martedì, 17 Giugno 2025
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Nozze civili all’aria aperta, presto sarà possibile

Sposarsi all’aria aperta, nel verde di un giardino della città, alle porte di Firenze, durante i mesi primaverili e quelli estivi. Presto sarà possibile. Il Comune di Scandicci sta infatti pensando a utilizzare come sede delle celebrazioni civili il Castello dell’Acciaiolo, una zona verde nel cuore della città, dominata da un complesso quattrocentesco.

L’ITER BUROCRATICO. L’amministrazione comunale ha compiuto i primi passi per utilizzare la zona del pomario del Castello dell’Acciaiolo per le cerimonie nuziali. Una delibera di giunta ha individuato nell’area una “sede comunale idonea allo svolgimento delle celebrazioni di matrimonio civile”. L’iter burocratico prevede adesso diversi passaggi, tra i quali la comunicazione dell’atto alla Prefettura di Firenze e la redazione di un disciplinare interno.

LE ‘TARIFFE’ MATRIMONIALI. A Scandicci i matrimoni civili possono essere già celebrati nella sala consiliare Orazio Barbieri, nella sala giunta e nella saletta della palazzina Cna in via Francoforte sull’Oder, accanto al municipio; la celebrazione dei matrimoni in sala giunta è gratuita, in sala consiliare costa 87 euro in orario lavorativo e 195 in altri orari, mentre nella saletta Cna, di proprietà comunale in base ad un accordo, rispettivamente 150 euro durante le ore lavorative e 300 euro nelle altre.

Rubinetti a secco in zona Puccini

Rubinetti a secco in via Donizetti e piazza Puccini, venerdì prossimo, a causa di lavori alla rete idrica.

DOVE E QUANDO. La chiusura dell’acqua è prevista nel tardo pomeriggio e riguarda i tratti di via Donizetti tra i civici 20-26 e 9/r-25 e quello di piazza Puccini, tra i numeri 1 e 5. In caso di condizioni meteo avverse l’intervento sarà effettuato il primo giorno utile successivo.

Auguri Manuel, Firenze ti ama ancora / VIDEO

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Non fu una notte come le altre, non poteva esserlo. In molti fiorentini c’era un presentimento inspiegabile. Era arrivato il nodo alla gola e non si conosceva il motivo. Per molti tifosi l’ultima bandiera della Fiorentina stava per lasciarli portandosi via un pezzo di storia. Forse per i nostalgici i momenti più belli, quelli da raccontare ai nipoti. Una storia col titolo “Per sempre”. Il telefono squillò a mezzanotte d’estate del 2001, ora portoghese: le una di una notte malinconica per l’Italia. Giovanni Branchini, procuratore di Rui Costa, da Milano chiamò nella casa in Algarve Manuel Cesar Rui Costa: “Rui sei del Milan”. Passano pochi attimi, il tempo di realizzare quanto stava accadendo, che subito arriva la risposta di Rui Costa dall’ altra parte della cornetta: “Ok”. Voleva salvare la Fiorentina, ma non fu possibile. Dopo poche ore trapelò la notizia, i tifosi capirono e venne spontaneamente creato “Un lungo addio” in uno stadio gremito. Tante sciarpe sventolavano il numero 10 con scritto Rui Costa, poi venne lanciato un mazzo di fiori, Manuel lo raccolse. Guardò il suo pubblico e scoppiarono le lacrime. Addio. Un sentimento sincero tra un giocatore e la sua città, meglio dire tra un uomo e persone innamorate del calciatore che toccava la palla danzando, dell’uomo che toccava l’anima dei tifosi. Oggi Manuel compie 39 anni, noi siamo fermi al 95/96 quando firmò la lettera d’amore per la maglia della nostra città. Grazie e auguri grandissimo campione: il cuore batte ancora e balla la portuguesa.

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La carriera. Rui Manuel César Costa, meglio conosciuto come Rui Costa (Lisbona, 29 marzo 1972), è un ex calciatore portoghese. Attualmente ricopre la carica di direttore sportivo del Benfica. Soprannominato O Maestro, in carriera ha vestito le maglie di AD Fafe, Benfica, Fiorentina e Milan. Nella Fiorentina fu capitano e uomo simbolo sia con Batistuta che dopo la sua partenza. Anche nel Milan si è sempre rivelato un esempio di professionalità sia in campo che fuori, fornendo ottime prestazioni (fondamentale il suo contributo di assist alla vittoria della Champions League 2002-03) e accettando il suo ruolo nonostante il suo minore utilizzo dopo l’arrivo di Kaká.

Quando ti metti alla guida, stai attento a ‘bambi’

Negli ultimi anni sono più che raddoppiati gli incidenti stradali in Toscana causati da animali selvatici, passando dai 188 del 2001 ai 478 del 2008. Regione Toscana e Province lanciano così una campagna di comunicazione.

