domenica, 27 Aprile 2025
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Assalto al videopoker, quasi 3mila euro di bottino nascosto ai giardini

Si sono introdotti in un bar passando dalla finestra dell’edificio accanto, hanno svaligiato i videopoker e poi hanno abbandonato il bottino, quasi 3mila euro, in un giardino. E’ successo ieri notte, attorno alle 4.40, in via Miccinesi, a Novoli.

FERMATI. Per il furto sono stati fermati tre albanesi, che camminavano in via Caduti di Cefalonia, poco dopo i fatti, senza giubbotti nonostante la bassa temperatura. Il fatto ha insospettito gli agenti della polizia, che stavano pattugliando la zona in cerca di tre individui in tutto e per tutto corrispondenti ai tre uomini. A incastrarli le riprese delle telecamere a circuito chiuso del bar.

FELPE E BOTTINO. Poco lontano, in un giardino di via Toscanini, la polizia ha ritrovato delle felpe con cappuccio e un sacco ben nascosto contenente il bottino del furto, 2.884 euro in monete.  Gli indumenti (successivamente riconosciuti dai familiari dei sospetti come loro) e le impronte delle scarpe trovate sulla scena del crimine, hanno avvalorato la tesi che i tre, chiusi in mezzo alla morsa delle volanti che avevano circoscritto la zona con serrate ricerche, si siano voluti liberare dell’ormai scomodo bottino aspettando l’occasione più propizia per tornare a prenderli. I tre, tutti di nazionalità albanese di età compresa tra i 20 e i 24 anni sono finiti a Sollicciano in quanto gravemente indiziati del reato di furto aggravato con scasso. A loro sfavore anche le testimonianze di alcuni cittadini che li hanno indicati come autori materiali del furto.

PRECEDENTI. La Squadra Mobile sta tuttora indagando sulla responsabilità dei tre in merito ad analoghi furti consumati in città nei giorni scorsi. Poco prima la volante aveva fermato anche un altro albanese irregolare estraneo ai fatti, ma finito sul registro degli indagati per possesso ingiustificato di arma bianca in quanto sorpreso con una noccoliera di ferro.

Incubo al Camping Michelangelo, tenta uno stupro col volto coperto di grasso

Si è presentato alla reception del Camping Michelangelo con il volto coperto di grasso nero e un cappellino calcato sulla testa e ha cominciato a importunare una dipendente della struttura. E’ cominciato così l’incubo per la ragazza, salvata dal provvidenziale intervento di due amici.

MERENDINE E MOLESTIE. Inizialmente, erano circa le 21, il ragazzo ha cercato di ingraziarsi la giovane (27 anni) offrendole bibite e merendine. Vedendo che i tentativi non attaccavano, è passato alle esplicite molestie sessuali. Si è introdotto con prepotenza dentro la struttura, impedendo alla vittima ogni via di fuga e ha tentato di aggredirla. Aveva già cominciato a sbottonarsi i pantaloni quando sono intervenuti due amici della ragazza, avvertiti dal compagno di lei, con cui era riuscita a mettersi in contatto prima che la situazione precipitasse.

BOTTIGLIATE. I due sono riusciti a fatica ad allontanare l’aggressore, il quale ha preso una bottiglia e l’ha scagliata in pieno viso ad uno dei due, ferendolo al volto. Solo dopo essere riusciti a metterlo in fuga, i tre hanno chiamato il 113.

SPACCIO. Le volanti hanno rintracciato l’aggressore per strada, poco lontano dal campeggio, con il volto ancora sporco di grasso. Si tratta di un fiorentino di 23 anni, finito in manette per violenza sessuale aggravata dal mascheramento e per sequestro di persona. In tasca aveva 12,65 grammi di marijuana, quantitativo rilevante, che ha fatto finire il suo nome anche sul registro degli indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che per lesioni aggravate ai danni di uno dei due ragazzi intervenuti in soccorso della ragazza. Il giovane soccorritore è stato ricoverato in ospedale con 5 giorni di prognosi.

