lunedì, 12 Maggio 2025
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La Cina è a Palazzo Strozzi

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L’esposizione presenterà le opere di 15 artisti contemporanei cinesi, provenienti da tre differenti realtà metropolitane, Pechino, Shanghai, Canton, legati da una comune ricerca di un’identità culturale autoctona indipendente dalle regole del mercato globale.

Il progetto si sviluppa su tre fasi ben distinte ma complementari: una mostra, una pubblicazione e un programma di letture e vuole essere l‘ideale proseguimento della mostra sulla Cina antica presentata nello stesso periodo nel piano nobile di Palazzo Strozzi, dedicata alla dinastia Tang, epoca storica, definita come uno dei periodi cardine del Rinascimento cinese.

La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 22,00 il giovedì fino alle 23,00. Il lunedì è il giorno di chiusura.

Il costo del biglietto è di 5,00 euro (valido per 5 ingressi in 1 mese, comprese le letture) ma sono previste riduzioni per i possessori di biglietto o abbonamento ATAF, per i soci del Touring Club, per le scuole primarie e secondarie. Per il doppio ingresso alle due mostre ospitate a Palazzo Strozzi, il biglietto cumulativo è di 10,00 euro.

Per ulteriori informazioni, telefono 055/2645155 oppure www.strozzina.it oppure www.palazzostrozzi.org.

Cina Cina Cina!!! Alla Strozzina di Palazzo Strozzi

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Gli artisti sono di Pechino, Shangai e Canton e sono tutti legati dalla comune ricerca di una identità culturale autoctona indipendente dalle regole del mercato globale. Il progetto prevede oltre all’esposizione, anche una pubblicazione e un programma di lectures.

L’iniziativa è un ideale proseguimento della mostra sulla Cina antica presentata nello stesso periodo nel piano nobile di Palazzo Strozzi, dedicata alla dinastia Tang, epoca storica, definita come uno dei periodi cardini del Rinascimento cinese.

In un periodo in cui si parla molto di Cina, per le note vicende internazionali legate al Tibet, l’intento del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina è quello di indagare il “Fenomeno Cina”, recentemente oggeto di numerose iniziative espositive, da un punto di vista diverso, in modo tale che si possa rispondere alla domanda se la produzione artistica cinese, oggetto di una forte speculazione economica sul mercato internazionale, possa mantenere la sua capacità di documentare la cultura contemporanea e propore una nuova visione del momento storico collettivo, diventando stimolo per una riflessione sociale.

Cina Cina Cina!!! – Arte contemporanea cinese oltre il mercato globale presso il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina in Palazzo Strozzi dal 21 marzo al 4 maggio. Orari: tutti i giorni, dalle 10.00 alle 22.00; giovedì dalle 10.00 alle 23.00. Lunedì chiuso.

La nascita del nuovo Maggio

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Tre sale e una torre scenica alta 35 metri. E’ stato approvato oggi in consiglio comunale il progetto del nuovo teatro del Maggio.

Un’opera titanica per garantire lunga vita alla musica. Non solo Opera nel nuovo teatro. Ampio spazio verrà dato anche alla musica – classica e moderna – e al balletto. Un progetto puntuale per avere a disposizione una “casa della musica” che si guarda intorno a trecentosessanta gradi.

Il progetto, e la relativa variante del piano regolatore, sono stati approvati in consiglio comunale con 24 voti favorevoli e 10 contrari. Il teatro verrà inaugurato nel 2011, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia.

Carro, colombina e calcio storico

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Anche quest’anno, la domenica di Pasqua, la colombina correrà dall’altar maggiore della Basilica di Santa Maria del Fiore vola verso “I’ Brindellone”, lo incendiarà e poi tornerà indietro.

