mercoledì, 10 Settembre 2025
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Palazzo Vecchio, bello di notte

Palazzo Vecchio aprirà fino a mezzanotte: da domenica prossima, infatti, il museo sarà aperto fino a quell’ora. Lo ha annunciato il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ha anche sottolineato che, contrariamente a quanto finora avvenuto, il Palazzo rimarrà aperto anche il Primo maggio, giorno della festa dei lavoratori.

Sabato, dunque, fiorentini e turisti potranno visitare il museo dalle 9 alle 19. L’associazione Museo dei ragazzi propone per tutta la giornata percorsi e attività per piccoli e adulti (www.palazzovecchio-museoragazzi.it). Dal 2 maggio, poi, il museo sarà visitabile fino alle 24 tranne il giovedì, quando verrà osservato l’orario vigente (fino alle 14).

OBLATE. Cambiamenti in vista anche alla Biblioteca delle Oblate: oltre all’ormai consueta apertura serale fino alle 24, nel mese di maggio la biblioteca sperimenterà le aperture domenicali dalle 11 alle 19 a partire da domenica 9 e fino a domenica 30. L’esperimento sarà poi riproposto dopo l’estate.

Silvio Soldini al cinema con “Cosa voglio di più”

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Ecco la trama del film:
Anna è diventata tutto quello che ci si aspettava da lei: ha un impiego modesto, ma sicuro, è vitale, affettuosa con la famiglia, gli amici e con il suo compagno Alessio, col quale ha deciso di avere un bambino.
Quello che le manca forse è proprio il coraggio di prendersi una responsabilità definitiva verso il suo futuro.
Futuro che ha i contorni di un ufficio, di una città che si allarga sempre di più, i toni tenui di un treno che dalla periferia la porta in centro, quelli più accesi di una relazione che le sembra serena. Quando Domenico irrompe nella sua vita però tutti quei contorni svaniscono e per la prima volta mette a fuoco l’amore, quello fatto di desiderio e passione.
Ma l’amore spesso ha a che fare con linee nette, confini. Quelli del corpo, innanzitutto, che Domenico le insegna a scoprire e ad amare… (continua). Poi quelli del matrimonio di lui: è sposato con Miriam e hanno due bambini.
La storia fra Domenico e Anna è una ribellione sottovoce che si regge su un equilibrio precario come la loro vita: incontri clandestini, litigate al cellulare, bugie, carezze soffocate dallo scadere della pausa pranzo, il sesso coinvolgente consumato in una stanza di un motel a ore.
Fino a quando Anna non decide che vuole molto di più, e le bugie cedono, le famiglie s’intromettono, l’equilibrio si spezza. Anna scopre così una nuova faccia dell’amore mentre Alessio sembra non voler né sentire né vedere l’evidenza e Domenico si accorge che la sua famiglia ha bisogno di lui. Le loro strade sembrano separarsi.
E invece, inaspettatamente, si ritroveranno in fuga: due naufraghi che prendono il mare aperto, senza poter tornare indietro e con la linea dell’orizzonte ancora lontana…

Alla Sangallo Art Station Mario Schifano

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Oltre a una trentina di opere storiche dell’artista, fra i piu’ geniali, originali, trasgressivi e individualisti del secondo dopoguerra, verranno proposti alcuni lavori di Tano Festa e Franco Angeli, amici, complici e compagni di una strada di rivisitazione e ripensamento della pittura che trova nella Roma degli anni ’60 e ’70 uno dei suoi centri piu’ imprevisti ma anche piu’ interessanti.

Mario Schifano non e’ una novità per la galleria: nel 1974 Marcello Secci aveva infatti organizzato una prima mostra dell’artista nella sede storica della Galleria Sangallo, in Viale Don Minzoni, replicata l’anno successivo attraverso una nuova personale. In queste circostanze l’artista presento’ ben cento paesaggi anemici e altrettanti -televisori-, molti dei quali realizzati appositamente per l’occasione. Le opere vennero esposte incorniciate in preziose ma asettiche teche di plexiglas, una soluzione che a Schifano piacque moltissimo, tanto che la riprese spesso in momenti successivi.

In mostra troviamo alcune delle opere realizzate in quel tempo, (alcuni Inventari, i Futurismi rivisitati, le insegne della Esso, ma anche alcune grandi Coca-Cole, Oasi e Paesaggi anemici ma non troppo), che completano l’itinerario nella ricerca artistica di Schifano in quel periodo di crisi personale (in quella fase sono numerosi gli arresti per uso di stupefacenti e possesso di oppiacei) ma anche di importante e solitaria riflessione sulla nuova cultura dell’immagine nata dalla televisione e destinata a stravolgere definitivamente la sensibilità complessiva di un’epoca.

