venerdì, 9 Maggio 2025
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Un 8 marzo dalla parte delle donne, a cominciare dalla prevenzione

In occasione della Giornata Internazionale della donna, martedì 8 marzo, Palazzo Medici Riccardi sarà aperto gratuitamente a tutte le donne e ospiterà un gazebo del Centro Oncologico Fiorentino dove ricevere informazioni importanti su tematiche inerenti la prevenzione delle malattie oncologiche del seno e dell’apparato genitale femminile, con la possibilità, per le donne fuori dai percorsi di screening a livello nazionale e regionale (sotto i 40 anni e sopra i 65), di prenotare una visita gratuita nelle cinque giornate di prevenzione al femminile promosse dal Centro.

“TANTO IO NON MI AMMALO”. L’appuntamento è solo una delle tante declinazione che il progetto “Tanto io non mi ammalo”, un’iniziativa promossa dal Cfo e patrocinato dal Comune di Sesto Fiorentino che ha visto da sabato 5 febbraio tutti i sabati fino al 12 marzo la presenza del gazebo del Centro nella piazza Vittorio Veneto.

SI ACCETTANO CONSIGLI… Non solo informazione però, scopo del gazebo sarà anche quello di raccogliere consigli e opinioni sul modo in cui ognuno di noi vorrebbe essere accolto in una struttura ospedaliera, perché, come afferma il Direttore sanitario del Centro, l’approccio del Cfo “consiste nel conciliare il minimo traumatismo possibile con il massimo risultato. A questo scopo l’ innovazione tecnologica è senz’altro fondamentale, ma altrettanto importante è l’ospitalità, il modo in cui si accoglie il paziente dal punto di vista umano”.

CONVEGNO E FILM. Precederà l’iniziativa un convegno che, lunedì 7, tratterà dell’utilizzo che si fa dell’immagine della donna nei media di massa e la proiezione di “We want sex”, film sulla rivincita del sesso ‘debole’.

L’amore sul lavoro? Fa bene alla carriera

Separare amore e carriera? Niente di più sbagliato. Secondo un sondaggio svolto da Adecco in tutta Italia, avere una storia sentimentale o ancor meglio una famiglia aiuta a interagire meglio con i colleghi e a produrre di più.

COMPAGNI DI SCRIVANIA. Già da un sondaggio dello scorso anno, svolto sempre da Adecco, emergeva che il 62% dei candidati trova l’amore sul posto di lavoro. Adesso risulta che le storie d’amore fanno bene agli affari. A sostenerlo è l’85.53% dei 1.100 fra candidati e lavoratori Adecco in tutta Italia, a cui si aggiungono 100 responsabili risorse umane di aziende clienti, che hanno partecipato alla ricerca.

SODDISFAZIONE. Alla domanda “la soddisfazione professionale fa bene all’amore?” l’83.63% del campione ha risposto di si, e non solo per chi ha già trovato l’anima gemella. Infatti a pensarla così sono anche il 24% dei single. 

PRODUTTIVITA’. E non si creda che a lasciarsi influenzare da Cupido sia prevalentemente il gentil sesso: il 54.70% dei partecipanti al sondaggio, infatti, pensa che l’appagamento sentimentale influisce sul lavoro e sulla produttività sia delle donne che degli uomini.

ETA’. A fare la differenza invece sono età ed esperienza: a sostenere che l’amore fa bene al lavoro sono soprattutto i trentenni (38%), mentre sembrano più disillusi gli over 40 (16,25%) e 50 (4%).

CONVIVENTI. A credere, inoltre, nel potere dell’amore per una carriera brillante e di successo è soprattutto chi già è innamorato: il 37% tra coloro che sono sposati o conviventi – con o senza figli – seguiti dal 36% di chi è fidanzato. Secondo il 52.92% degli intervistati, chi ricopre ruoli ai vertici delle aziende è sposato o convivente con figli, mentre per la restante parte è divorziato o single.

ENERGIE. Tuttavia, alla domanda “chi ha più possibilità di far carriera”, il 67.78% ha risposto un single perché chi non ha una situazione sentimentale stabile ha più tempo ed energie da dedicare alla scalata della propria carriera, mentre solo 12.81% crede abbia più probabilità chi è sposato o convivente con figli.

SUBALTERNI. Nei ruoli di responsabilità e leadership, per il 70.94% degli intervistati, chi ha una famiglia stabilisce un rapporto migliore con i subalterni. Mentre se per il 50.90% la situazione sentimentale non influisce sui rapporti con i colleghi, per il 37.09%  chi ha una relazione stabile interagisce meglio a livello di team.

COSI’ FAN TUTTI. Dal punto di vista geografico i più distaccati nei confronti dell’amore sono gli abitanti del Trentino Alto Adige: per il 40% di loro l’amore non influisce sulle performance professionali. Ma non ci sono grosse differenze per gli italiani: da nord a sud, dalla Lombardia alla Sicilia, l’amore fa bene al lavoro secondo l’oltre 80% degli intervistati.

