo presentato”.

“L’accordo che abbiamo presentato – spiega il professor Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale Superiore – sarà un’occasione ulteriore per rendere disponibili le competenze della Scuola Normale agli imprenditori locali per lo sviluppo del territorio. Consideriamo questo uno dei nostri obiettivi principali e siamo felici di aver trovato un partner sensibile alla questione in Legacoop Servizi Toscana”.

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