martedì, 16 Settembre 2025
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Maltempo, tutto regolare (o quasi) per i treni. Commercio in crisi

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Maltempo, questa mattina in Toscana ha circolato oltre il 90% dei treni regionali. Lo spiegano le Fs, secondo cui “in Toscana nella fascia pendolare mattutina, dalle 6 alle 9, ha circolato oltre il 90% dei treni regionali programmati. Le cancellazioni sono state determinate quasi esclusivamente dall’attuazione del ‘Piano neve’ ed hanno interessato prevalentemente le linee Empoli – Firenze Porta al Prato e la Porrettana, dove è stato attivato un servizio di autobus sostitutivo”.

PROBLEMI. L’unica, particolare criticità si è verificata sulla linea Siena – Chiusi dove, a causa della presenza di cumuli di neve che si sono formati in breve tempo a causa del forte vento, la circolazione è stata sospesa fino alle 9. Sulla linea Faentina, a causa delle forti nevicate nel nodo di Faenza che hanno creato criticità ai treni in arrivo dalla Romagna, sono stati realizzati dei treni straordinari da Borgo San Lorenzo a Firenze.

COMMERCIO. E le ripercussioni del grande freddo si sono fattes entire anche sul commercio. Lo sostiene Confesercenti Firenze, secondo cui “anche il commercio fiorentino fa i primi bilanci e scopre che le condizioni meteo hanno causato gravi danni”. In particolare – viene spiegato – sono stati colpiti i settori area pubblica e quello food. Nel primo caso la stima è che, sui mercati di Firenze e provincia, le condizioni metereologiche abbiano reso impossibile l’esercizio dell’attività per almeno il 60% dei posteggi esistenti, con punte del 70-75% nelle aree montane e maggiormente esposte al gelo. Molti mercati, in questa settimana, sono stati soppressi o rinviati a data da destinarsi. “Questa settimana, per il nostro settore, è stata un vero e proprio calvario – conferma Paola Ghelardi, presidente A.N.V.A Confesercenti – molti operatori sono abituati a lavorare anche in condizioni climatiche avverse, ma, in questi giorni, era proprio impossibile, in molti casi, esercitare l’attività!”. Particolarmente colpito anche il settore “food” della piccola impresa commerciale. “In questo caso – nota Raffaele Viggiani, presidente Fiesa Confesercenti – le condizioni meteo hanno spinto i consumatori a un vero e proprio accaparramento di scorte, privilegiando in questa operazione, com’è naturale, la grande distribuzione rispetto all’esercizio commerciale di vicinato”. Per le aziende alimentari del settore, che hanno sofferto, in questi giorni, anche per i rifornimenti a singhiozzo causati, principalmente, dai blocchi autostradali e dai noti ritardi ferroviari, si stima una perdita del volume d’affari del 30-40%.

ALLERTA METEO. Andrà avanti ancora fino alle 12 di lunedì 6 febbraio l’allerta meteo per ghiaccio emessa dalla Regione Toscana su tutto il territorio provinciale. Al momento, la situazione è caratterizzata da temperature al di sotto dello zero in tutto il territorio provinciale: le minime sono state registrate al Passo del Giogo e a Monte di Fo’ (-10.4°C e -10.2°C). Non sono comunque registrate particolari criticità per quanto riguarda la viabilità, a eccezione di alcuni tratti ghiacciati a causa della neve portata in strada dal forte vento. Tutti i mezzi e il personale del servizio viabilità, protezione civile e polizia provinciale sono a lavoro per garantire la circolazione sulle strade di competenza.

