martedì, 9 Settembre 2025
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Esondazione di fine anno, mancano ancora 80 milioni

Una cifra chiesta da Claudio Martini a fine marzo. “Si tratta – ha spiegato Martini – di una somma che consentirebbe quanto meno di far fronte alle somme urgenze e fornire i primi, indispensabili contributi per i privati e le imprese danneggiate”.

Ad oggi sappiamo di poter contare su 126 milioni di euro, ma abbiamo danni per oltre 500 e i 200 a cui arriveremo se verranno stanziati gli 80 richiesti, rappresentano la quota minima necessaria. La Regione ha attinto dal proprio bilancio la metà delle risorse disponibili e quindi il contributo governativo per far fronte a quella che è stata definita una calamità nazionale è assolutamente insufficiente”.

Secondo le stime degli uffici del commissario infatti le risorse a disposizione sono sufficienti a coprire soltanto il 30% degli interventi non rinviabili e a garantire il 30% dei contributi necessari alle imprese e la metà di quelli per i privati.

“Ancora peggiore – ha concluso il commissario Rossi – è la situazione degli interventi necessari a mitigare il rischio idrogeologico. I fondi a disposizione bastano a garantire soltanto il 15% dei lavori necessari alla messa in sicurezza dei territori. La Regione fin qui ha fatto il massimo sforzo finanziario possibile, ma è urgente che il Governo stanzi ulteriori fondi. Un aiuto concreto potrebbe venire anche dal superamento del Patto di stabilità, per evitare il paradosso di enti locali finanziariamente virtuosi e pronti a investire nella propria sicurezza, ma impossibilitati a farlo per un vincolo che, alla luce delle necessità reali, appare penalizzante e assurdo”.

Variantina, al via l’ultimo tratto

“Per la nostra città è una notizia davvero molto importante – ha commentato il sindaco Riccardo Nocentini -, a Figline si parla della ‘variantina’ da tanti anni e adesso la pubblicazione di questo bando ci permette di vedere il traguardo più vicino. L’importanza strategica dell’opera è evidente: già con la conclusione del secondo lotto la viabilità è migliorata, ma con la realizzazione del terzo ed ultimo lotto gran parte dei problemi relativi al traffico saranno risolti”.

Il progetto, ideato dalla Provincia di Firenze, è stato suddiviso in tre lotti funzionali. Il primo riguardava il ponte sul torrente Gagliana ed è stato realizzato nel 2004. Il secondo era il collegamento tra la rotatoria di via Pampaloni e la rotatoria dietro lo stadio e si è concluso nel settembre 2009.

Per il terzo lotto si prevede invece una durata complessiva dei lavori di 600 giorni. Il tratto interessato dall’ultimo lotto di lavori inizia dal ponte sul torrente Gagliana e termina in prossimità della rotatoria in zona stadio, per una lunghezza totale di 600 metri. La carreggiata stradale avrà larghezza di 10,50 metri con corsie di 3,75 metri e banchina pavimentata di 1,50 metri, caratteristiche analoghe agli altri lotti già in funzione. La realizzazione dei tre lotti ha comportato uno stanziamento complessivo di oltre 5 milioni di euro.

Appaltopoli, Firenze chiede il giudizio immediato

Le posizioni degli altri indagati nell’ambito del filone toscano dell’inchiesta sui Grandi eventi sono state stralciate.

Maltempo, l’allerta continua

Dunque il maltempo è tornato a farsi sentire in Toscana. L’allerta, scattata da questa mattina alle 7, andrà avanti fino alle 20 di domani, mercoledì 5 maggio.

Andrà meglio, almeno per il momento, al Casentino e al Valdarno superiore, dove l’inizio delle precipitazioni è previsto dalla notte del 5 maggio. 

L’appuntamento con le giornate soleggiate degne di questo mese è rimandato al finesettimana.

