giovedì, 8 Maggio 2025
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Intervista al regista Giuseppe Ferlito

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Roberto Farnesi, ex allievo della Scuola Immagina, è il protagonista del suo nuovo film “La verità negli occhi”, come è nata questa collaborazione?
Avevamo già lavorato insieme nel film “Femmina” con Monica Guerritore ed essendo rimasto entusiasta anche  dell’ultima sceneggiatura che gli ho proposto, ha accettato di partecipare a questo progetto, in cui sono coinvolti tutti gli allievi (sia attori che tecnici) della scuola di Cinema Immagina che dirigo ormai da quattordici anni! La collaborazione con Roberto, comunque, potrebbe prolungarsi anche per questa estate, nel film che ho scritto ambientato nella mia terra natale, la Sicilia!

Signor Ferlito, dopo le varie produzioni (La scuola, Doppio Petto, Femmina, La mia squadra del cuore, Né terra né Cielo) e relativi premi, cosa può dire dell’esperienza del suo ultimo lavoro, il lungometraggio “Ritratti nella notte”?
E’ un film realizzato con i miei allievi! Ho pensato subito a una storia sul disagio giovanile. Loro mi hanno ispirato, quei loro occhi, quei loro gesti, quel loro vissuto. È stata un’esperienza incredibile, durata quasi due anni, all’interno della quale ho dato un’opportunità a dei giovani di misurarsi con delle storie molto complesse, sentimenti forti, emozioni estreme.

La fonte di ispirazione è sempre intorno a noi: per ogni artista è essenziale osservare, cogliere le emozioni introspettive attraverso se stessi e gli altri, analizzare i comportamenti più banali come parlare o arrossire….cos’altro ancora?
Qualsiasi avvenimento che mi circonda, qualsiasi luogo visto, qualsiasi piccolo inaspettato evento diventa spunto d’osservazione e di riflessione che entra a far parte del mio bagaglio sia come uomo che inevitabilmente come regista. Dirigere un film per me è la passione vitale, è la necessità artistica con cui convivo ogni giorno, l’osservazione di sé e degli altri è quindi fondamentale, ma fa parte di un processo inconscio che poi si ritrova nei film senza quasi essersene resi conto.

Quindi, al di là di una sceneggiatura scritta nei minimi dettagli e particolari, lascia anche spazio all’improvvisazione? 
La sceneggiatura è una parte molto importante nel processo creativo che porta alla realizzazione di un film: è nella sceneggiatura che vengono delineati tutti i particolari della storia e i dettagli psicologici dei personaggi, ma in fase di realizzazione del film alcune situazioni possono cambiare e dare spunto a scene che magari in fase di scrittura non erano previste.

La stessa scena, girata da più registi, assume tonalità diverse, più o meno vibranti: a livello emotivo, qual è uno dei punti di forza dei suoi film?
Ogni regista ha il suo personalissimo modo di raccontare una storia, di trasmettere situazioni ed emozioni nel modo più diverso, più consono alla propria poetica. È difficile dire quale sia il punto di forza nei miei film a livello emotivo…quello che a me preme è far arrivare delle emozioni, cercando di veicolarle nel modo più diretto possibile, attraverso il primo piano di uno sguardo, l’intensità di una scena, la tensione narrativa che si viene a creare.

A quale modello letterario è maggiormente legato? E con quali registi italiani crede di avere delle affinità nel modo di raccontare?
Tutti i classici della letteratura: da Dostoevskij a Melville, da Kafka a Camus. Ho girato anche due film tratti da opere letterario: uno tratto proprio dal racconto Bartleby lo scrivano di Melville e poi Moishel tratto da Singer. Per quanto riguarda le affinità con i registi italiani, posso dire con chi mi piacerebbe tanto averle: ovviamente con il grande maestro Federico Fellini e con Michelangelo Antonioni.