Calcio storico, Lapi a IlReporter.it: “In passato è mancato il dialogo”

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Niente più limiti di età, stop ai calcianti con sentenze passate in giudicato negli ultimi 5 anni, sanzioni severe per le squadre che non scendono in campo (stop ai diritti per sede, campo per allenamenti e contributi). Dopo l’ok della giunta comunale al nuovo regolamento per il calcio storico fiorentino, come sono state accolte le novità da chi calpesta la sabbia di Piazza Santa Croce? Il Reporter.it ha sentito Gianluca Lapi, storica bandiera dei verdi, calciante da più di 30 anni.

Cosa pensa di questo nuovo regolamento?

Il Comune ha dovuto far fronte ad una situazione che andava degenerando negli ultimi anni, perché effettivamente non si vendevano più biglietti. Finora le squadre potevano anche non giocare, ma adesso con sanzioni  più pesanti dovranno scendere per forza in campo.

Niente più limiti di età: è giusto?

Il limite di età era una vera e propria discriminazione. Perché non si può giocare a 40 anni? Se la visita medica è a posto e se ci sono tutti i presupposti, anche un calciante con più di 40 anni deve poter scendere in campo. Levare questo limite mi sembra una cosa più che giusta.

Calciostorico_santacroceQuindi promuove le nuove regole?

In realtà non c’è niente di nuovo,  è il regolamento vecchio che non era mai stato attuato. Finora era mancato il dialogo tra l’amministrazione comunale, i presidenti e i capitani dei colori. Il problema era nato quando gli ex assessori hanno voluto fare a modo loro, senza chiedere prima al mondo del calcio storico, a quelle persone che hanno giocato per 30 anni. Se imponi le regole senza sentire le parti in causa, è chiaro che nascono delle problematiche.

Ora il dialogo c’é?

Non si sarebbe arrivati a un nuovo regolamento se non ci fosse stato un dialogo. Spero che nei cuori dei fiorentini possa adesso rinascere la voglia di tornare a vedere il calcio storico.

Il 3 aprile? E’ ecodomenica!

I Comuni del Coordinamento Pm10 dell’area fiorentina, guidate dall’Assessore provinciale all’Ambiente Renzo Crescioli, hanno deciso di fissare la prima ecodomenica del 2011 per il 3 aprile prossimo.

ANCHE INIZIATIVE CULTURALI E SPORTIVE. Un mese di tempo quindi per l’ideazione e la promozione di una giornata dedicata non solo alle limitazioni del traffico ma anche ad iniziative culturali, sportive ed ambientali, cogliendo peraltro l’occasione dello svolgimento in quella data a Firenze di Vivicittà.

UNITI IN UNO SFORZO COMUNE. “Sappiamo che i blocchi del traffico incidono solo parzialmente sul livello delle polveri sottili in atmosfera – afferma l’Assessore provinciale Renzo Crescioli – ma riteniamo doveroso spiegare chiaramente ai cittadini che questi Comuni sono contro l’inquinamento e che lavorano ogni giorno per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo”.

STOP ALLE AUTO. Stop alle auto quindi, per il 3 aprile dalle 10 alle 18: sono previsti blocchi totali del traffico, salvo le usuali esenzioni, in zone ben definite di ognuno degli otto Comuni del Coordinamento, ossia Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Signa, Lastra a Signa e Calenzano.

LE ALTRE MISURE. Restano comunque in vigore le misure antismog già approvate dai Comuni del Coordinamento. In particolare il divieto di accesso alle Ztl negli orari 8.30-12.30 e 14.30-18.30 per ciclomotori a due tempi, motocicli a due tempi, autovetture a benzina euro1, autovetture a diesel euro2 ed euro3, veicoli per trasporto merci diesel euro1. In più la riduzione della temperatura a 18 gradi per 8 ore al giorno per gli impianti termici civili e a 17 gradi per gli industriali. Nel caso in cui, nonostante quanto già attuato, si verifichino tre giornate di sforamento consecutive si passerà ad un ulteriore blocco del traffico (per le stesse categorie già citate) nell’intero centro abitato per quattro giorni. Il blocco è prorogabile per uno stesso periodo di tempo se il livello di polveri non diminuirà. Se i giorni di sforamento di polveri dovessero arrivare a 35 – limite massimo, dopo il quale scatterà la procedura d’infrazione comunitaria – per ogni singolo superamento sarà attuato un blocco del traffico nel centro abitato per quattro giorni, alle stesse condizioni.

