martedì, 20 Maggio 2025
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A Scandicci i prodotti a Km 0

In vetrina i prodotti a km zero che fanno risparmiare anche fino al 30%. L’appuntamento è in piazza della Repubblica, a Scandicci, domenica 2 maggio (dalle 8 alle 19) con il mercato di “Campagna Amica” promosso da Coldiretti in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

Un’occasione speciale per acquistare i prodotti freschi della filiera corta al giusto prezzo (con la possibilità di risparmiare fino al 30%), garantiti dal punto di vista sanitario-alimentare ed ecosostenibili. Non solo un’opportunità per risparmiare ma per fare la spesa a lunga conservazione. Infatti, secondo una ricerca dell’organizzazione agricola, i prodotti alimentari freschi come la frutta e verdura acquistati al mercato degli agricoltori o direttamente nelle azienda agricole durano fino a una settimana in più rispetto a quelli dei canali di vendita tradizionali perché provengono direttamente dalle aziende limitrofe, non devono subire intermediazioni commerciali, conservazioni intermedie in magazzino e lunghi trasporti che compromettono la freschezza degli altri prodotti prima di arrivare sul banco di vendita.

In vetrina olio, ortaggi e frutta freschissima, vino, formaggi e prodotto caseari, pasta fresca, conserve a base di frutta e verdura. Ma il mercato di Scandicci non rimane una sporadica occasione per acquistare i prodotti a km zero. In Provincia di Firenze sono infatti attivi, da mesi ormai, i mercatini settimanali all’Olmo, sempre a Scandicci, Lastra a Signa, Borgo San Lorenzo e Sesto Fiorentino, (per info su giorni, orari e location www.firenze-prato.coldiretti.it). Dal produttore al consumatore: la campagna non è mai stata così vicina alla città…

 

E insieme agli eventi scattano i divieti

Ecco in dettaglio i provvedimenti. Si inizia alle 15 di oggi con il divieto di sosta e di transito in piazza dei Nerli (fino alle 6 di sabato 1° maggio) mentre alle 17 scatteranno i divieti di sosta in via Forlanini, compresi i controviali (fino alle 2.30). Nella stessa via sarà istituito anche un divieto di transito a partire dalle 20.30.

La maggior parte dei provvedimenti prenderanno il via alle 19.30, ad iniziare dal proseguimento della ztl anche in orario serale e notturno (fino alle 7.30 di sabato 1° maggio con accensione delle porte telematiche) nell’area normalmente regolata da questa disciplina ampliata per l’occasione a sud-est nella zona compresa fra piazza dei Mozzi-via San Niccolò-via San Miniato-via dei Bastioni (tratto viale Poggi–via San Miniato) incluse e Via dei Bastioni (tratto viale Michelangelo–viale Poggi) e piazza Ferrucci sono invece escluse. Rientrano nel provvedimento piazza Piave (corsia di collegamento con lungarno della Zecca Vecchia), lungarno della Zecca Vecchia e piazza Cavalleggeri. Prevista anche un’estensione nella zona sud-ovest, nell’area compresa tra piazza Tasso (inclusa)-via Pratolini, viale Aleardi-viale Sanzio-piazza Pier Vettori-via del Ponte Sospeso-piazza Gaddi fino al fiume Arno escluse.

Saranno in vigore le normali autorizzazioni per la ztl ma sarà revocato l’itinerario via dell’Agnolo- piazza Ghiberti-via della Mattonaia. Previste inoltre alcune deroghe ulteriori, per esempio per i residenti nelle aree normalmente esterne alla ztl ma nell’occasione regolate dal provvedimento e le seconde auto dei residenti dei settori A, B, C, D ed E.

Sempre alle 19.30 di venerdì e fino alle 6 di sabato sarà istituita una grande zona pedonale in centro off limits per tutti i veicoli e presidiata dalla Polizia Municipale.