BLACK OUT. Intanto, dopo l’emergenza black-out causata dal maltempo c’è stato un incontro urgente a Palazzo Strozzi Sacrati tra Regione Toscana ed Enel. Il primo punto discusso è stato il filo diretto con cittadini, con prefetture e uffici regionali della Protezione civile. “Serve più raccordo e maggiore trasparenza” chiede Rossi. “Avrebbe ad esempio consentito – annota – di intervenire meglio o allestire per tempo centri di accoglienza per quei cittadini costretti per più di un giorno senza energia elettrica e quindi anche senza acqua e riscaldamento”. Ma a Enel il presidente della Toscana dice anche che “se si devono fare investimenti per alzare il limite di sopportazione degli impianti, che si facciano e si facciano ancora più velocemente”. Lo scriverà per lettera anche all’amministratore delegato dell’azienda. Si è discusso di questo nella riunione che nel pomeriggio il presidente Rossi ha avuto con l’ingegner Debora Stefano e i vertici di Enel in Toscana. Un incontro convocato dopo che da, martedì notte, più di diecimila famiglie in Toscana, da Pistoia a Pisa, da Livorno a Siena, fino a Grosseto ed Arezzo, sono rimaste senza luce. Alle sei di ieri sera erano ancora 3.117: 2.613 nella sola provincia di Siena, 391 a Pisa, 93 ad Arezzo e 20 a Livorno. Stamani sono ancora un migliaio le case senza luce.

ENEL. L’allerta meteo non era stata sottovalutata, ha tenuto a precisare Enel: quasi cinquecento persone prima reperibili e poi in campo dalle prime ore. Ma l’evento, hanno aggiunto, è stato eccezionale, tant’è che ieri ed oggi sono arrivati altri centro tecnici dalle regioni vicine. E non sarebbe, a giudizio dell’azienda, neppure un problema di linee vecchie o di manutenzione insufficiente. In qualche caso a danneggiare le linee sono stati alberi caduti. In molti altri casi è stato il ghiaccio, che ha creato una sorta di ‘manicotto’ attorno ai cavi che, quando è diventato troppo grosso e pesante, li ha strappati. Magari in zone, complice la nevicata, non troppo facilmente raggiungibili.

RISPOSTE. “Occorre prendere atto che siamo alle prese con eventi meteorologici non più eccezionali e che si ripetono – ha ribadito Rossi – e di fronte a questi eventi tutti devono alzare il livello di risposta e prontezza: soprattutto chi gestisce un servizio di pubblica utilità”. “L’anno scorso – ricorda Rossi – ho sbattuto qualche pugno sul tavolo, ho alzato la voce, ho anche fatto qualche denuncia alla Procura e qualche risultato c’è stato. Ferrovie finalmente hanno cambiato nella Toscana centrale gli scambi. Non lo hanno fatto sulla costa e lì i treni hanno continuato a bloccarsi. Autostrade ha vietato il transito ai Tir ed ha funzionato. Anche sulla Fi-Pi-Li c’è stato almeno un livello di attenzione maggiore”. “Continuo invece ad essere deluso da Anas – ha concluso il presidente della Toscana – per come è stata gestita la Firenze-Siena”.

SCUOLE. Il Comune di Firenze ha annunciato che i riscaldamenti nelle scuole saranno tenuti accesi 24 ore su 24 fino a lundì per rispondere al forte abbassamento delle temperature. Il provvedimento è stato firmato dall’assessore Rosa maria Di Giorgi. Intanto, anche la Provincia di Firenze, con l’assessore Di Fede, ha annunciato l’accensione anticipata dei riscaldamenti  e un aumento delle temperature all’interno delle scuole superiori del territorio fiorentino. “Si tratta di una scelta obbligata – dice  Di Fede – per consentire agli studenti di svolgere agevolmente le attività scolastiche malgrado le temperature gelide che si stanno registrando. Ci siamo impegnati a garantire un clima maggiormente riscaldato per non arrecare disagi agli studenti e agli insegnanti e proseguiremo in questa direzione finché sarà necessario”.

