Questa mattina si è tenuto il processo per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto, e ha condannato con rito abbreviato l’uomo a quattro mesi di reclusione e a 200 euro di multa.
Ruba una borsa, arrestato
Ecco il sarcofago restaurato
Sottoposto ad un intervento di ripulitura e restauro, il celebre Sarcofago, uno dei monumenti più significativi della storia della pittura antica, manifesto di arte magno-greca in terra etrusca, sarà esposto, nella sala a lui dedicata, al secondo piano del Museo.
Martedì 15 aprile 2008, alle ore 12 il notissimo monumento sarà presentato al pubblico. L’ingresso è libero. Nell’occasione sarà anche presentato il volume con lo studio scientifico, edito da Electa. Il Sarcofago di alabastro detto “delle Amazzoni” per il fregio pittorico che adorna la cassa e che rappresenta scene di lotta tra i Greci e le Amazzoni, tornerà così ad ammaliare i visitatori del Museo.
Rinvenuto a Tarquinia nel settembre del 1869, insieme ad un sarcofago simile andato poi perduto, il Sarcofago delle Amazzoni arrivò al Museo Archeologico di Firenze nel 1872. La sua prima esposizione al pubblico fu nella sala delle urne nella originaria sede del Museo Etrusco nel Cenacolo di Fuligno in via Faenza.
Affascinante per la storia narrata nei suoi dipinti, di rara bellezza e fattura, il Sarcofago rientra nella serie di sarcofagi “architettonici”, molto diffusi in ambito etrusco, ed appartiene alla classe dei sarcofagi di marmo greco insulare diffusi nel IV secolo. a.C. in molti centri del bacino del Mediterraneo, da Sidone a Cartagine, dalla Sicilia all’Etruria (Cerveteri, Tarquinia, S. Giuliano e Vulci).
L’elevata qualità pittorica della decorazione della cassa, che non trova riscontri in ambito etrusco e la pietra da cui è stato ottenuto, l’alabastro calcareo bianco, fa pensare che il Sarcofago sia arrivato in Italia semilavorato dalla Grecia, per essere poi decorato da maestranze magno greche. Il Sarcofago è stato restaurato dal Laboratorio di Restauro della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Presentava tracce evidenti di un vecchio restauro, che aveva anche ricomposto, con l’inserzione di elementi spuri, alcuni frammenti che si erano distaccati dal bordo della cassa e dagli angoli del coperchio e aveva previsto la stesura di un prodotto a protezione delle zone dipinte del coperchio che aveva fortemente alterato il colore della superficie.
Festa viola all’aeroporto
Il pullman con a bordo i giocatori della Fiorentina è uscito dallo scalo poco dopo mezzogiorno: ad attenderlo circa 400 supporter, entusiasti per la vittoria della Fiorentina nei quarti di finale di Coppa Uefa contro gli olandesi del Psv Eindhoven.
Ai giocatori, e soprattutto al tecnico Cesare Prandelli, sempre più “eroe cittadino”, sono stati dedicati cori e applausi. Poi i tifosi in motorino hanno “scortato” il pullman viola fino allo stadio Franchi, in un carosello di gioia per la qualificazione alle semifinali di coppa Uefa.
La Calabria? Al supermercato
Questo grazie all’iniziativa promossa e gestita da Unioncamere Calabria, e nata sulla base del protocollo di collaborazione sottoscritto dalle Regioni Toscana e Calabria e dei legami di legalità fra i Comuni di Firenze e Locri.
“La settimana della Calabria” vede coinvolti i produttori dei territori della locride e non solo, che presenteranno il meglio delle loro tipicità alimentari in alcuni centri commerciali fiorentini, prodotti che spesso hanno difficoltà ad essere conosciuti al difuori della Regione. In parallelo con l’iniziativa, nei supermercati si svolgeranno altre attività collaterali, culturali e di folklore, allo scopo di rafforzare ancor di più i legami di legalità che il Comune di Firenze e la Regione Toscana hanno stretto con la locride, di cui uno degli obiettivi è la promozione e valorizzazione dell’economia locale.
I prodotti calabresi si potranno trovare in alcuni dei centri commerciali di maggior affluenza dell’area fiorentina: al Centro Commerciale “I Gigli” di Campi Bisenzio e al Centro Commerciale “Il Parco” Carrefour di Calenzano.