Borgo, un’ordinanza contro le zanzare tigre

Misure contro la diffusione delle zanzare tigre a Borgo San Lorenzo. “Le intense e frequenti precipitazioni atmosferiche dello scorso inverno – si legge nell’oridnanza – aggiunte all’approssimarsi della stagione primaverile, determineranno lo sviluppo di insetti e parassiti sull’intero territorio, con ulteriore aggravamento dell’infestazione di zanzare e zanzara tigre”. Per questo, è stato emesso il consueto provvedimento, in vigore fino al 31 ottobre, che fissa le misure di prevenzione per contrastare la diffusione degli insetti sull’intero territrorio comunale. Misure preventive che richiedono una azione di responsabilizzazione della cittadinanza per risultare efficaci.

Innanzitutto, occorre evitare l’abbandono all’aperto (compresi spazi quali cortili, giardini, terrazzi ed orti) di contenitori e materiali di qualsiasi natura e dimensione ove possa raccogliersi acqua piovana e di evitare anche il ristagno di acqua in vasi, sottovasi, secchi, annaffiatoi, bidoni e in ogni altro recipiente, svuotando quotidianamente i contenitori. Non ci si deve poi dimenticare di coprire accuratamente con coperchi a tenuta o rete antinsetto vasche, bidoni e contenitori per l’irrigazione, senza lasciare fessure.

Indicazioni anche per quanto riguarda la manutenzione di tombini, caditoie stradali, corsi d’acqua e altre attività. Per evitare ristagni d’acqua e il riprodursi di larve, gestori pubblici e privati devono provvedere alla manutenzione delle caditoie come anche dei corsi d’acqua e delle opere di raccolta e regimazione delle acque meteoriche. Stessa cura devono tenere i conduttori di orti e vivai, i proprietari e responsabili di depositi, cantieri e attività industriali, artigianali e commerciali di ogni genere, con “tutti i provvedimenti necessari ad evitare che eventuali stoccaggi di materiali all’aperto permettano la formazione di raccolte di acqua, coprendo contenitori e copertoni (laddove non sia possibile il loro stoccaggio al coperto) con teli impermeabili ben tesi”.

Sono previste sanzioni amministrative per chi viola palesemente le misure disposte nell’ordinanza.

 

Tumore utero, 3.500 vittime all’anno. Ora un convegno

3.500 donne morte in Italia ogni anno, 12mila in Europa: questi i tremendi numeri del tumore al collo dell’utero. 

Ed è proprio di questo che si parlerà al decimo workshop su “Patologia del Tratto Genitale Inferiore”, in programma a Viareggio, al Centro Congressi Principe di Piemonte, dal 6 all’8 maggio prossimi, quando studiosi ed esperti si confronteranno sulle nuove tecniche di prevenzione del tumore al collo dell’utero.

Parteciperanno alla manifestazione anche studiosi di Istituti universitari americani ed europei, che a Viareggio discuteranno del potenziamento della prevenzione da realizzarsi con le campagne di screening sia attraverso il Pap-test, che ogni donna in età fertile dovrebbe effettuare periodicamente, sia attraverso il test di biologia molecolare per la ricerca del Papilloma virus (determinante nella trasformazione tumorale delle cellule infettate) e che, a breve, sostituirà il tradizionale “striscio”.

Secondo gli organizzatori del workshop, a causa degli enormi costi attuativi, le campagne di screening con Pap-Test sono effettuate in maniera sporadica e solo in alcune province italiane, lasciando scoperta dall’esame preventivo una larga fascia di popolazione di bassa condizione socio-economica e a maggior rischio. E’ anche per questo che molte donne, anche in Italia, continuano ad ammalarsi e a morire di questa malattia.

 

Festa in piazza a Settignano. Per beneficenza

Il Quartiere 2 e le associazioni di Settignano organizzano la “Festa in piazza” per solidarietà. L’iniziativa si terrà domenica 9 maggio, a partire dalle 14.30, in piazza Tommaseo a Settignano.

In programma la mostra fotografica “L’oratorio del Bigazzi – Uno sguardo dimenticato”, mentre il pomeriggio sarà animato da vari giochi, un mercatino e, alle 15.30, un tombolone. Inoltre, merenda per tutti, lotteria e pesca a sorpresa. Prevista anche la partecipazione straordinaria dell’Associazione Culturale  “Ingegneria del Buon Sollazzo”. Ogni bambino che parteciperà riceverà un attestato e un regalo.