TUBATURE KO.  Rotture di tubazioni dell’acqua aumentate del 40% su tutto il territorio gestito da Publiacqua, dove le reti acquedottistiche sono lunghe circa 7.000 km. E’ questo l’effetto del ghiaccio e del forte abbassamento delle temperature di questi giorni. A Firenze nella notte e nella mattinata le squadre di Publiacqua sono intervenute per dieci rotture nella rete cittadina lunga 1.100 km con alcuni allagamenti. La situazione potrebbe peggiorare viste le previsioni di un ulteriore abbassamento delle temperature. In particolare le emergenze già risolte o con lavori in corso sono: Viale Guidoni, Lungarno Diaz, Viale Redi, Via Puligo, Viale Platani, Via Grifeo, Via Odorico da Pordenone, Via Botticini, Via Marsuppini e Via Busoni. Al momento non si segnalano ‘stragi’ di contatori dell’acqua con poche segnalazioni di rottura nella zona di Bagno a Ripoli. Fortunatamente gli appelli a coprirli, grazie anche a 90.000 telefonate effettuate con il nuovo servizio Datavoice sono stati recepiti. “Le nostre squadre sono in piena emergenza, lavoriamo a tutte le ore e lo faremo anche nel fine settimana – spiega Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua – stiamo intervenendo per sostituzioni e riparazioni rispondendo a tantissime segnalazioni ed evitando problemi di approvvigionamento idrico. Purtroppo collassano i nonni e bisnonni tubi in ghisa, in larga parte con oltre 50 anni d’età, che non reggono alle sollecitazioni del traffico o agli sbalzi di temperature. Insistiamo con l’appello a coprire i contatori e tubazioni esterne con panni di lana e materiali isolanti come il polistirolo. Con piccoli gesti evitiamo grandi problemi”.

A Firenze: Ora è  allarme freddo: il termometro scende a -8°

Mobilità: Treni: ritardi e cancellazioni. Le Fs: ”Consultate la riprogrammazione”

Di tutto (e di più) sulla neve: Maltempo, l’allerta continua: ghiaccio e temperature polari /FOTOPisa, ‘pioggia’ di alberi caduti per vento e neve

John De Leo, il genio della voce fa tappa a Firenze

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Jazz, rock, dub, contemporanea. Dite un genere, chiedete un tono: John De Leo lo sa fare. Il cantautore romagnolo, ex frontman dei Quintorigo, domani sera alla Sala Vanni di Firenze darà un assaggio della sua voce – strumento.

LEZIONI DI ITALIANO.  La sua performance apre il ciclo delle “Lezioni d’italiano 2012”, la rassegna dedicata ai nuovi scenari della canzone d’autore. Nove i concerti in programma fino a maggio: faranno tappa a Firenze gli Alamamegretta e Raiz, Bobo Rondelli e Daniele Silvestri, Offlaga Disco Pax e Gianluca Grignani, Cristina Donà e Maria Antonietta Nobraino, L’uomo Pigiama, Umberto Palazzo e Geometra Mangoni.

DOPPIO CONCERTO. A De Leo il compito di sciogliere il ghiaccio. Il cantautore  porterà in scena i brani dell’ultimo disco: il pluripremiato “Vago svanendo”. Graffiante e grave, acuta e calda, De Leo usa la voce come uno strumento musicale. Per sperimentazione, tecnica e virtuosismo, può essere a buon diritto avvicinato a Demetrio Stratos. Prima dell’ex Quintorigo salirà sul palco Giacomo Toni, con le sue ballate comiche e insieme malinconiche. Il doppio concerto inizia alle 21 (biglietto: euro 15).