Oltre alle chiusure sono previsti anche divieti di sosta in via Romana, via dei Serragli (tra piazza Nazario Sauro e via del Campuccio ad esclusione degli incroci), via Maggio, via dei Benci (tra via dei Neri e il numero civico 23/r), via Ricasoli (tra il numero civico 3 e piazza del Duomo), via del Corso (nello slargo compreso tra il numero civico 9 e via dei Cerchi), viale Giannotti (nel tratto compreso fra i numeri civici 81 e 85), via delle Caldaie (in corrispondenza del numero civico 28/r per uno stallo auto), via di San Miniato (su ambo i lati nello slargo compreso tra Porta San Miniato e il numero civico 6). E ancora, dalle 19.30 di venerdì scatteranno divieti di sosta e di transito in via Palazzuolo (da piazza Ottaviani a via del Porcellana), piazza San Paolino e via San Paolino (fino alle 2.30) e in piazza Poggi ad esclusione della carreggiata di collegamento tra lungarno Cellini e lungarno Serristori e tra via San Niccolò e lungarno Serristori (fino alle 6). Entrerà in vigore invece alle 21 e andrà avanti fino alle 2.30 la chiusura al traffico con anche divieto di sosta in via del Sansovino (da piazza Batoni a via Baccio d’Agnolo).

Tutti in strada, la Notte è Bianca

Un’ottantina di eventi sparsi in tutto il centro storico e anche fuori, che spazieranno dalla musica alla danza, dalle installazioni artistiche alle mostre alle performance, toccando la gastronomia, l’arte, la letteratura, il teatro, per una “no stop” di dodici ore che porterà in città ‘Il sole anche di notte’.

E’ la Notte Bianca, in programma a partire da questa sera, edizione zero di una formula che il Comune, se avrà successo, intende riproporre ogni anno. Ovvero una notte intera per riappropriarsi della città e degli spazi a volte più trascurati o misconosciuti, in cui scegliere i propri percorsi tematici e soffermarsi sugli eventi che più piacciono, in cui riscoprire la voglia di stare fuori la sera con un’offerta culturale e di divertimento qualificata, senza che tutto si risolva in una kermesse meramente commerciale o confusionaria. Il tutto agevolato – assicura Palazzo Vecchio – da servizi pubblici che andranno avanti per tutta la notte (autobus e tramvia), un’area pedonale più estesa, parcheggi scontati e la ztl notturna per limitare gli accessi di auto in centro. Senza dimenticare la deroga per bar e ristoranti, così che anche in piena notte sarà possibile trovare un posto dove ristorarsi.

La Notte avrà inizio nel tardo pomeriggio di oggi: il primo evento è una lezione del sociologo francese Michel Maffesoli sulla Nuit Blanche, che si svolgerà alle 18 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Da lì partirà una no stop di 12 ore che si chiuderà alle 6 di nuovo in Palazzo Vecchio, con la lezione-monologo di Leonardo Romanelli e cornetti e caffè offerti a chi avrà resistito fino in fondo.

Nel mezzo un’ottantina di eventi: dal concerto della Vienna Vegetable Orchestra che suona carote e pomodori invece che flauti e violini in Santa Maria Novella alle danze brasiliane e tango in piazza della Repubblica; dalle marching bands per tutto il centro ai cori dei bambini e gospel in Santissima Annunziata; dalla presentazione di libri alla Feltrinelli e alla Edison agli spettacoli africani in piazza Alberti. Firenze dei teatri propone percorsi teatrali-gastronomici, alla Casa del Cinema Odeon una ‘Blob night’ con Enrico Ghezzi. Palazzo Strozzi (aperto fino alle 24) presenta una performance di Letizia Renzini alla quale assistere con gli occhi bendati; graffiti di luce anziché quelli veri, un modo nuovo per fare arte preservando i muri saranno il soggetto di Sconfinando, mentre in Sala d’Arme si raccoglieranno video e foto che arriveranno dai vari punti della Notte Bianca in tempo reale (è l’iniziativa ‘Storie della Notte in tempo reale’). Agli Uffizi (aperti fino alle 24) ci sarà l’evento ‘L’Effimero permanente’, ovvero performance video del collettivo di artisti Apparati Effimeri a cura di Veronica Santi. Per chi ama scatenarsi sulla pista da ballo c’è poi Ia love disco Florence White Night Tour, musica disco anni ’70-’80 e figuranti in stile su un autobus a due piani in giro per la città.