Torna lo Scoppio del Carro, la tradizionale rievocazione storica che si svolge in piazza Duomo nella domenica di Pasqua. Due i cortei che raggiungeranno piazza Duomo. Il primo con le autorità e il gonfalone della città partirà da Palazzo Vecchio e dopo aver percorso alcune vie del centro, raggiungerà la chiesa dei SS. Apostoli, dove sono conservate le pietre focaie per incendiare il carro, per poi proseguire per piazza S. Trinita, via Tornabuoni, via Strozzi, piazza della Repubblica e poi al Duomo.

Il trasferimento del “Carro di fuoco” da Porta al Prato a piazza Duomo, avverrà domenica (a partire dalle 8.30), attraverso Borgo Ognissanti, via della Vigna Nuova, via Strozzi, piazza della Repubblica (dove è prevista un’esibizione di sbandieratori e musici), via Roma.

Prima dello Scoppio del Carro si svolgerà il sorteggio per le partite del Calcio Storico Fiorentino che si svolgeranno in piazza Santa Croce nei giorni 14, 15 e 24 giugno. Saranno estratti dai sacchetti quattro uova, ognuna delle quali del colore dei quartieri storici che si affronteranno nella sfida di giugno: Bianchi (Santo Spirito), Rossi (Santa Maria Novella), Verdi (San Giovanni) e Azzurri (Santa Croce).

A seguire, l’accensione della scintilla da cui parte la colombina e poi la solenne messa pasquale in Duomo.

Cotti come fegatelli

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Siamo andati a giocare all’ombra del Vesuvio col fiato corto, molto corto.
Prandelli che i nostri erano asmatici lo sapeva bene, da buon pokerista, ha cercato di bluffare non facendolo sapere in giro e coprendosi il sedere cambiando uomini e modulo.
Quattro nel mezzo: Liverani, Montolivo, Kuzmanovic e Donadel e due davanti, con a sorpresa, Osvaldo accanto a Mutu.
L’inzio è di buona lena e le squadre si affrontano senza farsi troppo male un po’ di qua e un po’ di là.
Il primo tiro arriva solo al 10′ ed è nostro, un tiro che il Fenomeno sparacchia in curva. Il Fenomeno è reattivo e poco dopo prova far tremare le gambe ai difensori napoletani con un’incursione su bel lancio di Liverani, ma il Napoli chiude.

Il Napoli replica in velocità con il duo Calaiò-Hamsik che taglia la difesa viola, il successivo cross di Lavezzi trova la respinta di Pasqual.
Poi è ancora Napoli con una punizione di Gargano che Frey blocca sicuro.
Noi dall’altra parte del campo s’inizia a tessere la nostra tela con circolazione di palla e un paio di belle azioni non sfruttate.
La Fiorentina c’è, sembra… Il grande bluff sta riuscendo?

Siamo al giro 23 del cronometro quando arriva la topica di Pasqual (che aveva già vistosamente sbandato un altro paio di volte) che viene lasciato come un allocco sulla sua fascia a brucare l’erba da Mannini che, tranquillo, se ne va a crossare dal fondo e trova al centro Lavezzi lasciato inspiegabilmente solo davanti a Frey dai due pennelloni centrali. L’argentino la butta dentro con grande, troppa, facilità.

La Fiorentina non si scoraggia e reagisce.
Dopo soli due minuti è ancora Mutu a sfiorare il gol con un tiro respinto in angolo da Giannello. E su quel corner la Fiorentina trova il gol con una zuccata di sempre-Mutu, ma Rosetti annulla per presunto fallo di Ujfalusi in area.
Ma Rosetti non era quello che non vide Zauri fare il portiere in un famoso Lazio-Fiorentina?
Complimenti, ha trovato un buon oculista se ora vede anche le piccole strattonate (ce ne sono 100 a partita!) nelle aree di rigore affollate più di un autobus nell’ora di punta!

In questa azione però, al di là delle recriminazioni, è tutto il nocciolo della gara perchè, pochi minuti dopo dal nostro possibile pareggio ed una successiva altra bella azione viola in contropiede con conclusione di Montolivo e parata del portiere napoletano arriva la beffa.