PROSSIMI APPUNTAMENTI. La rassegna continua sabato 18 febbraio al Viper Theatre con Almamegretta & Raiz, di nuovo insieme nel tour che celebra il ventennale della dub-band partenopea. Venerdì 24 febbraio, all’Obihall, l’attesissimo ritorno di Bobo Rondelli: tante perle dal passato, ma soprattutto i brani del nuovo album “L’ora dell’ormai”. Giovedì 22 marzo spazio allo “S.c.o.t.c.h.” di Daniele Silvestri, in concerto dal Viper Theatre per quello che si annuncia l’ennesimo sold-out di un tour a dir poco trionfale. Sempre al Viper, venerdì 30 marzo, il ritorno degli Offlaga Disco Pax: anche il “collettivo neosensibilista contrario alla democrazia nei sentimenti“ ha un nuovo disco da farci ascoltare, s’intitola “Gioco di Società” ed esce proprio nei giorni del tour. Apre la serata il Geometra Mangoni, con il suo pop cantautorale intriso di elettronica. Giovedì 12 aprile, al Viper, ecco Gianluca Grignani. “Natura umana” è un disco arrabbiato, istintivo, riflessivo, godibile. Serata tutta al femminile quella di venerdì 13 aprile, insieme Cristinà Donà, rockeuse per eccellenza della musica italiana, e alla sorprendente Maria Antonietta, cantautrice pesarese prodotta da Brunori Sas e Matteo Zanobini, l’ultimo caso della Picicca Dischi. Premio MEI “Miglior Tour 2011”, Premio XL “Nuova Musica Italiana”. Un anno da incorniciare per i romagnoli Nobraino, esempio di quel rock italiano che guarda e reinventa il passato, non disdegnando balere e sagre paesane. Sabato 28 aprile al Viper presentano il nuovo album al Viper Theatre, supporter L’Uomo Pigiama, l’ultima, poetica, rivelazione del cantautorato toscano. Le Lezioni d’Italiano 2012 si chiudono con l’ex Massimo Volume Umberto Palazzo ed un album particolarissimo, “Canzoni della Notte e della Controra”, che in poche settimane ha conquistato l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori: Morricone e italian graffiti, Oriente e classica. La data fiorentina sarà resa nota nei prossimi giorni, in occasione della presentazione del tour.

San Lorenzo, il primo piano si prepara a cambiare volto

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Il primo piano del mercato coperto di San Lorenzo si avvia a cambiare definitivamente volto, per diventare un nuovo luogo simbolo della città, con iniziative di promozione economico-turistica e di animazione culturale e sociale.

 

IL BANDO. La scadenza del bando di concorso per la gestione dello spazio, prima prevista per il 24 febbraio, sarà prorogata di un ulteriore periodo per consentire ai potenziali concorrenti di avere più tempo a disposizione per la progettazione. “La già qualificata e numerosa presentazione dei progetti da parte dei soggetti interessati, dimostra che c’è molto interesse verso questo progetto dell’amministrazione comunale – spiega il vicesindaco – per far divenire il primo piano del mercato centrale una sorta di ‘piazza coperta’ con attività polivalenti, esercizi di somministrazione, negozi e luoghi di iniziative, che dovranno essere collegate all’enogastronomia italiana di alta qualità, alla cultura e all’artigianato.Una iniziativa che intende valorizzare l’intero mercato, la sua identità storica, la bellezza architettonica e naturalmente le attività del piano inferiore, che stiamo riorganizzando per portare all’interno anche i banchi di ortofrutta oggi sotto il tendone esterno, con un ‘trasloco’ ormai imminente che libererà la piazza per la sua pedonalizzazione. Il nostro obiettivo è quello di un riassetto complessivo dell’area di San Lorenzo, un grande patrimonio della nostra città che è nostro dovere salvaguardare e valorizzare”.

ORARI E NOVITA’. Secondo il bando di gara, le nuove attività del primo piano potranno restare aperte almeno fino alla mezzanotte e comunque anche nell’orario di apertura del piano terra; il concessionario potrà realizzare delle edicole in cui far svolgere le attività commerciali. Il progetto di gestione dovrà prevedere un capitolo appositamente dedicato alla promozione dell’intero mercato; la durata della concessione sarà di 15 anni.

Black out, in mille ancora senza corrente

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Sono ancora senza corrente elettrica centinaia di persone, soprattutto in provincia di Siena e Pisa. Nel senese, alle 15, erano circa 750, soprattutto nei comuni di Monticiano, Radda, Chiusdino, Sovicille, Chiusi e Castelnuovo Berardenga. A Monticiano, alle 14, sono stati accesi due generatori elettrici, alle 16 stava per entrare in funzione il terzo. Lo stesso è stato fatto in molte altre parti della Toscana, laddove era impossibile, per l’impraticabilità della strada, raggiungere al momento la linea elettrica danneggiata in aperta campagna.

