lunedì, 9 Giugno 2025
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La voce dei Lacuna Coil presenta il suo libro a Firenze

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L’Hard Rock Cafe di Firenze si prepara ad accogliere Cristina Scabbia, voce inconfondibile del gruppo heavy metal Lacuna Coil, per la presentazione del suo libro Il Diavolo mi ha venduto l’anima. Storia di una Metal Queen tra cielo e inferno (Sperling & Kupfer). L’appuntamento è fissato per giovedì 16 gennaio alle ore 18.30, nel locale in piazza della Repubblica. Ad affiancare l’artista durante la serata ci sarà Leonardo Patrignani, scrittore e musicista, per un dialogo che ripercorrerà le tappe fondamentali della sua carriera e i retroscena di un lungo percorso artistico.

Il libro di Cristina Scabbia

Il libro, uscito nelle librerie lo scorso 22 ottobre, è un viaggio introspettivo che ripercorre la vita e la carriera della cantante, dalla periferia milanese fino ai palchi internazionali, raccontando non solo i successi musicali, ma anche i momenti di riflessione, le sfide personali e le incertezze affrontate lungo il percorso.

Ne Il Diavolo mi ha venduto l’anima, Cristina Scabbia si mostra in una veste inedita, lontana dalle luci del palco e vicina al lettore, con un linguaggio diretto e sincero. L’opera attraversa momenti chiave della sua carriera: l’ascesa dei Lacuna Coil, che con oltre due milioni di dischi venduti e più di mille concerti in tutto il mondo sono diventati un punto di riferimento nella scena metal internazionale; la partecipazione a eventi iconici come l’OzzFest e le collaborazioni con nomi di spicco come Dave Mustaine dei Megadeth.

L’Hard Rock Cafe di Firenze, che custodisce tra le sue memorabilia il vestito indossato da Scabbia nel celebre videoclip di Heaven’s a Lie del 2003, sarà il palcoscenico ideale per un incontro con i fan. Nel libro non mancano i ricordi legati alle collaborazioni mancate, come quella con Lemmy Kilmister dei Motörhead, e gli aneddoti personali che svelano le sfumature di una carriera segnata non solo dai successi, ma anche da sfide inattese. Tra queste, l’esperienza come giudice a The Voice of Italy e lo stop forzato imposto dalla pandemia nel 2020, durante il quale la cantante ha reinventato la sua comunicazione con il pubblico attraverso un canale Twitch dedicato al gaming.

Nuova tramvia per San Marco aperta ai passeggeri dal 25 gennaio

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Dopo tanta attesa arriva il via libera. L’apertura ai passeggeri della nuova tratta della tramvia di Firenze, diretta verso piazza della Libertà e piazza San Marco, è fissata per sabato 25 gennaio 2025, con l’inaugurazione dell’estensione della linea 2, la cosiddetta VACS (Variante al centro storico). Da quel giorno fiorentini e turisti potranno utilizzare le 6 fermate lungo il nuovo tracciato di 2,5 chilometri, che tocca anche viale Lavagnini, via Cavour, via La Pira e via La Marmora. Sei stop che entreranno quindi a far parte della T2. L’annuncio è arrivato dalla sindaca Sara Funaro, che ha presentato anche il cronoprogramma dei nuovi lavori per realizzare la linea 3 Firenze – Bagno a Ripoli. I cantieri per la T3 partiranno sempre nella giornata del 25 gennaio. Si inizierà con 380 metri su viale Giovine Italia per una durata di circa 10 mesi e, dal 27 gennaio, su una porzione di viale Giannotti, per 9 mesi circa di opere.

Cosa cambia per la linea 2 con l’apertura della tratta per piazza della Libertà e San Marco

Con l’apertura ufficiale del percorso tra la Fortezza e San Marco, la lunghezza della linea 2 della tramvia che parte dall’aeroporto di Peretola crescerà da 5,3 chilometri a quasi 8 chilometri di binari. Già da qualche settimana, in occasione dei test, il tram non fa più capolinea in piazza dell’Unità, ma continua la sua corsa girando intorno alla Stazione Santa Maria Novella, fermandosi a Valfonda e poi arrivando alla Fortezza.

Il nuovo percorso permetterà ai passeggeri di raggiungere le due fermate su viale Lavagnini (Lavagnini e Poliziano), quella di piazza della Libertà davanti al Parterre, lo stop di via Cavour e quello di San Marco. Da qui il tram tornerà indietro da via La Marmora (servita dalla fermata omonima) e si allaccerà al solito percorso: Parterre, viale Lavagnini, Fortezza, Stazione, Alamanni, proseguendo verso Novoli e all’aeroporto.

