mercoledì, 9 Luglio 2025
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Influenza, vaccini al via il 18 ottobre. Pronto un milione di dosi

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Inizierà lunedì 18 ottobre, in tutto il territorio regionale, la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2010-2011. Un milione di dosi verrà distribuito alle aziende sanitarie che provvederanno, poi, a fornire il vaccino a medici di famiglia e pediatri.
VACCINI. La Regione ha speso circa 5 milioni di euro per acquistare le dosi che verranno distribuite su tutto il territorio regionale e che saranno somministrate dai medici di famiglia e dai pediatri alle categorie a  rischio e a tutti coloro che ne faranno richiesta dopo averlo acquistato in farmacia.
CATEGORIE A RISCHIO. Sono previste vaccinazioni gratuite, a carico dei medici di famiglia, dei pediatri e degli ambulatori delle Asl, per gli over 65 e per i cittadini appartenenti alle categorie a rischio nelle quali rientrano anche adulti e bambini affetti da varie malattie quali quelle croniche a carico dell’apparato respiratorio, circolatorio e renale; malattie degli organi emopoietici, ma anche diabete ed altre malattie dismetaboliche. Sono considerate categorie a rischio anche coloro che sono affetti da sindromi da malassorbimento intestinale, fibrosi cistica, altre malattie congenite o acquisite che comportino carente o alterata produzione di anticorpi e patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici.
É inoltre prevista la vaccinazione gratuita per coloro che sono impiegati in servizi pubblici di primario interesse collettivo, per il personale di assistenza ed anche per i familiari soggetti ad alto rischio.
ANZIANI E BAMBINI. Negli anziani la vaccinazione prevede anche la somministrazione della vitamina D che serve a proteggere le ossa, mentre per i bambini sotto i 9 anni, mai vaccinati in precedenza, è necessaria una doppia dose di vaccino a distanza di almeno quattro settimane.
LE PAROLE DI SCARAMUCCIA. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia tiene a sottolineare che, poiché l’influenza è la malattia infettiva che in assoluto incide maggiormente sulla popolazione sia sotto l’aspetto sanitario, sia sotto il profilo socio-economico, la vaccinazione si trasforma nel mezzo più efficace per prevenire e combattere i giorni passati a letto. “Voglio ricordare che il vaccino è il mezzo più efficace e conveniente per prevenire l’influenza e le sue complicanze. Invito quindi gli anziani sopra i 65 anni e tutte le persone appartenenti alle categorie a rischio ad andare dal proprio medico o pediatra di famiglia per farsi vaccinare», dice Scaramuccia.
NUMERI. La Regione fa sapere che nella scorsa stagione 2009-2010 sono stati vaccinati, in Toscana, 613.430 over 65enni pari al 71% della popolazione e che negli ultimi anni, nella nostra regione, la copertura vaccinale antinfluenzale della popolazione ultra 65enne è andata sempre crescendo. La Regione si prefissa un nuovo obiettivo per la stagione 2010-2011: quello di arrivare alla copertura ottimale indicata dal ministero che è del 75% per gli ultra 65enni e del 95% per le categorie a rischio.

Fiorentina, ecco anticipi e posticipi. Sabato sera con Milan e Juventus

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Campionato, fissati dalla Lega calcio gli anticipi e i posticipi dalla decima alla sedicesima giornata di serie A.

MILAN E JUVENTUS. Tante, tra queste partite, quelle che interessano la Fiorentina, che giocherà di sabato sera sia con il Milan (20 novembre) che con la Juventus (27 novembre), sempre in trasferta.

LE ALTRE PARTITE. Domenica 7 novembre la partita interna con il Chievo sarà disputata alle 12,30, mentre con Cesena e Udinese i viola giocheranno il sabato alle 18 (con l’Udinese, però, solo nel caso in cui la Fiorentina si qualificherà agli ottavi di finale della Coppa Italia).

