lunedì, 12 Maggio 2025
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Come è morto Giovanni Dalle Bande Nere? Ricercatori al lavoro / FOTO

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Come è morto Giovanni Dalle Bande Nere? È vero che a ucciderlo fu una cancrena diffusasi dopo l’amputazione della gamba destra? A capirlo dovranno essere i ricercatori della divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa che, diretti dal professor Gino Fornaciari, hanno riesumato il corpo del capitano di ventura del ’500, sepolto insieme alla moglie Maria Salviati, padre e madre di Cosimo I de’ Medici, primo Granduca di Toscana.

L’APERTURA DELLA TOMBA. La tomba è stata aperta la scorsa settimana nella cripta del Museo delle Cappelle Medicee a Firenze nell’ambito di una ricerca finanziata dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, sotto la direzione della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze. Scopo dell’esumazione è una revisione conservativa delle sepolture, danneggiate dall’alluvione del 1966, ma anche un’analisi antropologica e paleopatologica per comprendere meglio il tipo di intervento chirurgico che il leggendario condottiero subì prima di morire e per chiarire le cause del decesso.

FERIMENTO E MORTE. Giovanni de’ Medici fu ferito durante uno scontro armato a Governolo, vicino a Mantova, il 25 novembre 1526. Egli rimase vittima di un colpo di falconetto (un cannoncino dell’epoca) e, per la cronaca di Francesco Guicciardini il tiro gli “percosse e roppe una gamba alquanto sopra al ginocchio”, per cui subì l’amputazione della gamba destra. Secondo le cronache dell’epoca la decisione del maestro Abramo, il chirurgo che lo operò, “di lasciare del percosso tanto che il rimanente si putrefece” parrebbe equivalere a una condanna a morte; infatti il decesso si verificò puntualmente nella notte tra il 29 e il 30 novembre 1526. Le sepolture di Giovanni e Maria vennero ispezionate nel 1945 da Gaetano Pieraccini e, come le altre indagate durante i lavori del «Progetto Medici» fra il 2004 e il 2006, furono danneggiate dall’inondazione dell’Arno del 1966 e necessitavano di una revisione conservativa.

L’INTERVENTO CHIRURGICO. Dopo l’allestimento del cantiere nell’area centrale della cripta, i lavori sono iniziati con il sollevamento della pesante lastra di macigno che copriva il vano funebre. Al suo interno sono state trovate le casse contenenti i resti scheletrici del condottiero e di sua moglie. Il risanamento delle sepolture, la dettagliata fase di studio dei resti della coppia e la nuova deposizione in idonee casse, sono le tre fasi di questa operazione che si concluderà nel giro di dieci giorni. In particolare Fornaciari e il suo staff, attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie biomediche in grado di fornire nuovi dati paleopatologici, condurranno uno studio approfondito allo scopo di comprendere meglio il tipo di intervento chirurgico che subì il condottiero mediceo prima di morire e di ricostruire lo stile di vita di questo importante capitano di ventura del Rinascimento italiano.

LE IMMAGINI:

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Va in cerca di funghi e ne trova uno ”maxi” di tre chili / FOTO

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Un super-fungo di ben tre chili.

DOVE. E’ quello trovato da Silvio M., residente a Firenze, in un bosco di faggi e castagni in località Casa di Monte, nel Comune di Piteglio, sulla montagna pistoiese.

IL FUNGO. “E’ un porcino – racconta – ed era talmente grande che non mi entrava nel cestino, ho dovuto portarlo a mano”. Silvio, racconta, non è un cercatore di funghi “professionista”, ha soltanto la passione per questa attività che esercita quando può. Un fungo così, però, non l’aveva mai trovato prima. “Tutti quelli che incontravo durante il tragitto guardavano il fungo che avevo in mano e restavano a bocca aperta”, ricorda divertito. In effetti un fungo così non passa certo inosservato.

Il rumore più molesto? Per i fiorentini è quello dei motorini (truccati)

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Motorini con le marmitte modificate e clacson: questi i rumori “urbani” più molesti per i fiorentini, almeno secondo un’indagine del Centro studi e documentazione Direct Line.

