mercoledì, 30 Aprile 2025
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Aldo Montano e Antonella Mosetti, amore al capolinea

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Love story finita tra il livornese Aldo Montano e Antonella Mosetti.

L’ADDIO. Dopo sei anni di fidanzamento i due si sono detti addio. Una rottura recentissima, appresa dai fan della coppia dalla pagina Facebook della bella Antonella. Che pochi giorni fa ha cambiato il suo status da ”fidanzata ufficialmente” a ”single”.

IL MESSAGGIO SU TWITTER. Un messaggio ribadito poco dopo dal suo account Twitter. “Ci sono cose – scrive la Mosetti – che non finiscono come dovrebbero o come vorresti. Anche quando si parla di Amore. Ed in questo caso lo è stato anche per me”.

CHI HA LASCIATO CHI? Una frase sibillina dietro cui, vociferano i fan sui social network, potrebbe nascondersi un tradimento di Montano.  Chi ha lasciato chi, si chiedono i fan? Il campione di scherma per ora tace. 

Strage dei senegalesi, ”il killer agì da solo”

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Nessun complice, nessun istigatore. Gianluca Casseri, il killer dei due ambulanti senegalesi freddati in piazza Dalmazia il 13 dicembre di un anno fa, agì da solo.

INDAGINI CHIUSE. A pochi giorni dall’anniversario della strage, la procura di Firenze chiude le indagini sull’assassinio di Diop Mor e Samb Modou, uccisi a colpi di pistola dall’estremista di destra Gianluca Casseri.

CASSERI AGI’ DA SOLO. Gli inquirenti sono giunti alla conclusione che il killer abbia agito senza complici, architettando il folle gesto in autonomia, senza istigatori o ispiratori. L’uomo, oltre al duplice omicidio, fu autore del ferimento di altre tre persone. Poi, braccato dalle forze dell’ordine, si tolse la vita. 

Leggi anche: Strage dei senegalesi, un anno dopo Firenze non dimentica / ”Chi ha paura dell’uomo nero?”: un anno dopo la strage dei senegalesi / Jokko, Italia e Senegal insieme in concerto per ricordare Samb e Diop Il killer: IL RITRATTO / Casseri, ”intellettuale nero appassionato di fantasy”

Ghiaccio sulle strade, protezione civile al lavoro. A Borgo San Lorenzo -5,2°

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La Toscana e la provincia di Firenze sono ancora nella morsa del freddo.

GHIACCIO SULLE STRADE. Freddo che costituisce un pericolo anche per laviabilità, per la formazione del ghiaccio sulle strade. Per questo motivo, fin dalle prime ore di questa mattina i mezzi e il personale del Servizio Viabilità e della Protezione Civile della Provincia di Firenze stanno operando con macchine spargisale per ridurre al minimo i disagi alla circolazione dovuti alla formazione di ghiaccio sulle strade. Anche il consorzio Lamma raccomanda

TEMPERATURE SOTTO LO ZERO. Per quanto riguarda invece le temperature, la minima registrata è stata di -5.2 °C a Borgo San Lorenzo. La Protezione Civile rinnova “il consiglio di prestare estrema cautela alla guida e di avere le dotazioni invernali obbligatorie”. Anche il consorzio Lamma raccomanda di “prestare attenzione al ghiaccio sulle strade date le piogge di ieri, le nevicate dei giorni scorsi e le temperature sotto zero di stamani”.

Province, salta la riforma. Stop agli accorpamenti

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Province, salta il riordino. Gli accorpamenti restano al palo.

STOP AGLI ACCORPAMENTI. La crisi dell’esecutivo tecnico ha mandato gambe all’aria la riforma sull’accorpamento delle Province. Il decreto contenente il riordino non potrà più essere convertito in legge, a causa dell’enorme mole di sub-emendamenti, circa 150. Lo ha deciso, ieri in tarda serata, la Commissione affari costituzionali del Senato, all’unanimità. La riforma, che anche in Toscana ha suscitato polemiche a non finire, di fatto non sarà attuata. 

RISCHIO CAOS. Per il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci adesso “si rischia il caos”. Le Province infatti restano svuotate delle loro funzioni. Così, alcuni servizi essenziali, come la manutenzione delle scuole superiori, delle strade, la gestione dei rifiuti e la tutela idrogeologica e ambientale, finora di competenza provinciale, “sono in pericolo”. Una via d’uscita, la riassegnazione delle funzioni all’interno della legge di stabilità, che sarà approvata nei prossimi giorni. 

Renzi, a gennaio una nuova Leopolda. Ci sarà anche Bersani?

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Leopolda, atto quarto?

NUOVA LEOPOLDA. A gennaio, il sindaco di Firenze Matteo Renzi riaprirà i battenti della Stazione Leopolda, per la quarta edizione della kermesse politica.

