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Il Reporter – Marzo 2019

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Il futuro e la strada per arrivarci

Nel suo fortunato saggio Connectography del 2016, il politologo indo-americano Parag Khanna supponeva che la geografia politica, così come l’abbiamo imparata a scuola, non fosse più sufficiente a spiegare un mondo che oggi compete sulle grandi connessioni più che sui confini nazionali. Autostrade, ferrovie, pipeline, cablaggi per internet e network virtuali disegnano mappe in cui i contorni degli stati sono sempre più sbiaditi.

Non è il territorio il campo di gara del grande gioco geopolitico, ma la connettività. E allora la “connettografia” si rivelerà scienza più buona a dare lettura del nostro tempo, perché a vincere, diceva Khanna, saranno i poteri e le persone meglio connessi.

Guardiamo ora a casa nostra. Alta velocità, aeroporto, tramvia, terza corsia dell’A1. Sulle grandi infrastrutture di collegamento c’è chi sostiene una soluzione e chi ne promuove una diversa, ognuno con argomenti sensati, progetti approvati e alternative già pronte. Poi quando si tratta di decidere sembra che l’unica cosa che conta sia sostenere il contrario del proprio avversario politico: dico di sì perché tu sostieni il no, blocco il finanziamento perché il tuo simbolo non è uguale al mio, troveremo un’altra soluzione perché questa l’avete chiesta voi.

Firenze è specchio di un paese in cui ogni volta che si parla di infrastrutture va a finire che si prova ma non si parte, si parte senza aver chiaro dove andare, si rimane incagliati e si torna daccapo. Senza uno sforzo comune che dia certezze e visione ai territori c’è il rischio di veder scappare un mondo che intanto corre a un passo così svelto. Partire in ritardo non significa solo trovarsi in svantaggio: significa mostrare scarsa iniziativa e mancanza di leadership. Non giova alla città, non aiuta l’ambiente, non crea lavoro e sviluppo. Progressisti o conservatori non c’entra, l’immobilismo è una terza via impraticabile.

Andrea Tani
[email protected]

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Le Volpi Rosse Menarini ad un passo dai playoff promozione

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Ultima partita interna per le Volpi Rosse Menarini che sabato 2 marzo alle 15.30 affronteranno al Palavalenti di Firenze la Polisportiva Disabili Foligno. La gara, valevole per il campionato di serie B arriva al termine di una settimana a dir poco entusiasmante per la squadra fiorentina che, nello scontro diretto a Rieti del turno precedente, ha avuto la meglio con un risultato che ha superato i 30 punti di scarto. Alla luce di questo successo, le Volpi Rosse Menarini di basket in carrozzina sono così prime a pari merito proprio con Rieti, ma con la differenza canestri a favore. Adesso, a due giornate dalla fine, alla squadra fiorentina basterà vincere sempre per assicurarsi, da prima in classifica, l’unico posto disponibile per i play off, risultato ampiamente insperato all’inizio della stagione.

Un traguardo impensabile

“Per la nostra società si avvicina un traguardo storico – afferma Ivano Nuti, presidente delle Volpi Rosse Menarini – ed un risultato che sarebbe stato impossibile senza il supporto di Menarini. Dall’anno della nostra nascita, nel 2011, siamo sempre cresciuti, ottenendo risultati migliori rispetto all’anno precedente. Questo è il momento migliore per raggiungere l’obiettivo dei play off, traguardo che va oltre ogni aspettativa. Oltre che per i ragazzi, sono contento anche per tutte le persone che gravitano intorno alla società e che hanno fatto delle Volpi Rosse Menarini parte integrante della loro vita quotidiana”.
“Siamo, ogni giorno di più, orgogliosi di aver scelto di supportare le Volpi Rosse Menarini, al di là dei risultati.– dichiara Valeria Speroni Cardi, direttore Corporate Press & Media Relations del Gruppo Menarini – e sapere che ci sono buone possibilità di raggiungere i play off non può che farci piacere, specialmente perché vengono ripagati i sacrifici di tutti i nostri atleti. Facciamo un grandissimo in bocca al lupo alla squadra per le prossime due partite”.