PROVINCIA DI PISA. In provincia di Pisa sono invece ancora un centinaio le utenze disconnesse, ma entro la mezzanotte è previsto il riallaccio completo. Via via che vengono riparati i guasti Enel, saranno risolte le ultime criticità per quanto riguarda l’erogazione dell’acqua.

VIABILITA’. C’è poi la questione della viabilità su cui è alta l’attenzione, sempre causa maltempo. In provincia di Arezzo tutti i passi sono transitabili con catene o gomme da neve. La notte scorsa è stata richiusa le E45 in entrambe le direzioni, tra Sansepolcro e Pieve Santo Stefano possono però transitare le macchine (con catene) dei residenti. Dalla 20 di stasera fino alle 7 di domattina la prefettura di Arezzo ha reiterato l’ordinanza di divieto di circolazione ai mezzi pesanti (sopra le 7,5 tonnellate) eccetto che nei centri abitati e in autostrada. Sulla A1 in direzione sud i mezzi pesanti vengono attualmente fatti uscire al casello Valdichiana per nevicate nel Lazio con formazioni di lunghe code. Si sta già provvedendo a portare generi di conforto agli autisti fermi. Risulta chiusa per 3 km la SP 79 a causa della neve. Chiusa dal km 5 al 18 la SP 258 per vento, ghiaccio e neve.

LA SITUAZIONE PROVINCIA PER PROVINCIA. In provincia di Pisa si segnalano ghiaccio e accumuli di neve su diverse strade provinciali. Tre sono chiuse, la 53 del Comocchio, la 16 del Monte Volterrano, la 60 di Poggiberna. Il resto della rete è transitabile con gomme da neve e catene. Numerose criticità anche sulle strade comunali. Critica la situazione sulle strade anche in provincia di Grosseto. Sono all’opera i mezzi spargisale e gli spazzaneve. Alla sala operativa continuano ad arrivare segnalazioni e richieste. Viabilità parzialmente bloccata su alcune strade comunali nella zona collinare. Vengono segnalate lastre di ghiaccio anche sulle strade sgomberate dalla neve. Problematiche le strade vicinali. Le forti gelate rendono difficoltosa la circolazione sia stradale che pedonale anche in vari centri abitati, tra cui Massa Marittima, Niccioleta, Prati e Tatti. In provincia di Massa Carrara resta chiuso il Passo del Vestito (Comune di Montignoso) per rischio slavine. I Comuni hanno attivato le associazioni di volontariato come supporto alle operazioni di spargimento sale. In Provincia di Firenze risulta chiusa ai mezzi superiori alle 3,5 t la SP39 di Panna nel Comune di Barberino di Mugello.

Siamese o persiano? Si elegge il gatto più bello del reame

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Dai grossi, docili e giocherolloni Main Coon agli eleganti sacri di Birmania con gli occhi blu. Dai certosini col pelo corto grigio blu fino ai siamesi, ai persiani e agli abissini. Dai bengal, agli sphynx, i gatti di origine nordamericana, unici nel loro genere per l’assenza totale di pelo.

GATTO IN FESTA. Gatti di tutte le razze e provenienze si danno appuntamento domani alla Fortezza da Basso di Firenze per la Mostra internazionale felina, in programma fino a domenica al padiglione Rastriglia. Sarà una vera e propria festa con gare e concorsi di bellezza capitanati da una giuria composta da otto esperti provenienti da tutta Europa. La mostra apre i battenti alle 10. Alle 14, i protagonisti saranno i sacri di Birmania, a cui è riservato un concorso speciale. Domenica, invece,  sarà la volta dei persiani e gli exotic shorthair. A seguire, alle 16, il Best in show. Più di 300 gli esemplari in gara ogni giorno. Chi lo desidera potrà portare il proprio micio in mostra: dalle 11 alle 16, una équipe di esperti sarà a disposizione per una valutazione gratuita sullo stato di salute e sulle caratteristiche del proprio amato animale. La mostra è aperta dalle 10 alle 19. Biglietto d’ingresso € 7,50.