Folk abruzzese al Parterre
Grazie alle “Voci d’Abruzzo” sarà possibile respirare i profumi e la storia di questa meravigliosa terra, il tutto organizzato dal Quartiere 2. Il coro folkloristico si esibirà sabato 12 aprile, alle 21, nella Saletta del Parterre di piazza della Libertà.
IL CORO
Formato da circa 40 componenti, divisi equamente tra uomini e donne, sarà guidato dal maestro Donato Di Domenico. Spoltore è una cittadina di poco più di 15.000 abitanti di origine tardo-romana che si trova sulle colline nelle vicinanze di Pescara. Al termine dello spettacolo è prevista una degustazione di prodotti tipici abruzzesi. Ingresso libero. Info: 0552767828.
Usura, presto una nuova legge
Questo quanto ha annunciato il vicepresidente della Regione Toscana, intervenendo in relazione alla notizia della conclusione dell’inchiesta della Guardia di Finanza che in provincia di Pistoia ha fatto emergere una realtà diffusa di imprenditori, commercianti e artigiani ridotti in gravissime condizioni economiche per prestiti a tassi di usura fino al 400 per cento.
Un’inchiesta, ha spiegato il vicepresidente, che dimostra come l’usura sia diffusa anche in Toscana, gestita non da singoli personaggi ma da vere e proprie organizzazioni criminali che si muovono su grande numeri e possono non solo mandare sul lastrico famiglie più disperate o più sprovvedute, ma anche danneggiare pesantemente la nostra economia.
Per questo il governo regionale intende lavorare a una legge in grado di fare tesoro dell’esperienza realizzata in questi anni, in particolare con il progetto in collaborazione con le Misericordie che ha consentito di aprire ben 22 centri di ascolto dislocati in tutto il territorio regionale. Un percorso che successivamente ha portato anche alla costituzione della Fondazione toscana per la prevenzione all’usura.
Ogni anno, spiega il vicepresidente, centinaia e centinaia di famiglie e di imprenditori si rivolgono a questi centri, che la Regione sostiene con iniziative di formazione dei volontari e di pubblicizzazione delle attività. Solo nel 2005 sono state rilasciate garanzie che hanno consentito l’erogazione di finanziamenti bancari per quasi 7 milioni di euro. Ora c’è bisogno di un ulteriore salto di qualità che rafforzi la nostra iniziativa anche sul piano della prevenzione, per esempio sul terreno dell’educazione all’uso consapevole del denaro.
È in questo contesto che si inserisce il progetto “Vivere a rate”, l’iniziativa di teatro sociale e in genere di sensibilizzazione culturale che, con uno spettacolo teatrale, ma anche con film e incontri, da qui al prossimo autunno farà tappa in tutte le 22 città che ospitano i centri di ascolto.
Spente le lampadine di Eindhoven
La Fiorentina è sbarcata in Olanda credendoci. Il Psv forse credeva di avercela già fatta dopo quel pareggino fortunoso del Franchi seguito da tante perdite di tempo.
Prandelli si affida a Liverani in regia, piazza al centro della difesa due certezze come Ufo e Gamberini e consegna la fascia destra a Jorgensen e la sinistra a Gobbi.
Davanti di fianco a Pazzini, Mutu e Santana in grande spolvero.
La partita del Psv dura si è no cinque minuti quando quel colosso del loro centravanti tira ma trova i guantoni d’insuperabile Frey sulla sua traiettoria.
Poi è solo Fiorentina.
Con carattere e personalità la Fiorentina impone il suo gioco e domina. Subito due occasioni: al 10′ con Montolivo che innesca Pazzini in area che colpisce al volo, ma trova il corpo di un difensore e un minuto dopo con Mutu che spennella sulla testa di Gamberini che solo soletto, non la colpisce bene e manda in angolo.
Il Psv è stordito, riesce poco a recuperare palla, i difensori sono rintronati dal gioco palla a terra e in velocità dei viola e spesso sono costretti a sparacchiare il pallone in tribuna.
Al 20′ altra nitida occasione per il Pazzo ben servito da Santana, palla all’altezza del rigore ma il centravanti mira sul corpo del portiere Gomes…
la Fiorentina fa quello che vuole; sulla fascia i nostri esterni non la fanno vedere mai agli olandesi. Santana è in serata di grazia e lo dimostra al 27′ toccando al volo una bella palla servita da Jorgensen che trova però sulla traiettoria, anhe lui, una provvidenziale zampata di un difensore biancorosso.