Il ricavato della giornata, che sarà interamente devoluto in beneficenza, sarà destinato alla Fondazione “Tommasino” Bacciotti onlus e alle Associazioni Atisb e Aisicc. In caso di pioggia la festa si svolgerà nei locali della Casa del Popolo di Settignano. “Intervenite numerosi, il divertimento è assicurato”, chiedono gli organizzatori.

Maratona musicale per i bambini dell’Angola

Musica no stop a Borgo San Lorenzo domenica prossima, 9 maggio, dalle 16 alle 24 ai giardini pubblici in piazza Dante. Torna la maratona musicale a scopo benefico promossa dall’associazione di volontariato culturale “Amici delle Biblioteche” con il patrocinio del Comune, la collaborazione del pub “The Shamrock” e il contributo di partner privati.

Dopo il successso riportato l’anno scorso con “Una nota per l’Abruzzo”, “concertone” organizzato in favore delle popolazioni terremotate, domenica va in scena “Una nota per… i bambini dell’Angola”, per raccogliere fondi destinati alla costruzione di una scuola in Angola, nell’ambito del progetto “Scuole per l’Africa” di Unicef-Fondazione Nelson Mandela, che ha come scopo la costruzione o la ristrutturazione di scuole e la formazione di insegnanti nel continente africano.

Aiutateci a trasformare questa festa in una importante occasione – esortano gli organizzatori – per la realizzazione di un grande progetto capace di garantire il diritto allo studio e un futuro migliore a questi bambini!”.

Sul palco, dalle 16 fino a mezzanotte, si alterneranno numerosi gruppi e musicisti locali: Colya, Jason 5, Mano Libera, The Trooper, The Big Mojo Blues Band, Ex Novo (Reunion), Blue Popsicle, Vento, Numa, Gu_Tipa. Spazio anche a spettacoli e momenti di intrattenimento con la scuola di ballo “Club85”. E nell’occasione gli “Amici delle biblioteche” organizzano anche un mercatino del libro usato.

Per l’intera giornata sarà in funzione un punto bar dove poter consumare snack e bevande. Tutto il ricavato sarà interamente devoluto al progetto. In caso di maltempo, la manifestazione sarà rimandata al 16 maggio.

Uno Spazio in più per i giovani fiesolani

Si rinnovano le opportunità per i giovani fiesolani della Valle del Mugnone con il nuovo Spazio Incontri di Caldine. L’inaugurazione del nuovo ambiente si terrà giovedì 6 maggio, alle 16.30, all’interno dell’area ricreativa della Fratellanza Popolare (presso le Scuole di Caldine, in via Faentina 287). Per l’occasione, nel pomeriggio, in programma un torneo di calcio balilla, giochi, musica e un ricco aperitivo offerto dalla Fratellanza Popolare di Caldine.

Lo Spazio Incontri è un progetto di aggregazione e socializzazione del Comune di Fiesole, gestito dalla Cooperativa Sociale Silver, rivolto a tutti i giovani del territorio. Lo Spazio Incontri, aperto ogni lunedì, martedì e giovedì dalle 16 alle 19, rappresenta una risposta concreta al protagonismo giovanile e al bisogno dei ragazzi di individuare nel territorio un punto di riferimento nel quale identificarsi, all’interno del quale esprimere la propria creatività e dare voce alle proprie attitudini.

L’apertura dello Spazio Incontri di Caldine è anche un segno importante della volontà del Comune di Fiesole di garantire ai giovani delle due valli identiche opportunità. Oltre ad essere uno spazio dove incontrarsi, partecipare ad attività, corsi/laboratori e iniziative, lo Spazio Incontri è un luogo dove stimolare la partecipazione giovanile e sviluppare la propria progettualità, condividendo idee da programmare e realizzare insieme. Lo Spazio Incontri è questo, ma anche altro. È coordinamento e punto di riferimento per altri progetti del Comune di Fiesole quali “Spazio Ombra”, “Sinergia Giovani” e “G’E.R.A.” ed è inserito in una rete di Associazioni del territorio per condividere iniziative culturali, ricreative e ludico-sportive.

