martedì, 22 Luglio 2025
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Capannone a fuoco all’Osmannoro, crolla il tetto

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Le fiamme divampate durante la notte in un’azienda di pelletteria. Esclusa l’origine dolosa. Un cortocircuito della rete elettrica la causa del rogo.

Come è morto Giovanni Dalle Bande Nere? Ricercatori al lavoro

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È vero che a ucciderlo fu una cancrena diffusasi dopo l’amputazione della gamba destra? A capirlo dovranno essere i ricercatori dell’Università di Pisa, che hanno riesumato il corpo del capitano di ventura del ’500.

Bersani-Renzi, il confronto si sposta in tv

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Il conto alla rovescia è già cominciato. Anzi, non si è mai fermato. Fin da subito, fin dai primi risultati del primo turno delle primarie, era apparso chiaro che la partita non sarebbe finita là, ma che ci sarebbe stato ancora il secondo tempo da giocare. O, meglio, il secondo turno.

BALLOTTAGGIO. Dunque, gli occhi di tutto il mondo del centrosinistra sono sul ballottaggio in programma domanica prossima. Quello che vedrà contrapporsi il segretario nazionale del Partito Democratico Pierluigi Bersani e il sindaco di Firenze Matteo Renzi.

IN TELEVISIONE. In vista dell’appuntamento di domenica, non mancheranno le occasioni di confronto diretto fra i due. Il primo assaggio è andato in onda ieri sera su Rai3, a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. Aassaggio perché non è stato un vero e proprio confronto, ma i due candidati hanno due “conversazioni separate” con il conduttore Fabio Fazio con al centro alcuni temi comuni.

I CONFRONTI. Diversa la situazione sarà domani, mercoledì 28 novembre, quando un confronto “vero” andrà in onda in prima serata su Rai 1. Confronto che però potrebbe non essere l’unico e l’ultimo in vista del voto di domenica: “Personalmente ho già dato la mia disponibilità al confronto a partire dall’invito di Enrico Mentana su La7, Lilli Gruber e Sky”, scrive il sindaco di Firenze nella sua ultima e-news. Insomma, potrebbero esserci altri confronti in tv dopo quello di mercoledì. “Saranno confronti belli, spero, ma non cambieranno il risultato – aggiunge Renzi – il risultato lo cambierete voi, facendo l’ultimo miglio insieme. Sereni e sorridenti, come sempre. Perché dopo tante discussioni stavolta può cambiare l’Italia davvero”.

Come è morto Giovanni Dalle Bande Nere? Ricercatori al lavoro / FOTO

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Come è morto Giovanni Dalle Bande Nere? È vero che a ucciderlo fu una cancrena diffusasi dopo l’amputazione della gamba destra? A capirlo dovranno essere i ricercatori della divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa che, diretti dal professor Gino Fornaciari, hanno riesumato il corpo del capitano di ventura del ’500, sepolto insieme alla moglie Maria Salviati, padre e madre di Cosimo I de’ Medici, primo Granduca di Toscana.

L’APERTURA DELLA TOMBA. La tomba è stata aperta la scorsa settimana nella cripta del Museo delle Cappelle Medicee a Firenze nell’ambito di una ricerca finanziata dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, sotto la direzione della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze. Scopo dell’esumazione è una revisione conservativa delle sepolture, danneggiate dall’alluvione del 1966, ma anche un’analisi antropologica e paleopatologica per comprendere meglio il tipo di intervento chirurgico che il leggendario condottiero subì prima di morire e per chiarire le cause del decesso.

FERIMENTO E MORTE. Giovanni de’ Medici fu ferito durante uno scontro armato a Governolo, vicino a Mantova, il 25 novembre 1526. Egli rimase vittima di un colpo di falconetto (un cannoncino dell’epoca) e, per la cronaca di Francesco Guicciardini il tiro gli “percosse e roppe una gamba alquanto sopra al ginocchio”, per cui subì l’amputazione della gamba destra. Secondo le cronache dell’epoca la decisione del maestro Abramo, il chirurgo che lo operò, “di lasciare del percosso tanto che il rimanente si putrefece” parrebbe equivalere a una condanna a morte; infatti il decesso si verificò puntualmente nella notte tra il 29 e il 30 novembre 1526. Le sepolture di Giovanni e Maria vennero ispezionate nel 1945 da Gaetano Pieraccini e, come le altre indagate durante i lavori del «Progetto Medici» fra il 2004 e il 2006, furono danneggiate dall’inondazione dell’Arno del 1966 e necessitavano di una revisione conservativa.