L’arte “prende casa” nelle scuole: il progetto residenze d’artista

L’arte contemporanea abita le scuole. Nasce da un un’idea di Valentina Gensini, direttore artistico de Le Murate. Progetti Arte Contemporanea in collaborazione con l’Assessorato e la Direzione Istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana il progetto di Residenze d’artista nelle scuole che per la prima volta vede mettere in atto uno scambio virtuoso tra scuola e giovani professionisti dell’arte. Il progetto vede le strutture scolastiche mettere a disposizione un’aula non utilizzata per accogliere un artista contemporaneo che lavora quotidianamente a scuola trasformando lo spazio nel suo atelier temporaneo. In cambio l’artista ospitato, offre un laboratorio gratuito per gli studenti dell’Istituto coinvolgendo di settimana in settimana classi diverse.

Le scuole aderenti al progetto

Le prime due scuole fiorentine ad aver aderito al progetto sono l’Istituto Comprensivo Oltrarno (via dei Cardatori, 3), grazie alla dirigente Paola Salmoiraghi, e l’Istituto Comprensivo Poliziano (viale Morgagni, 22), grazie al dirigente Alessandro Bussotti, che hanno accolto rispettivamente Rossella Liccione e Francesco Pellegrino.

Coabitazione e condivisione di esperienze

La condivisione di spazi e ambienti crea una relazione tra artista e “abitanti della scuola” siano essi alunni, personale docente o collaboratori scolastici, dando vita ad una piccola comunità sperimentale aperta ad esperienze laboratoriali altamente innovative. Tali esperienze sono sempre guidate, seguite e monitorate dal personale dell’associazione Mus.e, che supporta e incoraggia progetti inediti e sperimentali.

“Per appassionare i bambini al bello – ha sottolineato la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi – non c’è nulla di meglio che metterlo a contatto con i processi creativi e direttamente con la bellezza. È emozionante poter gustare dal vivo l’arte che si produce. Con questo progetto si permette ai più piccoli di avere della creazione artistica un’esperienza diretta. Questo non significa far diventare il bambino un ‘artista’ ma, piuttosto, agevolarlo nello sviluppo della creatività, nella capacità di affrontare problemi in maniera sempre diversa e innovativa”.

“Una sperimentazione nata in seno al progetto ToscanaIncontemporanea 2018 e condotta da Mus.e con il Comune di Firenze viene finalmente raccontata ai cittadini e condivisa con la comunità – spiega Valentina Gensini – Artisti qualificati ricevono uno spazio destinato ad atelier e lavorano all’interno di una scuola media, abitandola ogni giorno e offrendo agli studenti workshop sperimentali, strutturati in collaborazione con educatori, professori, dirigenti.

Questo progetto inedito riposiziona gli artisti all’interno della società civile portando l’arte contemporanea fuori dai musei e dai centri di produzione, con un risultato straordinario: gli artisti vengono accolti e trovano uno spazio esclusivo in cui lavorare, e le scuole beneficiano di una presenza costante e continuativa che incontra settimanalmente studenti e professori, con particolare attenzione a percorsi inclusivi, capaci di coinvolgere e stimolare l’intera comunità di bambini. Ringrazio gli Istituti Comprensivi Oltrarno e Poliziano per l’entusiasmo con cui hanno accolto il progetto, e gli artisti Liccione e Pellegrino per la disponibilità umana e professionale mostrata all’interno di questo percorso unico, concepito come una ricerca attenta a nuove forme di Comunità e di condivisione”