Spesso gli elogi e il consenso del pubblico non sono diretti a creazioni nazionali, perché? Secondo lei si è creata una disaffezione nei confronti del cinema italiano?
Sì, di sicuro oggi c’è una disaffezione del pubblico verso il cinema italiano. Il mercato è infatti saturo del cinema americano, con le sue mega produzioni e i suoi super tecnologici effetti speciali. Il cinema italiano, da sempre per sua natura più legato a un concetto di semplicità e di narrazione del quotidiano, sembra aver perso un po’ di appeal nei confronti di uno spettatore sempre più veloce e poco incline a trovarsi davanti a una semplicità propria di un diverso modo d’intendere la settima arte.

Il più evidente parallelismo tra la poesia ed il mondo cinematografico:
Credo che tra l’arte poetica e quella cinematografica ci siano tanti parallelismi: entrambe si nutrono di non detti, di emozioni che l’autore cerca di trasmettere a un possibile utente. Le poesie sono un po’ come delle brevi immagini che lasciano spazio all’immaginazione, alla possibilità di far volare la fantasia verso orizzonti lontani e mai visti. Lo stesso fa il cinema: attraverso delle immagini proietta lo spettatore in un mondo altro dove non è mai stato.

Aria: cosa respiriamo

Ossido di Zolfo – 71%;  Monossido di Carbonio – 43%; Ossido di Azoto  – 29%;  Composti organici volatili – 26%; Ammoniaca  – 22%; PM10 – 2%: questi i contenuti.

I dati raccolti dalle centraline di rilevamento e dall’Inventario regionale delle sorgenti di emissione (Irse) parlano chiaro: nel 2002 (primo anno con il quale il confronto è possibile) in Toscana erano 32 i comuni con valori di inquinanti superiori a quelli di legge (Dm 60/02).

In queste realtà, che rappresentavano il 14% del territorio,  viveva il 50% della popolazione residente. L’altra metà dei toscani abitava in 255 comuni (l’86% del territorio) dove l’aria registra livelli di inquinanti inferiori a quelli consentiti.

A distanza di 10 anni, nel 2005, sono 20 i Comuni con inquinamento atmosferico superiore alle soglie di legge. Rappresentano il 7% del territorio ed ospitano il 32% della popolazione. Il 93% dei toscani, sul 63% del territorio regionale, vive in 267 Comuni dove l’aria è con inquinanti inferiori ai limiti.

I 20 Comuni dove si deve ‘risanare’ la qualità dell’aria si concentrano nell’area metropolitana e nelle zone più industrializzate. Sono Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Capannori, Cascina, Firenze, Signa, Bagno a Ripoli, Scandicci, Lastra a Signa, Lucca, Grosseto, Livorno, Montale, Montecatini Terme, Montelupo Fiorentino, Pisa, Porcari, Prato e Viareggio.

Queste realtà sono indicate nel PRRM come ‘zone di risanamento’, mentre sono ‘zone di mantenimento’ tutte le altre, dove si deve comunque operare per mantenere basso l’inquinamento atmosferico.

Grazie alle misure attuate a livello europeo, nazionale, regionale e locale, oggi si prevede che la qualità dell’aria migliorerà ulteriormente entro il 2010, con un abbassamento del livello dell’Ossido di Azoto del 20% ed un abbattimento del 15% delle polveri sottili Pm10

 

Fassino in Toscana per il Pd

Mercoledì 19 Fassino sarà dunque in provincia di Massa Carrara: alle 20 a Villafranca, località Castello di Malgrate, per una cena con gli elettori al ristorante “La Torre”, mentre alle 21.30 al Palazzo comunale di Carrara per un’iniziativa pubblica.

 

Giovedì 20 marzo Fassino toccherà altre tre province della regione partendo da Pisa: alle 10.30 sarà a Riglione per un incontro con i cittadini al circolo Arci, alle 13 sarà a pranzo all’Arci di Putignano, mentre alle 15 è prevista a Pisanova un’iniziativa alla Casa del popolo.

