mercoledì, 13 Agosto 2025
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Rogo a Santa Maria Nuova, pronto soccorso chiuso per 2 giorni

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Pronto soccorso chiuso per 48 ore e reparti fermi per 15 giorni. Questi i tempi di ripristino dell’ospedale di Santa Maria Nuova, dopo l’incendio scoppiato ieri mattina in alcuni locali dove sono in corso alcune ristrutturazioni.

48 ORE. Per i prossimi due giorni le ambulanze indirizzeranno i pazienti presso gli altri presidi che sono stati allertati e presso i quali sono attivati piani organizzativi per fronteggiare questa emergenza con aumento dei posti letto e del personale sanitario.

15 GIORNI. Il reparto di Medicina B, quello interessato dal fumo (16 posti letto), sarà chiuso per 15 giorni, così come quello di Psichiatria (10 posti letto). Il resto dell’attività sanitaria dell’ospedale ripartirà regolarmente domani mattina.

TRASFERITI. In via cautelativa, al fine di evitare disagi maggiori, i 15 pazienti presenti nel reparto di Medicina B, sono stati trasferiti: sette in altri reparti dell’ospedale e altri otto presso case di cura convenzionate. I pazienti della psichiatria sono stati invece trasferiti nei reparti di San Giovanni di Dio ed delle Oblate. I degenti presenti al Pronto Soccorso sono stati dimessi o trasferiti in altri ospedali.

INTOSSICATO. Un uomo che stava uscendo dal pronto soccorso sembra abbia autonomamente tentato di intervenire ed ha respirato del fumo: è stato subito curato e poi trasferito all’Ospedale Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri). Le sue condizioni sono in miglioramento.

Cile, premiato l’ingegnere pisano che ha salvato i minatori

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Pegaso d’Argento all’ingegner Stefano Massei, 56 anni, colui che ha coordinato uno dei progetti di salvataggio del 33 minatori cileni rimasti intrappolati nella miniera di San José. Massei ha ricevuto il premio questa mattina dalle mani del presidente della Regione Enrico Rossi.  

GRAN CUORE. “Intelligenza, preparazione e un grande cuore. Ecco la Toscana migliore, ecco l’esempio del lavoro toscano nel mondo”. Con queste parole Rossi ha salutato Stefano Massei, consegnandogli il Pegaso d’Argento. La cerimonia si è svolta questo pomeriggio a Palazzo Sacrati Strozzi. Era presente anche l’ingegner Massimo Montemaggi, responsabile per Enel Green Power dell’attività geotermica.

CHI E’. Stefano Massei, 56 anni, ha lavorato per 18 anni a Larderello e altrettanti a cercare giacimenti in Sud America. Questa esperienza gli ha permesso di acquisire un know how sulla geotermia unico, grazie al quale è ritenuto fra i maggiori esperti al mondo. Da due anni lavora in Cile per Enel Green dopo aver lavorato in California, Francia, Olanda, El Salvador.

IL PIANO C. La sua esperienza ha fatto sì che fosse scelto come responsabile della “soluzione C” – quella ispirata agli scavi petroliferi – del progetto per salvare “los 33”: una missione complicata e delicatissima, per la quale è stata necessaria una enorme precisione, e dalla quale dipendeva la vita dei minatori.

LA STORIA. I 33 minatori sono rimasti intrappolati a 700 metri di profondità a causa di un crollo della miniera lo scorso 22 agosto. Dopo il primo contatto con i minatori, l’organizzazione di soccorso ha immediatamente cercato tutte le trivelle disponibili e in grado di raggiungere i 700 metri di profondità. La prima ad essere messa in funzione è stata una trivella australiana che poteva scavare in verticale pozzi di grande diametro sufficienti a permettere il passaggio delle persone (soluzione A). Poco dopo è entrata in attività anche una grande perforatrice per sondaggi sotterranei (soluzione B). Nel frattempo la compagnia petrolifera nazionale Enap ha messo a disposizione una gigantesca trivella per esplorazione petrolifera. E’ così partita la terza e decisiva opzione di salvataggio, nella quale un ruolo importante è stato giocato anche dalla grande esperienza maturata nel campo delle perforazioni orizzontali da Massei.