A GENNAIO. A rivelarlo è il Corriere della Sera. “All’inizio dell’anno prossimo – scrive il quotidiano diretto da Ferruccio De Bortoli – il primo cittadino di Firenze indirà una nuova Leopolda.Già, perché dopo la pausa festiva Renzi riprenderà lasua attività politica. Attività che i suoi comitati non hanno mai interrotto e che anzi hanno deciso di intensificare sulla«rete»”.

CON BERSANI? Tra le novità della nuova edizione, potrebbe esserci la presenza del leader del Pd Pierluigi Bersani. Sempre che il segretario, uscito vincente dal ballottaggio, accetti l’invito del suo sfidante. 

A novembre: Renzi sul palco della Leopolda: “Noi siamo il cambiamento” FOTO-VIDEO

Rapinato dell’incasso il titolare del locale fiorentino per scambisti

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Il titolare di un club per scambisti fiorentino vittima di una rapina.

DAVANTI CASA. L’uomo, secondo quanto raccontato da lui stesso, è stato “abbordato” da due uomini davanti alla sua abitazione, appena dopo aver parcheggiato la sua auto.

LA PISTOLA. Uno dei due uomini sarebbe stato armato di pistola: i due sarebbero riusciti a fuggire portandosi via l’incasso della serata che il titolare del locale aveva con sé, una cifra intorno ai cinquemila euro.

IL LOCALE. Vittima della rapina è il titolare di un club per scambisti alla periferia di Firenze. La polizia sta indagando per cercare di far luce sull’episodio.

L’inchiesta de Il Reporter: Scambisti, un mondo nascosto

Strage dei senegalesi, un anno dopo Firenze non dimentica

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Strage di piazza Dalmazia, un anno dopo Firenze non dimentica. E nel giorno dell’anniversario, il 13 dicembre, la città risponderà con una grande mobilitazione antirazzista, tra presidi, concerti e iniziative contro la xenofobia.

IL SIT-IN. Alle 17 si terrà un presidio in piazza Dalmazia, il luogo in cui l’estremista di destra Gianluca Casseri colpì a morte Samb Modou e Diop Mor. Il sit-in, promosso dalla Comunità senegalese e dalla società civile fiorentina, è indetto attraverso l’appello “13 Dicembre… MAI PIÙ”, promosso dall’Arci e da tante altre associazioni tra cui Anpi, Cgil e Rete Antirazzista.

L’APPELLO. L’appello sottolinea l’esigenza di “una reazione corale per tutte le energie e le risorse positive, tutte le forze culturali, sociali, politiche che hanno come baricentro la Costituzione, tutti gli anticorpi ai veleni razzisti e fascisti presenti nella società italiana”. Ferma, inoltre, la condanna di Casa Pound, l’associazione di cui Casseri era simpatizzante.

QUESTA MATTINA. Intanto, stamani, alle vittime dell’attentato è stato dedicato il Meeting per i diritti umani, che si è svolto al Mandela Forum. 8.600 i ragazzi che hanno partecipato all’incontro, il XVI organizzato dalla Regione dal 1997, di 110 tra scuole medie e superiori arrivate da tutta la Toscana. Riflessioni e idee sono diventate pillole video che hanno preceduto ogni singolo intervento sul palco oppure concetti riassunti su striscioni e cartelloni alzati da un lato all’altro del Mandela Forum. Tanta commozione, per il minuto di silenzio in memoria di Diop Mor e Samb Modou che ha aperto il Meeting, condotto dal cantautore Roberto Vecchioni e da  Paola Maugeri.

CITTADINANZA E RISARCIMENTO. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha ricordato come sia quasi giunto al termine il procedimento per dare la cittadinanza italiana ai tre feriti nell’attentato, Sougou Mor, Mbenghe Cheike e Moustapha Dieng, quest’ultimo ancora oggi fermo in un letto d’ospedale, paralizzato per sempre. “Come Regione – aggiunge Rossi – abbiamo concesso un contributo di 20mila euro alle loro famiglie. Nulla di straordinario, abbiamo trattato questi uomini come se fossero italiani. La Toscana non doveva né poteva abbandonarli”.

L’iniziativa: ”Chi ha paura dell’uomo nero?”: un anno dopo la strage dei senegalesi 

Il concerto: Jokko, Italia e Senegal insieme in concerto per ricordare Samb e Diop

”Truffa aggravata allo Stato”: Verdini indagato, con altre 24 persone

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Sarà interrogato dal pm la viglia di Natale Denis Verdini.

INDAGATI. L’esponente del Pdl e altre ventiquattro ventiquattro persone hanno infatti ricevuto un invito a comparire perché indagati per truffa aggravata allo Stato in merito ai contributi pubblici per testate giornalistiche dal 2002 al 2012. Tra gli indagati, oltre a Verdini, ci sono anche imprenditori ed editori.