Disoccupato spacca una vetrina per farsi arrestare

Ha preso il treno per Firenze con gli ultimi soldi che gli restavano, poi, preso dallo sconforto, ha preso a martellate la porta a vetri di una banca, in viale Talenti, con lo scopo di finire dietro le sbarre.

RIFUGIO. La “gattabuia” deve essergli sembrata l’unico posto sicuro dove rifugiarsi. Di fronte all’alternativa di dormire per strada, l’uomo, un 28enne di Trapani, ha cercato di attirare così l’attenzione delle forze dell’ordine per farsi arrestare.

CON LA MADRE. Il giovane viveva in Sicilia con la madre. Tre giorni fa la fuga in cerca di un futuro migliore, finita a Firenze senza più un soldo in tasca. E’ stato lo stesso autore del gesto ad autodenunciarsi, al personale di un locale vicino al luogo dell’accaduto. Ai carabinieri sopraggiunti sul luogo ha spiegato le ragioni del gesto. E’ stato arrestato per danneggiamento aggravato.

17 marzo, un tricolore ad ogni finestra

 

La città si tinge di bianco, rosso e verde. Il presidente della Provincia Andrea Barducci sposa la proposta dei sindaci di Incisa e Scandicci, che hanno invitato i cittadini ad esporre alle proprie finestre il tricolore in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

A TUTTI I SINDACI. Barducci invita tutti i sindaci del territorio ad aderire all’iniziativa. “Il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia è un momento di festa bello e importante per celebrare, non solo in sede istituzionale, l’unità del nostro paese” scrive Barducci in una lettera inviata a tutti i primi cittadini dell’area fiorentina.

ALLE ASSOCIAZIONI. Per contribuire all’iniziativa, la Provincia di Firenze si rende inoltre disponibile a fornire la bandiera italiana a tutte le associazioni che ne faranno richiesta.

Allarme Tbc alla Marucelliana, screening di massa

Saranno 42 le persone sottoposte al Mantoux test, per accertare se ci siano qualche caso di tubercolosi polmonare. La profilassi è stata avviata dall’Asl di Firenze dopo che la grave malattia è stata diagnosticata a un addetto della Biblioteca Marucelliana.

SCREENING. Le 42 persone coinvolte nel programma di screening sono tutte colleghi del dipendente che ha contratto la Tbc. Il gruppo è stato composto ricostruendo tutti gli addetti che avevano potuto avere dei contatti con il malato negli ultimi giorni.

CENTINAIA DI UTENTI. Più complesso, invece, risalire alla fonte del contagio. La tubercolosi, infatti, ha un’incubazione di sei mesi. Difficile stabilire anche se possano essere stati contagiati alcuni utenti della biblioteca: la struttura è frequentata da centinaia di persone ogni giorno.

CURE. L’addetto contagiato è già stato sottoposto a tutte le cure del caso. Se risulteranno altri test positivi si procederà ad attivare protocolli di prevenzione o terapie ad hoc.

Licei: nessun ‘numero chiuso’. “Garantita la libertà di scelta di indirizzo”

“Nessun ‘numero chiuso’. Nessun allarme. Non verrà assolutamente posto nessun impedimento alla libera scelta dell’indirizzo scolastico superiore da parte di studenti e famiglie”: questa la dichiarazione dell’assessore provinciale all’istruzione Giovanni Di Fede, che ha voluto smentire quanto apparso questa mattina sulle pagine di un quotidiano locale.

NUMERO CHIUSO? Secondo l’articolo di questa mattina il responsabile della direzione edilizia della Provincia di Firenze avrebbe inoltrato ai presidi delle superiori una circolare chiedendo ai dirigenti di cercare di non accogliere più iscritti di quanto la scuola ne possa ‘contenere’ in termini di spazi. E questo, in sostanza, perché mancano i fondi per eventuali interventi volti al recupero di aule. La lettera è stata interpretata da dirigenti e giornalisti come un invito al ‘numero chiuso’.

“RISOLVEREMO CON INGEGNO E FANTASIA”. “Siamo senza dubbio in una fase di sovraffollamento: negli ultimi dieci anni la popolazione scolastica è cresciuta di circa 8mila ragazzi. In alcuni casi le classi in prima superiore potranno raggiungere e addirittura superare i 30 studenti. E’ naturale che il nostro impegno primario sia di adeguare gli edifici scolastici alle norme di sicurezza nazionali. Purtroppo i soldi diminuiscono e le necessità aumentano: le aule dei vecchi edifici sono spesso inadeguate ad un numero elevato di studenti”. Ma l’assessore Di Fede sottolinea come questo non significhi ricorrere al numero chiuso. “Cercheremo di risolvere i problemi con ingegno e fantasia, come abbiamo sempre fatto”.

A RISCHIO TECNICI E PROFESSIONALI. Le situazioni più a rischio, secondo l’assessore, riguarderanno gli istituti tecnici e professionali, dove il numero degli iscritti è in crescita costante. Preoccupazione anche per i licei scientifici dove il numero di iscritti cresce, parallelamente al decrescere dell’istruzione classica.