Negozi aperti per la Befana e il 1° maggio

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Dopo due mesi di discussioni e oltre sei di dibattito (ben condito da polemiche varie), il nuovo regolamento comunale sulle aperture straordinarie degli esercizi commerciali nei giorni festivi è pronto. L’anno prossimo i negozianti lavoreranno 18 domeniche l’anno più l’Epifania (data in cui scattano i saldi) e 1° maggio.

DENTRO LE MURA. Prima di tutto facciamo le dovute distinzioni. La data del primo maggio (che rimane a libera scelta di esercenti e lavoratori), vale soltanto per i negozi del centro storico. La motivazione infatti risiede nella vocazione turistica fiorentina e nei lauti incassi che potrebbero derivare da ponti e brevi vacanze primaverili (anche se quest’anno la Festa dei Lavoratori cade di domenica).

1° MAGGIO. Ma non c’è un “caso Firenze” sottolinea il vicesindaco Dario Nardella. A tenere i bandoni alzati per il 1° maggio saranno anche Siena, San Gimignano e Viareggio, tanto per citarne qualcuna in Toscana, Verona, Genova, Venezia e via dicendo. Non apriranno invece i negozi milanesi e quelli della Capitale.

FUORI DALLE MURA. Le deroghe alle chiusure domenicali, invece, riguardano gli esercizi commerciali fuori dal centro (gli altri possono aprire anche tutte le domeniche). Stessa cosa per San Giovanni.

CENTRI COMMERCIALI NATURALI. I Centri Commerciali Naturali, invece, hanno un regolamento a sé, ma il numero delle deroghe è stato ridotto e le aperture nei festivi dovranno essere pianificate ogni 6 mesi con l’amministrazione comunale.

PER TUTTI. Per tutti vale l’obbligo di chiusura entro le 24, alimentari o no che siano. Giro di vite annunciato anche sulla vendita di alcolici: il limite alle bevande da asporto potrebbe arretrare fino alle 21.

In cella come a casa, ex pentito supplica di essere arrestato

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Le feste natalizie giocano brutti scherzi a chi soffre di solitudine. Paolo Anfossi, 56 anni, in passato sospettato di essere vicino alla ‘ndrangheta, ha supplicato la polizia di arrestarlo, lo scorso 22 dicembre.

FAMIGLIA. “Aveva bisogno di parlare, era solo. Ha vissuto in carcere a lungo, per certi versi là si sentiva sicuro, come in famiglia”. E’ questa la spiegazione data dal capo della squadra mobile di Lucca Virginio Russo alla scelta di Paolo Anfossi. Pochi giorni prima di Natale Anfossi ha praticamente supplicato la polizia di rimetterlo in carcere. Per farsi arrestare l’ex collaboratore di giustizia ha confessato alcune rapine. Ma probabilmente è stato il senso di solitudine a spingerlo.

Lungarno del Pignone chiuso per due giorni

Una settimana a mezzo servizio per Lungarno del Pignone, dal 3 al 9 gennaio. A causa di alcuni lavori su due tombini della rete idrica, lunedì 3 e martedì 4 gennaio il lungarno sarà chiuso, mentre nei giorni successivi la carreggiata sarà ridotta.

FASE 1. I lavori sono stati articolati in due fasi: nella prima, che sarà effettuata nei giorni di lunedì 3 e martedì 4 gennaio, lungarno del Pignone sarà completamente chiuso al traffico. In dettaglio a partire dalle alle 5 del mattino del 3 gennaio inizieranno le operazioni per istituire il doppio senso provvisorio in via Bronzino e in mattinata (comunque entro mezzogiorno) si arriverà alla chiusura del lungarno.