MOTORINI MA NON SOLO. Quando si parla di traffico si pensa solitamente alla qualità dell’aria che respiriamo, ma c’è anche un altro fattore da tenere in considerazione: l’inquinamento acustico. Spesso causa di stress, a volte sottovalutato, l’inquinamento acustico viene percepito dal cervello e non sempre ci si accorge dei danni che può causare. Quali sono dunque i rumori più fastidiosi in un centro abitato? Il Centro Studi e Documentazione della compagnia di assicurazione online Direct Line ha posto la domanda direttamente agli abitanti di Firenze, scoprendo che secondo più di 4 fiorentini su 10 (41%) i principali responsabili dell’inquinamento acustico urbano sono i motorini, soprattutto quelli in circolazione con le marmitte modificate. Al secondo posto nella classifica dei rumori molesti il 20% del campione ha scelto il clacson, specialmente in occasione di tratti di strada particolarmente trafficati e nelle ore di punta. Sul podio, anche se sul gradino più basso, le motociclette di grossa cilindrata, che infastidiscono il 10% degli intervistati.

LA CLASSIFICA. Seguono in questa particolare classifica gli antifurti: utili e apprezzati dissuasori contro i ladri, ma troppo rumorosi durante la notte secondo il 10% dei fiorentini, mentre l’8% è disturbato dalle sirene dei mezzi di emergenza (2%), e il 6% lamenta il fastidio provocato dal rumore del traffico stradale intenso. Meno percepiti come rumori molesti risultano essere lo sferragliare sulle rotaie dei tram di vecchia generazione (3%) e il rumore provocato dallo svuotamento della raccolta del vetro (2%)

IN ITALIA. L’indagine di Direct Line guarda anche oltre Firenze: i motorini disturbano in maggioranza i veronesi (47%) mentre le sirene di mezzi di soccorso rientrano nei casi di inquinamento acustico peggiore per l’8% dei palermitani. Torinesi e fiorentini (3%) sono tra coloro che lamentano maggiormente lo stridio dei tram su rotaia nel centro storico, mentre per ben il 10% dei cagliaritani e il 9% dei milanesi il momento della raccolta del vetro viene considerato il peggiore. Romani (15%) e bresciani (10%) sono invece coloro che risultano più infastiditi dal passaggio di motociclette di grossa cilindrata. Nessuna particolarità viene rilevata dai bolognesi: all’ombra delle due torri è infatti il traffico automobilistico in generale a rompere i timpani al 22% dei cittadini.

INQUINAMENTO ACUSTICO. “Spesso l’inquinamento acustico viene sottovalutato, tanto che nelle grandi città, dove rumore e caos sono all’ordine del giorno, non ci si fa quasi più caso – commenta Barbara Panzeri, direttore marketing di Direct Line – è importante invece riflettere sulle conseguenze che rumori forti possono causare nella vita quotidiana e soprattutto su grado di attenzione alla guida, per esempio suonare il clacson mentre si è in coda può irritare e distrarre i guidatori. Bisogna invece sempre tenere i sensi all’erta mentre si è al volante, infatti  rumori improvvisi, bruschi e di decibel elevati possono influire negativamente sulla concentrazione”.

Scivola durante un’escursione: taglio alla testa e trauma cranico

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Soccorso dai tecnici del Sast un escursionista ferito.

LA CADUTA. L’uomo, A.N. 70 anni, originario di Prato, stava percorrendo un sentiero sul Monte Ferrato in compagnia di amici per trascorrere una giornata all’aria aperta quando, camminando su un tratto roccioso, è scivolato sulla roccia, bagnata dalle piogge della mattinata. I compagni di escursione hanno immediatamente chiamato il 118 che a sua volta ha chiesto l’intervento del Sast per accompagnare l’equipe medica sul luogo dell’incidente.