VIDEO Inchiesta di un lettore

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UNA CANZONE PER PERETOLA. Un giorno in posta alla redazione de Il reporter.it arriva un video, firmato Emiliano Burattoni. Dice di averci mandato un video di Giacomo Metteli, che parla di sociale. Noi siamo attenti al sociale. La musica è di Raul Guidotti. A noi ci piace la musica. Il testo è di Emiliano Burattoni (Quello della mail n.d.r). A noi ci piacciono i prodotti autorefenziali. Poi a Firenze c’è un detto ‘se un son… e un si vogliono’,  e la canzone è anche simpatica. Complimenti!

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Bus, da sabato si cambia: la jungla delle modifiche

Tagli al trasporto pubblico locale, capitolo terzo. Da domani scatta una nuova cura dimagrante per il servizio bus curato da Ataf e Linea con soppressioni e modifiche dei percorsi. Le novità riguarderanno tutta la città e si vanno ad aggiungere ai tagli scattati a inizio anno e appena un mese fa. Tre linee verranno soppresse, mentre ne saranno introdotte quattro nuove. Molti  i cambiamenti di percorso.

LINEE CHE VANNO E LINEE CHE VENGONO. A partire da domani mattina addio a tre linee: il 18, il 33, il 59. Questi tracciati saranno in parte sostituiti dalle linee che sopravviveranno al taglio ma anche da quattro new entry. Entrano in funzione i bus 19 Campo Marte – Via della Dogana , 24 che collegheranno Sorgane e le principali frazioni di Bagno a Ripoli (Antella, Ponte a Niccheri, Grassina), 60 (Cascine – Careggi), 97 che viaggeranno tra Calenzano il Polo Scientifico, transitando anche da Settimello, dalla stazione e dal centro di Sesto.

ataf2LE MODIFICHE. Tanti i cambiamenti di percorso. Modifiche per la linea C1 (che serve i principali musei), per il 12 che di mattina torna a percorrere il vecchio tracciato nella zona di Ponte alle Grazie per servire le scuole. La stessa area sarà coperta dalle  ore 14,00 alle 14,45 dal bus numero 13. Il capolinea del 10 viene spostato definitivamente dal Rettorato a Via della Dogana. Per l’ospedale di Ponte a Niccheri rimane il 32, mentre il 31 cambierà percorso.

ALTRI CAMBIAMENTI. Il 57 da lunedì al sabato prolungherà la corsa arrivando al Polo Scientifico e transitando dalla Stazione di Rifredi. La linea 8 è prolungata dall’attuale capolinea di Piazza Francia a Bagno a Ripoli, dove effettua capolinea in località I Ponti. Il 46 limiterà il percorso al Galluzzo.  Altri cambiamenti interessano il 5, 23, 41, 48, 56, 64 e 303.

INFO. Tutte le informazioni dettagliate sul sito di Ataf a questo link.

Un giorno arrivò ‘La Luce’

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UN GIORNO ARRIVO’ LA LUCE. Oggi è il suo giorno, inizierà alle 18 e 30, ma forse dedicargli un giorno è limitante. Il 10 da poco che LUI, la luce, lo ha indossato ha un gusto ancora più particolare. Dalla Fiorentina sono passati talenti con quel numero: Baggio, amatissimo a Firenze, Rui Costa, De Sisti che ha fatto battere il cuore ai tifosi gigliati ma nessuno ha fatto tremare l’anima come lui. Sicuramente è stato il talento che non ha mai tradito la sua città, il campione che ha fatto una scelta di vita, un fuoriclasse che non ha guardato solo al portafoglio, si, forse è stato l’unico.

 

E’ IL TALENTO NUMERO 1. La somma dei talenti non fanno Antognoni. Il giocatore che guardava le stelle, con la Fiorentina non ha vinto poco. Una Coppa Italia, una anglo-italiana e, soprattutto un Titolo di Campione d’Italia. Quello scudetto nel 82’/’83 la Juve se lo è scippato, ma per i fiorentini e per molti quello scudetto è viola. Poco importa se non è riconosciuto ufficialmente, nel nostro cuore lo abbiamo cucito come un ricordo indelebile. Antognoni ha guadagnato meno soldi ma ha vinto la partita più bella (almeno per noi): ha vinto Firenze. Ora tutti lo rivogliono dentro la Fiorentina per continuare a sognare, per continuare ad avere un simbolo. Il calcio è cambiato, ma molti tifosi no. Questa è la verità. In Curva ci sono dei ragazzi di 20anni che lo hanno visto solo in dvd…ma è sempre la loro bandiera…un motivo ci sarà?!

La ri-volta dei graffiti

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Immagini di ordinario degrado nel centro storico di Firenze. Un nostro lettore ci ha inviato alcuni scatti della volta dei Tintori. GUARDA LE FOTO DEI LETTORI