I DATI. In otto anni (dal 2001 al 2009) nella sola provincia di Firenze si sono registrati 600 incidenti causati da animali selvatici, di cui il 90% ha coinvolto cinghiali e caprioli, anche con esiti gravi. La maggior parte degli incidenti si verifica sulle strade provinciali, in primavera e autunno. Orario nero quello compreso tra le 18 e le 24. I numeri sono stati resi noti durante un convegno che si è svolto questa mattina a Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze.

LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE. Un trend in costante crescita, che ha spinto al Regione Toscana e le Province a lanciare una campagna di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sulla sicurezza stradale. Tra le iniziative una fiction tv e uno spot dedicati all’argomento, per informare chi guida sulla concretezza del rischio degli incidenti stradali dovuti alla scontro con animali selvatici.

Immigrati da Lampedusa alla Toscana: sopralluogo a Coltano

Mentre continuano le polemiche per la scelta di Coltano come area dove far sorgere la terza tendopoli in Italia per accogliere i migranti sbarcati a Lampedusa, questa mattina è stato svolto un sopralluogo tecnico proprio nella zona ‘incriminata’.

IL SOPRALLUOGO. Il prefetto di Pisa Antonio De Bonis accompagnato dai vigili del fuoco, con il direttore regionale Cosimo Pulito e il comandante provinciale Claudio Chiavacci, ha ispezionato l’area in attesa di una decisione definitiva sull’installazione della tendopoli. Sono statieffettuati sopralluoghi per verificare il rischio di allagamenti dell’area: la zona di Coltano è un’area di bonifica.

LE POLEMICHE. La scelta di Coltano come possibile meta dove trasferire 600 immigrati da Lampedusa è arrivata ieri sera e ha causato una serie di polemiche. Regione e Comune di Pisa hanno criticato il Governo per non aver prima consultato gli enti locali.

Dalla cantina alla tavola, passando per l’iPad

Il vino si sceglie direttamente sull’iPad: basta con le classiche carte dei vini, adesso sul tavolo del ristorante arriva la tecnologia.

DALLA CANTINA ALLA TAVOLA. L’idea è stata lanciata da un’enoteca fiorentina, che ha sviluppato una carta dei vini su iPad. Si tratta di un software che permette ai clienti di scegliere il vino giusto per ogni occasione, grazie ad una sorta di guida interattiva.

LA CARTA HI-TECH. Ad esempio, è possibile cercare la bottiglia preferita in base a una serie di parametri: colore, tipologia, regione di origine, vitigno e fascia di prezzo. Il cliente può inoltre consultare per ogni prodotto le informazioni specifiche, con foto, testi di approfondimento e curiosità. E visto che anche l’occhio vuole la sua parte, i creatori della ‘carta tecnologica’ hanno pensato anche a una presentazione degna dei migliori ristoranti: l’iPad è infatti inserito in un volume in pelle.

I CREATORI. L’idea, che manda in cantina le vecchie carte dei vini, è stata messa a punto da Silvia e Damiano Miniera, proprietari dell’Enoteca “Sosta del Rosellino” di Settignano, alle porte di Firenze, insieme a Heiko Mattern, art-director di DiSign – digital design.

Muore sul campo di calcetto

Mentre era in campo per una partita di calcetto con i colleghi di lavoro, ha accusato un malore e si è accasciato al suolo.

LA VITTIMA. L’uomo, un 44enne, è morto ieri sera a Pardosi, frazione del comune di Pontedera, in provincia di Pisa. Secondo quanto raccontato da altri partecipanti alla partita, dopo circa 35 minuti di gioco l’uomo ha detto di sentirsi male, si è sdraiato a terra e ha perso quasi immediatamente conoscenza.

I SOCCORSI. I compagni hanno chiamato subito il 118. I soccorsi sono arrivati al campo sportivo dove si stava svolgendo la partita, ma i tentativi di rianimare il quarantaquattrenne sono stati inutili.

Behrami ko, ma sta meglio del previsto

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Infortunio meno grave di quanto previsto, ma Valon Behrami salterà le prossime sfide viola.

KO, MA MENO GRAVE. Ci vorranno tre settimane al centrocampista della Fiorentina per recuperare dall’infortunio che si è procurato durante il fine settimana giocando con la sua nazionale. La gravità della lesione è minore rispetto a quanto inizialmente temuto: il ginocchio destro è salvo. Il giocatore dovrà saltare però le prossime tre partite, non sarà in campo nè contro il Cesena, né contro il Milan, nè – tantomeno – contro la Juventus.

LE CONDIZIONI DEL GIOCATORE . Il referto medico – reso noto dalla società viola – parla di “sub-lussazione dell’articolazione tibio-peroneale con sollecitazione delle strutture capsulari, senza coinvolgimento dei legamenti”. Behrami rimarrà quindi fuori per le prossime tre settimane, periodo inferiore rispetto a quello ipotizzato inizialmente (6 settimane).