La Fiorentina non demorde, anzi acquista fiducia e al minuto 27′ è da applausi un’incursione di Montolivo dalla sinistra che s’incunea in area la butta in mezzo, ma trova anche lui un provvidenziale piede di un difensore sulla traiettoria.
L’attacco ordinato, ma costante dei viola diventa un assedio al fortino orange. Il minuto 38′ è quello della grande gioia. Pazzini si procura una buona punizione da posizione invitante, la palla viene toccata da Liverani per Mutu che tira una gran bambola al sette che toglie le ragnatele dalla porta di Gomes che può solo guardare. Il primo tempo termina con questo meritatissimo vantaggio.
Nel secondo tempo il Psv si presenta in campo con una punta in più, l’insidioso Lazovic che prende il posto di Bakkal. Il cambio pare favorevole perchè nei primi minuti della ripresa i nostri soffrono a prendere le misure al numero nove del Psv, ma nel loro momento migliore, al 9′ minuto Jorgensen apre uno spazio geniale là davanti a Pazzini che s’infila, arriva a tu per tu col portiere, ma gli spara nuovamente la palla addosso, la palla però sul rimbalzo arriva a Mutu e il Fenomeno non si fa pregare ed insacca con un pallonetto da applausi scroscianti. E’ 2 – 0!
Il Psv è ormai gambizzato, la Fiorentina pare essere ai campini all’allenamento del giovedì e “rischia” addirittura il terzo gol quando Montolivo s’inventa un gran pallonetto che trova un’altrettanto grande Gomes a deviare, per un pelo, sulla traversa.
Al minuto 22′ si registra l’unica azione degna di questo nome di marca orange e porta la firma di Kovermans, ma la sua conclusione debole non è certo un problema per Frey.
Minuto 29′ ultima chance per Pazzini per sbloccarsi in Europa con un bel cross pennellato da Santana sulla sua testa e palla che finisce alta.
Poi inizia il valzer dei cambi. Dentro Bobone per Pazzini, Kuzmanovic per Santana e Vayrynen per Curina.
Poi il Psv ha l’occasionissima quando al 36′ al’arbitro gli assegna un discutibile rigore per fallo di Ufo su Dzsudzasak. Sul dischetto va il capitano Simons che forse non sa chi è Frey: rigore parato!
Si va alla fine fra i cori di giubilo dei 1500 tifosi viola che ammutoliscono lo stadio di Eindhoven. C’è solo il tempo di concedere a Mutu la meritata standing ovation con il cambio con Osvaldo.
Che aggiungere: grazie Fiorentina.
Pagelle:
Frey – I grandi portieri si riconoscono in queste occasioni. Una parata decisiva a freddo nei primi minuti, poi un rigore parato nel finale. In confronto a Liverpool ha preso un giorno di ferie. Voto: 9
Jorgensen – Dove lo metti gioca bene e con grande intelligenza. E’ vero che non c’era quell’Affelay dell’andata, ma Martino andrebbe salvaguardato dal WWF – Voto: 8
Gamberini – Preciso, impeccabile grandioso. Difende e si concede anche il lusso di una palla gol. Questo è un centrale, mica quell’altro lungo e con gli occhi tristi… Voto: 8
Ujfalusu – Nel suo ruolo naturale gioca anche lui alla perfezione. Che aggiungere, se ne deve proprio andare? Voto: 8
Gobbi – Parte con l’affanno, ma di chilometri ne macina un’infinità su e giù sulla fascia. la sua presenza davanti si fa sentire. Voto: 7
Liverani – A onor del vero non sembra partita per lui tant’è che commette un paio di leggerezze da legnarlo. Poi si adatta bene, soffre e verticalizza come lui solo sa fare. Voto: 7
Donadel – Là nel mezzo lavora, suda e fatica. Il solito cartellino per il vizzietto congenito di alzar troppo le mani, ma era un fallo tattico importante per cui stavolta è perdonato. Si sacrifica pressando su tutti. Voto: 7,5
Montolivo – In grande spolvero tutta la sua classe sopraffina. Peccato che la sfiga gli neghi la gioia, meritatissima del gol. E’ sontuoso davanti dove illumina e dietro dove morde. Voto: 9
Santana – Stavolta fa l’arrosto e non solo il fumo. E’ in giornata di grazia. Punge, imbambola gli olandesi coi suoi giochicchi e copre bene anche dietro. Voto: 8
Pazzini – Tanto di chapeau per l’impegno, come sempre. Trova la punizione per il gol di Mutu, ma si mangia due gol clamorosi… Meno male non erano decisivi. Voto: 7
Mutu – Poco da dire. Se a Firenze dove non sono mai morbidi lo chiamano I’Fenomeno una ragione ci sarà… Voto: 10
Vieri – Da il cambio di Pazzini e gioca i suoi canonici venti minuti. Si muove ne e fa quasi gol. Pero non ha 25 anni e si vede – Voto: 7
Kuzmanovic – Rileva Santana nel finale ed è ingiudicabile, ma potrà dire ai nipotini io c’ero! S.v.