IL PROGRAMMA. Ecco il cartellone completo di anticipi e posticipi:

10ª GIORNATA ANDATA
Sabato 6 novembre 2010 ore 18.00 BOLOGNA – LECCE
Sabato 6 novembre 2010 ore 20.45 INTER – BRESCIA
Domenica 7 novembre 2010 ore 12.30 FIORENTINA – CHIEVO
Domenica 7 novembre 2010 ore 20.45 PALERMO – GENOA

11ª GIORNATA ANDATA
Giovedì 11 novembre 2010 ore 20.45 PARMA – SAMPDORIA

12ª GIORNATA ANDATA
Sabato 13 novembre 2010 ore 18.00 FIORENTINA – CESENA
Sabato 13 novembre 2010 ore 20.45 JUVENTUS – ROMA
Domenica 14 novembre 2010 ore 12.30 LAZIO – NAPOLI
Domenica 14 novembre 2010 ore 20.45 INTER – MILAN

13ª GIORNATA ANDATA
Sabato 20 novembre 2010 ore 18.00 ROMA – UDINESE
Sabato 20 novembre 2010 ore 20.45 MILAN – FIORENTINA
Domenica 21 novembre 2010 ore 12.30 GENOA – JUVENTUS
Domenica 21 novembre 2010 ore 20.45 NAPOLI – BOLOGNA

14ª GIORNATA ANDATA
Sabato 27 novembre 2010 ore 18.00 SAMPDORIA – MILAN
Sabato 27 novembre 2010 ore 20.45 JUVENTUS – FIORENTINA
Domenica 28 novembre 2010 ore 12.30 INTER – PARMA
Domenica 28 novembre 2010 ore 20.45 PALERMO – ROMA

15ª GIORNATA ANDATA
Venerdì 3 dicembre 2010 ore 20.45 LAZIO – INTER
Sabato 4 dicembre 2010 ore 18.00 CHIEVO – ROMA
Sabato 4 dicembre 2010 ore 20.45 MILAN – BRESCIA
Domenica 5 dicembre 2010 ore 20.45 CATANIA – JUVENTUS
Lunedì 6 dicembre 2010 ore 20.45 NAPOLI – PALERMO

16ª GIORNATA ANDATA
Sabato 11 dicembre 2010 ore 18.00 PALERMO – PARMA
Sabato 11 dicembre 2010 ore 18.00 UDINESE – FIORENTINA
Sabato 11 dicembre 2010 ore 20.45 GENOA – NAPOLI
Domenica 12 dicembre 2010 ore 12.30 BOLOGNA – MILAN
Domenica 12 dicembre 2010 ore 20.45 JUVENTUS – LAZIO
Mercoledì 19 gennaio 2011 ore 20.45 INTER – CESENA

Scuola, ancora occupazioni. Ma c’è chi non ci sta: la lettera di una madre

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Scuola, continuano le proteste contro il ddl Gelmini. Anche a Firenze, dopo il corteo studentesco di venerdì scorso (e le conseguenti polemiche per il “blocco” della città), sono iniziate le occupazioni di alcuni istituti della città.

OCCUPAZIONI. Occupazioni come forma di protesta che, anche questa volta, riaccendono il dibattito sulla questione. Sull’argomento riceviamo – e pubblichiamo – la lettera della madre di un’alunna del liceo Galilei.

LA LETTERA. “Ieri mattina, lunedi 11 ottobre, mi si è presentata davanti agli occhi una situazione che oserei definire comica se non fosse vergognosa: il Liceo Classico Galileo Galilei di Firenze (frequentato da mia figlia) era stato chiuso dall’interno dai …10…..15…..50 ??? (non è dato sapere) occupanti che, dopo due giornate trascorse all’interno della scuola (occupata dopo un’assemblea-farsa da sabato 9 Ottobre) avevano ritenuto opportuno lasciare fuori in strada studenti, personale docente e non, preside compresa.