Per accogliere meglio fiorentini e turisti che vogliono godere della Notte Bianca, il Comune ha predisposto alcune agevolazioni, come per esempio autobus e tramvia in funzione per tutta la notte, l’istituzione di una grande isola pedonale in centro presidiata dalla polizia municipale (pedonalizzate anche via Forlanini e del Sansovino). Anche la ztl sarà in funzione, con i varchi telematici accesi per filtrare gli ingressi mentre i parcheggi gestiti da Firenze parcheggi avranno la tariffa scontata di un euro l’ora. Bar e ristoranti potranno rimanere aperti fino alle 6, i negozi faranno l’orario normale. Il mercato del Porcellino, la Borsa Merci e parte di quello di San Lorenzo chiuderanno entro le 15, e proprio alle 15 ci sarà la sospensione della raccolta della spazzatura da parte di Quadrifoglio.

Ecco il PROGRAMMA completo dell’iniziativa.

Palazzo Vecchio, bello di notte

Palazzo Vecchio aprirà fino a mezzanotte: da domenica prossima, infatti, il museo sarà aperto fino a quell’ora. Lo ha annunciato il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ha anche sottolineato che, contrariamente a quanto finora avvenuto, il Palazzo rimarrà aperto anche il Primo maggio, giorno della festa dei lavoratori.

Sabato, dunque, fiorentini e turisti potranno visitare il museo dalle 9 alle 19. L’associazione Museo dei ragazzi propone per tutta la giornata percorsi e attività per piccoli e adulti (www.palazzovecchio-museoragazzi.it). Dal 2 maggio, poi, il museo sarà visitabile fino alle 24 tranne il giovedì, quando verrà osservato l’orario vigente (fino alle 14).

OBLATE. Cambiamenti in vista anche alla Biblioteca delle Oblate: oltre all’ormai consueta apertura serale fino alle 24, nel mese di maggio la biblioteca sperimenterà le aperture domenicali dalle 11 alle 19 a partire da domenica 9 e fino a domenica 30. L’esperimento sarà poi riproposto dopo l’estate.

Silvio Soldini al cinema con “Cosa voglio di più”

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Ecco la trama del film:
Anna è diventata tutto quello che ci si aspettava da lei: ha un impiego modesto, ma sicuro, è vitale, affettuosa con la famiglia, gli amici e con il suo compagno Alessio, col quale ha deciso di avere un bambino.
Quello che le manca forse è proprio il coraggio di prendersi una responsabilità definitiva verso il suo futuro.
Futuro che ha i contorni di un ufficio, di una città che si allarga sempre di più, i toni tenui di un treno che dalla periferia la porta in centro, quelli più accesi di una relazione che le sembra serena. Quando Domenico irrompe nella sua vita però tutti quei contorni svaniscono e per la prima volta mette a fuoco l’amore, quello fatto di desiderio e passione.
Ma l’amore spesso ha a che fare con linee nette, confini. Quelli del corpo, innanzitutto, che Domenico le insegna a scoprire e ad amare… (continua). Poi quelli del matrimonio di lui: è sposato con Miriam e hanno due bambini.
La storia fra Domenico e Anna è una ribellione sottovoce che si regge su un equilibrio precario come la loro vita: incontri clandestini, litigate al cellulare, bugie, carezze soffocate dallo scadere della pausa pranzo, il sesso coinvolgente consumato in una stanza di un motel a ore.
Fino a quando Anna non decide che vuole molto di più, e le bugie cedono, le famiglie s’intromettono, l’equilibrio si spezza. Anna scopre così una nuova faccia dell’amore mentre Alessio sembra non voler né sentire né vedere l’evidenza e Domenico si accorge che la sua famiglia ha bisogno di lui. Le loro strade sembrano separarsi.
E invece, inaspettatamente, si ritroveranno in fuga: due naufraghi che prendono il mare aperto, senza poter tornare indietro e con la linea dell’orizzonte ancora lontana…

Alla Sangallo Art Station Mario Schifano

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Oltre a una trentina di opere storiche dell’artista, fra i piu’ geniali, originali, trasgressivi e individualisti del secondo dopoguerra, verranno proposti alcuni lavori di Tano Festa e Franco Angeli, amici, complici e compagni di una strada di rivisitazione e ripensamento della pittura che trova nella Roma degli anni ’60 e ’70 uno dei suoi centri piu’ imprevisti ma anche piu’ interessanti.