Santana – Come sopra, il suo cambio serve solo a far avere a I’Fenomeno la meritata standing ovation. S.v:
Prandelli – Le azzecca tutte. la Fiorentina è come la vuole lui e da lezioni di calcio. Voto 10
Campagna elettorale, si chiude
Si chiude oggi la campagna elettorale in vista delle votazioni di domenica 13 e lunedì 14 aprile. Ecco tutti gli appuntamenti, le feste e le iniziative organizzate dai partiti:
La festa del Partito Democratico è in programma al Circolo Vie Nuove, in viale Giannotti 13, a partire dalle 18. Saranno presenti il segretario regionale Andrea Manciulli (il cui intervento è previsto alle 18), e il capolista al Senato Vannino Chiti (intervento alle 21.30). Sul maxischermo sarà poi proiettato l’intervento cocnlusivo del candidato premier Walter Veltroni, previsto per le 18.30 circa. Poi musica e cibo per tutti.
Il Pdl “risponde” con una festa organizzata in piazza della Repubblica, chiamata “Pizza in piazza con bufala (ma quella buona). Contro le bufale della sinistra”. Saranno presenti Altero Matteoli, Denis Verdini e Riccardo Migliori, che interverrano al comizio in programma. Prevista anche, alle 21 circa, la proiezione su un maxischermo allestito per l’occasione della partecipazione del candidato premier Silvio Berlusconi alla trasmissione tv Matrix. Poi pizza per tutti.
La Sinistra L’Arcobaleno ha invece scelto il Mandela Forum per la sua festa finale. In programma musica e performance teatrali, oltre all’intervento di Franco Giordano, primo candidato in lista per la Camera, di esponenti del mondo del lavoro, dell’associazionismo e della società civile. Poi il concerto di Roy Paci.
Per l’Udc l’appuntamento è in piazza della Repubblica, con un gazebo che sarà allestito in piazza fin dalla mattina e il comizio di chiusura, previsto intorno alle 18.
Poi tutti a casa, in attesa dell’appuntamento più importante, quello degli elettori con le urne, in programma domenica 13 e lunedì 14 aprile. Solo dopo si saprà chi avrà veramente qualcosa da festeggiare.
Stragi naziste, Regione parte civile
È quanto ha reso noto il vicepresidente della Regione Toscana, firmando oggi l’atto di costituzione con cui, tra l’altro, viene nominato il procuratore speciale che rappresenterà la Regione nella sede giudiziaria competente, ovvero il Tribunale militare di La Spezia, dove si sono già celebrati altri processi importanti sulle stragi naziste che insanguinarono la Toscana.
Questa volta il procedimento riguarda in particolare gli eccidi avvenuti in provincia di Massa Carrara tra il 19 e il 27 agosto 1944, in varie località quali Bardine San Terenzo, San Terenzo Monti, Tendolo, Valla, Gragnola, Monzone, Equi Terme, Tenerano, Gallogna, Viano, Cecina, Vezzanello, Corsano, Guadine, Vinca.
Una costituzione di parte civile, spiega il vicepresidente della Regione Toscana, Federico Gelli, che anche a distanza di tanti anni intende ribadire che certi crimini non possono mai cadere in prescrizione, e questo non per dare sfogo a sentimenti di vendetta, ma perché la giustizia è una condizione necessaria della memoria, è un modo per fissare una volta per tutte nella memoria quello che è successo perché non si debba più ripetere.
In questo senso la presenza della Regione ai processi per le stragi non ha un valore diverso dalle altre iniziative che da tempo sono promosse perché tutti, e soprattutto i giovani, possano ricordare. Penso, conclude il vicepresidente, alle tante nostre iniziative per la Giornata della Memoria, agli itinerari e ai materiale didattici che stiamo proponendo, agli impegni che abbiamo assunto anche attraverso una legge specifica, in vigore dal 2002, per tramandare il significato di avvenimenti che sono la radice della democrazia italiana.