L’INTERVENTO CHIRURGICO. Dopo l’allestimento del cantiere nell’area centrale della cripta, i lavori sono iniziati con il sollevamento della pesante lastra di macigno che copriva il vano funebre. Al suo interno sono state trovate le casse contenenti i resti scheletrici del condottiero e di sua moglie. Il risanamento delle sepolture, la dettagliata fase di studio dei resti della coppia e la nuova deposizione in idonee casse, sono le tre fasi di questa operazione che si concluderà nel giro di dieci giorni. In particolare Fornaciari e il suo staff, attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie biomediche in grado di fornire nuovi dati paleopatologici, condurranno uno studio approfondito allo scopo di comprendere meglio il tipo di intervento chirurgico che subì il condottiero mediceo prima di morire e di ricostruire lo stile di vita di questo importante capitano di ventura del Rinascimento italiano.

LE IMMAGINI:

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Va in cerca di funghi e ne trova uno ”maxi” di tre chili / FOTO

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Un super-fungo di ben tre chili.

DOVE. E’ quello trovato da Silvio M., residente a Firenze, in un bosco di faggi e castagni in località Casa di Monte, nel Comune di Piteglio, sulla montagna pistoiese.

IL FUNGO. “E’ un porcino – racconta – ed era talmente grande che non mi entrava nel cestino, ho dovuto portarlo a mano”. Silvio, racconta, non è un cercatore di funghi “professionista”, ha soltanto la passione per questa attività che esercita quando può. Un fungo così, però, non l’aveva mai trovato prima. “Tutti quelli che incontravo durante il tragitto guardavano il fungo che avevo in mano e restavano a bocca aperta”, ricorda divertito. In effetti un fungo così non passa certo inosservato.

Il rumore più molesto? Per i fiorentini è quello dei motorini (truccati)

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Motorini con le marmitte modificate e clacson: questi i rumori “urbani” più molesti per i fiorentini, almeno secondo un’indagine del Centro studi e documentazione Direct Line.

MOTORINI MA NON SOLO. Quando si parla di traffico si pensa solitamente alla qualità dell’aria che respiriamo, ma c’è anche un altro fattore da tenere in considerazione: l’inquinamento acustico. Spesso causa di stress, a volte sottovalutato, l’inquinamento acustico viene percepito dal cervello e non sempre ci si accorge dei danni che può causare. Quali sono dunque i rumori più fastidiosi in un centro abitato? Il Centro Studi e Documentazione della compagnia di assicurazione online Direct Line ha posto la domanda direttamente agli abitanti di Firenze, scoprendo che secondo più di 4 fiorentini su 10 (41%) i principali responsabili dell’inquinamento acustico urbano sono i motorini, soprattutto quelli in circolazione con le marmitte modificate. Al secondo posto nella classifica dei rumori molesti il 20% del campione ha scelto il clacson, specialmente in occasione di tratti di strada particolarmente trafficati e nelle ore di punta. Sul podio, anche se sul gradino più basso, le motociclette di grossa cilindrata, che infastidiscono il 10% degli intervistati.

LA CLASSIFICA. Seguono in questa particolare classifica gli antifurti: utili e apprezzati dissuasori contro i ladri, ma troppo rumorosi durante la notte secondo il 10% dei fiorentini, mentre l’8% è disturbato dalle sirene dei mezzi di emergenza (2%), e il 6% lamenta il fastidio provocato dal rumore del traffico stradale intenso. Meno percepiti come rumori molesti risultano essere lo sferragliare sulle rotaie dei tram di vecchia generazione (3%) e il rumore provocato dallo svuotamento della raccolta del vetro (2%)

IN ITALIA. L’indagine di Direct Line guarda anche oltre Firenze: i motorini disturbano in maggioranza i veronesi (47%) mentre le sirene di mezzi di soccorso rientrano nei casi di inquinamento acustico peggiore per l’8% dei palermitani. Torinesi e fiorentini (3%) sono tra coloro che lamentano maggiormente lo stridio dei tram su rotaia nel centro storico, mentre per ben il 10% dei cagliaritani e il 9% dei milanesi il momento della raccolta del vetro viene considerato il peggiore. Romani (15%) e bresciani (10%) sono invece coloro che risultano più infastiditi dal passaggio di motociclette di grossa cilindrata. Nessuna particolarità viene rilevata dai bolognesi: all’ombra delle due torri è infatti il traffico automobilistico in generale a rompere i timpani al 22% dei cittadini.