Siamo al ’31 quando i nostri s’appisoliamo in campo e su una respinta d’angolo facciamo tranquillamente tirare Lavezzi – c’era anche il tempo per un caffettiello per l’argentino – che trova il gollonzo da lontano. Bel tiro, ma c’era una zolla davanti a Frey?
Gli è rimbalzata proprio lì e gli è sgusciata nel sacco.
Fatto sta che ancora Lavezzi fa il 2 – 0. In dieci minuti e il primo tempo finisce.

Nella ripresa Prandelli prova a far giocare la squadra di sempre, ormai il bluff non serve più. Mutu e Osvaldo ad onor del vero, si pestavano anche un po’ i piedi la davanti ed entra Papa Waigo al posto di Liverani.
Il senegalese non si fa pregare e al 3′ impacchetta subito un cross per Mutu che la incorna, ma la palla rimbalza sulla traversa. Mannaggia!
La Fiorentina appare più concentrata, ma il Napoli non si apre. Un altro cambio al 10′ per noi. Proviamo anche a mandare in campo Cacia al posto di Osvaldo.
Ormai però si capisce che non va. Sono esaurite anche le batterie di scorta. Troppi errori in costruzione, sulla palla ci arrivano una spanna sempre prima i napoletani e i nostri sono con i ginocchi che fanno giacomino… Cotti come dei fegatelli.

Al 19′ per problemi fisici esce anche Dainelli che lascia campo a Potenza con Ufo che va al centro con passo da moviola.
Ci si prova ancora ad onor del vero, ma siamo inconcludenti e si rischia anche di beccare il terzo pillolo quando, al 25′ Hamsik ci fa la grazia a due passi da Frey.
Un agonia il finale. I nostri vorrebbero andare a casa con la borsa dell’acqua calda. Provano a giocare ancora spinti dalle urla di Prandelli, ma non ce la fanno proprio, nè di testa nè di gambe.
L’ultimo acuto è al 31′ quando il Papa, ancora lui, la butta nel mezzo e Mutu e Cacia si fanno i favori: la prendi te la pendo io e non la prende nessuno…
La partita finisce qui. A letto a gambe alzate, borsa dell’acqua calda sotto il braccio e nanna fino a sabato. Eh, sì prima di aprire l’uovo c’è da cucinare la Lazio.

E meno male che la Sampdoria, miracolosamente ha impallinato il Milan a casa tua tenendolo sempre sotto a -4 con una partita in meno alla fine.

Pagelle

 

Frey: non è la sua giornata. Sul secondo gol si fa uccellare da una zolla assassina ed ha un altro paio d’incertezze. Ringrazia Hamsik per non dover raccogliere la terza palla in fondo al sacco. Voto: 5

Ujfalusi:
ci mette mestiere. E’ l’unica cosa che può fare con a spia della benzina che segna rosso fisso. Voto: 5,5

Dainelli: Lavezzi l’ha visto solo quando gli hanno fatto vedere la figurina Panini. Sul primo gol dov’era? A fare un escursione sul Vesuvio? Esce per problemi fisici. Così lo scusone è pronto. Voto: 4

Kroldrup: il meno negativo della difesa. Autoritario, un paio di buoni interventi spazzatori, ma sul primo gol era indeciso se andare anche lui col suo compare a fare l’escursione sul Vesuvio… Voto: 5,5

Pasqual: E’ tornato quello che non ci piaceva d’inizio campionato. Mannini lo fa a fettine e salame lo è. Inanella una serie di topiche clamorose. Voto: 4

Kuzmanovic: Sarà perchè è il più giovane, ma è uno dei pochi che regge almeno fino a quando il Napoli non ce ne fa due. Uno dei pochi che merita la sufficienza. Voto: 6

Liverani: Prende la bacchetta, prova a dirigere, ma quelli in maglia celeste corrono come lepre quindi… non è la partita per lui. Voto: 5

