sabato, 31 Maggio 2025
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Medici, sei arresti per corruzione. Ai domiciliari un noto professore

Sei arresti, ventuno ordinanze di custodia cautelare in tutto: questo il bilancio di un'inchiesta portata avanti dalla procura di Firenze che ha coinvolto il mondo della sanità.

CORRUZIONE. Secondo gli inquirenti, i medici coinvolti nell'inchiesta si sarebbero fatti corrompere da alcune case farmaceutiche.

ARRESTI E ORDINANZE. In totale, oltre ai sei arresti domiciliari, l'indagine ha portato a 21 ordinanze di custodia cautelare, in varie regioni d'Italia.

FARMACI. Secondo l'accusa, i medici coinvolti nel caso avrebbero ricevuto “illeciti compensi stimati in circa due milioni di euro” in cambio di “prescrizioni arbitrarie a centinaia di pazienti”.

DERMATOLOGIA. L'inchiesta sulla presunta associazione per delinquere composta da medici accusati di essere stati corrotti per prescrivere determinati farmaci riguarderebbe soprattutto l'ambito della dermatologia.

IL PROFESSORE. E ci sarebbe “un noto professore universitario fiorentino” a capo di questa organizzazione, anche lui finito ai domiciliari: sarebbe Torello Lotti, 57 anni, noto dermatologo con diversi incarichi di rilievo.

ACCUSA. Per l'accusa, i medici indagati si sarebbero fatti versare tangenti da sette case farmaceutiche per prescrivere i loro farmaci. Secondo la ricostruzione dei Nas, a essere sfruttato indebitamente sarebbe stato un programma di sperimentazione contro la psoriasi varato dall'Agenzia nazionale del farmaco: i medici avrebbero prescritto a 800 pazienti medicinali non previsti nel programma, e a prescindere dalla loro efficacia.

IL COMMENTO DI ROSSI. “La sanità pubblica toscana non sarà perfetta ma è buona, e soprattutto fatta da tante persone oneste che ogni mattina si alzano dal letto e vanno a farla funzionare come meglio sanno e comportandosi correttamente. Sono queste le parole a caldo del presidente della Regione Enrico Rossi sull'operazione dei Nas. “Da sempre collaboriamo con i Nas �” ha proseguito il presidente �” e da sempre combattiamo comportamenti scorretti. Se emergeranno le prove di illegalità è bene che si colpisca, e se saranno accertati danni al sistema sanitario ci costituiremo parte lesa. Ma la sanità pubblica toscana, lo ripeto, non ha niente a che vedere con altri sistemi che invece sono investiti da fenomeni di corruzione. Mai i vertici della nostra sanità sono stati toccati da questo, e quando qualcuno ci ha provato ne sono usciti completamente prosciolti e senza macchia”.

Casello A1, rotatoria cercasi

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Se da tempo è considerato uno svincolo ad alto rischio un motivo ci sarà. Non è solo questione di traffico e code sulla via del ritorno per tanti pendolari. E’ una questione di sicurezza stradale. Stiamo parlando dell’uscita Incisa Reggello/SR 69 dall’A1. Qui, da anni, è richiesta una rotatoria, eppure ancora non si vede niente. Nonostante gli impegni presi dalla vicepresidente della Provincia in persona.

LA PROTESTA. “Aaa: Provincia di Firenze cercasi – ironizza il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale Andrea Calò – Che fine hanno fatto gli impegni assunti dall’amministrazione provinciale per la realizzazione di una rotatoria? Cosa ha prodotto il tavolo di concertazione tra gli enti?”. Per la risoluzione di disagi, criticità e storture, ricorda Calò, era stata avanzata dalle Amministrazioni locali (Comuni del Valdarno Fiorentino e Amministrazione Provinciale ) una soluzione attraverso la realizzazione di una rotatoria davanti allo svincolo del Casello Autostradale A1 sulla Sr 69.