Tramvia scatta l’ora X: lavori al via

 

Poco piu’ di un mese e i tanto attesi (ma anche temuti) cantieri della linea 2 della tramvia prenderanno il via. Per la linea tre ci sarà ancora da aspettare, mentre Renzi rilancia: in studio altre due tratte.

36 MESI DI CANTIERI. La giunta ha approvato ieri i progetti esecutivi della linea 2 e 3. Gli interventi per il tratto Peretola-stazione Santa Maria Novella, per un costo di 306 milioni di euro, inizieranno il prossimo 2 maggio, ma non dovranno durare più di mille giorni, avvertono da Palazzo Vecchio. Per arrivare all’aeroporto di Peretola in tramvia bisognerà aspettare quindi fino al 2014, almeno secondo le previsioni del Comune.

OK ALLA LINEA 2. Il primo cantiere ad essere aperto sarà quello nell’area Peretola-viale Guidoni. Insieme ai lavori partirà anche un sistema di informazione in favore dei cittadini che farà capo all’assessorato alla mobilità: il sindaco Renzi ha annunciato la costituzione di una ‘task force’ che farà assemblee con i cittadini. “Cercheremo di dare disponibilità di parcheggio ai residenti della zona”, ha assicurato il primo cittadino.

Tramvia2LE PAROLE DI RENZI. “Abbiamo detto ‘ok fatela, butterete un po’ all’aria Firenze’, ma con una prescrizione: entro mille giorni vogliamo un tram che collega l’aeroporto di Peretola, con la Stazione – ha spiegato ai cronisti  -. Se in 6 giorni i giapponesi rifanno un’autostrada penso che in 36 mesi si possa riuscire abbastanza agevolmente a fare un tram, anche facendo tesoro degli errori che sono stati commessi in passato”.

CONGELATA LA 3. Per quanto riguarda la linea 3, tutto fermo: l’avvio dei lavori non è ancora definito. L’amministrazione ha previsto alcune prescrizioni tecniche, tra queste una cantierizzazione compatibile con i flussi traffico in area Statuto-Fortezza.

LINEE 4 E 5. Renzi va però oltre. Palazzo Vecchio sta studiando la possibilità di creare altre due linee: la 4 (che colleghi la stazione Leopolda con la Manifattura Tabacchi e con le Cascine, al posto del treno) e la linea 5 (dall’ospedale di Careggi a piazza Dalmazia e alla Manifattura Tabacchi).

 

VIDEOREPORTAGE – Tramvia, commercianti sul piede di guerra

 FOTO / Prossima fermata ”Porta al Prato”. E la riqualificazione?

VIDEO / Un anno di tramvia: parola ai passeggeri

Profughi, arrivano gli immigrati da Lampedusa. Rossi contro il Governo

Sarà allestita in Toscana la terza tendopoli in Italia per accogliere gli immigrati arrivati a Lampedusa. L’area è quella di Coltano, frazione del comune di Pisa, ma né la Regione né il Comune sono stati avvertiti o consultati dal Governo. E scoppiano le polemiche.

IN ARRIVO. La nave con a bordo circa 600 migranti partirà oggi dall’isola siciliana, diretta nella nostra regione. Dopo Manduria e Trapani, il Viminale ha scelto un’area vicino Pisa, che non appartiene alla Difesa. Ma la Regione e il Comune di Pisa denunciano: non siamo stati consultati. La notizia è arrivata ieri sera, cogliendo di sorpresa le istituzioni locali

ROSSI: ‘DECISIONE DI IMPERIO’. “Noi con questa scelta non c’entriamo nulla – ha commentato il governatore della Toscana Enrico Rossi – E’ una scelta d’imperio del Governo. Avevamo dato la disponibilità all’accoglienza ed eravamo pronti. Per domani (oggi ndr) era già stata convocata una riunione con sindaci e presidenti di provincia, associazioni del volontariato insieme al prefetto di Firenze, proprio per esaminare un primo elenco di possibili luoghi dove organizzare l’ospitalità per i profughi. Il governo invece agisce d’imperio e decide per conto suo, senza consultare nessuno. In questo modo non ci può essere alcuna collaborazione”.

FILIPPESCHI: ‘NESSUNO CI HA AVVISATO’.  Dura anche la reazione del primo cittadino di Pisa Marco Filippeschi. “Un modo barbaro di gestire una situazione d’emergenza – ha detto il sindaco – nessuno ci ha mai detto niente di ufficiale e nessun confronto è stato avviato prima con il territorio”. Ad essere contestate non sono solo le modalità della scelta, ma anche la collocazione della tendopoli, all’interno del Parco naturale di San Rossore, area che – secondo il Comune di Pisa – non ha le caratteristiche strutturali idonee ad un’accoglienza che sia tale.