sabato, 24 Maggio 2025
Home Blog Pagina 2891

Teatro romano sepolto da Palazzo Vecchio, al via le visite

0

Un enorme teatro romano, capace di contenere nel suo periodo di massimo splendore fino a 15 mila persone, sepolto proprio sotto a Palazzo Vecchio. Dopo sei anni di scavi sarà finalmente possibile visitare l’antico teatro di Florentia, restituito a nuova luce dalla campagna di restauro condotta dalla cooperativa Archeologia sotto la direzione scientifica della sovrintendenza per i beni archeologici della Toscana. Visite al via dal prossimo 25 settembre. Il teatro sarà il ‘pezzo’ più antico del nuovo museo della città che presto verrà trasferito dalla Biblioteca delle Oblate a Palazzo Vecchio.

ARENA PER 15 MILA. Il teatro si estendeva lungo una vasta porzione di terreno intorno a Palazzo Vecchio e palazzo Gondi, con la cavea rivolta verso piazza della Signoria e la scena lungo via dei Leoni. In origine poteva contenere circa 7 mila spettatori, ma con la vasta ristrutturazione della città portata a termine in età imperiale, fra il I e il II secolo dopo Cristo, la sua capienza venne aumentata fino a 10-15 mila persone. Attivo fino al V secolo, cadde poi in disuso. I primi resti iniziarono ad affiorare nell’Ottocento, in occasione della campagna di ammodernamento della città che divenne capitale. Dopo l’indagine archeologica di fine anni ’90, nel 2004 si è cominciato con gli scavi, conclusi quest’anno.

MUSEO DELLA CITTA’. “Con la riscoperta del teatro romano – ha detto l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli – inizia un percorso che porterà a Palazzo Vecchio il Museo della città, attualmente ospitato alle Oblate, e al conseguente allargamento della Biblioteca. Riteniamo infatti che il Museo della città, che racconta la storia di Firenze, sia naturalmente connaturato a Palazzo Vecchio e solo qui, proprio partendo dalle fondamenta e arrivando fino alle terrazze, possa affascinare cittadini e turisti illustrando la tradizione e l’evoluzione millenaria della sede del potere cittadino”.

VISITE. Le visite, a cura dell’Associazione Museo dei ragazzi di Firenze, si svolgeranno il sabato, la domenica e il lunedì, dureranno un’ora e saranno aperte ad un massimo di 20 persone per volta. Si potranno visitare alcuni tratti delle burelle, ovvero gli antichi corridoi, compreso il vomitorium, il corridoio centrale attraverso il quale gli spettatori avevano accesso. Sarà inoltre visibile il margine interno della piattaforma dell’orchestra, che all’epoca era riservata alle autorità.

Scuola, arriva il vademecum per ll’integrazione

0

 

Un vademecum per promuovere l’integrazione fin dall’asilo nido, frutto di anni di lavoro ma riassumibile in 5 step: evitare gli stereotipi, coinvolgere nella formazione culturale le famiglie, dunque intessere maggiori relazioni interpersonali, aprirsi al plurilinguismo e infine far crescere e sfruttare maggiormente le risorse interne, ovvero gli educatori.

IL PROGETTO SMILE. Il manuale è stato presentato oggi alla Biblioteca delle Oblate di Firenze, nel corso del seminario conclusivo del Progetto Smile (Supporting Multicultural Integration and Learning), finanziato dall’Unione Europea e promosso da Co&So Firenze nell’ambito della formazione continua.

LATTE E INTEGRAZIONE. Sei i paesi coinvolti in un percorso durato due anni, Italia, Cipro, Germania, Romania, Svezia e Svizzera, ognuno dei quali ha sperimentato i risultati della guida in alcuni progetti pilota che hanno coinvolto persone provenienti da diversi paesi (Iraq, Siria, Libano, Palestina solo per citarne alcuni). Soprattutto donne, in compagnia dei loro bambini, in modo da attivare il processo di integrazione fin dalla culla.

STOP ALLA “PEDAGOGIA COUS COUS”. “E’ fondamentale promuovere l’intercultura fin dall’età prescolastica (da zero a sei anni) – sottolinea Clara Silva, docente di Pedagogia interculturale all’Università di Firenze – e coinvolgere le famiglie in questo percorso, affinché l’integrazione abbia inizio già tra le mura domestiche”. “Basta con la ‘pedagogia del cous cous’ – rincara Silva – è ora di mettere in atto dei progetti mirati. Come questo”. Anche perché, ricorda Patrizia Giorio, coordinatore italiano per Co&So “nel giro di un anno la metà delle persone con meno di 40 anni residenti in una grande città sarà legata a una famiglia con esperienza migratoria”. Basti pensare all’esperienza fiorentina e in particolar modo alle scuole, dove la percentuale degli iscritti di origine straniera ha superato quest’anno quota 12%. Proprio per questo il Progetto Smile ha dato vita anche ad un corso di formazione rivolto agli “addetti ai lavori”, educatori e docenti.