Mappa VACS tramvia Firenze piazza San Marco

Il via libera alla Vacs

Dopo il pre-esercizio, con i convogli che hanno circolato sul nuovo tratto della Variante al centro storico senza passeggeri a bordo, la commissione del Ministero dei Trasporti ha dato il suo ok alla tratta per San Marco e l’ultimo passaggio tecnico è l’autorizzazione della Regione Toscana. L’inaugurazione di questa nuova “linea” della tramvia è slittata più volte: inizialmente era stata prevista nella primavera 2024, poi in vista dell’apertura delle scuole e ancora era stata rimandata al periodo di Natale. Adesso finalmente c’è una data certa.

Secondo le stime di Gest, che in queste settimane di pre-esercizio ha testato il percorso, il tempo di percorrenza tra l’aeroporto e San Marco sarà di circa 35 minuti (20 minuti sono invece necessari per arrivare alla Stazione), con 800 corse ogni giorno e una frequenza di 4 minuti e mezzo nelle ore di punta. La T2 sarà attiva ogni giorno dalle 5.00 alle 00.30 (il venerdì e il sabato prolungato fino alle 2.00 di notte).

Fiorentina in crisi. Brutta sconfitta a Monza

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La Fiorentina colleziona a Monza, contro la squadra ultima in classifica, una figuraccia. I viola perdono (2-1) ed è il quarto ko nelle ultime cinque gare. Clima di forte delusione in casa viola che l’arrivo dei due nuovi acquisti Valentini e Folorunsho, che ha debuttato allo stadio brianteo, non lenisce. Una situazione di crisi impensabile dopo le otto vittorie consecutive. L’assenza di Bove si fa sentire ma non può essere un alibi per una squadra che appare adesso scarica e senza grinta e facilmente vulnerabile in difesa. Palladino schiera Adli e Richardson a centrocampo e ripropone Gudmundsson che ha nuovamente deluso. Bocchetti schiera Pablo Marì, che la Fiorentina vorrebbe acquistare durante il mercato di riparazione di gennaio, e Daniel Maldini in attacco. Scelta vincente.

La partita

Il Monza vince la prima partita in casa ma è la Fiorentina che parte in attacco e si fa vedere dopo 5 minuti proprio con Gudmundsson che però calcia alto da ottima posizione. Al 17’ l’arbitro Dionisi assegna un rigore ai viola per fallo di Pablo Marì su Sottil, ma dopo il richiamo al Var cambia la decisione e revoca il penalty. Il Monza prende coraggio e sfiora il vantaggio Bondo  ma il tiro termina fuori. Al 44’ il match si sblocca grazie a una precisa conclusione di Ciurria che supera De Gea. È l’1-0 per il Monza col quale si va all’intervallo.

Nella ripresa entra Beltran al posto di Gudmundsson e proprio il nuovo entrato sfiora la rete beffando anche Turati ma la palla viene respinta sulla linea da Carboni. Dopo poco Pedro Pereira serve Maldini che anticipa Adli e di prima intenzione supera De Gea per il 2-0 del Monza. Beltran si guadagna un calcio di rigore e poi lo trasforma al 74’. Si spera fino alla fine in un pareggio che non arriva ed il Monza mette in evidenza il difficile momento dei viola.

L’allenatore

Prima di Raffaele Palladino è il direttore sportivo Daniele Pradè a commentare la sconfitta e non usa parole dolci. “Siamo incazzati, non va bene, mancano 10 giorni alla fine del mercato, chi ha “mal di pancia” ce lo venga a dire, troveremo una soluzione. Qua – aggiunge Pradè – dobbiamo tornare quelli di prima, abbiamo perso la nostra umiltà, la nostra identità, abbiamo cercato anche di dare delle giustificazioni a tutto questo ma ora basta, non va più bene. Adesso cambiamo registro, il nostro modo di pensare, si arriva al campo la mattina presto si va via la sera tardi e poi valuteremo cosa fare. Stasera c’è poco da dire, ci scusiamo con i nostri tifosi e con il nostro presidente, abbiamo delle motivazioni e delle ambizioni per arrivare in alto ma cosi non si va proprio da nessuna parte. Non ho altro da aggiungere”.

Palladino inizia invece congratulandosi con l’ex squadra. “Complimenti al Monza per il suo grande atteggiamento, per quanto riguarda la nostra prestazione c’è poco da dire, si deve solo analizzare quello che è accaduto, bisogna lavorare su tutto, abbiamo perso la cura dei dettagli, non difendiamo e non attacchiamo più da squadra, ma non bisogna fare allarmismi, come non dovevamo cantare vittorie dopo le 8 vittorie consecutive. Ci sono piccoli dettagli che fanno la differenza in serie A, prima della partita avevo detto che bisognava alzare l’attenzione su tutto, la cura di ogni minimo dettaglio che adesso stai pagando. Fino ad un mese fa – aggiunge l’allenatore viola – questo accadeva, ci siamo disuniti, dobbiamo trovare gli automatismi giusti, dobbiamo tornare a lavorare”.

Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia si uniscono in Unicoop Etruria

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Novità nel mondo Coop. Unicoop Tirreno, la cooperativa di consumo che conta 98 supermercati tra Toscana, Lazio e Umbria, si unirà con Coop Italia, attiva con 76 punti vendita tra Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo dando vita a Unicoop Etruria Società Cooperativa. Le due realtà hanno avviato un percorso di aggregazione, deliberato dai rispettivi consigli di amministrazione, che è stato presentato agli organismi di rappresentanza dei soci, al personale direttivo e alle organizzazioni sindacali.

Il percorso verso l’aggregazione di Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia

“L’obiettivo è quello di dare vita a una nuova e più forte cooperativa nel cuore dell’Italia Centrale”, viene spiegato in una nota. A febbraio saranno convocate le assemblee dei soci alle quali verranno sottoposte queste novità. In attesa delle modifiche statutarie, le due cooperative proseguono un percorso di avvicinamento sia dal punto di vista della socialità, sia estendendo le sinergie già in essere su logistica, informatica, centrale acquisti.

In questo percorso l’altra grande cooperativa di consumo del territorio toscano, Unicoop Firenze (Coop.fi), sarà parte del progetto di rilancio: ha espresso “un’esplicita manifestazione di interesse a una revisione dei perimetri delle cooperative per semplificare il sistema e renderlo più adeguato ai nuovi bisogni dei territori, dei soci e dei consumatori”, si legge nella nota stampa.

La nuova Unicoop Etruria

Unicoop Tirreno, con sede a Piombino (Livorno), è nata 80 anni fa e oggi conta 510 mila soci, 3500 dipendenti e 98 supermercati in Toscana, Lazio e Umbria. Coop Centro Italia ha oltre 270 mila soci, 2300 lavoratori e 76 punti vendita in Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo. La loro unione darà vita a una delle più grandi cooperative di consumo nel nostro Paese. L’assetto di Unicoop Etruria sarà basato su una divisione chiara di ruoli tra chi rappresenta i soci consumatori e chi ha la responsabilità della gestione, ovvero rispettivamente il Consiglio di sorveglianza e il Consiglio di gestione.

Aggregazioni di questo tipo sono state negli anni una costante tra le cooperative di consumatori. Un tema che è stato al centro del Documento programmatico per il rinnovamento del settore approvato a settembre 2024 a Populonia (Livorno) dalle Cooperative del Distretto Coop Tirrenico.

“Con il documento presentato a Populonia abbiamo tracciato un percorso per il rafforzamento della cooperazione tra consumatori del distretto tirrenico, partendo dall’analisi dei cambiamenti in atto nella nostra società – afferma Roberto Negrini, presidente del Distretto Coop Tirrenico -. L’aggregazione di due realtà importanti come Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia è un passo fondamentale per dare risposta alle nuove esigenze economiche e sociali del nostro territorio, frutto di un lavoro di squadra che procede da mesi con un obiettivo comune: centralità del socio, maggiore convenienza e incremento della solidità economica e patrimoniale del movimento cooperativo”.

Museo Sant’Orsola Firenze, apertura nel 2026. E arriva una foresta

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Continuano i lavori nell’ex convento di Sant’Orsola, nel centro di Firenze: durante il 2026 sarà accessibile in pianta stabile il museo, mentre un anno dopo è prevista l’apertura del resto del complesso. In quello che per oltre 40 anni è stato un enorme buco nero nel quartiere di San Lorenzo prenderanno posto tra le altre cose una scuola di alta formazione, servizi per i cittadini e per i turisti. Le anticipazioni sul ritorno alla vita di questo immobile sono arrivate da Morgane Lucquet Laforgue, direttrice del Museo Sant’Orsola, in occasione della presentazione del nuovo progetto temporaneo che fa tappa in uno dei cortili del fabbricato: IMForest025 (Itinerant Mediterranean Forest), una foresta urbana “itinerante” per immagazzinare anidride carbonica.

Una foresta a Sant’Orsola, come visitarla

Finora alcuni spazi di Sant’Orsola sono stati aperti in più occasioni per mostre, visite guidate e anche, la scorsa estate, per il cinema all’aperto. Dal 14 gennaio al 19 giugno 2025 una nuova iniziativa permetterà a fiorentini e turisti di varcare la soglia per conoscere l’installazione SOForest025 (Sant’Orsola Forest), progetto che parte da Firenze e nel corso del 2025 porterà una porzione di bosco mediterraneo attraverso l’Europa fino alla Spagna.

Dopo l’opening del 14 gennaio (ore 17, scrivendo a [email protected]) con talk, opere e concerti, il chiostro del Museo di Sant’Orsola rimarrà aperto alle visite su prenotazione. L’iniziativa è promossa dall’organizzazione non profit LWCircus-Onlus, network per lo sviluppo sostenibile coordinato da Annacaterina Piras tra Messico, Italia e Cina. Info su lwcircus.org.