Visto che la situazione pareva non risolversi ho ritenuto opportuno avvisare la Polizia ed al telefono mi è stato risposto che erano a conoscenza del fatto ed inoltre erano già presenti agenti in borghese. Sollevata, sapendo che qualcuno stava sorvegliando affinchè la situazione non degenerasse, ho chiesto che cosa si sarebbe fatto per dirimere il problema. Ma, con mia incredulità, mi è stato risposto che la Polizia in questi casi ha le mani legate e che non è certo possibile intervenire “buttando fuori” gli occupanti da una scuola………….

No? Questo è opinabile… Sbaglio o l’occupazione di una scuola è un qualcosa di illegale? Non esiste una autorità alla quale rivolgersi per fare rispettare la legalità? (sempre agendo in modi civili e cortesi, consoni alla situazione, dal momento che porsi più fermamente in merito spetterebbe ai genitori).

Ma, anche tralasciando l’azione educativa connessa coll’impedire che pochi, in preda all’ansia adolescenziale, a nome di tutti si impadroniscano illegalmente di un bene pubblico, mi domando come si possa ammettere che gli stessi pochi impediscano ai molti di usufruirne. Non ci si ritiene capaci della prima azione… allora almeno permettiamo a chi vuole di continuare le lezioni!!

Perché è veramente ridicolo difendere a parole la scuola pubblica (addirittura con comportamenti oltremodo vergognosi verso le strutture private, vedi corteo studentesco dell’8 Ottobre) ed inneggiare al diritto allo studio, quando poi in concreto si agisce proprio in modo da negarlo a chi lo richiede!!! Forse non tutti, ma parte dei genitori dei ragazzi rimasti fuori dalla scuola ieri mattina (ed a questo punto mi domando per quanti altri giorni), senza entrare nel merito delle opinioni rispetto alla recente riforma, vorrebbero essere interpellati per riuscire a raggiungere soluzioni che garantiscano tale diritto…”.

Tentato suicidio in carcere a Pistoia: gravissimo un detenuto

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Ancora un tentato suicidio nelle carceri toscane.

PISTOIA. E’ successo ieri a Pistoia, dove un detenuto italiano ha tentato di togliersi la vita.

LENZUOLO. Intorno alle 10 di ieri mattina, il giovane ha provato a impiccarsi con un lenzuolo all’interno della propria cella nel carcere di Pistoia.

OSPEDALE. Grazie al pronto intervento del personale di vigilanza l’uomo è stato immediatamente soccorso ed accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale, dove tuttora è ricoverato in gravissime condizioni. Condizioni che, secondo i medici, farebbe temere per la sua vita.

PRECEDENTI. Questo episodio va a sommarsi agli episodi già accaduti in passato, anche recentemente, nelle carceri di tutta Italia. Toscana compresa.

Accusato di maltrattare l’ex moglie: ora non potrà avvicinarla

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Accusato di maltrattare l’ex moglie, ora non la potrà avvicinare.

LE ACCUSE. La misura cautelare è stata disposta dal gip di Prato nei confronti di un 46enne residente nel Pratese, accusato di maltrattamenti in famiglia, che dunque ora non potrà avvicinarsi all’abitazione e al luogo dove lavora l’ex moglie, nè avere con lei contatti telefonici.

MISURA CAUTELARE. La misura cautelare disposta dal gip di Prato è stata disposta dopo alcune indagini effettuate dalla sezione di pg della polizia municipale presso la procura pratese.

MINACCE E FIGLI. Secondo quanto spiegato dalla stessa pg, l’uomo è accusato di avere maltrattato, per anni, l’ex moglie, arrivando anche a minacciarla di morte, perfino davanti ai figli minorenni.