I SOCCORSI. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano della stazione Monte Falterona sono stati chiamati a intervenire intorno alle 16.45. Una squadra di 4 volontari del Cnsas ha accompagnato medico e infermieri del 118 sul posto: il 70enne presentava un brutto taglio sulla testa e un trauma cranico per la caduta. Una volta stabilizzato, l’uomo è stato trasportato con una barella portantina fino alla strada asfaltata, dove lo attendeva l’ambulanza. L’intervento si è concluso intorno alle 18.50 con il trasporto dell’escursionista all’ospedale di Prato.

Il Babbo Natale dei Gigli? 1,87 metri per oltre 120 chili

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Si chiama Claudio il Babbo Natale 2012 del centro commerciale I Gigli.

BABBO NATALE. Le selezioni organizzate per scegliere il Babbo Natale del centro commerciale I Gigli hanno permesso di individuare un 41enne fiorentino adatto a vestire i panni del celeberrimo uomo vestito di rosso che tanto fa appassionare i bambini (ma anche i grandi).

SELEZIONI. L’apposita commissione incaricata di selezionare il Babbo Natale del centro commerciale che, dal 1° al 24 dicembre, accoglierà i bambini all’interno dei Gigli con il più caratteristico degli “Ho-ho-ho”, ha scelto, tra i trenta candidati che si erano presentati, Claudio B., fiorentino, 187 centimetri di altezza per oltre 120 chili di peso. Claudio ha 41 anni, è disoccupato, coniugato e con un figlio di 5 anni. La motivazione principale della scelta – viene spiegato – è che si tratta di “un ragazzo solare, spigliato, positivo e con una bella risata contagiosa”.

IL CONTRATTO. Per lui un contratto a termine per essere il Babbo Natale dei Gigli.

Scossa di terremoto sulla montagna pistoiese

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Una scossa di magnitudo 3.1.

LA SCOSSA. Una scossa di terremoto di 3.1 gradi è stata avvertita alle 20.18 di ieri sulla Montagna Pistoiese. L’epicentro è stato individuato tra i comuni di Cutigliano e Piteglio, al confine con la provincia di Modena, a una profondità di 8,6 chilometri.

NESSUN DANNO. I vigili del fuoco di Pistoia hanno ricevuto alcune telefonate, ma al momento non risultano danni a cose o persone in seguito alla scossa.

Tentata rapina con lo spray al peperoncino

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Un’arma… impropria.

IL FATTO. Due criminali hanno tentato di rapinare due rappresentanti di gioielli a Lucca. I commercianti sono stati avvicinati da due giovani con il volto coperto che viaggiavano in sella a uno scooter scuro.

L’AGGRESSIONE. Gli aggressori hanno spruzzato spray al peperoncino verso gli occhi di entrambi i rappresentanti e tentato, senza successo, di rubare la valigetta contenente i campioni dei gioielli. I due rappresentanti, dopo essere scampati al furto, si sono fatti curare al pronto soccorso.

Ballottaggio, Renzi: ”Cambiamo allenatore, modulo e giocatori”

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Matteo Renzi scalda i muscoli in vista del ballottaggio. “Con me – dice nella conferenza stampa del day after dal suo comitato in via Martelli a Firenze – si cambia allenatore, modulo e qualche giocatore”.  

”CAMBIAMO SQUADRA”. Lui e Bersani? Per Renzi sono allenatori diversi della stessa squadra. Ma stare col segretario significherebbe “giocare in difesa”. “Mentre io – dice il sindaco – sono per il calcio totale”.  “Convido le belle parole di Bersani – prosegue il sindaco –  e sarò il primo a votare per lui se vince le primarie. Ma siamo due allenatori diversi della stessa squadra: lui fa il catenaccio e io il calcio totale”. Oggi, continua, “il centrosinistra deve scegliere l’allenatore e questa squadra è anche la mia, e fino all’ultimo giorno farò di tutto per cambiare allenatore, perché si deve puntare meno al possesso palla e giocare di più all’attacco”. Concetto che il sindaco ribadisce anche sulla sua pagina Facebook: ” Siamo per cambiare modulo, tattica e allenatore. E se vinciamo noi, mandiamo in tribuna qualche vecchia gloria che con la sua arroganza ci ha fatto perdere fin troppe partite. Se perdiamo continuiamo a tifare per la nostra squadra. Ma se cambiamo modulo, giochiamo meglio e vinciamo di più”.  

