giovedì, 22 Maggio 2025
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Doppia tragedia nelle carceri: suicidi a Sollicciano e Prato

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Doppio suicidio, doppia tragedia nelle carceri toscane.

PRATO. Un uomo si è tolto la vita ieri a Prato, un altro questa mattina a Firenze, e il tema delle condizioni delle carceri torna drammaticamente d’attualità. Ieri a Prato a togliersi la vita è stato un detenuto marocchino di 22 anni: il giovane avrebbe dovuto scontare una pena di tre anni.

FIRENZE. Questa mattina a Firenze si è suicidato un uomo di 47 anni, che era entrato nel carcere a maggio e che era ospitato nel Centro clinico ”in osservazione”. L’episodio è avvenuto intorno alle 7,30 di questa mattina. A rendere noti i due suicidi è stato il Garante dei detenuti del Comune di Firenze Franco Corleone.

“STRAGE”. “Non possiamo più attendere, siamo oramai al monitoraggio costante di una strage che avviene col silenzio colpevole dei più. Il sovraffollamento, l’inoperosità  e una inadeguata detenzione di numerosi tossicodipendenti, sono spesso la causa dei suicidi. Troppi, insopportabili per un Paese che si definisce democratico e moderno”: queste le parole di Enzo Brogi, consigliere regionale del Pd, dopo la notizia dei due suicidi avvenuti negli istituti di Prato e Firenze, carceri che lo stesso Brogi ha visitato più volte.

MISURE. “Due giorni, due morti. I carceri Toscani sono in perfetta sintonia con il drammatico trend nazionale – spiega Brogi – Oggi a Firenze, ieri a Prato si muore nelle sovraffollate carceri italiane, si allunga con impressionante cadenza la conta dei carcerati che si suicidano. Nonostante le insistenti azioni intraprese, le visite nelle carceri e le numerose interrogazioni parlamentari del Pd, tutte senza risposta. Nelle carceri – prosegue Brogi –  mancano tantissimi agenti, cosa che costringe il personale che c’è ad un lavoro durissimo. Ma occorrono anche educatori e assistenti sociali, categorie indispensabili per assicurare la funzione rieducativa della pena prevista dall’art. 27 della Costituzione. Tra le misure da assumere, un governo maturo – conclude il consigliere – dovrebbe attivare  una seria politica di rivalutazione delle misure alternative al carcere, l’inserimento in comunità dei tossicodipendenti e l’occupazione a partire dai servizi civili”.

Furgone fuori strada in A1: una vittima

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Incidente in autostrada, una persona perde la vita.

L’INCIDENTE. L’incidente è avvenuto poco dopo le 15 sulla A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra Arezzo e Monte San Savino in direzione di Roma, all’altezza del km 361.

UNA VITTIMA. Nel sinistro – fanno sapere da Autostrade per l’Italia – che ha visto il coinvolgimento di un furgone finito fuori strada per cause ancora in corso di accertamento, una persona ha perso la vita.

TRAFFICO. Sul luogo dell’incidente, dove il traffico scorre attualmente su una sola corsia e si registrano rallentamenti (ore 16), sono intervenuti gli operatori della Direzione IV Tronco di Firenze, i soccorsi sanitari e meccanici, i Vigili del Fuoco e le pattuglie della Polizia Stradale.

Vaccino antinfluenzale Novartis, ”mai distribuito in Toscana”

L’assessore Marroni tranquillizza i cittadini toscani: “Il vaccino antinfluenzale della Novartis non è mai stato distribuito nelle Asl toscane”.

LA RASSICURAZIONE. Con queste parole l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha voluto rassicurare i toscani: “Il vaccino antinfluenzale della Novartis non è mai stato distribuito nelle Asl toscane. – ha detto – Ne avevamo ordinate quasi quattrocentomila dosi, ma le stavamo ancora aspettando”. Adesso che il Ministero della salute e l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ne hanno disposto il blocco, le dosi non arriveranno mai a destinazione, almeno fino a quando non verranno fatti degli accertamenti.

I CONTROLLI. Adesso i vaccini antinfluenzali della Novartis devono essere infatti sottoposti a controlli ed accertamenti. “Terremo costantemente informati i cittadini sull’evoluzione della vicenda vaccini – assicura l’assessore – e sull’effettiva disponibilità di dosi nei prossimi giorni”.