Look nuovo per l’Opera del Duomo

L’Opera di Santa Maria del Fiore, di cui è presidente Anna Mitrano, ha dato inizio ai lavori per la realizzazione del nuovo Museo dell’Opera del Duomo a Firenze e nell’occasione presenta al pubblico il progetto architettonico e di allestimento affidato ad Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti.
Tra i più importanti musei al mondo di scultura medievale e rinascimentale, Il Museo dell’Opera del Duomo vanta una storia ed una collezione eccezionali, con capolavori di Michelangelo, Donatello, Lorenzo Ghiberti e Luca della Robbia. Nel museo sono raccolte le opere eseguite nei secoli per il Battistero, il Campanile e il Duomo di Firenze che, per motivi di conservazione o nel corso di modifiche ed ammodernamenti, sono state rimosse dalla collocazione originale.
Il nuovo complesso espositivo comprenderà due strutture: quella storica, già adibita a museo, e il nuovo ambiente del Teatro degli Intrepidi, acquisito dall’Opera di Santa Maria del Fiore nel 1998, collegate in un percorso unitario che ”pur nel rispetto delle loro caratteristiche architettoniche storicizzate, andranno a costituire un unico spazio”. L’ampliamento del museo è un fatto di grande importanza, in quanto permetterà l’esposizione dell’intera collezione e consentirà di accogliere opere monumentali come la Porta del Paradiso del Ghiberti e le altre due porte del Battistero, qualora si decida di musealizzarle, insieme ai gruppi scultorei che le sovrastano.
Il nuovo museo disporrà del doppio dello spazio rispetto a quello attuale, con una superficie utile di 5.250 mq di cui 2.430 espositivi e il resto destinato ad aree d’accoglienza e spazi tecnici. Sarà così possibile un allestimento razionale delle opere, che saranno divise tra quelle realizzate per l’esterno dei monumenti e gli arredi interni. Capolavori come la Pietà di Michelangelo o la Maddalena di Donatello saranno finalmente esposte in spazi adeguati che consentiranno una lettura corretta e suggestiva delle opere. Costi previsti per la realizzazione del museo 25 milioni di euro, interamente finanziati dall’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze, che prevede la fine dei lavori tra sei anni, nel 2016. Il tempo necessario per completare i lavori, dato che l’Opera ha deciso di non chiudere il museo ma procedere per avanzamenti successivi.
Il Museo dell’Opera si caratterizzerà per la forte suggestione degli ambienti e dell’esposizione delle opere. Tra le sale più spettacolari, quelle della “Pietà di Michelangelo” e “dell’Antica Facciata” (29 metri x 21 x 16 di altezza), quest’ultima con la ricostruzione al vero della facciata trecentesca del Duomo di Arnolfo di Cambio e l’esposizione della Porta del Paradiso del Ghiberti.
“La sala dell’Antica Facciata, afferma il presidente dell’Opera, Anna Mitrano, sarà qualcosa di più di una semplice sala espositiva e svelerà la meraviglia dell’antica “piazza del Duomo di Firenze” ricreata in un senso di continuità nei nuovi spazi museali. All’esterno i visitatori potranno vedere la piazza del Duomo con la facciata ottocentesca, all’interno quella antica di Arnolfo di Cambio, unite in un percorso ideale tra passato e presente, tra reale e virtuale. Per l’Opera questo è un momento storico, una tappa significativa nella vita di oltre sette secoli della nostra istituzione. Siamo infatti consapevoli di costruire qualcosa che trasmetterà la nostra storia alle generazioni future. Da qui è nato il nostro impegno e la lungimiranza quando nel settembre del ’98 acquistammo lo spazio dell’antico Teatro degli Intrepidi”.