SOForest025
SOForest025. Foto: Chiara Baldi

L’apertura del complesso di Sant’Orsola a Firenze

A Firenze intanto cresce l’attesa per l’apertura al pubblico di tutto il complesso museale di Sant’Orsola e del resto degli spazi. Secondo quanto spiegato da Morgane Lucquet Laforgue nel febbraio 2025 dovrebbero partire i lavori nelle due ex chiese e nella corte del Tabacco, con l’inaugurazione del percorso museale totalmente riqualificato prevista nella seconda parte del 2026. Ma i visitatori potranno tornare a curiosare all’interno degli spazi in via di trasformazione anche durante il prossimo mese di settembre, in occasione della terza mostra del museo prima del taglio del nastro vero e proprio.

Nel 2026 partiranno inoltre i cantieri più importanti dentro Sant’Orsola: stando ai piani della società francese Artea, a cui è stata affidata la struttura dalla Città metropolitana di Firenze, l’edificio sarà completamente pronto nella seconda metà del 2027. Il progetto prevede anche una scuola d’arte e design, spazi per startup, servizi turistici, una scuola di alta formazione, una foresteria, una ludoteca, una biblioteca, negozi, bar e laboratori artigianali.

Bonus elettrodomestici 2025: per cosa richiederlo e come funziona

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Arriva il Bonus elettrodomestici 2025, un contributo fino a 200 euro per comprare nuovi apparecchi ad alta efficienza energetica (come lavastoviglie, lavatrice e frigorifero): potranno richiederlo le famiglie anche senza effettuare una ristrutturazione. La novità è stata introdotta dall’ultima manovra finanziaria per incentivare la rottamazione degli apparati più obsoleti e per sostenere l’industria del settore. Ma come funziona il Bonus elettrodomestici?

Chi può usufruire del Bonus elettrodomestici (senza ristrutturazione) e cosa comprende

Il governo ha stanziato per questa misura 50 milioni di euro, con le risorse che saranno gestite dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il contributo è previsto dai commi 107-111 dell’articolo 1 della legge di bilancio, approvata lo scorso dicembre. Mentre per il Bonus Mobili (spesa massima nel 2025 pari a 5.000 euro) è necessario effettuare una ristrutturazione, per richiedere il Bonus elettrodomestici non è indispensabile effettuare lavori nella propria abitazione.

Attenzione, però, il contributo viene riconosciuto sull’acquisto di un solo elettrodomestico per ogni nucleo familiare durante il corso dell’anno, in base a questi requisiti:

  • Classe energetica B o superiore;
  • Apparecchio prodotto nel territorio dell’Unione Europea.

Inoltre bisognerà “rottamare” il vecchio apparecchio, smaltendolo in modo corretto. A quanto ammonta il Bonus elettrodomestici 2025? Viene riconosciuto fino al 30% del costo dell’elettrodomestico e comunque fino a un massimo di 100 euro (che passano a 200 euro se si ha un Isee sotto i 25.000 euro l’anno).

Come funziona il Bonus elettrodomestici 2025 e come richiederlo

Come spesso succede però la legge di bilancio non ha previsto nel dettaglio le norme di funzionamento del Bonus elettrodomestici 2025 né le modalità per richiederlo. A fissare le regole sarà un decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo atto dovrà arrivare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra, quindi entro il 2 marzo, se non ci saranno ritardi.

Il documento preciserà anche la lista degli elettrodomestici per cui si potrà ottenere il bonus, tuttavia sembra ovvio che comprenderà quelli con il consumo più alto, per assicurare una maggiore efficienza energetica (lavatrice, lavastoviglie, frigorifero, forno, ecc.). Probabilmente sarà necessario conservare la fattura per il Bonus elettrodomestici 2025 e forse anche una certificazione del corretto smaltimento del vecchio apparecchio, ma non è ancora chiaro se ci sarà un click day per richiederlo. Fatti due conti, saranno almeno 250.000 le famiglie che potranno godere di questo sostegno.

E le differenze rispetto al bonus mobili

Regole diverse invece per il Bonus Mobili 2025, che comprende anche i grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica (come forno, lavatrice, frigo, congelatore, ecc.) e scatta solo in caso di ristrutturazione edilizia dell’immobile. Nella dichiarazione dei redditi, viene riconosciuta una detrazione Irpef, spalmata in 10 anni, pari al 50% della spesa per la mobilia e gli elettrodomestici di grande dimensione destinati alla nuova abitazione, fino a una spesa massima di 5.000 euro in un anno. Questo tetto fino al 2023 era fissato in 8.000 euro, mentre è intenzione del governo eliminare l’agevolazione dal 2026 in poi. L’Agenzia delle Entrate sul suo sito mette a disposizione una guida pratica.