VACCINI RITIRATI. Alla vigilia della partenza della campagna antinfluenzale, mancano quindi all’appello in Toscana le 117.230 dosi del vaccino della Crucell ritirate una settimana fa e le 385.520 della Novartis bloccate oggi, per un totale di oltre cinquecentomila dosi di vaccino antinfluenzale. Ogni anno per la campagna antinfluenzale vengono vaccinate in Toscana quasi novecentomila persone. Probabilmente l’Aifa quindi autorizzerà le aziende produttrici e distributrici a importare dall’estero le dosi necessarie per coprire il fabbisogno. 

ANCORA C’È TEMPO. L’assessore Marroni comunque invita i cittadini alla calma: i picchi influenzali si verificano normalmente a fine dicembre-inizio gennaio, e dato che il vaccino diventa efficace dopo circa quindici giorni dall’inoculazione, per vaccinarsi c’è tempo tutto novembre, e anche i primi di dicembre.

Leggi anche: Vaccini antinfluenzali Novartis, ”divieto di acquisto e utilizzo”

Vuole incassare un assegno rubato, ma in banca trova la vittima del furto

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Va in banca a incassare un assegno rubato, ma proprio qui si imbatte nella vittima del furto.

IN BANCA. E’ successo ieri a Firenze. Un ventinovenne residente a Prato, già conosciuto dalle forze dell’ordine, aveva rubato un libretto di assegni e ne aveva compilato uno a suo favore per una cifra di 450 euro. Quando è andato in banca per incassarlo, però, ha trovato nell’istituto proprio la vittima del furto, un autotrasportatore fiorentino di 66 anni, che voleva presentare una copia della denuncia del furto.

LA DENUNCIA. La scena è avvenuta in una filiale della Cassa di Risparmio in piazza Artom: a quel punto il ventinovenne è stato denunciato dalla polizia.

Nave da crociera prende fuoco al porto

Le fiamme si sono sprigionate a poppa della nave, ma non ci sono stati feriti.

LE FIAMME. È successo questa mattina al porto Mediceo di Livorno: si è scatenato un principio d’incendio a bordo di una nave da crociera con bandiera maltese, la Thomson Spirit. Le fiamme si sono sprigionate dalla poppa della nave, in corrispondenza di una struttura a cupola dove è situata la pizzeria.

A BORDO. All’interno della nave c’erano 1288 passeggeri e quattrocentottanta membri dell’equipaggio. Per fortuna non si sono registrati feriti né tra i passeggeri né tra l’equipaggio.

Roberta Ragusa, senza esito anche il secondo giorno di ricerche

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Secondo giorno di ricerche per il caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua casa tra il 13 e il 14 gennaio scorsi.

SENZA ESITO. E anche oggi si sono concluse senza esito le ricerche del corpo della donna. Sono stati una trentina, oggi, i carabinieri paracadutisti del Tuscania e dell’Arma territoriale che, insieme alle unità cinofile, hanno ispezionato alcuni terreni impervi alle pendici dei Monti Pisani nel comune di San Giuliano Terme.

NUOVE RICERCHE. Dopo che ieri mattina, fin dall’alba, erano stati setacciati alcuni campi incolti e alcune aree boschive nel comune di San Giuliano Terme, dove qualcuno riteneva che potesse essere stato occultato il cadavere della donna, con le ricerche che si erano però concluse senza esito, quella di oggi è stata una nuova mattinata di ricerche.

L’ATTESA CONTINUA. Continua, insomma, l’attesa di una svolta nella vicenda – sempre più misteriosa – della donna scomparsa dalla sua casa a gennaio. Tantissimi, a partire dalle amiche di Roberta, coloro che seguono il caso con il fiato sospeso, e che in questi nove mesi non si sono arresi chiedendo a più riprese che emergesse la verità e adoperandosi perché il caso non finisee nel dimenticatoio.

IN TELEVISIONE. Tra gli appelli rivolti da coloro che stanno cercando Roberta ci sono stati anche quelli ai media nazionali, perché continuassero a parlare della vicenda. E proprio questa sera, dopo la doppia battuta di ricerche di ieri e oggi, del caso potrebbe tornare a parlare la trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?”. Magari con qualche, attesissima novità.