Alle 17.30 a Viareggio (Lucca), iniziativa pubblica al Centro congressi Principino. Alle 21 appuntamento a Campi Bisenzio (Firenze) per un’intervista pubblica al Teatro Dante.

Nato antipatico

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Non l’ho mai amato forse perchè mi ricorda una Fiorentina che voglio rimuovere dai miei neuroni.


Non l’ho mai amato fin dall’inizio è vero. Già non lo sopportavo da giocatore con le sue bizze da Cassano ante litterim.


Non l’ho mai amato da quel suo arrivare a Firenze con l’alone del protetto di Vittorione che, dopo una delle sue solite alzate di testa fece fuggire da Firenze, in un colpo solo, lo spumeggiante imperatore turco Terim e la bandiera Giancarlo Antognoni.

Bingo!


Il mitico Vittorio, quando tutti annichilimmo all’annuncio che lui sarebbe stato il nuovo allenatore della viola, ce lo presentò così:

“Tranquilli, è vero che non ha mai allenato, ma suo figlio va a scuola insieme al mio!”


Beh, se le cose stavano così che sciocchi noi.


Un curriculum di tutto rispetto di Cecchigoriana filosofia.

Me li sono fin da subito immaginati a Roma, quartiere Parioli, a far scendere dall’auto nera con lo chaffeur i pargoli al suono della campanella mattutina e loro due che, da fini intenditori di calcio, si soffermavano a filosofeggiare di pallone fra una brioche e un cappuccino.


Il compare di Vittorio sbarcò così a Firenze e si rese subito odioso a noi fiorentini così scettici per natura su tutto e tutti, con quel suo ciuffo vanitoso, con quella sua permalosità manifesta e sopratutto con quel suo credersi un santone della panchina quando invece aveva le scarpette da gioco appese al chiodo con ancora fresca, appiccicata su, l’erba del campo.


Mai allenato in vita sua, non aveva nemmeno il patentino per farlo che, ovviamente in men che non si dica arrivò al volo…


Alzò al cielo la Coppa Italia che aveva vinto Terim, sedendo in panca solo per la finale.

Correva l’anno 2001, il disastro era alle porte, ma lui e Vittorione gongolavano con la Coppa bevendo champagne…


L’anno dopo, quello più sciagurato, quando il furbetto capì che la società era allo sbando e la fine vicina, scappò da Firenze a gambe levate.

La colpa dello sfascio e della fuga non era sua ovviamente, ma di quei quattro tifosi un po’ incazzati che avevano la colpa, una sera, di aver osato dirgliene quattro a brutto muso.

Ne seguirono noiosi strascichi nelle aule giudiziarie.


Poi lasciò la Fiorentina e l’amico Vittorio precipitare nel baratro ed ebbe la fortuna che, da li a poco, di lui s’innamorò l’uomo dal portafoglio senza fondo: Moratti ed approdò, coperto d’oro sulla panca dell’Inter.

Il generoso presidente interista che come Vittorione sogna molto, oltre a pagarlo come un emiro gli mette a disposizione 40 / 50 giocatori: due / tre squadre intere!

C’è uno scudetto da vincere dopo anni e anni di delusioni sulla sponda nerazzura dei Navigli e non si bada certo a spese.


Il nostro eroe, finalmente, stavolta ce la fa!

Non sul campo, ma grazie al tribunale sportivo a seguito di Calciopoli, ma ce la fa!


E’ storia recente questa che del resto tutti sanno. Lo scudetto viene scucito dalle maglie della Juve che con una pedata finisce in B ed assegnato all’Inter.

Mancini e Moratti esultano per il tricolore! Ancora champagne a fiumi!


L’anno dopo (quello appena trascorso) con le squadre più forti penalizzate di moltissimi punti e la Juve in B sempre a causa di Calcipoli, l’Inter vince il suo primo scudetto vero, sul campo con lui condottiero in panca.

Ma chi l’avrebbe mai immaginato…


Lodi senza fine a Moratti e al fenomeno della panchina che intanto, da copione, viene sbattuto presto fuori dall’Europa che conta e deve rodersi il fegato a vedere il Milan alzare al cielo la sua ennesima Champions.