Già nel 1998-2000, in occasione del Giubileo, dopo un secolo dalla sua apertura avvenuta nel 1891, era stato eseguito un intervento di ampliamento ed adeguamento tecnico del museo dell’Opera del Duomo, a cura degli architetti Luigi Zangheri e David Palterer. Per questo nel 1998 l’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze, in vista anche del rientro della Porta del Paradiso del Ghiberti, ha deciso di acquistare l’edificio attiguo al museo, Il Teatro degli Intrepidi (un edificio risalente al 1779, dal 1914 deposito di materiali e poi autorimessa), che avrebbe consentito il raddoppio degli spazi e la realizzazione di un “grande Museo dell’Opera”. Nel 2002 è stato indetto un concorso di idee per l’ampliamento del Museo che ha coinvolto quattro grandi nomi dell’architettura internazionale (da cui è stato realizzato un libro ed una mostra). Tra i partecipanti anche Adolfo Natalini, a cui successivamente è stato affidato l’incarico insieme ai suoi collaboratori Piero Guicciardini e Marco Magni.
Il nuovo progetto architettonico e di allestimento ha avuto tre obiettivi: rispettare il più possibile quanto già fatto, rinnovando il museo là dove lo richieda il progetto museografico; allestire l’ex spazio del Teatro degli Intrepidi e creare nuovi spazi di collegamento tra il teatro e gli altri edifici.
Nell’ex Teatro degli Intrepidi, al piano terra, è stato ricavata la grande sala dell’Antica Facciata dove, addossata ad una parete, sarà realizzato il modello evocativo, al vero, della facciata trecentesca del Duomo, in legno chiaro su struttura metallica. Alla sua base, saranno esposte le opere riconducibili all’antica facciata. Sul lato opposto della sala, la parete sarà costituita da una galleria su tre livelli, con una serie di aperture regolari che si affacciano sul suggestivo ambiente. Rivestita da lastre di marmo bianco statuario, la parete della galleria funziona come una quinta su cui è predisposto lo spazio per alloggiare le tre porte bronzee del Battistero, all’interno di teche speciali. Con l’apertura del museo vi sarà esposta la Porta del Paradiso con le statue del Sansovino, e i gruppi bronzei del Danti e del Rustici.
La copertura della sala avrà la stessa struttura a quinta della galleria, con aperture schermate da una membrana opalina, da cui passerà la luce zenitale proveniente dai lucernari del tetto superiore. Tra le due superfici saranno posizionate le fonti di illuminazione artificiale, regolabili automaticamente a compensare il variare della luce naturale. Sul lato volto a sud del tetto, la superficie vetrata alloggerà un grande impianto fotovoltaico di 200 mq, ad impatto ambientale zero, in grado di sostenere gran parte dei consumi energetici della struttura museale.
Il progetto architettonico ha ricavato nuovi spazi tra il Teatro e gli altri edifici, tra cui la Galleria ed un nuovo piano nella Sala di Bonifacio VIII. La Galleria, da un lato, attraverso le aperture offrirà una visione dalle diverse altezze ed angolature della ricostruzione della facciata arnolfiana, dall’altro, funzionerà come spazio espositivo. Al primo piano saranno esposte le opere del campanile di Giotto, da qui si potrà anche accedere alla sala della Cupola, alta 8 metri e lunga circa 28 metri, con i modelli del Brunelleschi, la ricostruzione del cantiere e un punto di sosta con un video sulla storia dell’Opera e della sua architettura. All’ultimo piano della Galleria, infine, uno spazio dedicato ai modelli e gli studi sulla facciata del duomo fino al concorso ottocentesco. Da questo spazio, attraverso un ambiente chiuso dotato di ampie aperture vetrate, si potrà entrare in una nuova terrazza da cui godere una visione inedita e straordinaria della cupola del Brunelleschi.
La sala della Pietà di Michelangelo, ricavata nello spazio dell’attuale sala di Bonifacio VIII, è un volume puro, dove la luce filtrata scende dall’alto. L’opera sarà collocata su un basamento centrale in pietra serena, ad evocazione di una mensa d’altare, che consentirà la visione del gruppo scultoreo in linea con la sua natura religiosa, pensata da Michelangelo come proprio monumento funerario. Il basamento centrale del gruppo sarà poggiato su un elevatore a scomparsa, in grado di movimentare l’opera verso l’alto in caso d’inondazione.