Donadel: L’unica cosa che sa far bene di solito è correre e correre. Ma non ce la fa a correre ed è arruffone sempre con le braccia alzate a cercar di fermare così gli avversari. Urge cambio batterie anche per lui. Voto: 5

Montolivo: nel centro è il meglio. Cerca di ragionare, far girar palla, tenere sui piedi il boccino. Poi si spenge con la squadra. Voto: 5,5

Osvaldo: 55′ minuti sono pochi per giudicare se uno può fare il centravanti (vero Pazzini). La davanti è stritolato fra due colonne d’Ercole. Sgambetta, pesticcia, ma fa pochino. Voto: 5

Mutu: quello che fa la Fiorentina lo fa tutto lui. Si trova spesso il compagno fra le gambe ma, segna un gol, colpisce una traversa. Non gli riesce il miracolo? Mica arriva sempre anche per uno battezzato I’Fenomeno. Voto: 6,5

Papa Waigo: Gioca in allegria, magari è un po’ naif da vedere, ma punge come una zanzare sulla sua fascia. Voto: 6

Cacìa: Fa poco perchè ha poco tempo per essere giudicato. Entra in campo quando siamo sotto di due. Un rammarico solo per quella palla contesa con Mutu. Voto: 6

Potenza: Da uno con un nome così t’aspetti sempre altro. Inizia con un passaggio all’avversario, poi ci mette tanta buona volontà e niente d’altro. Voto: 5,5


Prandelli:
come criticarlo. Ha provato a convincere il Napoli di essere altro e per 20′ minuti la sua squadra ha retto e retto bene. Il problema è che non s’aveva pile! I gol sono venuti da due errori individuali e lui dimostra d’essere intelligente ancora una volta, provando a cambiare il suo modulo e gli interpetri. Voto: 6,5

Careggi, via al “piano verde”

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Un progetto che prevede la riqualificazione del patrimonio naturale dell’azienda per renderlo fruibile, accessibile e funzionale alle esigenze del pubblico e dei pazienti. Altri 25 alberi adulti saranno piantati entro il mese prossimo a completamento della prima fase di rimboschimento: una fila di lecci e cipressi alternati nel terreno che costeggia le mura della Villa Medicea di Careggi e ulivi sopra via S. Damiano.

Il progetto Nuovo Careggi prevede un parco “vita”, con il recupero delle sponde del torrente Terzolle. Nel parco saranno realizzati una pista ciclabile e un percorso verde con aree per l’attività fisica e la riabilitazione. L’obiettivo del Piano verde è la riqualificazione del patrimonio naturale dell’Azienda: 1.990 alberi ai quali si aggiungeranno altre centinaia di piante.

L’opera di riqualificazione ambientale è basata su un progetto di integrazione degli edifici in costruzione con le aree verdi. Per questo i nuovi alberi adulti, tutti fra i 15 e i 20 anni, che si stanno piantando, a cui seguiranno altri interventi di rimboschimento, andranno a sostituire alcune decine di piante che dovranno essere temporaneamente sacrificate per la costruzione del nuovo complesso della chirurgia generale.

La struttura che costituisce il “cuore” del nuovo Careggi sarà dedicata alle attività mediche complesse: con 20 sale operatorie per interventi particolarmente delicati, 20 sale diagnostiche ad alta specializzazione e 520 posti letto attrezzati per pazienti con malattie di una certa gravità.

Ataf, gli orari di Pasqua

Ataf comunica, in una nota, che domenica 23 marzo 2008, domenicadi Pasqua, il servizio terminerà intorno alle 13.30. Il servizio di trasporto pubblico riprenderà in maniera regolare lunedì 24 marzo.

Pasqua, un giglio di auguri

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La composizione è stata curata dal servizio addobbi della Direzione ambiente. L’insieme è composto da fiori e piante in vaso e si richiama alla tradizione del ‘giardino all’italiana’ e alle memorabili infiorate che in diverse occasioni venivano realizzate a Firenze fino agli anni sessanta.