Stop al doposcuola alle Minime, il Fantafondo chiude i battenti

Ha chiuso i battenti in silenzio, il Fantafondo, il centro di aggregazione giovanile di via Rocca Tedalda. Niente più doposcuola, tornei, attività culturali. E un pezzo di quartiere rimane orfano.

11 ANNI DI RAGAZZI. Il centro ha aperto nel 1999, con il dichiarato obiettivo di dare vita a un luogo di aggregazione per i tanti ragazzi della zona delle Case Minime di via Rocca Tedalda. Gestito dalla cooperativa Arca, nell’arco di 11 anni il Fantafondo è diventato un punto di riferimento per un bel pezzo di quartiere, dalle elementari in su. Molte e variegate le attività portate avanti dagli operatori del Fondo, dal doposcuola ai tornei di calcio e calcetto, agli appuntamenti musicali, fino alla partecipazione a concorsi di cortometraggi. I ragazzini ci sono cresciuti dentro e ci sono rimasti affezionati, continuando a tornare nel corso degli anni.

LA FINE. Il percorso si è interrotto all’inizio dell’anno nuovo. La convenzione con l’Arca non è stata rinnovata, nonostante il parere del Quartiere 2. Che ora si chiede perché. “L’attività del centro  – dichiarano il consigliere comunale Pdl Stefano Alessandri e i colleghi al Q2 Stedano Baldassarri e Federico Pericoli – aveva come obiettivo quello di aiutare nell’inclusione sociale e nello sviluppo i ragazzi della realtà territoriale delle case minime”. “I Quartieri che si sono succeduti – continuano – hanno permesso uno svolgimento costante nel tempo di tale servizio riuscendo ad ottenere ottimi risultati”. Fino al 31 dicembre scorso, appunto.

RIORGANIZZAZIONE. La domanda sorge spontanea, dunque. “Quali sono i  motivi che bloccano di fatto la prosecuzione del servizio nonostante la volontà espressa dal Quartiere?Le cause che hanno portato all’interruzione del servizio possono ascriversi alla nuova realtà amministrativa introdotta nel 2010?”. Un’ipotesi non proprio rosea, dopo la “rivolta” dei presidenti di quartiere della scorsa settimana, che hanno già fatto presenti diversi problemi di gestione post-riorganizzazione della macchina comunale. Ma intanto un pezzo di gioventù cittadina ha perso un servizio prezioso.

Casa nuova? La costruisco con paglia e terra cruda

Potrebbe sembrare un’idea strampalata, invece è una delle ultime proposte per un’edilizia più eco-sostenibile. La paglia viene riscoperta e impiegata come materiale da costruzione. A Vaiano, cittadina in provincia di Prato, presto prenderanno il via alcune lezioni per imparare a realizzare case con pareti di paglia e intonaco di terra cruda.

A SCUOLA DI PAGLIA. Si tratta di due corsi organizzati dall’associazione Terra Semplice e da  Edilpaglia aperti sia agli addetti ai lavori, sia a semplici curiosi che vogliono imparare le tecniche costruttive per realizzare case e edifici con balle di paglia.

I BENEFICI. L’utilizzo di questo materiale naturale per le pareti è ancora poco diffuso in Toscana, rispetto al nord Italia e all’estero. La paglia offre un buon isolamento termico: catturando l’anidride carbonica, permette un risparmio energetico del 70% sia sul riscaldamento (in inverno) che sul raffreddamento (in estate) dei locali interni. Viene stimato inoltre un risparmio sui costi di costruzione che si aggira intorno al 10-15%. Le murature in balle di paglia sono realizzate tramite sistemi di precompressione per cui, in assenza di ossigeno, hanno un’ottima resistenza al fuoco.

ECOPARCO.  Vaiano ha deciso di puntare sulla bioedilizia e sull’utilizzo di queste tecniche. Il Comune ha presentato il progetto dell’Ecoparco, una struttura di 200 metri quadrati che sarà usata come rimessa per  i trenini che si muoveranno nella nuova area de La Tignamica.  I corsi serviranno a formare anche gli operai che saranno impiegato per i lavori della nuova struttura.