Gli artisti in residenza

E se Rossella Liccione, l’artista “in residenza” presso l’Istituto comprensivo Machiavelli, coinvolge i ragazzi nelle sue rielaborazioni in plexiglass realizzando installazioni ambientali e light box colorati, Francesco Pellegrino, “di stanza” all’Istituto Comprensivo Poliziano, fa sperimentare agli alunni un allargamento dell’idea di musica e suono attraverso la multimedialità, le tecnologie e le installazioni sonore interattive in cui i giovani studenti “suonano l’acqua” visualizzando le onde sonore.
Rossella Liccione vive ed opera a Firenze presso il suo laboratorio artistico, collaborando con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, affiancando i docenti nella Scuola di decorazione, dove ha conseguito il diploma Accademico di I livello in decorazione e successiva specializzazione di II livello in “Arti Visive e Discipline dello Spettacolo” e un Master in Textile. L’artista elabora un linguaggio di geometrie irregolari che sfruttano la luce e la trasparenza per esaltare l’intensità del colore.

Francesco Pellegrino è un artista multimediale e musicista; i suoi lavori includono musica elettroacustica, performance e installazioni. Come musicista si esibisce in concerti elettroacustici per strumenti vari (tra cui sax, tromba, clarinetto e vari oggetti) e live electronics; suona nel trio elettroacustico3D3, con Maurizio Montini e Andrea Venturoli. Come artista crea installazioni della forte componente sonora, ambienti immersivi, inviti alla contemplazione. Le sue installazioni sono state esposte a Firenze, Livorno, Stoccolma, Città del Messico, Chongquing ed altre.

Fiorentina Basket in finale di Coppa Italia

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La Fiorentina Basket annuncia l’accordo siglato con il giocatore Salvatore Genovese fino al giugno 2020. L’atleta proveniente dalla società Apu Gsa Udine si è unito alla squadra nella giornata di ieri e debutterà stasera nella gara di Coppa Italia contro San Severo.
“Con Salvatore – afferma Niccolai – riprendiamo un discorso interrotto in estate. Noi chiaramente volevamo confermarlo ma per lui l’offerta arrivata dall’A2 di Udine era troppo allettante. Non appena si è presentata l’opportunità di riportarlo a Firenze non ce la siamo fatta sfuggire, anche per continuare nella costruzione e programmazione di un roster che nell’ottica del nostro ciclo triennale possa essere sempre più competitivo. Credo che Totò con la sua personalità e pericolosità perimetrale possa dare una mano importante alla crescita del gruppo”.

In uscita due giocatori

Contestualmente la società viola ha liberato i giocatori Riccardo Iattoni e Corrado Bianconi permettendo loro di approdare rispettivamente a Montecatini Basketball e al Rossella Virtus Civitanova Marche. La società, lo staff tecnico e la squadra ringraziano i due atleti per l’impegno profuso in campo oltre che per la professionalità e l’umanità messe a disposizione della All Food Fiorentina.
“Ringrazio Riccardo e Corrado per il contributo che ci hanno dato – commenta ancora coach Niccolai – sia sotto il profilo tecnico che umano, perché ho conosciuto due ragazzi davvero seri e professionali. C’era il rischio reale che nel proseguo della stagione avrebbero potuto trovare pochissimo spazio, quindi insieme abbiamo concordato la scelta di mettersi in gioco in altre realtà dove potranno avere più minutaggio e visibilità”.

Le novità di Mida 2019, la mostra dell’artigianato di Firenze

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Due mostre dentro la Mostra; il grande ritorno di eccellenze dell’artigianato italiano; un focus sulle produzioni fiorentine e toscane. Sono questi alcuni degli ingredienti principali dell’83ma Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, MIDA 2019, completamente rinnovata nella veste e nei contenuti, che andrà in scena dal 24 aprile al primo maggio nei 55mila metri quadrati della Fortezza da Basso.

Tante le novità per un’edizione che si preannuncia emozionante, con un ventaglio di nuovi progetti ad alto contenuto culturale. A partire dall’omaggio a Firenze e alla Toscana, al centro di due grandi mostre allestite in Fortezza: Firenze su misura: Wunderkammer e Le sette meraviglie della Toscana.