Per avere maggiori informazioni sullo Spazio Incontri di Caldine, le proposte e le attività offerte, contattare [email protected].

 

Se anche le fragole vanno in crisi

Fragola, frutto “sexy” ma in crisi. E’ proprio la fragola, infatti, il frutto più sensuale per gli italiani: ad assicurarlo è l’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Consiglio nazionale delle ricerche che, attraverso un curioso sondaggio, ha scoperto come gli italiani associno i cinque sensi alla frutta. Un’indagine che, se da un lato mette nero su bianco un archetipo diffusissimo, dall’altro non può che mettere in evidenza le difficoltà di un comparto, come quello della fragolicoltura, che sta perdendo terreno in Italia, ed in particolare in Toscana.

Unica eccezione la provincia di Lucca, ed in particolare Camaiore, capitale della fragola, celebrata dal 21 al 23 maggio prossimi in occasione della 43esima edizione di “Demetra”, la “Mostra della fragola, dei fiori e dei prodotti della nostra terra” promossa dall’amministrazione comunale con il contributo della Banca del Credito Cooperativo della Versilia (Ingresso gratuito. Apertura dalle 9 alle 24. Info: 0584.986204. Email: [email protected]).

Produzione storica e d’eccellenza del ricco paniere orticolo e floricolo della Versilia, nonostante il progressivo ridimensionamento delle produzioni e degli ettari specializzati nella coltivazione, la Versilia si conferma una delle aree, a livello regionale, dove la fragola non è solo sexy, ma anche in salute. I dati raccolti in occasione della prossima edizione della più importante mostra-evento della fragola della Toscana dimostrano che in Italia “solo” 3.500 ettari sono specializzati nel 2010 nella coltura delle fragola (erano oltre 4.300 nel 2000/2001) con una flessione, rispetto al 2009, del 7% e un calo di produzione del 10% (dati Centro Servizi Ortofrutticoli).

Un dato chiave nella lettura del fenomeno nazionale che si riflette però molto più pesantemente sul quadro della Regione Toscana, dove le superfici dedicate alla fragolicoltura sono quasi dimezzate tra il 2008 e il 2009, passando dai 199 ettari a 100 ettari (dati Istat) e la produzione totale è scesa dalle quasi 17mila tonnellate del 2006 a poco più di 13mila del 2009.

Nella provincia di Lucca, territorio a maggior vocazione a livello regionale, l’erosione delle superfici specializzate, se pur progressiva negli anni, è stata molto contenuta: 28 ettari nel 2009 contro i 29 del 2008 (erano 35 nel 2005) mentre il rapporto superficie coltivata-produzioni è addirittura in aumento (3.745 quintali contro i 3.450 del 2008, e i 3.850 del 2005) per effetto del sorprendente adattamento delle nuove generazioni di fragolicoltori che ha visto al fianco della sperimentazione di nuove tecniche di coltivazione, come il fuori suolo (che permette la raccolta anche nei mesi di settembre e ottobre), l’utilizzo di tecnologie a ridotto impatto ambientale come il recupero delle acque utilizzate per l’irrigazione, l’introduzione di insetti utili per debellare gli infestanti, api o bombi per l’impollinazione naturale e relativa allegazione.

La Versilia, nello specifico la zona del camaiorese e di Capezzano Pianore, in questo contesto negativo, rappresenta una piccola rarità nel panorama nazionale e regionale, dove non si registrano, al contrario di altre aree, rispetto al 2009, variazioni importanti sul fronte del numero di aziende – sessanta le imprese presenti tra Viareggio, Camaiore, Pietrasanta e Massarosa – della produzione  – intorno ai 1.000 quintali, pari a quasi un terzo della produzione provinciale – e 24mila piante. Ed è proprio per questo piccolo primato, tutto locale, che Demetra rappresenta il più alto momento di promozione e divulgazione della fragraria vesca in Versilia. In mostra, per tre giorni, non solo le varietà prodotte nel territorio versiliese e i più importanti produttori, ma una storia che parte da lontano per arrivare ai giorni nostri sfidando la crisi.