INFO. La prima parte delle lezioni, per imparare a costruire tramite balle di paglia, si svolgerà dal 17 al 20 marzo all’interno dell’area a La Tignamica. Dall’1 al 3 aprile si terrà invece il corso teorico-pratico per intonacare con terra cruda e calce. Informazioni sul sito ufficiale del Comune di Vaiano.

Incidente sul lavoro all’acciaieria Lucchini: ferito un operaio

Incidente sul lavoro allo stabilimento siderurgico Lucchini di Piombino: un operaio è rimasto ferito in seguito alla caduta di un cavo riportando lesioni di lieve entità. Proclamato sciopero dei sindacati per venerdì.

LA DINAMICA. E’ successo stamani intorno alle 8. Secondo quanto emerso S.P., un operaio dello stabilimento siderurgico Lucchini di Piombino impiegato nel reparto convertitori dell’acciaieria, stava lavorando con alcuni colleghi alla manutenzione di un carro scorie, quando, per cause ancora da accertare, un cavo elettrico di alimentazione di circa 40-50 mm di diametro, non in tensione perché staccato in precedenza, si sarebbe sganciato da un contrappeso cadendo da circa 2 metri di altezza e colpendo l’operaio alla schiena.

LESIONI DI LIEVE ENTITA’. L’uomo, un italiano di 40 anni residente a Massa Marittima (Grosseto), è finito a terra, ma è stato prontamente soccorso da alcuni colleghi e trasportato all’ospedale di Villamarina. Secondo i primi accertamenti l’operaio non avrebbe riportato lesioni di grave entità.

SCIOPERO. In seguito all’incidente i sindacati hanno proclamato un’ora di sciopero, dalle 13 alle 14 di venerdì prossimo, per i lavoratori del reparto acciaieria della Lucchini.

Rischio sismico ed età avanzata, la ”pagella” delle scuole toscane

Promozioni e bocciature per le scuole toscane.

PAGELLE. Arrivano i “voti” di Legambiente sull’edilizia scolastica nel nostro Paese, ed ecco i risultati. “In Toscana ci sono ancora molte situazioni da guarire. A cominciare dall’età avanzata di buona parte dei 567 edifici scolastici toscani, intoppi anche sul fronte dei servizi scuolabus che risultano disponibili per meno del 50% delle scuole e l’assenza di strutture per lo sport, ma scendendo nel dettaglio dei parametri adottati dalla ricerca, uno dei dati più allarmanti è che il 79,15% delle scuole è a rischio sismico”, spiega Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana.

PRATO. Ancora una volta, nella graduatoria delle città capoluogo, Prato si posiziona al primo posto, grazie a dati di eccellenza legati al possesso da parte di tutti gli edifici scolastici delle certificazioni di idoneità statica, agibilità,  igiene, accessibilità oltre a impianti elettrici a norma. Un’attenzione costante alla sicurezza e alla qualità degli edifici che fa dichiarare al comune toscano non necessari interventi di manutenzione straordinaria urgenti. Ben il 97% degli edifici dispongono di giardini o di aree verdi, mentre il 78% di palestre o aree per lo sport. In tutte le scuole viene praticata la raccolta differenziata di tutti i materiali, e il Comune ha attivato un servizio di pedibus che vede per il momento coinvolte 2 scuole, nelle mense scolastiche vengono serviti pasti parzialmente biologici e acqua di rubinetto. Sono 3 gli edifici costruiti secondo criteri di bioedilizia e 16 secondo criteri antisismici, mentre ben 47 edifici su 91 sono dotati di impianti di energia rinnovabile (solare termico, fotovoltaico e sonde geotermiche).