Firenze su misura

Firenze su misura è la mostra promossa da Fondazione CR Firenze e curata da OMA – Osservatorio Mestieri d’Arte e Gruppo Editoriale con l’allestimento di Eligo Studio. Ispirandosi ai solidi platonici di Leonardo, verranno realizzate 6 stanze delle meraviglie che raccoglieranno opere iconiche di 60 maestri che lavorano a Firenze, suddivisi in sei categorie e racconteranno, con l’aiuto di video-documentari e lavorazioni in diretta, l’eccellenza del genio fiorentino. In omaggio anche a Leonardo da Vinci, nel 500esimo anniversario della morte.

Alabastro, ceramica, coltelleria, bronzo, marmo, oro e tabacco: sono alcune eccellenze del ‘saper fare’ toscano, al centro della mostra Le sette meraviglie della Toscana, l’evento curato da Once che porterà nei suggestivi spazi della Polveriera un ‘distillato’ di bellezza artigiana con una selezione di creazioni uniche dei più qualificati maestri del territorio.

Gli espositori internazionali della mostra dell’artigianato 2019 di Firenze

Il fascino di paesi lontani e poco conosciuti approda a MIDA 2019 con, tra le altre, una proposta che arriva dal paese più giovane al mondo, con il 60% della popolazione sotto i 30 anni: l’Iran, l’antica Persia. Tanti giovani artisti porteranno in Fortezza la forza magnetica e l’entusiasmo delle loro creazioni innovative.

Così Firenze, candidata a Città Creativa UNESCO 2019, diventa punto di incontro fra culture, con Due mondi da esplorare, l’iniziativa a cura del CICE (Centro italo-iraniano di cooperazione culturale e economica) in collaborazione con il Ministero dell’artigianato iraniano e il Touring Club Italiano, volta all’apertura di nuovi mercati in Europa.

mida 2019

Del mestiere di Leonardo: immaginare, progettare e realizzare il futuro è la proposta di Fondazione Architetti Firenze e Fondazione Giovanni Michelucci nel ricordo del genio di da Vinci. Obiettivo: raccontare il tema centrale del progetto, attraverso tre appuntamenti che si terranno nelle giornate del 25, 27 e 29 aprile, che prevedono incontri, tavole rotonde e laboratori. Al centro dell’attenzione il legame tra disegno e fare, fra design e artigianato, tra braccio e mente, con designer e artigiani alla ricerca di nuovi processi creativi.

I maker

Sul fronte dei giovani, nuovissima sarà la sezione riservata ai maker e all’artigianato digitale con attività aperte a tutti per conoscere da vicino l’artigianato di ultima generazione e la sue relazioni con le nuove tecnologie.

Un concentrato di novità che stanno facendo tornare in Fortezza grandi nomi come Savio Firmino Srl, una delle principali aziende italiane nel settore dell’arredamento, nata nel 1941 come bottega artigiana nel quartiere di Santo Spirito e cresciuta grazie al talento, alla passione e alla creatività di Guido Savio, designer italiano, scultore, intagliatore e produttore di arredi, che ha dato vita negli anni ad uno stile unico e inconfondibile, riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

Oggi l’Ufficio progettazione dell’azienda fiorentina collabora con l’Università di Firenze, l’Università di Siena e con aziende di alta tecnologia e istituti di ricerca nello sviluppo del proprio patrimonio intangibile attraverso attività di modellazione 3D, reverse engineering, realtà aumentata, virtuale e tecnologie innovative.

“Ci fa molto piacere tornare dopo tanti anni alla Mostra dell’Artigianato perché crediamo nel nuovo riposizionamento in alto di una fiera che ha rappresentato per decenni un appuntamento irrinunciabile per appassionati ed addetti ai lavori” – ha dichiarato Cosimo Savio, terza generazione di una realtà imprenditoriale che attingendo al ‘saper fare’ che crea bellezza e al prestigio di una storia unica e irripetibile, punta adesso allo sviluppo di nuovi processi innovativi unendo tecnologie avanzate e raffinatissima manualità. “Porteremo in Fortezza tutto il nostro know how fatto di competenze artigianali e tecnologiche – conclude Savio – con l’obiettivo di mostrare come solo quando la tecnologia viene messa al servizio dell’attività artigiana, il lavoro manuale è in grado di stare al passo con i tempi ed essere competitivo su scala globale”.