“Giù le mani dal polpo Paul”. L’Elba ne rivendica la cittadinanza

0

Il polpo Paul, indiscussa star dei mondiali di calcio in Sudafrica, continua a imperversare. La diatriba è ancora una volta sulla cittadinanza, l’isola d’Elba ne rivendica i natali. E per dare maggior forza a tale rivendicazione dedica al mollusco anche una festa in piazza, questa sera a Marina di Campo.

LA FESTA. L’appuntamento per festeggiare i primi sei mesi del polpo più famoso del mondo è alle 21.30 in piazza Dante, con tanto di certificato di nascita autentico per fugare ogni dubbio sulla vere origini del mollusco, vale a dire italiche e non inglesi. Per l’occasione sarà presente anche la “personal trainer” di Paul, Verena Bartsch, 22enne tedesca che se ne prende cura presso l’acquario di Oberhausen, in Germania.

TESTIMONIAL. Il mese scorso, sulla base dell’altra versione, per cui Paul sarebbe di origine inglese, al polpo è stato assegnato il ruolo di testimonial per la candidatura di Londra ai mondiali 2018. A luglio, subito dopo i mondiali sudafricani, la comunità spagnola di Carballino gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. Per questo motivo il Comune di Campo nell’Elba ha deciso di conferire al polpo – ovviamente tramite la madrina Verena – un certificato di nascita “autentico” che ne rivendichi una volta per tutte le sue origini italiane.

CERTIFICATO DI NASCITA. Il certificato sarà consegnato direttamente dalle mani del sindaco Vanno Segnini e dall’assessore al Turismo del Comune Lorenzo Baldetti. Una fama, quella del polpo preveggente, che ha fatto rapidamente il giro del mondo. Basti pensare che, dieci giorni dopo la fine del mondiale, il China Daily riportava testimonianze di agenti di viaggio che inserivano già l’acquario di Oberhausen tra le mete dei viaggi europei, per vedere da vicino il polpo. Schizzati alle stelle anche i prezzi dei polpi di peluche. Avvenimenti da cui è facile desumere perché l’Elba ci tenga tanto a tenersi stretta la cittadinanza del celebre mollusco.

Galdiolo, la procura indaga sulla malattia dell’ex viola

0

La procura di Firenze cerca di far chiarezza sulle cause della malattia di Giancarlo Galdiolo, ex difensore della Fiorentina degli anni ’70, colpito improvvisamente nei mesi scorsi da una gravissima malattia degenerativa. Sarebbero stati avviati infatti accertamenti per lesioni.

MALEDIZIONE. Galdiolo, 62 anni, è l’ultimo di una serie tristemente lunga di giocatori che hanno vestito la maglia viola negli anni ’70 e ’80 e che in seguito si sono ammalati di patologie gravissime, alcuni dei quali uccisi prematuramente dalle patologie. Nell’agosto scorso i figli dell’ex difensore hanno annunciato le gravi condizioni di salute del padre.

INCHIESTE. Già in passato la procura di Firenze aveva indagato su decessi e malattie sospette degli ex calciatori, ma ogni inchiesta è stata poi archiviata.

Sempre più turisti in provincia, ma calano le presenze a Firenze

0

Aumentano i pernottamenti dei turisti nella provincia di Firenze, anche se il capoluogo registra un calo di presenze di circa 4 punti percentuali. Se i posti letto negli alberghi a quattro e cinque stelle sono aumentati sensibilmente, sempre più visitatori preferiscono rivolgersi a strutture extralberghiere come agriturismi, affittacamere o appartamenti. È quanto emerge da un’analisi sull’andamento del turismo nel territorio fiorentino durante nei primi dieci anni del millennio, dal 2000 all’agosto 2010.

 

PERNOTTAMENTI. Dai 9 milioni e 900 mila pernottamenti registrati nel 2000, con 3,8 milioni di arrivi, si è passati quindi ai 10 milioni e 303 mila del 2009, con 3,7 milioni di arrivi. Un aumento di oltre quattro punti percentuali, in linea con i dati regionali, nazionali ed europei. Una crescita che, come spiega l’assessore provinciale al turismo Giacomo Billi, “se venisse confermata per tutto il 2010, al 31 dicembre registreremo in provincia un aumento del 10% sui pernottamenti”.