Nuovo giro, nuova corsa e eccoci arrivati alla cronaca.


L’Inter domina il torneo e va tutto bene. Ma il nostro eroe che fa? Rompe con lo staff medico dell’Inter. I dottori che non capiscono niente…

Non sanno curare gli atleti e a lui tapino, rimane con “solo” una trentina di giocatori da mandare in campo la domenica.

Gli arbitri poi, che cattivoni, ogni tanto fischiano una mezza azione contro la sua squadra e lui ha il coraggio di dire pio quando invece tace quando l’Inter, anche se non ne ha bisogno, viene favorita (spesso) in nome di quella legge non scirtta che si chiama sudditanza psicologica.

Poi la tragedia.

Da copione, esce di nuovo dalla Champions e lui quando è il momento di far quadrato invece che fa?
Si fa prendere dagli istersmi e sbotta e davanti ai microfoni, con un campionato quasi vinto da vincere dice:
Signori e signori a fine stagione me ne vado!

Con poche parole riesce nell’impresa di destabilizzare l’ambiente in mezzo nanosecondo. La squadra dove c’è chi lo sopportava a malapena sbotta contro di lui.

Figo si rifiuta di scendere in campo dalla panchina, Ibrahimovic viene intercettato dalle telecamere mentre prega a voce alta che se ne vada via, Materazzi sgomita in campo come un cavallo imbizzarrito e chissà cosa corre nella testa degli altri…

Come finira? Chissà se il nuovo mago delle panche italiche, riesce nella difficilissima impresa di perdere uno scudetto già vinto.

Ma intanto a lui interessa altro, è già con la mente altrove…
Londra, quartiere di Chelsea, dove un magnate russo proprietario della squadra inglese gli ha promesso tanto. Soldi, soldi, soldi….

Goodbye non ti rimpiangeremo mai!

Un piano per un’aria più pulita

Il Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della qualità dell’aria (PRRM), approvato oggi dalla Giunta regionale, aggiunge oltre 24 milioni di euro agli 83 circa che già sono stati stanziati dalla Regione (soprattutto nel settore dei trasporti e delle energie rinnovabili) per limitare l’inquinamento atmosferico.

Il PRRM traccia le linee che la Regione seguirà (e chiederà agli enti locali di seguire) nel triennio tra il 2008 e il 2010 per combattere le polveri sottili Pm10 e gli altri fattori inquinanti (ossidi di azoto, zolfo, carbonio, ammoniaca, ecc).

Il PRRM prevede norme soprattutto nei settori della mobilità, per il riscaldamento e per le attività produttive.

Strumenti operativi per l’attuazione del PRRM saranno piani-stralcio, incentivi e altre forme di agevolazione fiscale, reti di controllo sugli inquinanti ed accordi strategici con enti locali e altri soggetti (come quello già firmato con 30 Comuni toscani, che prevede 18 milioni di euro nel periodo 2007-2010 per rendere più fluida la mobilità, realizzare piste ciclabili, organizzare le domeniche ecologiche, far sostituire le vecchie caldaie con altre più efficienti, incentivazione all’acquisto di veicoli a basse emissioni, informare e sensibilizzare i cittadini).

Tra i provvedimenti più significativi previsti dal PRRM ci sono:

 


– incentivi ai privati per cambiare le vecchie auto con altre meno inquinanti (gpl e metano);
– obbligo di filtri antiparticolato da installare sul mezzi di trasporto pubblico;
– proposta di limitare la velocità nei tratti autostradali vicini ai centri urbani;
– una maggiore diffusione di distributori di gas metano e gpl per auto;
– riduzione del bollo auto per i veicoli a gpl o metano;
– incentivi per la sostituzione di vecchie caldaie con altre con minori emissioni;
– installazione di prese elettriche per le navi nei porti, in modo da evitare che tengano accesi i motori per produrre energia;
– elaborazione di norme per l’uso di combustibili vegetali, oli e combustibili liquidi;
– approvazione legge quadro sulla qualità dell’aria;
– redazione dei piani-stralcio attuativi.