INQUINAMENTO ACUSTICO. “Spesso l’inquinamento acustico viene sottovalutato, tanto che nelle grandi città, dove rumore e caos sono all’ordine del giorno, non ci si fa quasi più caso – commenta Barbara Panzeri, direttore marketing di Direct Line – è importante invece riflettere sulle conseguenze che rumori forti possono causare nella vita quotidiana e soprattutto su grado di attenzione alla guida, per esempio suonare il clacson mentre si è in coda può irritare e distrarre i guidatori. Bisogna invece sempre tenere i sensi all’erta mentre si è al volante, infatti  rumori improvvisi, bruschi e di decibel elevati possono influire negativamente sulla concentrazione”.

Scivola durante un’escursione: taglio alla testa e trauma cranico

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Soccorso dai tecnici del Sast un escursionista ferito.

LA CADUTA. L’uomo, A.N. 70 anni, originario di Prato, stava percorrendo un sentiero sul Monte Ferrato in compagnia di amici per trascorrere una giornata all’aria aperta quando, camminando su un tratto roccioso, è scivolato sulla roccia, bagnata dalle piogge della mattinata. I compagni di escursione hanno immediatamente chiamato il 118 che a sua volta ha chiesto l’intervento del Sast per accompagnare l’equipe medica sul luogo dell’incidente.

I SOCCORSI. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano della stazione Monte Falterona sono stati chiamati a intervenire intorno alle 16.45. Una squadra di 4 volontari del Cnsas ha accompagnato medico e infermieri del 118 sul posto: il 70enne presentava un brutto taglio sulla testa e un trauma cranico per la caduta. Una volta stabilizzato, l’uomo è stato trasportato con una barella portantina fino alla strada asfaltata, dove lo attendeva l’ambulanza. L’intervento si è concluso intorno alle 18.50 con il trasporto dell’escursionista all’ospedale di Prato.

Il Babbo Natale dei Gigli? 1,87 metri per oltre 120 chili

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Si chiama Claudio il Babbo Natale 2012 del centro commerciale I Gigli.

BABBO NATALE. Le selezioni organizzate per scegliere il Babbo Natale del centro commerciale I Gigli hanno permesso di individuare un 41enne fiorentino adatto a vestire i panni del celeberrimo uomo vestito di rosso che tanto fa appassionare i bambini (ma anche i grandi).

SELEZIONI. L’apposita commissione incaricata di selezionare il Babbo Natale del centro commerciale che, dal 1° al 24 dicembre, accoglierà i bambini all’interno dei Gigli con il più caratteristico degli “Ho-ho-ho”, ha scelto, tra i trenta candidati che si erano presentati, Claudio B., fiorentino, 187 centimetri di altezza per oltre 120 chili di peso. Claudio ha 41 anni, è disoccupato, coniugato e con un figlio di 5 anni. La motivazione principale della scelta – viene spiegato – è che si tratta di “un ragazzo solare, spigliato, positivo e con una bella risata contagiosa”.

IL CONTRATTO. Per lui un contratto a termine per essere il Babbo Natale dei Gigli.

Scossa di terremoto sulla montagna pistoiese

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Una scossa di magnitudo 3.1.

LA SCOSSA. Una scossa di terremoto di 3.1 gradi è stata avvertita alle 20.18 di ieri sulla Montagna Pistoiese. L’epicentro è stato individuato tra i comuni di Cutigliano e Piteglio, al confine con la provincia di Modena, a una profondità di 8,6 chilometri.

NESSUN DANNO. I vigili del fuoco di Pistoia hanno ricevuto alcune telefonate, ma al momento non risultano danni a cose o persone in seguito alla scossa.

Tentata rapina con lo spray al peperoncino

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Un’arma… impropria.

IL FATTO. Due criminali hanno tentato di rapinare due rappresentanti di gioielli a Lucca. I commercianti sono stati avvicinati da due giovani con il volto coperto che viaggiavano in sella a uno scooter scuro.

L’AGGRESSIONE. Gli aggressori hanno spruzzato spray al peperoncino verso gli occhi di entrambi i rappresentanti e tentato, senza successo, di rubare la valigetta contenente i campioni dei gioielli. I due rappresentanti, dopo essere scampati al furto, si sono fatti curare al pronto soccorso.