FIRENZE E LE ALTRE. Firenze si posiziona come primo capoluogo di regione a livello nazionale, e passa al 14° posto rispetto il 16° dello scorso anno. Sale anche Siena, che va a piazzarsi quarta nella top ten nazionale, ma perde punti Livorno. Secondo il report, Firenze si è impegnata a rendere le scuole più sicure (quasi tutte hanno avuto manutenzione straordinaria negli ultimi 6 anni) e anche più attente alla questione energetica, come il caso della scuola Marconi, dotata di apparecchi di illuminazione che regolano il flusso luminoso attraverso una cellula fotoelettrica sensibile alla luce solare. Per quanto riguarda la somministrazione dei pasti interamente biologici nelle mense scolastiche, Lucca è tra le prime città a livello nazionale.

ETA’. La maggior parte degli edifici in Toscana risale (al 35,98%) tra  il 1940 e il 1974, anno in cui la legge ha definito i criteri di edilizia antisismica, 35,39% sono gli edifici realizzati tra il 1974 e il 1990, minori le costruzioni prima del 900 che risultano essere solo il 7,16%. Gli edifici che attualmente ospitano gli istituti scolastici originariamente erano strutture nate come scuole nel 90,65%, abitazioni il 3,53% ed edifici storici solo il 4,59%. Un dato positivo è sicuremente la presenza di aree verdi, infatti, l’85,19% delle scuole toscane ha un giardino. In negativo va segnalato che sono solo 0,35% gli edifici con le palestre e che solo il 49,28% usufruiscono di servizio scuolabus e che  il 31,39% necessitano di interventi di manutenzione urgenti.

AGIBILITA’. Un importante passo avanti, con dati significativi, arriva dalle certificazioni di agibilità. Nell’ 76,72% le scuole in Toscana sono dotate di certificato di agibilità igienico-sanitario, nel 71,43% di certificato di idoneità statica e il 46,38% possiede certificati per la prevenzione di incendi. Aumenta quindi la cultura della sicurezza. Più della metà delle scuole è dotata di scale di sicurezza (57,14%) e diffusissimi sono gli istituti che presentano le porte antipanico ed impianti elettrici a norma.

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15enne scomparsa: allarme rientrato

In molti temevano un nuovo “caso”, ma così non è stato.  Gennifer Coppola, la 15enne scomparsa da domenica scorsa nel pistoiese, sta bene.  E’ rientrata durante la notte a  casa di una zia a Santa Croce sull’Arno (Pisa).

FUGA A AREZZO. L’adolescente , che sabato sera si era allontanata dall’abitazione della nonna materna a Pistoia, ha spiegato di aver passato questi giorni a casa di amici in provincia di Arezzo.

LA VICENDA. L’allarme era scattato domenica dopo che i parenti ne avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri. La 15enne, che vive con la madre in Gran Bretagna, era ospite nella casa della nonna materna a  Pistoia, da dove si era allontanata per uscire con le amiche. I carabinieri avevano ipotizzato fin dall’inizio l’allontanamento volontario della minorenne.

Un giorno senza immigrati, oggi sciopero

“24 ore senza di noi, la giornata senza immigrati”. Con questo slogan tornano in piazza in tutta Italia i migranti, replicando l’iniziativa lanciata l’anno scorso. Colf, badanti, ma non solo. Imprenditori, infermieri, operai: il mondo dei lavoratori stranieri scende oggi in piazza per manifestare. Non uno sciopero etnico – spiega il comitato primo marzo, organizzatore dell’evento– ma un’occasione per unire italiani e stranieri in favore dei diritti degli immigrati.

LE RAGIONI DELLA PROTESTA. Tra le richieste l’abrogazione della Bossi-Fini, l’estensione dell’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione come tutela per tutti i lavoratori che denunceranno di essere stati costretti all’irregolarità, l’abrogazione del reato di clandestinità e la chiusura dei Cie. Ma l’attenzione è rivolta anche ai fatti che stanno interessando il nord Africa.

MANIFESTAZIONE A FIRENZE. Da Trieste a Sassari, da Palermo a Bolzano, tante le iniziative organizzate in molte città italiane. A Firenze si terrà una manifestazione in piazza Santissima Annunziata, a partire dalle ore 16,00 con interventi, musiche e giochi per bambini. Per l’occasione i Cobas hanno organizzato, insieme alla rete antirazzista, un corteo che partirà alle 16,00 da piazza dei Ciompi per raggiungere piazza Santissima Annunziata un’ora dopo.