Nuova linea della tramvia: la T2 non ferma più in piazza dell’Unità

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Il pre-esercizio della nuova linea della tramvia di Firenze verso piazza della Libertà e San Marco è alle battute finali: l’attivazione del percorso tra la Fortezza e il centro (al momento solo per consentire i test) ha comportato la soppressione del capolinea della T2 in piazza dell’Unità e la modifica dell’itinerario di qualche bus. Non sono mancate le polemiche. Intanto bisognerà aspettare ancora qualche giorno per l’apertura al pubblico del tratto appena costruito (la cosiddetta VACS – Variante al centro storico), che di fatto è un’estensione della linea 2 proveniente dall’aeroporto e da Novoli. Lo scorso dicembre, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali ha fissato in 20 giorni il pre-esercizio, ossia il periodo in cui il tram transiterà sul nuovo itinerario come se fosse effettivamente in servizio, ma senza passeggeri a bordo.

Perché la linea 2 della tramvia non ferma più in piazza dell’Unità?

Uno dei primi effetti della simulazione della nuova tratta verso piazza San Marco è la soppressione del capolinea in piazza dell’Unità della linea 2 della tramvia di Firenze. Adesso la T2 che arriva da Novoli ferma ad Alamanni e continua il suo tragitto girando intorno alla Stazione Santa Maria Novella, fermandosi a Valfonda. Poi prosegue fino a Fortezza. Questi ultimi due stop sono serviti anche dalla linea 1 diretta a Careggi (Scandicci nell’altra direzione).

Dopodiché i passeggeri non possono continuare il viaggio: vengono invitati a scendere perché i convogli imboccano il nuovo percorso che tocca viale Lavagnini, piazza della Libertà, via Cavour e tornano indietro da via Giorgio La Pira e via La Marmora. Le nuove 6 fermate lungo questo tracciato resteranno inattive fino al termine del pre-esercizio, come segnalato anche dai cartelli affissi alle banchine.

Intanto la fermata “Unità” non è più servita dai convogli, se non dalle corse a inizio e fine del servizio, alle 5 del mattino e a mezzanotte. Fino a quando questo stop? Ancora non si sa. Palazzo Vecchio ha chiesto di progettare soluzioni che mantengano l’uso dello stop in piazza dell’Unità, ha fatto sapere l’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio in Consiglio comunale. “L’amministrazione ritiene che la fermata rappresenti una risorsa importante e da valorizzare – ha detto in aula – dunque ha già chiesto nuovi studi e valutazioni per aggiornare i modelli trasportistici e valutare scenari di utilizzo alternativi che mantengano l’utilizzo della fermata Unità”.

Quando l’inaugurazione della nuova linea della tramvia per San Marco?

Il primo viaggio con a bordo i passeggeri avverrà il 25 gennaio (vai all’aggiornamento). Con l’apertura della nuova tratta, alla linea 2 della tramvia si aggiungeranno 6 fermate allungando il percorso di circa 5 chilometri, tra andata e ritorno da piazza San Marco. I tempi di percorrenza previsti, dall’aeroporto di Firenze a San Marco, sono di circa 35 minuti con grossomodo 800 corse ogni giorno, spiega Gest sul suo sito.

A incidere sui tempi dell’inaugurazione sono stati i 20 giorni di pre-esercizio, scattati lo scorso 27 dicembre, e le ultime autorizzazioni. Durante i test è stato verificato il corretto funzionamento di tutta l’infrastruttura, mentre gli autisti hanno preso dimestichezza con il tracciato e i tecnici hanno verificato i tempi di percorrenza.

Mappa VACS tramvia Firenze piazza San Marco fermate

Modifiche ai capolinea dei bus

Un altro effetto dell’imminente apertura ai passeggeri della Variante al centro storico della tramvia è la modifica del percorso di alcuni bus che passano in piazza Stazione e in piazza della Libertà. Tra le principali novità, scattate a fine dicembre, il nuovo capolinea della linea 7 proveniente da Fiesole che finisce la sua corsa alla Fortezza, vicino a “Strozzi Fallaci”, e non più alla stazione Santa Maria Novella. In futuro il capolinea sarà spostato in piazza della Libertà e i passeggeri potranno salire sulla tramvia per raggiungere il centro grazie alla nuova linea, in direzione San Marco o Santa Maria Novella, sfruttando fermata “Parterre”.

Nuovi capolinea in piazza della Libertà anche per il 10  (fra via Lorenzo il Magnifico e viale Lavagnini all’interno del parcheggio) e per il 25 (nella corsia di collegamento in direzione viale Don Minzoni). La linea di autobus 1 ha cambiato leggermente il suo percorso: da via Mafalda di Savoia, invece di proseguire su viale Milton, svolta in via del Ponte Rosso per poi proseguire su piazza della Libertà, viale Lavagnini, via Landino e infine torna in viale Milton sul vecchio percorso. Modifiche pure per i bussini del C1. Informazioni sul sito di Autolinee Toscane.