Informazioni sul sito della mostra internazionale dell’artigianato di Firenze.

Lungarno Marzo 2019 | 71

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Nel numero di Lungarno di Marzo 2019: “Ciò che non vediamo”, un reportage sulla quotidianità di chi vive la nostra città da un altro punto di vista; “Maledetta Primavera”, come resistere alla stagione degli amori e “Marie Kondo – veleno e antidoto”, cosa succede quando quelle responsabilità e doveri che siamo riusciti a schivare come proiettili ci si ripresentano sotto forma di un lavandino pieno di stoviglie, un cesto di panni da piegare o cassetti che implorano di essere svuotati.

Siete curiosi di sapere cosa succede in città? Dal reparto concerti vi consigliamo (fosse solo perché lo organizziamo noi) JOSEPHINE FOSTER LIVE al Circo Arci “Il Progesso” e degli ottimi C’Mon Tigre alla Flog. Assolutamente da non perdere lo spettacolo del “Blu Men Group” al Nelson Mandela Forum e l’appuntamento con TRK. SOUND CLUB di marzo.

A proposito, è il mese dei pesci, correte a leggere l’oroscopo!

Lungarno Marzo 2019
In copertina: “Tepidarium inclusivo” di Giovanni Colaneri

Primarie Pd, dove si vota a Firenze

Domenica 3 marzo 2019 il Partito Democratico sceglie il nuovo segretario nazionale e anche i componenti dell’assemblea nazionale. Le primarie del Pd a Firenze coinvolgono oltre 120 circoli dove sono allestiti i seggi.

Chi può votare

Possono votare tutti gli elettori e le elettrici che dichiarino, come prevedono le regole del Pd,  “di riconoscersi nella proposta politica del Partito democratico, di sostenerlo alle elezioni, e  che accettino di essere registrate nell’albo pubblico delle elettrici e degli elettori”.

Possono votare anche giovani tra i 16 anni (compiuti) e i 18 anni, chi si trova fuori sede (ad esempio studenti e lavoratori), i cittadini europei e quelli di altri Paesi con regolare permesso di soggiorno: in questi casi però è necessario essere registrati online (le operazioni che si sono concluse a fine febbraio).

Dove votare a Firenze e l’orario delle primarie del Pd

I seggi sono aperti dalle ore 8 alle 20, solo nella giornata di domenica 3 marzo. A Firenze e nella Città metropolitana sono interessati dalle primarie 123 circoli, 21 solo nel territorio del Comune di Firenze.  Per capire dove si trova il proprio seggio, il riferimento è la sezione elettorale riportata sulla propria tessera elettorale. Sul sito del Partitoelezioni Democratico si trova la lista dei seggi dove votare per le primarie del Pd a Firenze.

Cosa serve per partecipare

Un documento di riconoscimento, in corso di validità, e la tessera elettorale: ecco le due cose che vanno portate con sé al seggio delle primarie per poter votare. Ogni elettore, che non è iscritto al Pd, dovrà dare un contributo di almeno 2 euro, che sarà destinato al territorio di riferimento.

Quali sono i candidati

Sono 3 i candidati alla segreteria nazionale del Pd: Maurizio Martina, Roberto Giachetti e Nicola Zingaretti, votati dal Congresso del Pd nella prima fase delle primarie. Per esprimere la propria preferenza basta tracciare un segno su una sola delle liste all’assemblea nazionale collegata al candidato prescelto. Ecco il facsmile della scheda.

La psichedelia di Sun Araw dal vivo alla Sala Vanni

Forme distorte di dub, funk allucinato e improvvisazione a ruota libera. Tutto l’arsenale psichedelico di Sun Araw arriva alla Sala Vanni per il concerto in programma sabato 2 marzo alle 21.15, secondo appuntamento della rassegna Disconnect <code>.