GLI IMPEGNI PRESI. A tal proposito “è bene ricordare che la vicepresidente della Provincia di Firenze oltre a condividere la proposta ‘di una rotatoria che alleggerisse il traffico’ si era proposta e candidata a coordinare un ‘tavolo’ per renderla operativa”. La Provincia di Firenze “a suo tempo si era impegnata ad avviare un studio di fattibilità, che poi fu ritenuto complesso non solo per come è strutturata la regionale 69 ma anche per la presenza di aree e parcheggi privati”. Andrea Calò e l’altro consigliere provinciale di Rifondazione Lorenzo Verdi hanno presentato una domanda d’attualità con la quale chiedono alla Giunta di riferire “sulla vicenda inerente la realizzazione della rotatoria, sul il lavoro svolto al tavolo di concertazione, sui tempi previsti per la realizzazione della medesima, sull’entità delle risorse da impegnare. Altresì chiediamo di sapere se la messa in sicurezza di quella zona e di quello svincolo rimangono ancora una priorità per la giunta provinciale”.

Sarà l’Ansaldo a produrre i supertreni, la sentenza del Tar

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Nessuna sospensiva sulla gara, si va avanti con l’accordo tra Ferrovie e Ansaldo Breda per la produzione dei treni ad alta velocità. Oggi la sentenza del Tar, che non ha accordato la sospensione della gara così come era stato richiesto da Alstom, che aveva denunciato “diverse irregolarità” nella procedura.

GRANDE OCCASIONE. “E’ un’ottima notizia la firma del contratto di gara tra Ferrovie dello Stato e il consorzio Ansaldo Breda (Finmeccanica) – Bombardier – ha commentato il presidente della Regione Enrico Rossi – per i nuovi treni ad Alta velocità. Questa, insieme alla decisione del Tar che non ha accolto l’istanza di sospensiva cautelare della gara per l’acquisto di treni per l’alta velocità, è una grandissima occasione per l’Ansaldo Breda e per la Toscana”. “Vogliamo che la nostra regione – ha aggiunto – diventi un punto di riferimento a livello nazionale, e europeo, nella produzione di alta tecnologia ferroviaria”.

LA COMMESSA. L’azienda pistoiese fornirà quindi 50 nuovi supertreni ad altissima velocità per un valore complessivo di 1.540 milioni di euro. Questi investimenti si sommano a quelli già sostenuti dall’azienda di alto profilo progettuale per partecipare alla gara e a quelli necessari, adesso, per gli adeguamenti delle linee di assemblaggio che vengono create appositamente per ogni nuova commessa, visto che ogni treno e produzione hanno le proprie caratteristiche ed esigenze. I nuovi treni Av creati da Ansaldo Breda potranno raggiungere la velocità di 400km all’ora, ma la loro velocità commerciale si fermerà a 370. “Adesso – conclude Rossi – diventa indispensabile la creazione in Toscana di un polo tecnologico ferroviario di levatura nazionale, e questo richiede l’impegno di tutti, istituzioni, università, Ferrovie, enti di ricerca”.

Crisi, cresce il manifatturiero, soffre il lavoro

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Torna a crescere l’industria manifatturiera a Firenze. Secondo i dati diffusi dalla Camera di Commercio, dopo 8 mesi in costante calo, la produzione è risalita del 9,5%.

LA RIPRESA. La rilevazione si riferisce al secondo trimestre del 2010, confrontata al dato dello stesso periodo dell’anno scorso. In lieve ripresa il fatturato (+0,6%).

EXPORT. A trascinare la risalita gli ordini dall’estero, cresciuti dell’8,8%, mentre il mercato interno continua a restringersi (-7,2).

LAVORO. Se qualche segnale di ripresa si nota all’orizzonte, ormai da qualche mese, il mercato del lavoro stenta a riprendersi. Rispetto al secondo trimestre del 2009 il calo registrato è dell’1,9%. Secondo i dati diffusi dall’Irpet (l’istituto di Ricerca della Toscana), nella nostra regione la disoccupazione si attesta al di sopra di quota 7%, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Trasporti, treni a rischio venerdì dalle 10 alle 18

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Slitta al 21-22 ottobre lo sciopero nazionale dei trasporti pubblici, dopo l’accordo raggiunto dalle varie organizzazioni di settore. Disagi, comunque, sulla rete regionale, dalle 10 alle 18.

IN TOSCANA. In Toscana e Piemonte i macchinisti incrociano le braccia domani, venerdì 1 ottobre, dalle 10 alle 18. Le fasce di maggior interesse da parte dei pendolari (6-9 e 18-21) saranno comunque garantite. La circolazione a lunga e media percorrenza, invece, dovrebbe rimanere regolare.