Per approfondire:

Dai Filati a Taste: tutte le date 2025 delle fiere di Pitti a Firenze

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Al via i saloni invernali firmati da Pitti Immagine a Firenze: si parte il 14 gennaio 2025, come consueto, con le date della moda maschile (Pitti Uomo), per poi proseguire nelle settimane successive con le proposte fashion per i più piccoli (Pitti Bimbo) e le novità per i tessuti (Pitti Filati). Da febbraio in poi a Firenze è tempo delle fiere non strettamente legate con la moda, come Taste, l’evento tutto dedicato al gusto, Testo, incentrato sul mondo dei libri e dell’editoria, DanzainFiera e per finire Becycle, con protagonista l’industria della bicicletta di alta gamma. A giugno tornano poi i saloni estivi della moda e infine a settembre la grande profumeria selettiva internazionale di Fragranze.

Le date di Pitti Immagine per l’inverno 2024-2025: Uomo, Bimbo e Filati

È la 107esima edizione di Pitti Uomo a inaugurare con 4 date il calendario di eventi 2025: la kermesse dedicata alle tendenze della moda maschile che indosseremo nel prossimo autunno-inverno, è in programma alla Fortezza da Basso dal 14 al 17 gennaio. In città arrivano 790 marchi, di cui quasi la metà proviene dall’estero, ma ci saranno anche numerose iniziative, tra mostre, sfilate e party esclusivi (qui gli eventi principali di Pitti Uomo 2025).

Il 22 e 23 gennaio 2025 il testimone passa a Pitti Bimbo, giunto alla centesima edizione. Gli spazi della Fortezza da Basso si trasformeranno in una vivace e colorata cittadella divisa in 4 “piazze” sulle tendenze del kidswear, a cui si aggiungerà un’area food, con prodotti d’eccellenza e tanti accessori per rendere più stilosi pasti, merende e schiscette.

Questo inverno tutti i saloni della moda sono legati dal tema del fuoco, con installazioni ispirate a questo elemento. E così sarà anche per le date di Pitti Filati, la cui 96esima edizione si svolge dal 28 al 30 gennaio 2025 con le collezioni delle migliori filature italiane e internazionali. Nelle stesse giornate si svolge anche Vintage Selection, ospitata al Padiglione delle Ghiaie della Fortezza da Basso di Firenze. L’ingresso è riservato ai buyers di Pitti Filati.

Pitti Taste, Testo, Becycle

Conclusi i saloni della moda, si passerà agli eventi di Pitti Immagine dedicati al lifestyle, come Taste 2025, la manifestazione alla 18esima edizione che porterà a Firenze oltre 700 espositori del gusto in 3 date: 8, 9 e 10 febbraio. La location è sempre la Fortezza da Basso, dove crescerà lo spazio espositivo per le eccellenze dell’enogastronomia: al Padiglione centrale e al Cavaniglia si aggiungeranno le aree monumentali e le costruzioni Lorenesi per sezioni speciali dedicate al vino e al caffè. Talk, eventi speciali, degustazioni: sono tanti gli appuntamenti in programma. A differenza delle fiere della moda, ci saranno dei momenti in cui Taste sarà aperto anche a tutti i visitatori: sabato 8 e domenica 9 dalle 14.00 alle 18.30 (biglietti in vendita online a 25 euro per il pubblico generico). Il lunedì invece è riservato ai buyer. Ma per “Fuori di Taste“, in città saranno numerose le iniziative promosse da ristoranti, cocktail bar e locali storici.

Dal 28 febbraio al 2 marzo 2025 sarà la volta di Testo – Come si diventa un libro, manifestazione ideata dalla libreria Todomondo insieme a Pitti Immagine che mette in mostra alla Stazione Leopolda di Firenze il meglio dell’editoria contemporanea con incontri ed eventi. Il tema di quest’anno è “STO” e il salone è visitabile anche dal grande pubblico. Completano il calendario dei primi 4 mesi del 2025 gli altri eventi promossi da Pitti Immagine: DanzainFiera alla Fortezza dal 21 al 23 febbraio e la seconda edizione Becycle dal 15 al 17 marzo alla Stazione Leopolda con le novità del mondo della bicicletta. Appuntamento poi nella bella stagione: Pitti Uomo dal 17 al 20 giugno 2025, Bimbo dal 25 al 27 giugno, Filati dal 1° al 3 luglio per finire con i profumieri di Fragranze dal 12 al 14 settembre.

Il calendario 2025 degli eventi di Pitti a Firenze: tutte le date

Ecco in sintesi le date delle fiere di Pitti Immagine, organizzate tra la Fortezza da Basso e la Stazione Leopolda di Firenze:

  • Pitti Uomo n° 107 14-17 gennaio 2025
  • Pitti Bimbo n° 100 22-23 gennaio 2025
  • Pitti Filati n° 96 28-30 gennaio 2025
  • Taste n° 18 8-10 febbraio 2025
  • Danzainfiera 21-23 febbraio 2025
  • Testo 4 28 febbraio-2 marzo 2025
  • Becycle 15-17 marzo 2025
  • Pitti Uomo n° 108 17-20 giugno 2025
  • Pitti Bimbo n° 101 25-27 giugno 2025
  • Pitti Filati n° 97 1-3 luglio 2025
  • Fragranze n° 23 12-14 settembre 2025