Al centro campeggia un grande giglio rosso di Firenze, composto da più di ottocento piantine fiorite di calancole. La quinta è realizzata con un centinaio di piante di varie dimensioni, tra cui spiccano le azalee fiorite rosa e bianche, gli allori e i viburni. Il tutto è stato realizzato direttamente dai giardinieri della Direzione ambiente, dipendenti del Comune di Firenze, che mantengono alta una tradizione tipicamente fiorentina ed hanno per ciò ottenuto diversi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Un modo di salutare la primavera e la Pasqua, richiamandosi con i fiori al nome e al simbolo del capoluogo toscano, e per fare gli auguri ai fiorentini e ai turisti che hanno scelto la”città del giglio” come meta delle loro vacanze.

 

“Il Dalai Lama venga da noi”

E ‘ questo il testo della lettera che il presidente del consiglio comunale Cruccolini ha inviato al Dalai Lama:

“Considerato che il Dalai Lama nel 1989 è stato insignito del premio Nobel per la pace per la sua attività di lotta pacifica per il riconoscimento dei diritti del popolo tibetano, considerato che il Consiglio comunale di Firenze nel 1994 ha concesso al Dalai Lama la cittadinanza onoraria ‘per la sua instancabile opera in favore della pace nel mondo e per l’affermazione dei diritti civili ed umani di tutti i popoli della terra’

Visto la risoluzione con cui il Consiglio comunale di Firenze ha deciso di aderire all’associazione di Comuni, di Province e Regioni per il Tibet, visto la risoluzione con cui il Consiglio comunale di Firenze invita il sindaco a farsi promotore di iniziative per porre fine alla repressione nei confronti della minoranza tibetana inviando anche il Gonfalone alla manifestazione di Roma di mercoledì 19 marzo

Tenuto conto delle parole del Dalai Lama per il quale “in Tibet è in atto un genocidio culturale, una discriminazione sistematica e i tibetani nella propria terra sono trattati da cittadini di seconda classe”, considerato che Firenze ha da sempre avuto un ruolo, per citare La Pira, di ‘città della diplomazia, della pace e della solidarietà’, considerato che il sindaco di Firenze è il vicepresidente di Mayors for peace

Il Consiglio Comunale di Firenze invita il Dalai Lama, leader spirituale in esilio del Tibet, ad una seduta del prossimo consiglio e si sentirebbe onorato della sua presenza. Ringraziando per l’ascolto concesso, distinti saluti Eros Cruccolini“.

Prandelli: “Andiamo avanti”

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Il tecnico gigliato, insomma, non si butta giù per il 2-0 subito a Napoli nel turno infrasettimanale di campionato, e guarda subito avanti. “Accettiamo con serenità questa sconfitta, che è arrivata anche perchè avevamo accumulato tanta fatica fisica e mentale. Ora dobbiamo ricominciare con l’entusiasmo e la voglia di migliorare una classifica comunque importante”, spiega Prandelli.

Il mister a Napoli ha schierato una Fiorentina diversa dal solito, con un centrocampista in più rispetto allo schema “standard”. “Ho tenuto Pazzini in panchina per un problema muscolare, e ho cercato di mettere il Napoli in difficolta’ a centrocampo, ma abbiamo commesso un errore e loro sono passati in vantaggio alla prima occasione – dice il tecnico viola –  poi abbiamo perso l’equilibrio, anche perchè non conoscevamo benissimo l’assetto tattico di oggi. Nella ripresa abbiamo rimesso un po’ di ordine, ma il Napoli arrivava sempre prima di noi sulla palla”.

Ma la sconfitta di ieri è stata comunque “addolcita” dal risultato del Milan, sconfitto in casa dalla Sampdoria e dunque tenuto a distanza nella lotta per quel quarto posto in classifica che significa Champions League. Ma Prandelli non vuole farsi distrarre. “Noi dobbiamo guardare in casa nostra e pensare a recuperare energie psico-fisiche”, conclude l’allenatore.