FASE 2. Da mercoledì 5 a domenica 9 gennaio verrà invece istituito un restringimento di carreggiata con divieto al transito ai veicoli superiori ai 35 quintali. Per tutta la durata dell’intervento sarà istituito un doppio senso di circolazione in via Bronzino nel tratto compreso tra piazza Gaddi e via Palazzo dei Diavoli. In particolare durante i giorni di chiusura totale di lungarno del Pignone in via Bronzino sarà istituito per i veicoli provenienti da piazza Gaddi, in corrispondenza dell’incrocio con via Giovanni della Casa, anche un divieto di svolta. Via Bronzino sarà infatti utilizzata come direttrice di collegamento fra Ponte alla Vittoria-piazza Gaddi e i quartieri di Soffiano e Legnaia. I veicoli diretti verso Porta Romana e verso la Fi-Pi-Li dovranno invece continuare ad utilizzare via dei Vanni.

DIVIETI DI SOSTA. Inoltre in tutta l’area (nello specifico in via dei Vanni, via del Bronzino e via Rosso Fiorentino) per agevolare la circolazione saranno istituiti divieti di sosta che saranno in vigore per tutta la durata dell’intervento.

PERCORSI ALTERNATIVI. Gli uffici della mobilità consigliano, vista l’importanza del lungarno nell’ambito della circolazione cittadina, di non utilizzare, se non strettamente necessario, il Ponte alla Vittoria e di preferire percorsi alternativi come il Viadotto all’Indiano e il viale dei Colli. Non si escludono rallentamenti.

Botte di Natale, bar chiuso per un mese

Sei arresti e alcuni feriti. E’ il bilancio della rissa avvenuta in un bar in via Orti Oricellari la notte di Natale. Licenza sospesa per un mese al gestore del locale.

RECIDIVO. Si tratta del quarto provvedimento del genere emesso dalla polizia nei confronti dello stesso locale, nei pressi di Santa Maria Novella, gestito da un immigrato di origine etiope. Trenta i giorni di sospensione della licenza stabiliti stavolta dal questore di Firenze Francesco Zonno, e notificati questa mattina.

Incidente sul lavoro, muore sotto il trattore

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Ha trovato la morte sul lavoro un sessantaduenne di Civitella (Arezzo). Il corpo dell’uomo è stato estratto da sotto il trattore con cui stava lavorando, ma non c’era più niente da fare per salvarlo.

I FATTI. La vittima è Elvio Chiatti, 62 anni, residente a Civitella. L’uomo stava lavorando su un campo di sua proprietà, che si è ribaltato. Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e 118. Inutili i soccorsi: la centrale di soccorso aveva attivato anche l’elicottero, che è stato poi fatto rientrare alla base mentre era in volo: l’uomo, infatti, è morto sul colpo.

Sanità, i pazienti danno i voti

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Tempi di attesa, cortesia del personale, pasti, decorso post-operatorio. I pazienti del sistema sanitario regionale danno i numeri. Al via il 1° gennaio l’indagine sul grado di soddisfazione del servizio, promossa dalla Regione in collaborazione con il MeS, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

COME FUNZIONA. I cittadini che a partire dal 1° gennaio 2011 saranno ricoverati in uno degli ospedali toscani verranno invitati a compilare un questionario, con domande sull’assistenza ricevuta, sul loro grado di soddisfazione, sugli aspetti che devono essere migliorati. “Il loro contributo – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – è per noi molto importante. Avere idee e suggerimenti da parte dei pazienti, ci aiuta a migliorare la qualità dell’assistenza, con l’obiettivo di rispondere in modo sempre più adeguato ai bisogni di cura di tutta la popolazione”.

L’INDAGINE. La Regione svolge questo tipo di indagini in maniera sistematica dal 2004. Si può partecipare anche via internet, per telefono o per posta. Tornato a casa, chiunque lo vorrà potrà compilare un questonario su internet, all’indirizzo www.indaginericoveri.sssup.it. Per accedere al questionario sarà sufficiente registrarsi e premere “entra”, poi si avranno tutte le informazioni necessarie per la compilazione. Chi preferisce rispondere alle domande per telefono, può chiamare il numero verde regionale gratuito 800556060 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15) e lasciare nome e numero di telefon o: verrà richiamato da un ricercatore del MeS, incaricato dalla Regione di svolgere l’indagine. L’intervista telefonica durerà circa 10 minuti, e l’intervistato sarà libero di interromperla in qualunque momento. A un campione di pazienti (circa 40.000 tra gennaio e febbraio) il questionario sarà inviato a casa per posta: dovrà essere compilato e restituito tramite busta preaffrancata. I risultati saranno elaborati e resi noti in forma rigorosamente anonima, e non sarà possibile risalire alle persone che hanno partecipato all’indagine.

