Niente più limiti di età, stop ai calcianti con sentenze passate in giudicato negli ultimi 5 anni, sanzioni severe per le squadre che non scendono in campo (stop ai diritti per sede, campo per allenamenti e contributi). Dopo l’ok della giunta comunale al nuovo regolamento per il calcio storico fiorentino, come sono state accolte le novità da chi calpesta la sabbia di Piazza Santa Croce? Il Reporter.it ha sentito Gianluca Lapi, storica bandiera dei verdi, calciante da più di 30 anni.
Cosa pensa di questo nuovo regolamento?
Il Comune ha dovuto far fronte ad una situazione che andava degenerando negli ultimi anni, perché effettivamente non si vendevano più biglietti. Finora le squadre potevano anche non giocare, ma adesso con sanzioni più pesanti dovranno scendere per forza in campo.
Niente più limiti di età: è giusto?
Il limite di età era una vera e propria discriminazione. Perché non si può giocare a 40 anni? Se la visita medica è a posto e se ci sono tutti i presupposti, anche un calciante con più di 40 anni deve poter scendere in campo. Levare questo limite mi sembra una cosa più che giusta.
Quindi promuove le nuove regole?
In realtà non c’è niente di nuovo, è il regolamento vecchio che non era mai stato attuato. Finora era mancato il dialogo tra l’amministrazione comunale, i presidenti e i capitani dei colori. Il problema era nato quando gli ex assessori hanno voluto fare a modo loro, senza chiedere prima al mondo del calcio storico, a quelle persone che hanno giocato per 30 anni. Se imponi le regole senza sentire le parti in causa, è chiaro che nascono delle problematiche.
Ora il dialogo c’é?
Non si sarebbe arrivati a un nuovo regolamento se non ci fosse stato un dialogo. Spero che nei cuori dei fiorentini possa adesso rinascere la voglia di tornare a vedere il calcio storico.