Per informazioni al pubblico: www.operaduomo.firenze.it

Università, Siena di nuovo nei guai, 1,5 milioni da pagare in 2 mesi

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Sessanta giorni per saldare il debito con l’Agenzia delle Entrate: l’Università di Siena rischia il commissariamento. E il conto da pagare è salato, 1 milione e mezzo di euro, derivante dagli arretrati Irpef degli anni 2005 e 2006.

IL RETTORE. A darne notizia è il rettore Silvano Focardi. La verifica si riferisce alle ritenute Irpef e ai relativi versamenti per gli anni di imposta 2005 e 2006, per un totale di 1.472.484,72 euro. Ed è lo stesso rettore ad annunciare che “l’Amministrazione universitaria sta provvedendo alle comunicazioni agli organi giudiziari competenti”.

Torna il Rock Contest alla Flog

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Il 14 ottobre torna a Firenze il Rock Contest, uno dei concorsi più importanti per la scoperta e il lancio di nuovi talenti della musica italiana.
ORGANIZZAZIONE CONCORSO. Organizzato come ogni anno da Controradio e dall’assessorato alle Politiche Giovanili, sul palco si affronteranno 36 nuove band scelte tra le oltre 600 iscritte, nella speranza di diventare gruppi professionisti conosciuti a livello nazionale.
Il concorso inizierà il prossimo giovedì, 14 ottobre, e prevede sei turni di eliminazione rigorosamente dal vivo e due serate per le semifinali; il grande finale è, invece, in programma l’11 dicembre all’Auditorium Flog di Firenze.
LE PAROLE. L’assessore Giachi sostiene che il Rock Contest sia un evento importante in quanto avvicina i giovani alla musica in modo costruttivo e “li accompagna nello scoprire se davvero la produzione musicale può costituire, per loro, un orizzonte professionale”.
DEMO E GENERI. Anche quest’anno le demo dei vari gruppi provengono da ogni parte d’Italia in particolar modo dai grandi centri come Firenze, Roma, Milano e Napoli, ma si è registrata una forte partecipazione anche da parte delle isole.
L’eterogeneità dei generi è di casa, anche se si riscopre una tendenza verso i generi più classici come il folk, il blues e la canzone, rigorosamente rivisitati nel loro stile.
PREMI. Come in ogni edizione del concorso, anche in questa i premi sono molto ambiti poiché mirano a fornire strumenti utili per promuovere i gruppi. É  prevista infatti la pubblicazione di un cd contenente brani musicali dei sei gruppi finalisti e dei sei semifinalisti, ma anche il tutoraggio per un anno da parte dello staff del Rock Contest ed ore di studi di registrazione; non mancheranno neanche le possibilità di partecipare a concerti in veste di special guest affiancando nomi importanti della musica e molte altre grandiose opportunità.

Pisa e Ryanair ancora insieme fino al 2016: rinnovato l’accordo

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Compleanno con “regalo” per Ryanair a Pisa.

L’ANNIVERSARIO. Oggi, infatti, la Società Aeroporto Toscano S.p.A e Ryanair  hanno festeggiato il quinto anniversario dell’apertura della base del vettore irlandese sullo scalo pisano. Nel 2005 Pisa è diventata base Ryanair ed oggi, con 7 Boeing 737-800 da 189 posti posizionati sullo scalo, il Galilei è il secondo aeroporto italiano, dopo Bergamo, per numero di destinazioni servite dalla compagnia aerea, e il terzo scalo dopo Roma Ciampino  e Bergamo per numero di passeggeri Ryanair.

COLLEGAMENTI. La scorsa estate Ryanair ha sviluppato da Pisa un network di 47 rotte verso 19 paesi e, con il collegamento diretto per Rodi, che ha avuto un grande successo, ha consentito un’ importante apertura low cost al mercato della Grecia. Inoltre – spiega una nota – sono stati aperti collegamenti diretti verso destinazioni di rilievo sia dal punto di vista turistico che sociale (ad esempio Fez e Marrakech) rispondendo alle necessità di trasporto di molti cittadini stranieri residenti in Toscana.