Una “stanza del buco” all’Albereta, scoppia la polemica

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A due passi dal campo da calcio dell’Albereta, nascosta dalla vegetazione, è lì che si trova la “stanza del buco” denunciata oggi da alcuni consiglieri del Pdl, Donzelli, Cellai e Gandolfo.

LA DENUNCIA. “Oltre ad essere diventata un dormitorio, la palazzina si è trasformata in un ricettacolo per tossicodipendenti. Basta andare a vedere per rendersi conto del ‘delirio’ osservabile in questo stabile abbandonato e pieno di rifiuti”. Questa la denuncia esposta dal consigliere comunale PdL Jacopo Cellai, dal consigliere regionale Giovanni Donzelli, e dai consiglieri al Quartiere 3 Matteo Calì e Giovanni Gandolfo, a seguito di alcune segnalazioni da parte dei cittadini del quartiere. “Presenteremo un’interrogazione per conoscere a quale ente appartiene lo stabile e per sapere chi ad oggi doveva intervenire e non è mai intervenuto”.

LE RESPONSABILITA’. Sulla casetta rossa è affissa una targhetta con scritto ‘1990 Servizio Idrografico Pisa’. “Ci auguriamo – continuano i consiglieri dell’opposizione – di non dover assistere ai soliti ‘scarica barile’ ai quali quartiere, comune e altri enti ci hanno abituato, affinché questa situazione di degrado possa essere ripristinata al più presto”. Nonostante il portone fosse stato murato, la rete che ne definiva i confini è stata sfondata, così come le sbarre delle finestre. “L’interno dello stabile è in uno stato di abbandono totale. E’ stata creata una zona dormitorio circondata da siringhe e da materiale ‘utile’ a bucarsi ed è chiaro come una parte dello stabile sia stata usata come toilette. Il tutto a 20 metri dal campo di calcio dell’Albereta, ben nascosto dalla vegetazione, ma non per questo meno pericoloso”.

DEMOLIZIONE. Considerate le pessime condizioni in cui versa lo stabile, con una parte del tetto crollata, forse per un incendio, i consiglieri Pdl chiedono l’immediata demolizione.

Asciugamani e giochi falsi, scoperti 11 laboratori della contraffazione

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Sono undici i depositi-laboratori di merce contraffatta individuati dalle fiamme gialle di Firenze, nell’ambito di un piano straordinario di controlli avviato qualche settimana fa tra Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato.

L’OPERAZIONE. In totale sono stati sequestrati 48.538 articoli e denunciati 10 cinesi ed 1 senegalese. Nei depositi-laboratori, riconducibili a ditte regolari gestiti da cinesi, sono state trovate stoccate merci contraffatte pronte per essere immesse sul mercato, tra accessori da abbigliamento, borse, cinture, e addirittura miniasciugamani e giocattoli. Nella rete della guardia di finanza sono finiti anche profumi e calcolatrici, a dimostrazione di come ormai nessun settore sia risparmiato dalla contraffazione.

IL COLLEGAMENTO. Nel corso dell’operazione è stato individuato un senegalese, poi denunciato, che “faceva da tramite tra i cinesi importatori o produttori di merce contraffatta – dichiarano dalla GdF – e i venditori abusivi presenti nel centro storico fiorentino o presso i mercati rionali, sagre e feste paesane della provincia. Il senegalese fermato si è rivelato uno dei punti di riferimento di numerosi rivenditori al dettaglio, della stessa etnia, presenti sul territorio fiorentino”.

DALL’INIZIO DEL 2010. Dall’inizio dell’anno i sequestri della guardia di finanza di Firenze nell’intera provincia ammontano ad oltre 192.000 articoli e 1.566 mq di tessuto, 104 le persone, di cui un terzo sono cinese, denunciate.

Conducente perde il controllo del suo tir: traffico bloccato in A1

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Incidente e traffico bloccato sulla A1, nel tratto compreso tra Incisa e Valdarno, in direzione di Roma.

L’INCIDENTE. Il conducente di un autoarticolato ha perso il controllo del mezzo demolendo la barriera centrale e occupando le corsie dell’opposta carreggiata, ferendosi lievemente.

CODE. Sul luogo dell’incidente sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale, i soccorsi sanitari e meccanici, oltre al personale della Direzione 4° Tronco di Firenze. Sul posto si sono formate lunghe code.