FIRENZE. Sempre più apprezzate le strutture ricettive extralberghiere, su tutte gli agriturismi, a scapito degli hotel fiorentini. A Firenze si registra così un calo di presenze intorno al 4% negli ultimi 10 anni, in linea con quanto avvenuto a Roma e Napoli. I turisti restano in media nel capoluogo per 2,5 giorni, un dato stabile dall’inizio del decennio.

RICETTIVITA’. In netto aumento (+46%) la ricettività del territorio. A crescere sono soprattutto i posti letto degli alberghi a quattro e cinque stelle (rispettivamente +63,2% e +112,3%), negli agriturismi (+130,2%) e nelle camere e appartamenti in affitto (+144,7%).

SPESA. La crisi si fa sentire anche sui portafogli dei turisti: nel 2009 la spesa complessiva in provincia di Firenze è stata di 1.752 milioni di euro, 479 milioni in meno rispetto al 2000.

L’indagine è stata presentata questa mattina a Palazzo Medici Riccardi dall’assessore Giacomo Billi, il direttore dell’Apt Lara Fantoni e il direttore del Centro studi turistici di Firenze Alessandro Tortelli.

Informatica al Q2, ancora pochi giorni per iscriversi

Ancora pochi giorni per iscriversi ai corsi di informatica organizzati dal Quartiere 2 in collaborazione con l’associazione Artedata. Le lezioni, 20 in totale, avranno inizio il prossimo 27 settembre presso l’Istituto Peano in via del Sarto 6/a e si terranno in orario pomeridiano o serale. Previsti corsi a vari livelli: base, medio e avanzato. Ogni allievo sarà dotato di una propria postazione pc. Il costo per iscriversi al livello base è di 150 euro, 160 euro per il livello medio e 170 per l’avanzato.

Per iscriversi ci si può rivolgere all’ufficio cultura del Quartiere 2, presso Villa Arrivabene, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17.

Acqua, Toscana la regione più cara. Si spendono dai 193 ai 201 euro l’anno

0

 

Con un esborso medio di 193 euro all’anno per un consumo di 100 metri cubi d’acqua, che sale a 301 se il consumo è di 150 metri cubi, la Toscana si posiziona in testa alla classifica italiana della spesa per i servizi idrici. Lo rivela un rapporto sui consumi realizzato da Anea e Utilitatis.

CONSUMI. In media, le famiglie italiane spendono 134 euro all’anno per un consumo di 100 metri cubi o 201 euro se si sale a 150 metri cubi. Il costo medio del servizio si attesta intorno ai 201 euro annui. Subito dietro alla nostra regione si trovano la Liguria, con una spesa media di, rispettivamente, 178 e 258 euro l’anno, e l’Emilia Romagna, con 173 e 270 euro.

Ossessionato dal suono campane minaccia il prete: denunciato

0

Dalle telefonate intimidatorie in parrocchia alle vere e proprie minacce di morte verso il sacerdote. Il motivo? Era infastidito dal suono delle campane. Un’ossessione che è costata ad un uomo di 63 anni residente a Lucca la denuncia per atti persecutori.

MINACCE. Da tempo l’uomo aveva fatto sapere di essere infastidito dalle campane della parrocchia. Una protesta curiosa ma tollerata, almeno fino a quando l’uomo non ha lanciato segnali di pericolosità. Il gip ha inoltre disposto nei suoi confronti il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa, il sacerdote stesso.

