sabato, 27 Aprile 2024
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Saldi, ora o mai più: ultimo weekend di sconti in Toscana

I saldi invernali si concluderanno in Toscana martedì 3 marzo. Confesercenti: ''Primo bilancio positivo''

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Ora o mai più. Ultimo weekend per i saldi invernali, che in Toscana si concluderanno martedì 3 marzo. E mentre i ritardatari si preparano agli acquisti scontati dell’ultimo minuto, per i commercianti è già tempo dei primi bilanci.

impressioni positive

E sono positive – spiegano da Confesercenti Firenze – le prime impressioni sulle vendite nel corso dei saldi invernali. Abbastanza soddisfatti gli operatori degli oltre 1.500 punti vendita del settore moda di Firenze e Provincia, che registrano un aumento del +5/10% rispetto allo scorso anno.

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gli acquisti

Buoni risultati – viene spiegato – per i negozi di griffe, mentre si riscontra una sofferenza permanente delle attività commerciali che non superano una certa soglia di qualità del prodotto. Si aggira sui 250 euro il budget familiare messo a disposizione per i saldi. Nelle ultime settimane si è registrato un incremento delle vendite di abbigliamento sportivo, calzature e capi pesanti, maglieria e giacche, complice l’arrivo di temperature più rigide.

“meglio del 2014”

Per Franco Frandi, presidente provinciale Fismo Confesercenti, “il 2015 potrebbe essere l’anno della svolta, della ‘ripresina’, e su questo tema ha inciso anche l’andamento dei saldi, che sono andati leggermente meglio rispetto al 2014”. “Si può sicuramente parlare di saldi… in ripresina, nel senso che il consumatore, seppure a fatica, sta cercando di recuperare un minimo di fiducia nell'immediato futuro e il trend economico degli ultimi anni sembra poter finalmente cambiare rotta”.

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“Per il futuro – conclude Frandi – sarebbe desiderabile un posticipo dei saldi almeno a fine gennaio e un maggiore controllo su coloro che con vari mezzi, più o meno conformi alla legge, cercano di anticipare la data di inizio dando vita ad una concorrenza illecita. Importante sarebbe anche introdurre nuovi vincoli per le vendite promozionali e per le cessazioni di attività con maggiore trasparenza e garanzie rispetto all’attuale regime”.

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