Per quanto riguarda il procedimento oggetto dell’iniziativa giudiziaria, tutte e nove gli imputati sono stati rinviati a giudizio per “concorso in violenza con omicidio contro privati nemici”.
All’epoca dei fatti erano tutti militari delle SS, appartenenti alla sedicesima Divisione Granatieri Corazzata e al sedicesimo Reparto Ricognitori Corazzati, corpi che nell’estate 1944 si macchiarono di delitti particolarmente efferati, compreso il massacro di Sant’Anna. Oggi sono persone di età compresa tra gli 83 e gli 88 anni, residenti in varie città della Germania, a parte una che da molto tempo risiede in Australia.
Occupazione più “rosa”
Anche se resta ancora molto forte il gap occupazionale tra i due sessi. I dati più recenti li ha portati l’assessore alle pari opportunità al convegno ‘Il lavoro delle donne’, che si è tenuto oggi a Siena, organizzato dalla Cgil senese nell’ambito delle celebrazioni per i 100 anni dell’8 marzo.
Nel terzo trimestre 2007, gli occupati in Toscana sono cresciuti complessivamente del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2006: ma il balzo dell’occupazione femminile è stato del 5%, a fronte di un molto più contenuto +1,2% di quella maschile. In termini assoluti, le donne al lavoro nel terzo trimestre 2007 sono risultate 679.000 a fronte delle 647.000 del 2006.
Si è confermato il trend di crescita già registrato nel 2005 e nel 2006: nel terzo trimestre 2007 il tasso di occupazione (donne occupate tra le donne in età 15-64 anni) è salito dal 55% di un anno prima al 57,2%. “Una crescita – commenta l’assessore alle pari opportunità Susanna Cenni – che dimostra che l’obiettivo di Lisbona fissato al 60% per il 2010 è raggiungibile, anche se tutt’altro che scontato”.
E’ ancora molto accentuato, però, lo scarto tra i due sessi: nella fascia di età 35-45 anni, il tasso di occupazione maschile è del 95,1, quello femminile del 73,9; ma cresce ancora nella fascia 45-54 anni, e soprattutto nella fascia di età centrale adulta, in concomitanza con le difficoltà delle donne a rimanere sul mercato del lavoro nella fase di maggior impegno nella cura dei figli piccoli.
In particolare, nel lavoro femminile si riscontrano situazioni di protratta precarietà e modesta qualità professionale. Nel 2006 in Toscana le lavoratrici part-time erano 182.000, una quota pari al 28% delle occupate (con un picco del 31% nella fascia di età 31-39, quella in cui è più intenso l’impegno di cura dei figli), un dato superiore alla media italiana.
“Per questo – ha detto l’assessore alle pari opportunità – le politiche di conciliazione rappresentano uno dei cardini per incrementare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e favorire così l’aumento dell’occupazione femminile in un contesto di pari opportunità e abbattimento delle barriere discriminanti. Parlare oggi di politiche di genere e promozione delle pari opportunità vuol dire proprio affrontare queste problematiche”.
L’assessore ha ricordato tutte le iniziative intraprese finora dalla Regione su questo fronte: dal Piano regionale di sviluppo 2006-2010, in cui si dice molto chiaramente che ‘non c’è sfida sul futuro senza attenzione alla componente femminile’, alla delibera del 2006 che introduce i parametri di genere nei bandi regionali; dal documentario ‘Tempi di lavoro, tempi di vita: la conciliazione difficile’, realizzato a fine 2007 e in fase di distribuzione in scuole, associazioni, enti locali, alla legge regionale sulla cittadinanza di genere, che dovrebbe essere approvata entro il 2008 dal Consiglio regionale, e prevede strumenti come i Patti territoriali di genere e l’Albo delle competenze e dei talenti femminili, a cui attingere per le nomine, quando si riscontrino scostamenti dalla percentuale prevista del 50%.
“La Regione – ha sottolineato l’assessore – sta rafforzando le iniziative per conciliare tempi di vita e di lavoro, impegno professionale e familiare. Perché se è vero che aumentare quantità e qualità dell’occupazione femminile è un fattore essenziale dello sviluppo, è altrettanto vero che ciò non può avvenire senza assumere un’ottica di genere, una cultura dell’uguaglianza che ancora stenta ad affermarsi nella società”.