APPELLO AL SUD. Ma Renzi sa che per potercela fare ha bisogno di crescere al Sud, dove è andato peggio. “Io lo dico agli elettori del Sud: c’è l’occasione di cambiare, se poi uno non lo vuole, ne sia consapevole”. Al Sud Renzi ha riempito le piazze, ma ammette “che c’è bisogno di qualcosa di più”. A chi gli chiede se il risultato poco soddisfacente sia da attribuire al fatto che ha parlato poco di lotta alla mafia, risponde: “Ho chiuso campagna per primarie a Cinisi percorrendo i 100 passi. Di antimafia ne abbiamo parlato, io rispetto il fatto che i giornali non lo scrivano, ma non mi domandate perché non ne parliamo”. 

E AI VENDOLIANI. Lo stesso invito è rivolto ai simpatizzanti di Nichi Vendola, escluso dal ballottaggio dopo essersi fermato al 15%: “Chi ha votato Nichi chiede cambiamento e innovazione e da questo punto di vista il suo elettore medio ha più piacere ad avere una profonda rottura nel gruppo dirigente del centrosinistra che a tenere le stesse facce”. 

”SI’ ALLA REGISTRAZIONE”. Molto dipenderà anche dalla partecipazione degli elettori al ballottaggio. Renzi è fiducioso, anche se per ora i risultati non ufficiali – il sistema di conteggio è andato in tilt – lo vedono indietro di 9 punti rispetto a Bersani: il sindaco a  35.5% e il segretario a 44.9%. “Tra primo e secondo turno in Francia la partecipazione è aumentata del 10%”. Quanto alle regole: “Il problema delle regole e dei dati delle primarie non è una briciola, è un filoncino”, dice Renzi. “A noi – continua – risulta che siamo indietro di soli 250mila voti, possiamo farcela, il cambiamento non è mai stato così vicino”. Renzi invita tutti a registrarsi. “C’è ancora tempo, registratevi! – dice – Questa volta sembra che si tenti di scoraggiare la partecipazione, io spero si incoraggi e chediamo che sia almeno possibile registrarsi fino al giorno stesso del ballottaggio e anche online”.

VERBALI ONLINE. Quanto all’assenza, a quasi 24 ore dalla chiusura dei seggi, dei risultati ufficiali, Renzi afferma: “Niente polemiche, non gridiamo al complotto, ma chiediamo che il comitato organizzatore metta online i verbali, dall’Aspromonte fino ai comuni del nord. Siccome nessuno ha niente da temere, si mettano online i verbali”. Siano 4 o 10 i punti di svantaggio rispetto al segretario, per Renzi non fa molta differenza “perchè al ballottaggio si riparte zero a zero”. Ma mettere online i verbali per lui “è  un segno di rispetto per i cittadini che hanno fatto la coda. Ci sembra una richiesta che non c’è bisogno di reiterare”. 

PIU’ SEGGI. Per evitare che anche al ballottaggo si formino le file del primo turno, Renzi chiede che vengano messi più seggi. “C’è bisogno di una fatica ulteriore e un seggio in più dove si è fatto 2,30 ore di coda”, dice riferendosi al seggio in cui lui stesso ha votato, quello di piazza dei Ciompi.

”PREMIO CRITICA NON BASTA”.  Il risultato ottenuto per Renzi è “straordinario”. “Ma non ci vogliamo accontentare, non mi accontento di vincere il premio della critica”. Per questo il sindaco chiede “a tutti di tornare a votare, credo che un po’ di gente in meno andrà a votare rispetto al primo turno, sono convinto che siamo in grado di spostare una parte dei voti di Bersani con i dibattiti tv (da confermare il confronto di mercoledì con Bersani su Rai 1, ndr), e vogliamo prendere i voti degli elettori di Tabacci, Puppato e anche di Vendola e portare un po’ di gente nuova a votare”.

