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La scuola al cinema: l’Istituto Marco Polo di Firenze in un film

Ci si resta anche al pomeriggio, si impara con metodi all’avanguardia e la parola d’ordine è “accoglienza”. Una scuola strana, l’Istituto Marco Polo. Che ora diventa un film

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Dai banchi di scuola al grande schermo: l’Istituto Marco Polo di Firenze sta girando i cinema di tutta Italia grazie al film documentario firmato dal giovane regista Duccio Chiarini. Presentato lo scorso ottobre in occasione di “Alice nella Città”, la sezione del Festival del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni, Marco Polo – Un anno tra i banchi di scuola non è il classico documentario, ma un racconto verace e senza filtri delle sfide quotidiane che i 150 professori e i 1.600 studenti dell’Istituto tecnico per il turismo di via San Bartolo a Cintoia affrontano ogni giorno.

“Mi sembrava importante provare a raccontare il percorso particolare che sta facendo la nostra scuola – racconta Ludovico Arte, dirigente scolastico dell’Istituto – ma il vero obiettivo di questo film è quello di narrare uno spaccato degli istituti italiani, cercando di catturare l’anima del lavoro degli insegnanti e delle emozioni degli adolescenti, rappresentando una comunità. Attraverso la scuola infatti si può capire anche il tempo che stiamo vivendo”.

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Marco Polo un anno tra i banchi di scuola locandina cinema

Le riprese del film “Marco Polo” di Duccio Chiarini

Le riprese del documentario sono durate circa 40 giorni. Da metà novembre fino al giorno degli esami di maturità, la troupe ha frequentato le aule e i corridoi della scuola per una settimana al mese seguendone la vita quotidiana, le attività didattiche e gli incontri pomeridiani tra studenti e ragazzi stranieri per l’insegnamento della lingua italiana. 

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“Le riprese – spiega il regista Duccio Chiarini – si sono concentrate su alcune classi
che avevo individuato durante il periodo di osservazione in cui mi ero mosso per le aule senza registratori e videocamere. Sapendo che in questo film non ci sarebbero state né interviste né voci narranti, abbiamo cercato sin da subito un assetto di ripresa il meno invasivo possibile, decidendo di essere al massimo in tre persone dentro le aule: regista, operatore e fonico. Inoltre – continua Chiarini – sin dalle prime settimane in cui sono entrato dentro al Marco Polo, osservando la cura con cui aule e spazi comuni erano stati resi familiari a tutti, ho avuto la sensazione di essere in un contesto che adulti e ragazzi, insieme, avevano trasformato in una casa. Di essere capitato in una strana scuola in cui sembrava sempre che fosse pomeriggio anche quando era mattina”.

Il trailer

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“Marco Polo” una scuola al cinema (non solo a Firenze)

Una scuola “strana”, che ha saputo dare dimostrazione di come il clima libero e informale tra insegnanti e studenti, l’essenza stessa dell’educazione, il senso della cittadinanza e il valore dell’accoglienza sono temi che ripagano sempre. Dal 16 gennaio il film Marco Polo – Un anno tra i banchi di scuola è nelle sale di tutta Italia grazie a Fondazione Stensen e Valmyn Distribution.

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