Un piccolo miracolo della Protezione civile

Non è un film, come ha pensato la nostra giovane volontaria quando chiusa la telefonata giunta sul nostro numero delle emergenze ho spiegato la tipologia di intervento che c’era stato richiesto! Anche se ricorda la storia di un film, è stato tutto vero quello che abbiamo vissuto questa mattina quando siamo stati chiamati a dare il nostro contributo per questa famiglia con un bimbo di poco più di un anno affetto da una grave forma di malattia del sangue per il quale non si erano trovati donatori di midollo osseo volontari compatibili in tutto il mondo e neppure il suo papà e la mamma erano compatibili. Quindi i medici che curano il piccolo ammalato hanno suggerito ai genitori pensare ad un fratellino che avrebbe avuto moltissime probabilità di essere compatibile e quindi regalare una nuova popssibilità di vita al piccolo ammalato. Tutto ciò poteva accadere semplicemente estraendo, al momento della nascita, dal cordone ombelicare le cellule necessarie a far guarire il piccolo ammalato, senza alcuna terapia senza alcun intervento sul nascituro. Tutto vero, tutto possibile, tutto fatto. Se non che la famiglia vive in un piccolo centro nella zona del lago Trasimeno ed il bimbo è venuto alla luce nella notte. Era necessario trasferire il sangue cordonale ricco delle cellule progenitrici al più presto possibile all’ematologia dell’ospedale di Careggi a Firenze, cnetro di alta specializzaione per queste pratiche, per i trattamenti necessari alla conservazione ed all’utilizzo per la cura del fratellino ammalato.
Siamo stati contattati dall’ospedale di Careggi, con cui la nostra divisione logistica dei trapianti collabora da tanti come partner logistico per il trasporto delle cellule da donatori volontari in ogni parte del mondo, che ci ha spiegato la necessità dicendoci che nella zona ove è avvenuto il parto non c’era disponibilità di personale specializza ed organizzato per poter effettuare questo trasferimento. Senza porre tempo in mezzo abbiamo organizzato il trasferimento ed in poco più di due ore dalla richiesta il prezioso materiale biologico era già a Careggi per i trattamenti.
E’ una missione di grande responsabilità perchè, considerato che non era stato trovato nessun donatore compatibile in nessun registro del mondo, ogni inconveniente avrebbe irrimediabilmente condannato a morte il piccolo ammalato, vanificando sogni, speranze e sforzi della famiglia. Sono tanti anni, che ci dedichiamo a queste missioni, e tante ne abbiamo fatte, per la gioia della vita di persone che neppure sappiamo chi sono, ma quando accadono queste circostanze così particolari ci emozioniamo sempre un pò e siamo felici ed orgogliosi di aver contribuito nella nostra misura a riportare una nuova vita.
(parole di Massimo Pieraccini
Nucleo Operativo Protezione Civile
Serv. Logistica dei Trapianti)

Fabrizio Del Bimbo

Piazza della Repubblica? No, “piazza Tunisi”

0

Sapori e tradizioni ricche di fascino. Colori che si esaltano alla luce abbacinante del sole africano. Si potranno gustare e vedere a Firenze, da domani al 26 settembre, quando piazza della Repubblica, si chiamerà “Piazza Tunisi”. Si terrà in quei giorni infatti la festa tunisina a Firenze, durante la quale sarà celebrata la cultura di questo paese nordafricano che negli ultimi anni è molto cresciuto sia dal punto di vista economico che turistico, e che si è sviluppato fino ad arrivare nel cuore dei mercati occidentali.

STAND. Domattina alle 10 l’apertura degli stand espositivi, a seguire alle 18, la cerimonia con la partecipazione del corteo del Calcio storico fiorentino, e la presenza di S.E. l’Ambasciatore di Tunisia Habib Hachour, del vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, del presidente della provincia di Firenze, Andrea Barducci. In serata l’esibizione del gruppo tunisino Sihem Bekhoia.

APPUNTAMENTI. Un evento ricco di appuntamenti di piazza, con assaggi dell’enogastronomia locale, musica e danza tradizionale. Nel ristorante allestito in piazza della Repubblica, aperto a pranzo e a cena, due chef tunisini prepareranno piatti ‘espressi’, curando personalmente gli abbinamenti di vini con le migliori pietanze della tradizione del loro paese. Sempre in piazza ci sarà anche un assaggio dell’artigianato dei tappeti e degli argenti, che mostreranno uno dei punti di forza del Paese che molto punta sul turismo di qualità con benessere e sport.

ISTITUZIONI. Ma la Settimana Tunisina avrà anche importanti momenti istituzionali, con l’arrivo del ministro del Turismo, Slim Tlatli, che verrà a Firenze in visita e parteciperà a una suggestiva serata di gala organizzata nella galleria dell’Accademia a Firenze con ospiti di fama internazionale. Non mancheranno anche gli incontri con le istituzioni locali, a sancire il patto di amicizia siglato fra Firenze e Tunisi.

A fare gli onori di casa sarà il Console Onorario della Tunisia a Firenze, Gualserio Zamperini, che punta a fare di questa festa un punto di partenza per altre iniziative in modo da gettare un ponte tra il paese nordafricano e la nostra città. L’evento, patrocinato dal ministero del Turismo tunisino e promosso dal Consolato tunisino in Italia con la collaborazione stretta dell’Ente nazionale tunisino per il turismo con sede in Italia, è stato appoggiato anche dalla Regione Toscana, la Provincia e il Comune di Firenze.