L’INTERROGATORIO. Secondo la procura, la truffa ammonterebbe a oltre 22 milioni. Come detto, l’interrogatorio dal pm è in programma la vigilia di Natale.

Due morti per overdose, indagine su eroina killer

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Una partita di droga tagliata male con effetti letali per il corpo umano.

L’INDAGINE. E’ la pista seguita dai carabinieri di Firenze per spiegare i due decessi per overdose registrati in provincia negli ultimi giorni.

I DUE DECESSI. Il primo decesso il 7 dicembre, quando un uomo di 50 anni è stato rinvenuto senza vita nel suo appartamento di Campi Bisenzio. L’uomo, tossicodipendente, è morto dopo aver assunto una dose di eroina. L’indomani il secondo decesso: un quarantenne è stato trovato morto in un bagno pubblico del centro storico fiorentino. Anche in questo caso, la causa della morte è stata un’overdose. Due episodi ravvicinati che hanno fatto ipotizzare agli inquirenti che in città stia circolando una partita di droga tagliata male. 

Regali di Natale? Si spenderanno tra i 174 e i 205 euro

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Regali sì, ma un po’ meno. Un’indagine condotta da Confcommercio Toscana ha delineato quello che sarà l’atteggiamento del consumatore toscano in vista di questo Natale: un consumatore che a celebrare le festività non intende rinunciare (l’86,3% del campione contro l’88,2% dello scorso anno), così come ai regali per i familiari e per se stesso, ma spendendo in modo oculato, puntando al risparmio laddove possibile e su oggetti utili, anche se confessa di essere attratto dai prodotti di qualità e in particolare il made in Italy.

BUDGET MEDIO. In Toscana, il budget di spesa medio sarà, secondo la maggioranza degli intervistati, inferiore anche se di poco a quello del Natale 2011, anche se un’altra parte significativa del campione dichiara la propria intenzione di investire la stessa quantità di denaro. Ma quale sarà questa cifra? Indicativamente si oscillerà tra i 174 e i 205 euro, anche se molto poi dipenderà dal cosiddetto “fattore famiglia”, ovvero dalla presenza in casa di figli, alla quale viene riservata la quota più elevata di spesa e che possono da soli far “sforare” dal budget.

PREZZI. Nessuna o almeno poche le sorprese che i consumatori si troveranno di fronte per quanto riguarda il capitolo dei prezzi, molti dei quali sono rimasti invariati, con alcuni esempi anche di oggetti a costi ribassati come accade per il capitolo della telefonia e dell’informatica a causa delle tante offerte presenti sul mercato. Molti commercianti hanno poi preferito ridurre i propri margini di guadagno piuttosto che ricaricare sui consumatori gli aumenti dei costi, mantenendo inalterati i prezzi.

REGALI. Ma quali saranno i regali più gettonati? Bene l’alimentare, che vanta gli indici di crescita più elevati di quest’anno per quanto riguarda la propensione all’acquisto; su tutti i prodotti tipici (salumi, formaggi e vini) che stanno vivendo una riscoperta e faranno bella mostra di sé anche sulla tavola del Natale. L’abbigliamento non tradisce mai, anche perché giudicato comunque un dono utile, e in particolare trovano molta attenzione gli accessori moda (guanti, sciarpe, foulard), anche a causa dei prezzi comunque accessibili. Nel complesso comunque il comparto potrebbe far registrare una variazione negativa del 10-15%. Stesso discorso anche per la pelletteria, con cinture e portafogli su tutti. Irrinunciabile la tentazione dei prodotti dell’informatica e della telefonia, con Ipod, tablet e smartphone che rimangono i più appetiti. Regge anche la profumeria che punta a mantenere la quota di mercato, così come il settore giocattoli.

COMMENTI. “La Toscana conferma che il Natale resta l’occasione più sentita, ma anche più gradita per fare dei regali. Viene vista come sorta di gratificazione. E questo giova alla situazione complessiva dei consumi. Purtroppo – spiega il direttore di Confcommercio Toscana, Andrea Nardin – questa euforia si consuma rapidamente e le difficoltà tornano a farsi sentire. Così per il commercio il vero problema non è il Natale, anche se la tendenza degli acquisti resta ad un leggero ribasso, quanto il fatto che le feste da sole non possono bastare a ripianare le perdite di un intero anno”. “Al regalo di Natale non si rinuncia, ma si stanno comunque modificando le abitudini di acquisto e di consumo. Così oggi trovano spazio nuove tipologie di regalo, molto adatte ai momenti di crisi come l’attuale. E così – spiega il presidente FIPE Confcommercio Toscana, Aldo Cursano – aumenta la tendenza a regalare cene al ristorante, così come buoni acquisto per fare acquisti in determinati negozi, ritenuti allo stesso tempo un dono originale e anche utile, vista la situazione”.

Il rapporto: Sfiducia e tasse, ”sarà un Natale difficile”