Con i piani-stralcio verranno inoltre definiti limiti per le emissioni degli impianti industriali, miglioramenti tecnologici per limitare l’inquinamento delle centrali geotermiche e la conversione a metano delle centrali elettriche di Piombino e Livorno.

Va inoltre sottolineata la scelta di realizzare una rete di rilevamento della micropolveri Pm2,5 e di altri inquinanti come NO2 (biossido di azoto), NOX (ossido di azoto), CO (ossido di carbonio), C6H6 (benzene) e SO2 (biossido di zolfo).

Un maggiore controllo sarà garantito anche dall’ottimizzazione della rete delle centraline di controllo dell’aria già esistenti, dall’aggiornamento dell’Inventario delle sorgenti di emissione (Irse) ogni due anni per quanto riguarda il monitoraggio degli inquinanti e ogni anno per i gas serra, dal potenziamento del Centro dati sulla qualità dell’aria e dell’Osservatorio sul Protocollo di Kyoto, ma anche dalla nascita di un Centro di modellistica per l’inquinamento atmosferico, che metterà in relazione sorgenti di inquinamento e moti meteorologici per aiutare a fare le giuste scelte operative.

Insetto killer per pini marittimi

L’appello è stato lanciato alla comunità scientifica internazionale, per trovare un sistema di lotta naturale in grado di arginare gli attacchi parassitari. Domani, mercoledì 19 marzo, la commissione territorio e ambiente del Consiglio Regionale della Toscana incontrerà in un’audizione l’assessore regionale alla difesa del suolo e i presidenti dei parchi della Maremma e di Migliarino, San Rossore Massaciuccoli, insieme ad alcuni esperti.

“Il paesaggio toscano sulla nostra costa purtroppo è a rischio, in questi giorni si è avuta la certezza della potenza infestante dell’insetto parassita, il matsucoccu feytaudi, proveniente dal Marocco e dalla Francia, che fa rinsecchire le più suggestive pinete del mondo, i pini granducali, e le mette a serio rischio di abbattimenti, in grado di cancellare parte del bel paesaggio, panorama e scorci d’autore”. Così Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione ambiente e territorio del Consiglio Regionale, lancerà domani l’appello internazionale, anche attraverso un video su You Tube, per fermare l’insetto killer che sta uccidendo i pini marittimi della Toscana.

“E’ arrivato nella nostra Regione – spiega il presidente della Commissione Ambiente e Territorio – grazie al commercio di materiale legnoso infestato, i primi focolai sono stati avvertiti due anni fa colpendo diverse aree della Toscana. Ma il vero dramma è per i pini marittini tra Calambrone, Tirrenia, San Rossore e la Maremma. Il parassita non è stato debellato in nessuna parte d’Italia ed è un problema molto serio anche per il danno paesaggistico A vederli si resta senza parole: sembra siano stati uccisi dal napalm o dalle piogge acide. Sono già 216 gli ettari con circa 10mila pini marittimi da abbattere”.

“A questo punto – conclude D’Angelis – occorre affrontare l’emergenza con un impegno eccezionale: i nostri parchi hanno fatto il possibile ma occorre fare appello al mondo della ricerca scientifica internazionale per affrontare una la lotta biotecnica in grado di evitare un attacco generalizzato di più difficile gestione. Inoltre occorrono risorse per la rapida ricostruzione del paesaggio, per costituire una nuova fascia boscata anche concentrandosi nella ricerca di pini resistenti all’attacco dell’insetto”.

Caldaie, campagna di controlli

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L’immagine è chiara: una caldaia su uno sfondo che raffigura un prato e un cielo azzurro. Così l’assessorato e la direzione ambiente, insieme alla Tecnocivis S.p.A., l’associazione che dal 2005 è affidataria del Comune di Firenze per la gestione, la verifica e il controllo, vogliono informare i cittadini su come essere più sicuri.