”COMMOSSO DA RISULTATO FIRENZE”. Quanto al risultato su Firenze, il sindaco si dice “commosso”. “Ho visto cittadini che hanno fatto lunghe file per votare Renzi. Se si fossero basati su quello che hanno scritto i giornali avrebbero dovuto prendermi a male parole. E’ un risultato impressionante, che lascia sorpresi anche per i più inguaribili ottimisti”. “I cittadini che a Firenze e in Toscana ci hanno visto governare – conclude – hanno visto che non siamo solo chiacchieroni in libertà. Chi ci ha visto all’opera, chi ci ha visto ridurre le tasse e dimezzare il numero degli assessori, ha un’altra idea”. 

In città e provincia: Primarie, 131mila votanti in provincia di Firenze. Il sindaco sfiora il 54%

Il voto: Primarie, è ballottaggio. Renzi vince a Firenze e in Toscana / I RISULTATI Il sindaco: ”Siamo molto felici. Abbiamo vinto nelle regioni rosse”

In rete: Primarie, Twitter si scatena: ”A Tabacci manco la moglie l’ha votato…”

Sconfitta per i Guelfi Firenze contro i Dolphins Ancona

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Questa volta sono i forti Dolphins Ancona ad imporsi sui Guelfi con il punteggio di 40 a 14 al termine di un match che comunque ha visto i fiorentini uscire dal campo a testa alta. I ragazzi di coach Paciaroni, i pochi sopravvissuti ad una stagione sfortunata, hanno combattuto e sono rimasti in scia dei Dolphins, per tre quarti di partita, prima di crollare fisicamente al termine di un match in cui molti ragazzi non sono mai usciti dal campo e hanno dovuto giocare sia in attacco che difesa. Dopo una prima fase di studio, il risultato viene sbloccato dai Dolphins grazie ad una breve corsa di Limitone e dal punto addizionale di Garbini. La risposta dei Guelfi non si fa attendere e, grazie ad una spettacolare corsa di De Vitis di oltre 40 yardes ed alla successiva trasformazione da due punti realizzata con il preciso passaggio di Grossi per Chiari, i viola passano in vantaggio con il punteggio di 8 a 7. In chiusura del primo quarto è però di nuovo Limitone a ricevere un bel passaggio di Soltana e a riportare in avanti i marchigiani. Purtroppo la replica dei Guelfi non arriva ed anzi sono i Dolphins ad andare di nuovo a segno grazie a Soltana, schierato anche come free safety, che intercetta un passaggio del quarterback fiorentino Grossi e lo riporta fino in meta dopo una corsa di oltre 40 yardes. I Guelfi accusano il colpo e non riescono a farsi di nuovo pericolosi lasciando ai Dolphins l’oppurtunità di allungare con Canonico che riceve in end zone un corto passaggio di Soltana. I Guelfi reagiscono arrivando a sole 3 yardes dall’area di meta difesa dai marchigiani ma il tempo finisce e le due squadre vanno all’intervallo sul 26 a 8 per Ancona. Il terzo quarto di gioco non inizia nel migliore dei modi per I Guelfi che devono rinunciare al forte running back De Vitis. I viola comunque non si scoraggiano e riaprono il match con il touch down di Zini dopo una corsa di quasi 40 yardes. Purtroppo però la fatica per i ragazzi di coach Paciaroni si fa sentire e nell’ultima frazione di gioco sono di nuovo i Dolphins a segnare prima con Ragnetti su passaggio di Soltana e poi con una breve corsa di Limitone. Coach Paciaroni: “Non sono certo soddisfatto dei risultati ottenuti anche se nel corso della stagione abbiamo fatto diversi passi avanti. Sinceramente era difficile fare meglio con una rosa così ristretta, i 15-16 ragazzi che hanno giocato tutte le partite si sono dovuti sacrificare giocando sia in attacco che difesa e a loro non potevo certo chiedere di più. Purtroppo siamo stati traditi dagli altri dieci ragazzi che facevano parte della squadra e che per vari motivi non hanno rispettato l’impegno preso ad inizio stagione. Sono certo che alcuni dei ‘superstiti’ potranno dare il loro contributo anche con la prima squadra”.