Mario Schifano era nato a Homs, in Libia, il 20 settembre del 1934 ed e’ morto per una crisi cardiaca a Roma il 26 gennaio del 1998. E’ unanimemente considerato uno dei piu’ importanti, trasgressivi ed originali artisti italiani, nume tutelare della Pop italiana e uno dei pochissimi interpreti del moderno, capace di trasformare la pittura in interprete d’eccezione della civiltà dell’immagine mediatica e tecnologica e non il contrario. Gli sono state dedicate centinaia di mostre personali e collettive in musei, gallerie e spazi espositivi fra i piu’ importanti del mondo: fra queste, per citarne soltanto alcune recenti, Tutto (Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, 2001), la serie di retrospettive -per decenni- allestite alla Fondazione Marconi di Milano dal 2005 in poi e America Anemica al Palazzo Pigorini di Parma nel 2008

Catalogo Skira con testo di Martina Corgnati.

Sempre dal 30 aprile presso la Project Room della Sangallo ART station è aperta la prima mostra personale in assoluto di Marco Russo, “ Impre-Visti”.
Il fotografo Marco Russo è nato a Firenze il 02/05/1981 e la passione per la fotografia lo accompagna sin dall’infanzia, quasi la macchina fotografica fosse per lui un complemento necessario all’atto e alle funzioni stesse del vedere.
In fondo, nel suo lavoro, riconosciamo con perfetta chiarezza la distinzione fra “ vedere” e “ guardare” che nella vita di tutti i giorni e di quasi tutti noi resta implicita ed occulta. “ Guardare” è una forma automatica, un mero meccanismo a cui siamo predisposti, nel migliore dei casi una potenzialità o un’intenzione (“Guarda”), “vedere” è una presa di coscienza, un “ sapere”, un comprendere.
Marco Russo, nelle sue fotografie, “ vede”. Rifiutando la vulgata troppo facile e scontata del digitale e l’uso della fotografia praticato da molti artisti contemporanei come forma a metà strada fra trash e diario esperienziale o , talvolta, documentazione di un accaduto con cui l’opera viene fatta coincidere, egli riscopre una valenza più classica e colta del bianco e nero (raramente il colore, che pure esiste anch’esso nella sua ricerca fotografica) a volte “ rialzato” con improvvisi momenti di colore che sottolineano un dato saliente o una connotazione speciale di qualche oggetto.
La sua scuola sembra essere quella dei grandissimi come Cartier Bresson o Robert Frank: la situazione è sempre colta, quasi sorpresa in un accadere tanto imprevisto quanto istantaneo che alla maggior parte degli sguardi passa inosservato. Il giovane artista invece raccoglie, forse la attende pazientemente, in un lungo gioco di corteggiamento, o piuttosto di agguato, che si consuma tutto in un attimo: quello della cecità istantanea prodotta dallo scatto. Nascono così immagini ironiche, ma anche tenere e piene di un’attenzione affettuosa e partecipe a un mondo ancora capace di inventarsi e di regalare momenti pieni di bellezza e di fascino come è quello di un festoso volo di colombi visti tutti insieme in un ampio taglio diagonale che abbraccia cielo e case e strade; oppure le “ scoperte” di paesaggi segreti contenuti nel vano di una porta; o ancora i bersaglieri di un monumento che sembrano sospingere le nuvole con le loro baionette. Qualche volta questa ricerca si concentra su effetti puramente formali, per esempio il contrasto fra la forma di un uovo e il taglio netto e angolato di un piano d’appoggio, e raggiungere effetti quasi astratti. Ma spesso capaci di un’ineffabile classicità.
In mostra verranno presentate circa 28 fotografie inedite realizzate nell’ultimo anno ed il formato non supera i ( 40 x 60) cm. Tiratura 1 di 3.

Galleria Sangallo ART Station
Via Fra’ Giovanni Angelico 5r – Firenze
orario: mar-sab 10:13 15:20
ingresso libero

Ambiente, 20 studenti costruiscono pannello solare

“Si tratta – ha detto il presidente della commissione Eros Cruccolini – di un’esperienza importante. È positivo che i giovani si impegnino, che prendano confidenza con le politiche del risparmio energetico. E di questo dobbiamo ringraziare anche gli insegnanti e noi come istituzioni abbiamo il dovere di continuare a lavorare in questo senso”.

Un pezzo di Toscana in Cina, nasce borgo ‘made in Tuscany’

Stamani in Palazzo Vecchio è stata firmata l’intesa che stabilisce tempi e procedure per creare la join venture incaricata di costruire il villaggio. A firmare, alla presenza del vicesindaco Dario Nardella, il Consorzio toscano cooperative rappresentato dal presidente Marco Bonciolini, esponenti del governo locale cinese e Pan China, terza impresa di costruzioni cinese. Il progetto, che avrà il suo cardine nel settore dei beni cullturali, si estenderà su 800mila metri quadri, con lavori divisi in tre lotti che partiranno nel 2011 e si concluderanno in tre anni. Un grande edificio sarà dedicato proprio ad ospitare la cultura toscana con mostre ed esposizioni.