Ieri: Roberta Ragusa, ancora senza esito le ricerche

Elettrice Palatina, conclusa l’ispezione della tomba

Finiti il restauro e lo studio della sepoltura di Anna Maria Luisa de’ Medici.

L’OPERAZIONE. Si è conclusa oggi l’operazione iniziata lo scorso 8 ottobre: in occasione del duecentosettantesimo anniversario della morte dell’ultima discendente dei Medici, Anna Maria Luisa, si è deciso di aprire la sua sepoltura all’interno della cripta delle Cappelle Medicee per motivi di studio e restauro. L’operazione è stata portata avanti dai tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure.

L’ULTIMA DELLA DINASTIA. Anna Maria Luisa de’ Medici era la secondogenita del granduca Cosimo III, nata nel 1667 e morta nel 1743 e moglie dell’Elettore Palatino. Fu l’ultima discendente del ramo granducale della dinastia dei Medici.

I RESTI. Durante l’ispezione, i resti dell’Elettrice Palatina – rimasti costantemente in condizioni di atmosfera modificata e controllata – sono stati oggetto di una completa scansione 3D e di un risanamento dai depositi alluvionali che avevano invaso l’interno della cassa. Del corredo funebre è stato fatto l’inventario e poi lasciato nella posizione originaria in quanto la sua rimozione avrebbe compromesso la conservazione della defunta, mentre è stato rimosso ciò che è stato trovato nel fango e non più collegato alla sepolta. 

VIA IL FANGO, SI SCOPRE IL “TESORO”. Una volta tolto il fango alluvionale attorno alla testa dell’Elettrice, sono state rinvenute due medaglie d’oro, una lastra di rame – su cui venne incisa la dedica funebre -, un piccolo crocifisso in argento e due monete. Il tutto verrà restaurato e poi esposto all’interno del museo delle Cappelle Medicee. 

UN RICORDO DI OGGI. Prima della chiusura della cassa di piombo (all’interno della quale sono contenuti i resti di Anna Maria Luisa), accanto al cranio dell’Elettrice, in un sacchetto di velluto rosso, sono state lasciate alcune monete del conio e dell’anno corrente e una medaglia commemorativa degli Uffizi con la dedica “Merentibus”; entrambe le casse sono state poi inserite in una terza, di zinco, sulla quale è stata posta una targa indicante il nome dell’Elettrice e la data dell’ispezione. L’operazione si è conclusa con la ricollocazione del deposito nell’alveo e il riposizionamento sia del macigno che la protegge, sia della lastra marmorea con l’iscrizione funebre del 1858.

Temperature in picchiata, domenica è inverno

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Ultimi giorni di tempo mite (previsioni alla mano), perché da venerdì Cassandra porterà con sé l’inverno. Anche in Toscana, anche a Firenze.

VENERDI’ 26 OTTOBRE. Preparate dunque ombrelli e cappotti, perché se le previsioni saranno confermate nei prossimi giorni ce ne sarà bisogno, eccome. Il brutto tempo dovrebbe far capolino sulla nostra regione venerdì 26 ottobre, quando secondo il Lamma il cielo sarà “molto nuvoloso con precipitazioni sparse in estensione dalla costa verso le zone interne nel corso della mattinata. In serata le precipitazioni potranno assumere carattere di rovescio o temporale a partire dalle aree più occidentali. Temperature massime in diminuzione”: a Firenze non si supereranno i 19 gradi, contro i 24-25 di questi giorni.

SABATO. Il peggio però verrà nel fine settimana. Sabato 27 il tempo previsto è “nuvoloso con piogge diffuse a prevalente carattere di rovescio o temporale. In serata possibilità di nevicate lungo a dorsale appenninica. Temperature massime in ulteriore lieve calo. In tarda serata forte diminuzione delle temperature sulla dorsale appenninica”, avverte il Lamma. L’inverno bussa alle porte, insomma.

DOMENICA. Domenica 28 il cielo sarà “irregolarmente nuvoloso con rovesci sparsi in attenuazione nella seconda parte della giornata. Nevicate sulla dorsale appenninica a quote medio-basse. Temperature in sensibile diminuzione su valori al di sotto delle medie stagionali”. Insomma, un calo drastico delle temperature rispetto a questi giorni. Non resta che prepararsi.

Vaccini antinfluenzali Novartis, ”divieto di acquisto e utilizzo”

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Stop (almeno per il momento) ad alcuni vaccini antinfluenzali.