Mario Schifano non e’ una novità per la galleria: nel 1974 Marcello Secci aveva infatti organizzato una prima mostra dell’artista nella sede storica della Galleria Sangallo, in Viale Don Minzoni, replicata l’anno successivo attraverso una nuova personale. In queste circostanze l’artista presento’ ben cento paesaggi anemici e altrettanti -televisori-, molti dei quali realizzati appositamente per l’occasione. Le opere vennero esposte incorniciate in preziose ma asettiche teche di plexiglas, una soluzione che a Schifano piacque moltissimo, tanto che la riprese spesso in momenti successivi.

In mostra troviamo alcune delle opere realizzate in quel tempo, (alcuni Inventari, i Futurismi rivisitati, le insegne della Esso, ma anche alcune grandi Coca-Cole, Oasi e Paesaggi anemici ma non troppo), che completano l’itinerario nella ricerca artistica di Schifano in quel periodo di crisi personale (in quella fase sono numerosi gli arresti per uso di stupefacenti e possesso di oppiacei) ma anche di importante e solitaria riflessione sulla nuova cultura dell’immagine nata dalla televisione e destinata a stravolgere definitivamente la sensibilità complessiva di un’epoca.

Mario Schifano era nato a Homs, in Libia, il 20 settembre del 1934 ed e’ morto per una crisi cardiaca a Roma il 26 gennaio del 1998. E’ unanimemente considerato uno dei piu’ importanti, trasgressivi ed originali artisti italiani, nume tutelare della Pop italiana e uno dei pochissimi interpreti del moderno, capace di trasformare la pittura in interprete d’eccezione della civiltà dell’immagine mediatica e tecnologica e non il contrario. Gli sono state dedicate centinaia di mostre personali e collettive in musei, gallerie e spazi espositivi fra i piu’ importanti del mondo: fra queste, per citarne soltanto alcune recenti, Tutto (Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, 2001), la serie di retrospettive -per decenni- allestite alla Fondazione Marconi di Milano dal 2005 in poi e America Anemica al Palazzo Pigorini di Parma nel 2008

Catalogo Skira con testo di Martina Corgnati.

Sempre dal 30 aprile presso la Project Room della Sangallo ART station è aperta la prima mostra personale in assoluto di Marco Russo, “ Impre-Visti”.
Il fotografo Marco Russo è nato a Firenze il 02/05/1981 e la passione per la fotografia lo accompagna sin dall’infanzia, quasi la macchina fotografica fosse per lui un complemento necessario all’atto e alle funzioni stesse del vedere.
In fondo, nel suo lavoro, riconosciamo con perfetta chiarezza la distinzione fra “ vedere” e “ guardare” che nella vita di tutti i giorni e di quasi tutti noi resta implicita ed occulta. “ Guardare” è una forma automatica, un mero meccanismo a cui siamo predisposti, nel migliore dei casi una potenzialità o un’intenzione (“Guarda”), “vedere” è una presa di coscienza, un “ sapere”, un comprendere.
Marco Russo, nelle sue fotografie, “ vede”. Rifiutando la vulgata troppo facile e scontata del digitale e l’uso della fotografia praticato da molti artisti contemporanei come forma a metà strada fra trash e diario esperienziale o , talvolta, documentazione di un accaduto con cui l’opera viene fatta coincidere, egli riscopre una valenza più classica e colta del bianco e nero (raramente il colore, che pure esiste anch’esso nella sua ricerca fotografica) a volte “ rialzato” con improvvisi momenti di colore che sottolineano un dato saliente o una connotazione speciale di qualche oggetto.
La sua scuola sembra essere quella dei grandissimi come Cartier Bresson o Robert Frank: la situazione è sempre colta, quasi sorpresa in un accadere tanto imprevisto quanto istantaneo che alla maggior parte degli sguardi passa inosservato. Il giovane artista invece raccoglie, forse la attende pazientemente, in un lungo gioco di corteggiamento, o piuttosto di agguato, che si consuma tutto in un attimo: quello della cecità istantanea prodotta dallo scatto. Nascono così immagini ironiche, ma anche tenere e piene di un’attenzione affettuosa e partecipe a un mondo ancora capace di inventarsi e di regalare momenti pieni di bellezza e di fascino come è quello di un festoso volo di colombi visti tutti insieme in un ampio taglio diagonale che abbraccia cielo e case e strade; oppure le “ scoperte” di paesaggi segreti contenuti nel vano di una porta; o ancora i bersaglieri di un monumento che sembrano sospingere le nuvole con le loro baionette. Qualche volta questa ricerca si concentra su effetti puramente formali, per esempio il contrasto fra la forma di un uovo e il taglio netto e angolato di un piano d’appoggio, e raggiungere effetti quasi astratti. Ma spesso capaci di un’ineffabile classicità.
In mostra verranno presentate circa 28 fotografie inedite realizzate nell’ultimo anno ed il formato non supera i ( 40 x 60) cm. Tiratura 1 di 3.