Non solo saranno appesi per le vie della città manifesti di 6 metri per 3 con l’iimagine della campagna e lo slogan, ma anche verrà recapitata a domicilio una guida informativa, una sorta di vademecum per avere impianti termici sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico. Come noto, secondo la legge nazionale (Legge 10/1991 e successive modifiche) i proprietari di impianti termici sono obbligati al rispetto di una serie di norme di manutenzione e di esercizio, che riguardano sicurezza, risparmio energetico e limiti di emissioni inquinanti.

Con la Campagna per il controllo degli impianti termici, il Comune di Firenze offre a tutti i proprietari la possibilità di aderire (al costo di 10 euro per impianti fino a 35kw: i più diffusi cioè le caldaie ‘termosingolo’) e di ottemperare a tutti gli obblighi di legge mediante un’autocertificazione, rivolgendosi al proprio manutentore di fiducia. Presto la guida sarà disponibile anche sui siti internet del Comune e di Tecnocivis (www.comune.fi.it e www.tecnocivis.com ) insieme alla Carta dei servizi, stilata per garantire la qualità del servizio e la soddisfazione di cittadini ed istituzioni che si rivolgono alla società affidataria dell’attività di verifica e di controllo.

Sarà poi possibile chiedere chiarimenti sulle modalità di adesione alla Campagna, telefonando al numero verde 800 031 606 (con operatore, attivo dal lunedi al venerdi orario 8-20) oppure rivolgendosi direttamente agli sportelli informativi cittadini riportati in calce. Questa attività prosegue sulla strada di fornire ai cittadini un servizio importante innanzitutto per la loro sicurezza, per la tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria, con effetti utili a garantire la funzionalità degli impianti termici e la loro economia di esercizio.

Il progetto ha previsto un tavolo di confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria per precisare le linee del Regolamento comunale in materia di controllo degli impianti termici. Dal piano di lavoro partecipato è nata una campagna di comunicazione integrata con l’obiettivo di fornire una completa e puntuale informazione anche ai manutentori e ai professionisti del settore. Per informazioni, è possibile rivolgersi a vari sportelli Tecnovicis aperti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18,30.

Questi gli orari e gli indirizzi delle sedi Tecnovicis:

Sportello Tecnocivis zona Campo di Marte
Via Fra’ Domenico Buonvicini, n. 12/r – CAP 50132
Tel.: 055 55 35 112 Fax 055 55 32 030

Sportello Tecnocivis zona Isolotto-Legnaia (Sede centrale)
Via Viani, n. 78/80 – CAP 50142
Tel.: 055 78 74 615 Fax 055 78 30 698

Sportello Tecnocivis zona Novoli-Rifredi
Via Valdichiana n. 48/L – CAP 50127
Tel: 055 44 70 002 Fax 055 42 65 092

Canottieri Comunali di successo su due fronti

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Esordio stagionale vincente. Una canoa vinta e portata in riva all’Arno per la Comunali Firenze, la società del Ponte da Verrazzano, premio ricevuto dopo i risultati complessivi della prima gara della stagione di canoa fluviale che si è svolta a Città di Castello sul fiume Tevere. La squadra allenata da Niccolò Pandolfini ha piazzato diversi atleti sul podio. Si è cominciato sabato 15 marzo con la gara sprint, domenica 16 marzo, invece, è stata la volta della gara classica sulla distanza di oltre 2 chilometri. Nella canoa olimpica, a Viareggio nella disciplina della maratona, Susanna Cicali ha esordito con una vittoria.

Canoa fluviale. Nella gara sprint secondo posto di Costanza Bonaccorsi nel k1 femminile e terzo posto del fratello Lapo (alla prima gara in fluviale dopo le esperienze precedenti in canoa Olimpica). Emilio Pecchioli e Pandouet Spiganti sono stati secondi nel C2 ragazzi ed Elia Fianchisti secondo nel K1 senior.