IL DIVIETO. La decisione arriva direttamente dal Ministero della salute che, insieme all’Aifa, ha disposto il divieto all’acquisto e all’utilizzo di alcuni vaccini antinfluenzali Novartis, ” a scopo cautelativo e in attesa di ulteriori indagini”, si legge in una note del Ministero.

I VACCINI. Questi i vaccini di cui il Ministero della Salute e l’Aifa hanno disposto il divieto: Agrippal; Influpozzi sub unità; Influpozzi adiuvato; Fluad.

VERIFICHE. Ai cittadini – viene spiegato ancora nella nota diffusa dal Ministero – è richiesto di non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito. “I vaccini sottoposti a divieto sono prodotti dall’azienda Novartis. L’Aifa, sulla base della documentazione presentata dall’azienda, ha stabilito la necessità di ulteriori verifiche circa la qualità e la sicurezza degli stessi, dal momento che questi potrebbero presentare una aumentata reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate”, si legge sul sito del Ministero.

IL MINISTRO. Il Ministro della Salute Renato Balduzzi sta seguendo da vicino la situazione. Ulteriori informazioni – viene specificato – saranno diffuse nel corso della giornata.

Funghi, tre vittime e cento intossicati: ”Rivolgetevi ai centri micologici”

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Funghi, scatta l’allarme. E dalla Regione arriva l’invito alla prudenza e a fare molta attenzione.

L’APPELLO. La stagione infatti su questo fronte in Toscana è cominciata in modo tragico, con tre vittime (tutte della stessa famiglia) e già più di cento i casi di intossicazione. Dall’assessorato regionale al diritto alla salute, così, giunge un invito a tutti i cercatori, ma anche a chi i funghi li riceve in regalo, a farli controllare sempre dai Centri micologici presenti in tutte le aziende sanitarie. E in tutte le aziende stanno partendo corsi rivolti ai cittadini. “La Regione Toscana è molto impegnata sul fronte della prevenzione – informa il dottor Sergio Palazzoni, responsabile del Centro regionale di coordinamento per la micologia che ha sede nella Asl 10 di Firenze – proprio per questo abbiamo deciso di istituire corsi per i cittadini”. Questi i numeri a cui rivolgersi per informazioni: 055-6933624/6933635.

TANTI CASI. “L’anno scorso ci sono stati pochissimi casi, 42 in tutta la regione, perché non ci sono stati tanti funghi, ma quest’anno il fenomeno dell’intossicazione è in crescita vertiginosa – dice la dottoressa Costanza Pierozzi, coordinatrice del CeRRTA, il Centro di riferimento regionale sulle tossinfezioni alimentari, che ha sede nella Asl 3 di Pistoia – E’ necessaria quindi un’azione preventiva. Nel 99% dei casi si tratta di funghi raccolti da privati cittadini, e in molti casi neanche raccolti direttamente, ma regalati”. Tutte le aziende sanitarie, ricorda la dottoressa Pierozzi, hanno un servizio di controllo gratuito, al quale si può accedere senza appuntamento, e dove è sempre presente un micologo, che sa riconoscere se il fungo è commestibile o velenoso, o magari vecchio e quindi da evitare comunque. I riferimenti di ciascun sportello micologico si possono trovare sui siti di ogni azienda.

RACCOMANDAZIONI. La raccomandazione degli esperti è chiara: “Non mangiare funghi se non si è sicuri al 100%. A maggior ragione se il fungo è regalato – ribadisce Costanza Pierozzi – E la sicurezza assoluta si ha solo rivolgendosi ai Centri micologici. Oltretutto – spiega ancora la dottoressa – il fungo in sé, anche quando è edulo, è sempre portatore di tossine, e non si deve mai eccedere in quantità. Si sono registrati anche casi di persone che si sono sentite male dopo aver mangiato tanti porcini”.

LE REGOLE. Ed ecco alcune regole essenziali per i cercatori di funghi: non raccogliere funghi che non si conoscono; se non si è certi, rivolgersi sempre all’Ispettorato micologico; non raccogliere funghi troppo maturi ed eliminare le parti che non sono in buono stato di conservazione; ricordare che esistono allergie e intolleranze anche ai più comuni funghi commestibili; consumarli con moderazione.

La tragedia. Fungo killer, famiglia sterminata: morta anche la madre