Galleria Sangallo ART Station
Via Fra’ Giovanni Angelico 5r – Firenze
orario: mar-sab 10:13 15:20
ingresso libero

Ambiente, 20 studenti costruiscono pannello solare

“Si tratta – ha detto il presidente della commissione Eros Cruccolini – di un’esperienza importante. È positivo che i giovani si impegnino, che prendano confidenza con le politiche del risparmio energetico. E di questo dobbiamo ringraziare anche gli insegnanti e noi come istituzioni abbiamo il dovere di continuare a lavorare in questo senso”.

Un pezzo di Toscana in Cina, nasce borgo ‘made in Tuscany’

Stamani in Palazzo Vecchio è stata firmata l’intesa che stabilisce tempi e procedure per creare la join venture incaricata di costruire il villaggio. A firmare, alla presenza del vicesindaco Dario Nardella, il Consorzio toscano cooperative rappresentato dal presidente Marco Bonciolini, esponenti del governo locale cinese e Pan China, terza impresa di costruzioni cinese. Il progetto, che avrà il suo cardine nel settore dei beni cullturali, si estenderà su 800mila metri quadri, con lavori divisi in tre lotti che partiranno nel 2011 e si concluderanno in tre anni. Un grande edificio sarà dedicato proprio ad ospitare la cultura toscana con mostre ed esposizioni.

Si tratta, ha detto Nardella, di “una straordinaria opportunità economica e culturale per il nostro territorio e siamo particolarmente contenti di ‘patrocinare’ questa intesa”. “Oggi – ha detto Ma Li, governatore di Hailin – si chiude un lavoro di due anni e si apre una nuova fase questo progetto potrà diventare un ‘ponte’ fra le nostre terre“.

Parata di stelle al Saschall per Bosnia e Burundi

Sul “red carpet” sfileranno personaggi del mondo dell’imprenditoria, della cultura, dello sport e dello spettacolo, mentre alla consolle arriverà il dj del Twiga Sandro Pozzi.

Obiettivo della serata, secondo l’organizzatore Paolo Brosio – che ha presentato l’evento in Palazzo Vecchio assieme al sindaco Matteo Renzi, all’attrice Claudia Koll e al difensore della Fiorentina Gianluca Comotto – “almeno 50-60.000 euro da destinare all’orfanotrofio di Citluk e per dare una mano al progetto di Claudia in Burundi”.

“La serata del Saschall – ha sottolineato il sindaco Renzi – non è semplicemente un’iniziativa di beneficenza, ma è finalizzata anche a mostrare il volto più bello di Firenze. A me fa molto piacere che all’appello di Brosio abbiano risposto degli amici che lo conoscono da tempo e degli amici che aiutano a far vedere la faccia più bella di questa città”.

Il progetto di cui Brosio è il primo sostenitore (finora sono stati raccolti 170.000 euro), riguarda orfani e anziani abbandonati vittime della guerra dei Balcani di Bosnia Erzegovina che prevede la costruzione di una casa di accoglienza per le attività ludiche dei più piccini, dove si incontrano con gli anziani che così diventano i loro “nonni”. Claudia Koll invece ha fondato nel 2005 “Le opere del Padre” che si prefigge di realizzare un centro per l’accoglienza e la riabilitazione delle persone diversamente abili denominato “La piccola Lourdes” a Ngozi, nel Burundi.

La serata (a offerta) si aprirà alle 20 con l’aperitivo per gli ospiti e a seguire la cena. Sul palco personaggi a sorpresa e asta benefica. Quindi Umberto Smaila con la sua band inviterà alle danze che proseguiranno fino a tarda ora con il sound revival del dj del Twiga Sandro Pozzi.

Il vaccino contro il tifo si sperimenta a Firenze

La febbre tifoide rimane tra le maggiori cause di malattia e morte nei paesi in via di sviluppo. Ad annunciare oggi la partenza della fase di sperimentazione è stata l’Associazione Sclavo, titolare del progetto assieme a Nvgh.