”Spacciavano droga fuori dalle scuole”: arrestati due minorenni italiani

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Due minorenni sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Borgo San Lorenzo, mentre un maggiorenne è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

LE INDAGINI. I tre  giovani, tutti di nazionalità italiana, sono ritenuti responsabili dello spaccio di hashish e marijuana all’esterno dei poli scolastici di Borgo San Lorenzo, e sono stati oggetto delle indagini dei carabinieri a partire dal novembre del 2010 quando, a seguito di una serie di segnalazioni di alcuni genitori e insegnanti, sono stati svolti degli specifici servizi all’esterno delle scuole. Queste attività, fin da subito, hanno consentito ai carabinieri di raccogliere significativi riscontri sui sospetti delle famiglie e dei professori. Nell’anno scolastico 2010/2011, un mirato servizio svolto con i cani antidroga presso Giotto Ulivi e Chino Chini ha infatti consentito di trovare residui di canapa indiana nei vari cortili esterni del polo scolastico, inducendo i militari a intensificare i controlli.

GLI INDIZI. Così, nell’aprile del 2011 i carabinieri della stazione di Borgo San Lorenzo, all’esterno del comprensorio, all’ora d’uscita hanno sorpreso tre  minorenni intenti a confezionarsi uno “spinello” da consumare in gruppo. Il 29 settembre successivo, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Borgo San Lorenzo hanno a loro volta trovato un altro  sedicenne in possesso di 0,6 grammi di marijuana. Le indagini, condotte dai militari dell’Arma, hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico di tre giovani residenti nel Mugello, ritenuti tra  i principali responsabili dell’attività illecita, tanto che la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni ha emesso dei decreti di perquisizione che sono stati eseguiti nella mattinata di oggi, venerdì 3 febbraio.

PERQUISIZIONI. Nell’abitazione del primo diciassettenne è stata trovata una piccola serra con cinque piante di marijuana accuratamente coltivate (nella foto), oltre a 10 grammi di canapa indiana già essiccata pronta per essere spacciata e un bilancino di precisione. Nella casa del secondo minorenne sono stati trovati 6 grammi di hashish, un bilancino di precisione e il necessario per il confezionamento della droga. Nell’abitazione del terzo giovane, studente da poco maggiorenne, è stato trovato materiale per il confezionamento e circa 1.000 euro in contanti. I primi due giovani sono stati portati presso la Struttura d’Accoglienza Orti Oricellari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Minorile.

Prova a vendere in strada il bottino appena rubato. Arrestato

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Aveva appena ‘ripulito’ alcuni negozi del centro di Firenze. Poi, ha pensato di fare subito due soldi, provando a vendere il bottino ai passanti in piazza della Repubblica. Non gli è andata bene: notato dagli agenti di polizia, è stato arrestato poco dopo.

L’ARRESTO. L’uomo è un 48enne di origine siciliana, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Quando è stato fermato dagli agenti di polizia, gli sono stati trovati addosso 127 euro in bigiotteria rubati da un negozio in via dei Cerretani, una felpa con ancora l’etichetta e placca anti taccheggio sottratta da uno store in via Ricasoli, due guide turistiche  e una statuetta raffigurante piazza San Marco a Venezia, sottratta poco prima da una bancarella. L’uomo aveva cercato di nascondersi tra i turisti e i passanti in piazza della Repubblica. Ma ha dato nell’occhio quando con insistenza stava cercando di rivendere parte del bottino, una collana, a una coppia di passaggio. Lui è finito in manette e la merce rubata è stata restituita ai legittimi proprietari.