Sun Araw in concerto a Firenze

Due anni dopo il successo riscosso dal celebre “Ancient Romans”, un vero e proprio disco cult nell’ambito della psichedelia contemporanea, e dall’album “Icon Give Thank” realizzato assieme a M. Geddes Gengras e alle leggende del roots reggae The Congos, Sun Araw ha raggiunto altre due tappe fondamentali per la sua carriera nel 2014. Da un lato la pubblicazione di “Belomancie”, lavoro la cui splendente gloria rarefatta ha conquistato la critica, dall’altro il prestigioso tandem dal vivo con Laraaji, pioniere dell’ethno-ambient già coinvolto negli anni Ottanta nella storica serie discografica “Ambient” di Brian Eno.

L’ultima configurazione della Sun Araw Band ha firmato l’anno scorso “Gazebo Effect”, descritto dallo stesso Stallones come “una passeggiata sonora notturna nelle profondità di un giardino di oggetti non-dimensionali”. Nello stesso anno l’attuale nucleo della Band, composto da Stallones e dal percussionista Jon Leland con l’aggiunta di Alex Gray, ha girato l’Europa in tour con una serie di re-interpretazioni improvvisate di materiale proveniente da “Belomancie”. Nel 2016 Sun Araw è stato protagonista di una speciale performance strumentale in ottetto per il Copenaghen Jazz Festival. Del 2017 invece, Saddle Of The Increat, un “Western psichedelico” che esplora il mito tra selvaggio west ed antica grecia. Per Cameron Stallones Hercules era un cowboy.

Nel gennaio del 2019 è uscito con Activated Clown, un live registrato a Braga (Portogallo) capace di catturare anche il più mutevole stato elettro-acustico che Sun Araw ci può regalare. Uscito per NNA Tapes comprende anche due suite jazz.

Disconnect, i prossimi appuntamenti

Il programma di Disconnect <code> in Sala Vanni proseguirà poi con la musica meditativa di Lawrence English e William Basinski (20 marzo). Gran Finale al Teatro Puccini con la trance digitale di Amnesia Scanner (30 aprile).  Per maggiori informazioni http://www.musicusconcentus.com.

Sun Araw a Firenze, i biglietti

Inizio concerto alle ore 21.15. Biglietto ridotto in prevendita su Circuito Box Office Toscana e TicketOne a 13 euro più diritti di prevendita, oppure intero alla porta 20 euro. Riduzioni alla porta per soci Coop, under 25 e soci Arci.

Nuovo patto per il lavoro e per l’impresa

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Un “patto per il lavoro e l’impresa” nell’area fiorentina che contribuisca, attraverso l’impegno e le idee di tutti i soggetti interessati, a qualificare lo sviluppo e a migliorare le condizioni dei lavoratori. È la proposta lanciata ieri dal presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini ai rappresentanti istituzionali e delle categorie economiche presenti alla Camera di Commercio di Firenze per l’incontro “Profili sociali dello sviluppo economico dell’area fiorentina” organizzato da Legacoop Toscana.

Nella città metropolitana di Firenze sono presenti 190 cooperative che operano in vari settori e contano più di 566 mila soci. Il valore della produzione è di oltre 2 miliardi di euro e il totale degli occupati è di quasi 15 mila persone.
“In un Paese che fatica e in una Toscana che vediamo avere due velocità, Firenze, per mantenere il proprio tenore di vita, si deve interrogare su tre questioni principali – ha detto il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini – la struttura della popolazione, che invecchia sempre più, i salari che non crescono e la fuga di tanti giovani che si rivolgono altrove per trovare opportunità di lavoro soddisfacenti. Apriamo un percorso per un patto per il lavoro e l’impresa nell’area fiorentina, finalizzato alla qualificazione dello sviluppo, come ad esempio introdurre nelle filiere e negli appalti un reddito minimo”.
Un percorso per un patto che, nell’idea di Legacoop Toscana, potrebbe partire proprio da Firenze e dalla Toscana centrale, con l’auspicio di potersi estendere in prospettiva a tutta la regione.