Nelle gare classiche di domenica primo posto di Lapo Bonaccorsi nel K1 ragazzi e di Bruno Spiganti tra gli Esordienti.

Secondi posti per Martino Rogai nel C1 senior, Spiganti e Pecchioli nel C2 Ragazzi; Jacopo Toccafondi e Giacomo Sottili sono stati terzi nel C2 Cadetti.

Canoa olimpica. Ottima anche la prestazione della squadra diretta da Marco Guazzini impegnata nella prova internazionale di maratona. Sui 21 chilometri della prova femminile successo assoluto nel K1 di Susanna Cicali (ormai sulle orme della più nota sorella Stefania). Esaltante secondo posto per la coppia del K2 senior formata da Francesco Baldi e Matteo Graziani che hanno gareggiato sui 28 chilometri e hanno sfiorato un clamoroso successo cedendo solo allo sprint. Terzi invece Filippo Fioravanti e Alessandro Martire Giuntini nel K2 ragazzi sui 21 chilometri.

Nel settore Master primi nelle rispettive categorie Giovanni Mazzoleni e Giancarlo Fianchisti nel K1, secondi Giuseppe Baffigi e Antonio Rogai nel K2.

L’ex supermarket si trasforma

Il progetto di nuovi alloggi ha ricevuto il finanziamento dallo Stato nell’ambito del decreto del 16 marzo 2006 di edilizia pubblica nelle grandi città, per un importo di 2 milioni 573.490 euro pari al 50% del costo complessivo dell’intervento. Il restante 50% sarà a carico di Casa spa (la cui quota azionaria del Comune Firenze è del 59%).

I nuovi alloggi (la cui superficie sarà compresa tra i 45 e i 75 metri quadrati) saranno concessi in affitto agevolato a nuclei familiari con provvedimento di sfratto esecutivo ed avranno precise caratteristiche sperimentali, orientate alla riduzione del consumo energetico, all’utilizzo di materiali e tecniche di bio-edilizia e senza barriere architettoniche. I

l via libera alla variante da parte dell’assemblea di palazzo Vecchio è l’atto conclusivo della procedura urbanistica.

L’area della ex fabbrica Longinotti, già parzialmente riqualificata con l’introduzione di un centro commerciale, di spazi per gli abitanti del quartiere e di due nuove piazze, sarà completata dalla creazione del nucleo abitativo. Il consiglio comunale ha inoltre approvato la richiesta avanzata dal quartiere 3 di dilatare lo spazio disponibile a 750 metri quadrati, in modo da permettere la concentrazione di alcuni servizi di quartiere quali  la ludoteca, l’Anagrafe e Stato Civile, l’Infolavoro, l’Anagrafe del lavoro, gli uffici Inps e l’Urp.

Fattori e i colleghi della “macchia”

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L’obiettivo della mostra è di documentare l’influenza di Fattori sulla produzione dei pittori di seconda generazione macchiaiola, che intrattennero con lui rapporti di vicinanza artistica e di amicizia, riconoscendogli indirettamente il ruolo di caposcuola, benché non fossero suoi allievi in senso stretto.

Le opere di Fattori sono perciò messe a confronto con i dipinti di otto artisti della generazione successiva, esponenti di spicco di quel Naturalismo che nei primi anni del Novecento ebbero tale successo da eclissare quello dei Macchiaioli.

Si tratta dei cugini Adolfo e Angelo Tommasi, Raffaello Sorbi, Eugenio Cecconi, Guglielmo Micheli, Ruggero Panerai, Francesco Gioli, Niccolò Cannicci, Egisto Ferroni, questi ultimi i tre maggiori esponenti del naturalismo toscano, la corrente che pur affondando le radici nella macchia, tendeva ad applicarsi ai temi della vita sociale e del lavoro dei campi, già riabilitati dal realismo di metà Ottocento.

Fino al 22 giugno

Biglietti: € 6,00 intero, € 3,50 ridotto. Il biglietto di ingresso consente anche la visita al Museo Capucci