giovedì, 1 Maggio 2025
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A Firenze risorge il Premio Cupolone di trotto

Premio cupolone di trotto

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Pochi anni fa, circa a metà degli anni 2000, nel Parco delle Cascine di Firenze, la vista spettacolare di un gioiello dell’arte mondiale, quale il Cupolone era stata clamorosamente oscurata dalla costruzione di un colosso mastodontico, denominato Maggio, che impediva letteralmente la visuale prospettica del Cupolone. Un fatto quasi analogo era avvenuto dopo il 1995, allorché fra la società di corse fiorentina e l’Unire fu stabilito un infelice, ma preciso accordo, che sanciva in maniera quantomeno improvvida di cancellare il tradizionale Premio Cupolone, uno dei Criteria più prestigiosi d’Italia, allineato tecnicamente al Gran Criterium di Milano, all’Allevatori di Roma ed al felsineo Arcoveggio come tappa fondamentale per un trottatore di valore nel circuito tricolore dei 2 anni indigeni. In cambio Firenze Trotto raccoglieva le briciole, cioè 2 poules per i 3 anni, denominate dal Vate fiorentino Antonio Berti, rispettivamente Dante per i maschi e Beatrice per le femmine. Due selezioni semiclassiche sostituivano così inadeguatamente una corsa basilare dai contenuti storici, da cui erano emersi alcuni fra i più qualitativi cavalli del trotto italiano, protagonisti anche nelle successive annate di corse, quali Ledro, Steno, Sion, Top Hanover, Scellino, Gentile, Esotico Prad, Fenech OM e Lemon Dra, nomi solidi e ridondanti, frutto di autentica qualità e di severa selezione tecnica. Il Cupolone fu istituito nel dopoguerra, nell’anno 1948, grazie ad una brillante intuizione di Giuseppe Camarrone, il più valente fra i tanti dirigenti ippici operanti in terra toscana. Vinse un buon puledro, Sagunto, imitato l’anno successivo dalla veloce Bambaia. Era nato il Criterium fiorentino per 2 anni, un riferimento assoluto per tutti i trainer e i guidatori della Toscana. Nel 2001 chi scrive fece un appassionato tentativo a favore del ritorno del Premio Cupolone, risultato purtroppo fallimentare a causa della forte opposizione interna ed esterna, sorda a qualunque richiesta a favore delle Mulina. Il patto sottoscritto doveva essere tassativamente rispettato ed il Sesana di Montecatini, con il suo Criterium, doveva restare pienamente egemone. Con la San Felice di Carlo e Cesare Meli, la nuova società di gestione dell’ippodromo Visarno di Firenze, le cose sono davvero molto cambiate, chiaramente in meglio per chi ha a cuore il destino gigliato, ed una delle priorità più evidenti da essa formulata è rappresentata dal recupero delle tradizioni sportive, storiche e culturali fiorentine, pertanto il Premio Cupolone rientra a pieno titolo nei progetti aziendali. Attualmente il Visarno dispone di un gran premio per i tre anni, l’Etruria con 67 edizioni, uno per i 4 anni, il Firenze con 72 e due prove classiche per gli anziani, il Duomo ed il Ponte Vecchio, entrambi sessantasettenni, da cui si palesa nitidamente l’assenza di una corsa classica di selezione dei giovanissimi di 2 anni. Mercoledì 27 Novembre 2013, infatti, a Firenze ritornerà il Premio Cupolone come condizionata per i 2 anni, che detengano un primato di 1.16.5 o meno, oppure che vincano da 3.000 a 30.000 euro in carriera. La corsa sarà dotata di un montepremi di 16.500 euro che, anno dopo anno, potrà essere progressivamente rimpinguato a rispetto di un albo d’oro prezioso, nella cui pagina centrale sono stampati i nomi dei più importanti campioni del trotto nazionale. Bentornato a casa, Premio Cupolone!
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