Aggiungi un posto al Verdi

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Arriva giovedì 30 dicembre al Verdi uno dei grandi classici del teatro italiano. “Aggiungi un posto a tavola” con Gianluca Guidi, Enzo Garinei e Marisa Laurito sarà di scena fino al 9 gennaio.

DAGLI ANNI ’70 AD OGGI. Rappresentata per la prima volta nel 1974, la pièce è nata dalla penna di Garinei e Giovannini con la collaborazione di Jaja Fiastri e dalla partitura di Armando Trovajoli. Spettacolo unico e particolarissimo trova il suo successo, oltre che nelle invenzioni del testo e delle musiche, nella perfetta macchina teatrale inventata da Giulio Coltellacci che firmò scene e costumi. In questa versione ritroviamo le coreografie di Gino Landi, tra i più apprezzati e conosciuti coreografi italiani e storico collaboratore della ditta G&G e autore delle coreografie originali. La regia è quella originale di Garinei e Giovannini rimessa in scena da Johnny Dorelli.

COMMEDIA INTERNAZIONALE. Fin dalla sua prima rappresentazione ha conquistato il cuore del pubblico che ha applaudito i suoi personaggi in ogni angolo del mondo. Rarissimo caso di commedia veramente internazionale è stata rappresentata in oltre 50 versioni, dalla Russia all’Inghilterra, dal Brasile alla Cecoslovacchia, dall’Austria all’Argentina e poi in Messico, in Perù e in Spagna.

LA TRAMA. La storia, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro e del suo paese, scelti da Dio per costruire una nuova arca e salvarsi dal secondo diluvio universale. Per informazioni: www.teatroverdionline.it

71 bambini sono già sui banchi

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Sono partiti oggi i centri scolastici invernali, progetto dell’assessorato all’educazione che coinvolge, fino al 7 gennaio compreso, cinque scuole della città: Vittorio Veneto, Giotto, De Filippo, Don Minzoni e Vamba. Settantuno i bimbi già tornati sui banchi di scuola.

GENITORI AL LAVORO. “Durante le vacanze di Natale – ha spiegato l’assessore Rosa Maria Di Giorgi – si ripresenta per molti genitori il problema dell’affidamento dei figli. La scelta dell’amministrazione comunale va dunque nella direzione di creare le condizioni per sostenere le famiglie creando un servizio a tutti gli effetti che da ora in poi farà parte delle opportunità che l’assessorato all’educazione offre alla città”.

ATTIVITA’. Le attività, all’interno delle scuole, sono di natura ludica e motoria con la previsione di uscite, utilizzando gli scuolabus, al Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio e alle sale di proiezione.

GLI ISCRITTI. Alla Vittorio Veneto si sono iscritti 10 bambini, 13 alla Giotto, 20 alla De Filippo, 11 alla Don Minzoni e 17 alla Vamba: in tutto sono 71 alunni dalla prima alla quinta classe della primaria. “Avevamo previsto un’affluenza maggiore – continua la Di Giorgi – sulla base della risposta che era stata data dai genitori consultati: 3mila sono le mail spedite all’indirizzario. Se è stata inferiore alle aspettative la causa è, indubbiamente, il poco tempo a disposizione delle famiglie che hanno saputo di questa opportunità proposta dal Comune quando avevano già organizzato il periodo di vacanze dei propri figli”. A questo si somma anche il fatto che i ‘centri invernali’, in questo primo anno, riguardano solo le primarie e chi ha anche un figlio alla scuola dell’infanzia ha preferito cercare una soluzione univoca per entrambi. In futuro il servizio sarà anche maggiormente flessibile, con la possibilità di decidere famiglia per famiglia il numero di giorni in cui si intende usufruirne.