Si tratta, ha detto Nardella, di “una straordinaria opportunità economica e culturale per il nostro territorio e siamo particolarmente contenti di ‘patrocinare’ questa intesa”. “Oggi – ha detto Ma Li, governatore di Hailin – si chiude un lavoro di due anni e si apre una nuova fase questo progetto potrà diventare un ‘ponte’ fra le nostre terre“.

Parata di stelle al Saschall per Bosnia e Burundi

Sul “red carpet” sfileranno personaggi del mondo dell’imprenditoria, della cultura, dello sport e dello spettacolo, mentre alla consolle arriverà il dj del Twiga Sandro Pozzi.

Obiettivo della serata, secondo l’organizzatore Paolo Brosio – che ha presentato l’evento in Palazzo Vecchio assieme al sindaco Matteo Renzi, all’attrice Claudia Koll e al difensore della Fiorentina Gianluca Comotto – “almeno 50-60.000 euro da destinare all’orfanotrofio di Citluk e per dare una mano al progetto di Claudia in Burundi”.

“La serata del Saschall – ha sottolineato il sindaco Renzi – non è semplicemente un’iniziativa di beneficenza, ma è finalizzata anche a mostrare il volto più bello di Firenze. A me fa molto piacere che all’appello di Brosio abbiano risposto degli amici che lo conoscono da tempo e degli amici che aiutano a far vedere la faccia più bella di questa città”.

Il progetto di cui Brosio è il primo sostenitore (finora sono stati raccolti 170.000 euro), riguarda orfani e anziani abbandonati vittime della guerra dei Balcani di Bosnia Erzegovina che prevede la costruzione di una casa di accoglienza per le attività ludiche dei più piccini, dove si incontrano con gli anziani che così diventano i loro “nonni”. Claudia Koll invece ha fondato nel 2005 “Le opere del Padre” che si prefigge di realizzare un centro per l’accoglienza e la riabilitazione delle persone diversamente abili denominato “La piccola Lourdes” a Ngozi, nel Burundi.

La serata (a offerta) si aprirà alle 20 con l’aperitivo per gli ospiti e a seguire la cena. Sul palco personaggi a sorpresa e asta benefica. Quindi Umberto Smaila con la sua band inviterà alle danze che proseguiranno fino a tarda ora con il sound revival del dj del Twiga Sandro Pozzi.

Il vaccino contro il tifo si sperimenta a Firenze

La febbre tifoide rimane tra le maggiori cause di malattia e morte nei paesi in via di sviluppo. Ad annunciare oggi la partenza della fase di sperimentazione è stata l’Associazione Sclavo, titolare del progetto assieme a Nvgh.

Tram, 2 mesi dopo ecco le prime maniglie

Nei prossimi giorni, poi, Gest provvederà a montarle sui convogli. E così la prima linea della tramvia può finalmente dirsi completa.

Prosciugano il conto di un disabile, si cercano due rumeni

I due avevano avvicinato l’anziano nell’agosto 2008 in un centro commerciale. Dopo averne guadagnato la fiducia hanno iniziato a chiedergli denaro, con frequenza sempre maggiore. La vittima, per far fronte alle continue richieste, aveva prosciugato nel giro di due anni il conto corrente, finendo addirittura per chiedere soldi in prestito a parenti ed amici e per rivolgersi ad una società finanziaria.

È a questo punto che i parenti hanno scoperto il raggiro e gli hanno proibito di accedere al conto, rivolgendosi allo stesso tempo alla polizia. I due sono ora denunciati a piede libero per circonvenzione di incapace.

La villa del Decamerone apre le porte al pubblico

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Per partecipare occorre prenotarsi entro lunedì 3 maggio tramite il Call Center Comunale 055.055 dalle 9 alle 20. Il costo del biglietto per la visita è di 5 euro l’intero e 3 euro il ridotto (da 7 a 25 anni e oltre 65 anni). L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni.

La villa sorge sui resti di un antico casale di Villa Palmieri. Leggenda vuole che qui sia stato ambientato il Decamerone di Boccaccio, a cui è intitolata non a caso la via. Il gruppo di amici protagonista delle scanzonate vicende si sarebbe ritirato proprio qui per schivare la peste che incombeva in città.

Tra gli ospiti illustri che hanno soggiornato a villa Schifanoia va ricordato Alexandre Dumas padre, che dedicò un suo libro proprio alla villa. Attualmente il complesso ospita l‘Istituto Universitario Europeo.

I visitatori saranno accompagnati a scoprire gli angoli più suggestivi della villa da un architetto paesaggista che spiegherà loro i segreti e le caratteristiche dei luoghi.