ALTERNATIVE. Per le lunghe percorrenze, Autostrade per l’Italia consiglia di uscire a Firenze Certosa e prendere il raccordo Siena-Bettolle SS 326 in direzione Siena, per poi rientrare in A1 a Valdichiana. Per i veicoli leggeri, il consiglio è invece quello di uscire ad Incisa, seguire per Figline Valdarno per poi prendere la SS69 S.Giovanni-Montevarchi e rientrare in A1 a Vadarno.

INFORMAZIONI. Costanti aggiornamenti sulle condizioni di viabilità e sui percorsi alternativi vengono diramati da Isoradio 103.3 FM ed attraverso i pannelli a messaggio variabile. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il Call Center Autostrade al numero 840-04.21.21.

Senza stipendio da mesi, due operai salgono su una gru

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Sono saliti su una gru questa mattina, due operai romeni di 39 e 33 anni, dipendenti di una ditta romena che sta effettuando lavori di idraulica a un immobile a Sesto Fiorentino. I due uomini sono rimasti per otto ore in cima alla gru, minacciando di buttarsi da un’altezza di 40 metri circa.

LA PROTESTA. Il gesto estremo è stato messo in pratica per protestare contro i ritardi nel pagamento degli stipendi. I due uomini, che dovevano incassare ancora sei mensilità, sono scesi poco prima delle 17, solo dopo aver avuto la garanzia di ottenere i propri soldi in contanti, nell’immediato. I due saranno denunciati per procurato allarme.

Una mozione per difendere la Biblioteca Nazionale

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Biblioteca Nazionale, la commissione cultura del Comune approva all’unanimità una mozione per sollecitare impegni e finanziamenti da parte del Governo.

LA MOZIONE. La mozione è stata approvata stamattina all’unanimità: attraverso di lei vengono invitati il sindaco e la Giunta, insieme a Regione e Provincia, ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento per difendere il ruolo ed il servizio che quest’importante eccellenza fiorentina svolge ormai da 150 anni.

BIEBER. “Questa mozione – spiega Leonardo Bieber (Pd) – nasce dal sopralluogo fatto dalla commissione nelle scorse settimane presso la sede della Biblioteca, nel corso del quale la direttrice Ida Fontana ci ha raccontato le gravi difficoltà finanziarie ed i seri rischi che corre la Biblioteca in seguito ai tagli previsti nella finanziaria e che rischiano di ripercuotersi sui servizi e sul personale, con la possibile contrazione degli orari di apertura, la sospensione della catalogazione dei nuovi volumi ed il protrarsi di questa situazione di precarietà”. “Auspichiamo – prosegue Bieber – che la situazione si possa risolvere in modo positivo e che il Governo raccolga l’appello lanciato da studiosi, intellettuali, ricercatori e cittadini e raccolto dalle istituzioni locali e da tutte le forze politiche per la difesa di questo patrimonio unico al mondo”.

LA STORIA. Nella mozione si ricordano le origini della Biblioteca, nata nel 1714 in seguito al lascito della biblioteca privata (di 30.000 volumi) di Antonio Magliabechi, che decise di lasciare il proprio tesoro librario “a beneficio universale della città di Firenze”, fino ad arrivare al 1861, anno in cui l’allora Ministro dell’Istruzione Francesco De Sanctis, riconobbe alla Biblioteca fiorentina la denominazione di Biblioteca Nazionale, riconoscendole il compito di conservare una copia di tutto quello che viene pubblicato in Italia.

I NUMERI. Ad oggi la BNCF custodisce un patrimonio cultura un inestimabile ed incomparabile, con ben 120 chilometri lineari di materiale costituito da 6.000.000 di volumi moderni a stampa, 25.000 manoscritti, 4.000 incunaboli, 29.000 edizioni del XVI secolo, oltre 1.000.000 di autografi e 140.000 testate di periodici (di cui 15.000 in corso) ed un ricchissimo fondo di materiali minori e speciali, riuniti in un catalogo on line dal 1985. “Il paradosso – ha aggiunto Bieber – è che proprio in concomitanza con suoi 150 anni (22 dicembre 2011) la Biblioteca rischia di veder compromessa e ridimensionata la propria attività: da qui la richiesta di un congruo finanziamento e di soluzioni adeguate, tra cui il riequilibrio degli organici e l’ampliamento degli spazi adibiti alla conservazione del patrimonio librario, così da permettere alla Biblioteca stessa di conservare il suo ruolo di ricerca, sviluppo e produzione di idee e di cultura”.