Morì alla Feniglia a sedici mesi: ”Fu tenuto sott’acqua per 4-8 minuti”

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E’ una ricostruzione tragica quella che emerge dall’autopsia effettuata sul corpicino di Federico Cassinis, il piccolo di 16 mesi morto il 9 agosto scorso sulla spiaggia della Feniglia, all’Argentario, dopo essere stato portato in mare col pedalò dalla madre.

QUATTRO-OTTO MINUTI. Il bambino, infatti, non sarebbe caduto in acqua per un malore, ma ci sarebbe stato spinto dalla madre e sarebbe stato tenuto sott’acqua per un periodo di tempo di quattro-otto minuti. Poi, quando venne tirato fuori, era già morto.

IL PRECEDENTE. Questo quanto emerso dalla perizia. Tra l’altro, un episodio simile era già avvenuto qualche mese prima, a marzo, quando il piccolo rischiò di annegare nella vasca da bagno. Per quell’episodio è accusata la madre.

Il fatto: Bimbo di 16 mesi cade dal pedalò, annegaBimbo cade dal pedalò e annega: la mamma indagata per omicidio colposo

Pisa, l’università sbarca su Facebook e Twitter

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L’università di Pisa sbarca su Facebook e Twitter. L’Ateneo toscano ha infatti da poco attivato le sue pagine istituzionali sulle più conosciute piattaforme di community per promuovere le attività accademiche e informare gli studenti nel contesto partecipato del web 2.0.

AGGIORNAMENTI E NOTIZIE. La fan page “Università di Pisa – Pagina ufficiale” inaugurata da qualche settimana, ha già superato i 600 sostenitori. Gallerie fotografiche, video e articoli di interesse per studenti e non solo arricchiscono la pagina, aggiornata ogni giorno con nuovi post. Facebook non è l’unico social network su cui è arrivata l’Università di Pisa, che si è lanciata anche sul sito di microblogging Twitter, con il nickname “Unipisa” contando ad ora quasi 300 follower. Sul profilo di Unipisa si possono seguire costanti aggiornamenti su eventi e notizie legate alla vita universitaria.

YOU TUBE. Su YouTube l’università di Pisa ha attivato ben due canali: VideoUNIPI è il canale ufficiale, in cui sono pubblicati i video sulla vita universitaria, mentre il canale Rassegna Stampa SUP è una sezione in cui sono raccolti i filmati della rassegna stampa tratti da Tg e trasmissioni che parlano dell’Ateneo e delle altre istituzioni del Sistema Universitario Pisano.

DIALOGO E COMUNICAZIONE. Queste iniziative – viene spiegato – si collocano all’interno di una nuova e più aperta attività di comunicazione che l’Università ha intrapreso già con il rinnovamento della homepage del sito d’Ateneo con una sezione interamente dedicata alle news e agli approfondimenti su eventi e ricerca. “Questi nuovi strumenti interattivi diventano anch’essi parte integrante del flusso di comunicazione istituzionale – ha commentato Nicoletta De Francesco, prorettore vicario e delegato alla Comunicazione dell’Università – L’attivazione dei social network testimonia la volontà dell’Ateneo di valorizzare il dialogo con tutta la comunità accademica, ma anche con le diverse realtà esterne, con un’attenzione privilegiata per il mondo giovanile”.

Aja, sentenza choc: “La Germania non dovrà risarcire le vittime dei nazisti”

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La Germania non dovrà risarcire le vittime italiane degli eccidi nazisti. Lo ha deciso la Corte internazionale dell’Aja. E’ una sentenza storica, che fa clamore in una regione come la Toscana, che da Sant’Anna di Stazzema a Civitella, nell’Aretino, ha vissuto sulla propria pelle stragi e crimini nazisti di particolare ferocia.