Guelfi Firenze 14 Dolphins Ancona 40
parziali per quarto: 8-14; 0-12; 8-0; 0-14.
Questi i risultati del fine settimana nel Campionato Nazionale Under 21:

Panthers Parma – Rhinos Milano Aft 34 : 18
Hogs Reggio Emilia – Seamen Milano 14 : 21
Redskins Verona – Draghi Udine 12 : 27
Mastini Verona – Lions Bergamo 14 : 41
Guelfi Firenze – Dolphins Ancona 14 : 40
Cus Storms Pisa – Titans Romagna 43 : 0
Barbari Roma Nord – Marines Lazio 21 : 22

La Brandini Claag cade a Matera

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La Brandini Claag Firenze Basket cade in casa della Bawer Matera. I biancorossi cominciano nel peggiore dei modi e al 6′ i padroni di casa conducono già con un eloquente 20-4 che lascia spazio a pochi commenti. La reazione dei biancorossi tarda ad arrivare con la formazione di coach Benedetto che chiude il primo quarto con un rassicurante +16 (29-13). Timida reazione dei biancorossi affidata ai punti di Stefano Rabaglietti che cercano di rialzare la testa senza però insidiare mai la difesa biancoblu che gestiscono sapientemente una partita che sembra già in mano alla capolista, che affonda continuamente con i canestri di Iannuzzi, Rezzano e Vitale vere e proprie ‘purghe’ per la difesa fiorentina che lasciano alla pausa lunga un divario consistente (44-29). Dopo l’intervallo i biancorossi riacquistano fiducia con i canestri di Caroldi, Spizzichini e Casadei riuscendo a rosicchiare lo svantaggio accumulato e portandosi fino a -7 (49-42 al 25′). Poi una tripla di Rezzano spinge i padroni di casa a +10 e sull’azione successiva di concretizza lo show degli arbitri, i signori Capurro, che ha scelto di vestire i panni del ‘protagonista’ e Portaluri, per lui il numero delle fischiate si conta sul palmo di una mano, non fischiano un evidente fallo subito da Casadei e sul capovolgimento di fronte sanzionano Magini ‘autore’ di un fallo su Cozzoli che stava tirando dall’arco dei 6,75. Fallo e tre tiri liberi. Paolini non ci sta e chiede spiegazioni chiedendo all’opposto un fallo in attacco del giocatore materano per un calcetto sul rilascio del tiro. Capurro non ascolta neanche le ragioni del coach gigliato e gli rifila un fallo tecnico, il secondo dopo quello fischiato nel primo quarto, allontanandolo dalla panchina con conseguenti 5 tiri liberi e palla in mano per i padroni di casa. Poi le giacchette grigie decidono di compensare la loro decisione con conseguenti ‘fischiate’ talvolta generose ai biancorossi. Non c’è più gara, Matera amministra con maturità e determinazione il vantaggio acquisito e Firenze attende soltanto la sirena finale. Il passivo sarà meno pesante del previsto 74-64 con i materani che hanno meritato dal primo all’ultimo minuto una vittoria che evidenzia la forza di questa squadra. Dall’altra parte la Brandini Claag può essere cosciente che per i propri obiettivi non sono queste le partite da vincere, specie con un roster decimato, e riprendere nel buon lavoro svolto fino ad oggi in vista della gara, da vincere, con Perugia in programma il 3 dicembre alle 21 al Mandela Forum di Firenze.

BAWER MATERA-BRANDINI CLAAG FIRENZE 74-64 (29-13, 15-16, 16-15, 14-20)
BAWER MATERA: Rezzano 22, Vitale 15, Cantone 10, Iannuzzi 15, Vico 5, Cozzoli 4, Grappasonni 1, Giuffrida, Smorto ne, Samoggia 2. All. Benedetto
BRANDINI CLAAG FIRENZE: Caroldi 11, Capitanelli 10, Spizzichini 14, Rabaglietti 22,  Casadei 7, Magini, Braa, Galmarini, Sanna ne, Giampaoli ne. All. Paolini
Arbitri: Capurro di Reggio Calabria e Portaluri