L’ACCORDO. E proprio oggi SAT e Ryanair hanno reso noto di aver siglato un nuovo accordo che conferma Pisa come base Ryanair  fino al 2016, e che sancisce il ruolo del Galilei quale scalo strategico nel network della compagnia. Dal 1998 ad oggi Ryanair ha trasportato su Pisa  oltre 13 milioni di passeggeri, con 2,4 milioni nel 2009 e, con questo accordo, continuerà nei prossimi 5 anni ad assicurare da Pisa collegamenti diretti a basse tariffe, sviluppando ulteriormente il traffico dal Galilei, sia in termini di voli, che di passeggeri, che di destinazioni servite.

GIANI. “Siamo molto soddisfatti  di festeggiare oggi il quinto anniversario della base Ryanair a Pisa e al contempo la solidità della partnership tra il vettore irlandese e la Società Aeroporto Toscano – ha commentato Gina Giani, Amministratore Delegato e Direttore Generale SAT – il rinnovato impegno a lavorare insieme fino al 2016 consolida il grande lavoro svolto con Ryanair  dal 1998, garantendo un ulteriore sviluppo nei successivi 5 anni.  Dando continuità ai propri  progetti di sviluppo su Pisa e sulla Toscana, Ryanair continuerà a contribuire all’ impatto economico sul territorio dell’Aeroporto  Galilei, il cui traffico genera un impatto occupazionale di circa 1200 posti di lavoro per ogni milione di passeggeri.  Il modello di business low cost proposto da Ryanair, che  ha reso l’utilizzo l’aereo un mezzo di trasporto accessibile, un fenomeno di massa e non più d’élite, ha consentito alla Toscana di avere un network di destinazioni da Pisa verso le più importanti mete europee e non solo,  e di rispondere anche alle necessità di trasporto delle principali comunità straniere residenti nella nostra regione, aprendo importanti  mercati come l’Europa dell’Est ed il Nord Africa”.

FILIPPESCHI. “L’annuncio di oggi è confortante – ha detto il sindaco di Pisa Marco Filippeschi – premia una collaborazione positiva alla quale sono dovuti molti dei risultati ottenuti dall’Aeroporto toscano Galilei anche in tempi di crisi economica. La riteniamo anche una collaborazione con la città. Per Pisa i voli low-cost sono l’occasione per un potenziamento e per la qualificazione della domanda di turismo e per obiettivi nuovi, vista la straordinaria concentrazione di attività di alta formazione, di medicina d’altissima specializzazione, di ricerca e d’innovazione che offriamo. Attività attrattive che potranno godere della straordinaria centralità logistica di Pisa, dovuta al suo aeroporto internazionale”.

Il museo del Duomo fa il bis

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Il museo dell’Opera del Duomo si allarga, anzi raddoppia. E va ad occupare gli ambienti del vicino teatro degli Intrepidi, acquisito dall’Opera del Duomo nel 1998.

L’INTERVENTO. L’intervento costerà 25 milioni di euro e sarà totalmente a carico dell’Opera. I lavori, che cominceranno a breve, dovrebbero concludersi nel 2016. Alla fine della ristrutturazione il museo si estenderà su una superficie di 5.250 metri quadrati, di cui 2.430 espositivi.

IL MUSEO. Si tratta di uno dei musei più importanti al mondo per la scultura medievale e rinascimentale, ricco di capolavori di Michelangelo, Donatello, Ghiberti, Luca della Robbia. Fondata nel 1296 per sovrintendere alla costruzione della nuova Cattedrale fiorentina e sostenerla economicamente, l’Opera di Santa Maria del Fiore ha in seguito assunto il ruolo di “guardiano” della conservazione del complesso monumentale, compreso Battistero e Museo, istituito solo nel 1891 per ospitare le opere d’arte che nel corso dei secoli erano state rimosse dal Duomo e dal Battistero.