Toscana tra le regioni più dinamiche

Insieme a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, la Toscana è infatti secondo l’ultimo Rapporto annuale Irpet tra le regioni più dinamiche, pur in un quadro di bassa crescita, con la Toscana del centro che fa da traino allo sviluppo.

Quanto incide in questo trend il sistema locale fiorentino e quali sono i profili sociali che lo contraddistinguono? Urbano, plurispecializzato, con produttività e costo del lavoro elevati, elevata apertura commerciale e vocazione all’export, alta occupazione e bassa disoccupazione. Sono alcuni dei tratti caratteristici del sistema locale fiorentino delineati oggi nel corso dell’iniziativa dal direttore dell’Irpet Stefano Casini Benvenuti. “È un sistema aperto e ad alto potenziale – ha spiegato Casini Benvenuti – in cui tutti gli indicatori, dal valore aggiunto procapite a quello per unità di lavoro, dai consumi interni all’export all’estero, dalle unità di lavoro al numero di turisti, risultano maggiori rispetto al dato regionale”.

Alla tavola rotonda moderata da Ernesto Ferrara, giornalista di Repubblica Firenze, hanno preso parte Dario Nardella, sindaco di Firenze, Daniela Mori, presidente Unicoop Firenze, Luigi Salvadori, presidente Confindustria Firenze, Alberto Marini, direttore Confesercenti Firenze, Paola Galgani, segretaria generale Camera del lavoro metropolitana CGIL Firenze e Massimo Muratori, presidente Arca cooperativa sociale.

Terre di Toscana 2019: vini in mostra

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Vignaioli di nicchia e prestigiosi marchi internazionali, scelti tra i migliori presenti nella regione. Terre di Toscana 2019 per due giorni mette in vetrina 130 produttori, con 600 vini in degustazione e un calendario di eventi come show cooking e uno speciale percorso di degustazioni guidate.

La manifestazione, alla dodicesima edizione e promossa dal portale web L’acquaBuona, è ospitata a Lido di Camaiore, negli spazi di Una hotel Versilia, domenica 3 e lunedì 4 marzo.

Cosa sarà possibile degustare

Tanti i vini protagonisti, dal vino nobile di Montepulciano, alla vernaccia di San Gimignano, fino al Chianti Classico, ma anche denominazioni di nicchia come quelle che arrivano da Cortorna, dall’Isola del Giglio, dalle colline lucchesi e dalla Val di Cornia e dalla Val d’Orcia. Spazio inoltre a novità del settore con produzioni biologiche e biodinamiche.

In occasione dei 20 anni de L’AcquaBuona domenica 3 sono previste speciali degustazioni guidate (su prenotazione) che vedranno protagoniste esclusivamente le etichette dell’annata 1999. Spazio inoltre ai prodotti gastronomici , nell’area food, firmati da artigiani del guisto toscani e ai cooking show di “Golosizia”, lunedì 4 dalle 15 alle 18, che coinvolgeranno gli chef Lorenzo Stefanini, Stefano Terigi e Benedetto Rullo del ristorante Giglio di Lucca, Massimiliano Ciregia  dell’osteria del mare di Castiglion della Pescaia e Francesco D’Agostino de La Martinatica di Pietrasanta.

terre di toscana 2019

Terre di Toscana 2019, l’accredito, l’orario e le info utili

Terre di Toscana 2019 – eccellenza nel bicchiere” si svolge domenica 3 marzo dalle ore 11 alle 19 e lunedì 4 dalle 11 alle 18. L’ingresso costa 30 euro (20 euro il ridotto) con la possibilità per gli operatori professionali e per i giornalisti di richiedere l’accredito. Prevista infine una navetta gratuita per la stazione ferroviaria di Viareggio.