Pitti Uomo 2025: a Firenze gli eventi della “settimana” della moda

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Si riaccendono i riflettori sulla Fortezza da Basso di Firenze, con gli eventi di Pitti Uomo 2025, il primo salone italiano del fashion ad aprire i battenti in Italia quest’anno. Al centro dell’edizione numero 107, l’anteprima delle nuove proposte maschili per la prossima stagione autunno-inverno. L’appuntamento è da martedì 14 a venerdì 17 gennaio, seguito dalle altre date delle fiere di Pitti Immagine: Pitti Bimbo dal 22 al 23 gennaio per la moda in versione baby, Pitti Filati dal 28 al 30 gennaio incentrato sul mondo del tessile. 

I numeri e gli ospiti VIP

Il filo rosso che legherà tutti i saloni invernali Pitti Immagine sarà il fuoco, l’elemento simbolo scelto per la campagna di comunicazione e per gli allestimenti, con un falò digitale al centro del piazzale della Fortezza da Basso e il regno di Mangiafuoco al Lyceum. Tra eventi speciali, presentazioni, party e sfilate, Pitti Uomo 2025 presenterà i nomi e le espressioni più interessanti del menswear mondiale.

Alla Fortezza sono attesi 13mila compratori da tutto il mondo, che vedranno le novità di  790 marchi, di cui il 45% esteri, suddivisi in 5 sezioni: Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out. All’interno di quest’ultima sezione ci sarà anche uno spazio realizzato insieme a Knees Up e dedicato alla cultura del running come fenomeno di consumo e sociale. In più una serie di progetti speciali per esplorare idee, tendenze e protagonisti della nuova moda maschile, come quelle che provengono da Cina, Giappone e dalla Scandinavia.

Le sfilate e gli eventi a Firenze di Pitti Uomo 2025

L’inaugurazione ufficiale è fissata al Palazzo degli Affari martedì 14 gennaio alle 10.30, alla presenza delle autorità. Il quartier generale della manifestazione sarà come sempre la Fortezza da Basso (l’ingresso è riservato agli addetti al settore), palcoscenico di iniziative e mostre, ma alcuni appuntamenti coinvolgeranno altri luoghi di Firenze. Numerosi i designer e gli stilisti attesi. In città faranno capolino anche tanti VIP, tra questi il calciatore Luis Figo, che presenterà il suo brand, il cantante Julio Iglesias jr e l’influencer Taylor Mega.

Nell’elenco degli eventi di punta di Pitti Uomo 2025 saltano all’occhio quelli che vedranno protagonisti i due guest designer dell’edizione numero 107. MM6 Maison Margiela, la parte più contemporanea della maison di proprietà di OTB di Renzo Rosso, torna a Pitti presentando la collezione maschile disegnata per il salone. La sfilata è in programma, rigorosamente su invito, il 15 gennaio alle 18 al Tepidarium del Roster. Altro nome di rilievo è Satoshi Kuwata, che dopo aver collezionato importanti premi internazionali, ha scelto Firenze per la prima sfilata del suo marchio Setchu. Il fashion show su invito, nella Biblioteca Nazionale di Firenze, si svolgerà il 16 gennaio.

E poi ci saranno una miriade di happening, la maggior parte riservati a un numero ristretto di addetti ai lavori, come le feste nella notte del 14 gennaio: dal party organizzato dal marchio urban Slam Jam e dalla discoteca Tenax nelle stanze di Palazzo Borghese come celebrazione della club culture, alla cena promossa da Brunello Cucinelli in Palazzo Corsini sul lungarno; dalla festa de Il Bisonte nell’altro Palazzo Corsini (al Parione) fino allo show e dinner party di Police dentro la Manifattura Tabacchi. Guess Jeans organizza poi una festa, sempre su invito, la notte del 15 gennaio alla Stazione Leopolda, con i dj Hiver, Tennis e Francesco Del Garda.

Pitti Uomo 2025: gli eventi aperti al grande pubblico

Per quanto riguarda gli eventi collaterali, legati a Pitti Uomo 2025 ma aperti al grande pubblico, le principali scuole di moda di Firenze propongono mostre in occasione del salone. Alla Manifattura Tabacchi (via delle Cascine 35) il Polimoda presenta “AN/ARCHIVE: blue r/evolution”, un progetto espositivo dedicato all’evoluzione del blu, simbolo di cambiamento sociale e autenticità personale. Dal 14 gennaio al 15 febbraio, dal lunedì al sabato con ingresso libero, attraverso installazioni artistiche, talk e pezzi iconici, viene indagato il ruolo del workwear e del denim.