LA BATTAGLIA LEGALE. Secondo l’Aja, le richieste di indenizzo dell’Italia a Berlino violano l’immunità legale internazionale ottenuta dalla Germania per i crimini commessi dal nazismo. Lo ha spiegato il giudice Hisashi Owada nel corso di un’udienza pubblica all’Aja. La battaglia legale era scoppiata alla fine del 2008: Berlino presentò un ricorso contro la sentenza della Corte di Cassazione italiana che aveva riconosciuto ai familiari delle vittime dei crimini nazisti il diritto a ricevere indennizzi individuali da parte della Germania (anch’essa un precedente storico, poichè sanciva per la prima volta il diritto per le vittime delle stragi naziste ad essere risarcite nell’ambito di un procedimento penale). In particolare la sentenza riguardava la strage compiuta dai nazisti il 29 giugno 1944 in provincia di Arezzo a Civitella, Cornia e San Pancrazio, in cui furono trucidate 203 persone, tra cui tanti bambini, donne e anziani.

LA SENTENZA. 80 minuti è durata la lettura della sentenza. La Corte dell’Aja ha accolto tutti i punti del ricorso presentato da Berlino. All’Italia è stato riconosciuto di non aver rispettato l’immunità della Germania.  La Corte inoltre  ha richiesto alla giustizia italiana di non  pronunziare più sentenze su simili casi. Prima dell’Italia, nessun altro Paese al mondo aveva mai intentato cause di risarcimento nei confronti della Germania in ottemperanza alla clausola dell’immunità giurisdizionale. Il contenzioso tra Roma e Berlino ha portato all’iscrizione di un’ipoteca giudiziaria su Villa Vigoni, centro culturale italo-tedesco in provincia di Como.

‘VERGOGNA’.  La sentenza dell’Aja è una “vergogna” secondo Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-Federazione della Sinistra. “E’ una sentenza vergognosa, calpesta la memoria delle vittime del nazismo, il valore della Resistenza partigiana, la Storia. Non rende giustizia non solo alle vittime e ai loro familiari ma soprattutto si configura come un precedente simbolicamente indelebile. Il governo italiano non ha nulla da dire?” dice Ferrero in una nota.

ORA DIALOGO CON BERLINO. La risposta arriva dal ministro degli esteri, Giulio Terzi. “L’Italia – dice il capo della Farnesina – ‘rispetta” la sentenza emessa oggi dalla Corte dell’Aja anche se i suoi contenuti non coincidono con le sue posizioni e al tempo stesso intende proseguire ad affrontare insieme alla Germania tutti gli aspetti che derivano dalle dolorose vicende della Seconda Guerra Mondiale”.

IL SINDACO. “Quello che più ci interessava era ottenere giustizia e riconoscere i colpevoli dell’eccidio: traguardo che abbiamo ottenuto con la sentenza della Corte di Cassazione del 2008”. Sono parole del sindaco di Civitella, Ginetta Menchetti. Quanto ai risarcimenti, il sindaco ricorda che il Comune non si era costituito parte civile. “Ci limitiamo a prendere atto della sentenza della Corte”, afferma.

I FAMILIARI. “Sono felice per questa sentenza, perchè sul sangue versato non si specula”. A parlare è Ida Balò, presidente dell’Associazione “Civitella Ricorda”. Suo padre fu ucciso dai nazisti nell’eccidio del 29 giugno ’44. “Quello che interessava all’Associazione che presiedo era fare giustizia, riconoscere i colpevoli della strage e ricostruire quanto accaduto il giorno dell’eccidio. Giustizia ce l’ha data la sentenza del 2008. Di più non ci interessa. Non abbiamo mai pensato di chiedere i danni per speculare sul nostro stesso dolore”. La sentenza dell’Aja scatena qualche polemica in paese: l’Associazione punta il dito contro i singoli privati che hanno fatto la richiesta danni allo stato tedesco.  “L’unico riconoscimento che come Associazione avremmo potuto chiedere – spiega Balò – è un simbolico aiuto alla Germania per rimettere in sesto la nostra statua ai Caduti. Invece alcuni privati hanno deciso di chiedere i danni per il dolore, ma il dolore per quello che è accaduto non può essere mai ripagato”.