Nello store fiorentino di WP in via della Vigna Nuova, grazie alla collaborazione con l’Istituto Marangoni di Firenze, durante i giorni di Pitti Uomo 2025, prende posto un progetto dedicato alla reinterpretazione contemporanea dell’estetica di Filson, storico marchio americano specializzato in abbigliamento outdoor. Inoltre, Accademia Italiana organizza il 14 gennaio alle ore 18 al Cinema La Compagnia la conferenza “La Nuova Intelligenza del Made in Italy“, un viaggio tra innovazione tecnologica, creatività artigianale e sostenibilità (gratuito con prenotazione online).

Appuntamento fiorentino anche per l’Istituto Modartech di Pontedera, che mercoledì 15 gennaio a The Social Hub di viale Lavagnini, dalle 17.30 alle 20.00, organizza “Fashion Journey, Celebrating the districts of Made in Italy”, un viaggio nei principali distretti produttivi del nostro Paese, in compagnia di alcuni istituti di alta formazione. Per l’occasione saranno presentati gli outfit dei giovani fashion designer di Modartech, realizzati in collaborazione con i distretti toscani.

Tra gli eventi di Pitti Uomo 2025 anche un’inedita corsa lungo le vie di Firenze, che partirà il 15 gennaio alle 7.30 da piazza della Signoria per 7 chilometri di percorso, iniziativa promossa da Knees Up e legata al focus di quest’anno sul mondo running. Il calendario, in aggiornamento, si trova sul sito di Pitti Immagine.

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Cos’è l’amiloidosi, la malattia per cui è morto Oliviero Toscani

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Il fotografo Oliviero Toscani è morto all’età di 82 anni all’ospedale di Cecina (Livorno), dove era ricoverato dal 10 gennaio scorso: soffriva da due anni di amiloidosi, una rara malattia. A comunicare la notizia in una nota è stata la famiglia. La moglie Kirsti insieme ai figli Rocco, Lola e Ali Toscani hanno chiesto “riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità”. Ma cos’è l’amiloidosi?

Cos’è l’amiloidosi, la malattia rara di cui soffriva Oliviero Toscani

Era stato lo stesso Oliviero Toscani, in un’intervista al Corriere della Sera del 28 agosto scorso, a raccontare di soffrire da due anni di amiloidosi, malattia per cui nel giro di 12 mesi aveva perso 40 chili, pur essendosi sottoposto a una cura sperimentale. Si tratta di una patologia rara e grave che – secondo quanto spiega l‘Istituto Superiore di Sanità – in Italia colpisce circa 800 persone ogni anno.

Le cause dell’amiloidosi sono legate a depositi di proteine anomale prodotte dal midollo osseo (chiamate appunto amiloidi), nei tessuti e negli organi di tutto il corpo con sintomi iniziali che variano da soggetto a soggetto, perché dipendono dalle condizioni del singolo paziente. Se ci si chiede infatti cos’è l’amiloidosi, bisogna sapere che esistono diversi tipi di questa patologia: alcune hanno origine ereditaria, mentre altre derivano da malattie infiammatorie o terapie dialitiche di lungo periodo.

I sintomi e la cura dell’amiloidosi

Gli effetti della malattia possono essere localizzati solo in alcune parti del corpo o la patologia può essere sistemica se colpisce più organi, come cuore, fegato, reni, milza, sistema nervoso e apparato digestivo. Questo accumulo di proteine anomale può provocare un ingrossamento dell’organo, inficiandone la funzionalità. Nella lunga lista dei possibili sintomi dell’amiloidosi figurano ad esempio la vistosa perdita di peso (come ha raccontato lo stesso Oliviero Toscani), forte debolezza, vertigini, svenimenti, ingrossamento della lingua, macchie cutanee violacee intorno agli occhi, battito cardiaco irregolare.

A causa di questa varietà di sintomi, può essere difficile da diagnosticare, soprattutto nelle fasi iniziali. Esistono diverse terapie, che permettono nella maggior parte dei casi di controllare alcuni sintomi e limitare la produzione di amiloide, ma non esiste una cura che permetta di sconfiggere totalmente l’amiloidosi.

L’addio ad Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, nato a Milano nel 1942, dagli anni ’70 si era trasferito in una tenuta di Casale Marittimo, in provincia di Pisa. Ha avuto 3 mogli e 6 figli, 3 di loro sono nati dall’ultima compagna, la modella norvegese Kirsti Moseng. Il nome di Oliviero Toscani, fotografo pluripremiato, è legato soprattutto alle sue opere: “un occhio” della luce e della creatività, che con i suoi scatti ha scandalizzato e suscitato polemiche e dibattiti.

Tra le immagini più celebri il bacio tra un prete e una suora, i ritratti dei volti dei condannati a morte, il corpo di una donna consumata dall’anoressia, i calendari con in primo piano peni e vagine, fino alle note campagne pubblicitarie firmate per Benetton. Una lunga carriera iniziata a 14 anni, quando pubblicò sul Corriere la sua prima foto: il volto di Rachele Mussolini, al momento della tumulazione di Benito Mussolini nella tomba di famiglia a Predappio.