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Toscana Aeroporti: volano passeggeri e ricavi

Un anno da record per gli aeroporti di Firenze e Pisa, che nel 2018 hanno fatto segnare un nuovo primato per il numero di passeggeri atterrati e decollati dai due scali, superando quota 8 milioni: 2,7 milioni di passeggeri per Firenze, con un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente, e 5,5 milioni per Pisa (+4,4%). Crescono anche i ricavi, che sfiorano quota 132 milioni di euro (+9,2%).

I dati arrivano dal bilancio consolidato e dal progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018, approvato dal consiglio di amministrazione di Toscana Aeroporti, la società a cui fanno capo i due scali.

Risultati positivi secondo il presidente Marco Carrai: “Ci prepariamo ad affrontare con grande entusiasmo il 2019 che rappresenterà un anno storico per gli aeroporti toscani – dice – prenderanno infatti il via i lavori per l’ampliamento del Terminal di Pisa e quelli per la realizzazione della nuova pista e del nuovo Terminal di Firenze. Due progetti che rivoluzioneranno completamente la capacità e l’offerta di Toscana Aeroporti con prospettive di crescita particolarmente importanti”.

Il Vespucci di Firenze e il Galei di Pisa l’anno scorso sono stati collegati con 96 destinazioni, di cui 12 nazionali e 84 internazionali, grazie a 37 compagnie di cui il 40% circa rappresentato da low cost. In aumeno inoltre il traffico cargo con il 10% in più di voli e quasi 12mila tonnellate di merce e posta trasportata.

I numeri dell’aeroporto di Firenze

Nonostante i buoni risultati in termini di passeggeri, a pesare sullo scalo fiorentino è l’elevato numero di voli cancellati e dirottati, che nel 2018 sono stati 1200 con una perdita stimata di 126mila passeggeri. I motivi in un quarto dei casi sono state le condizioni meteo avverse, come il vento forte o la nebbia “a testimonianza dell’inadeguatezza dell’infrastruttura fiorentina”, scrive nella nota ufficiale Toscana Aeroporti, che adesso punta sulla nuova pista per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze.

A scegliere il Vespucci sono soprattutto i francesi (19,8% del totale), i tedeschi (18,7%) e gli italiani (14,1%).

I dati dell’aeroporto di Pisa

Al Galileo Galilei di Pisa cresce sia il traffico di linea internazionale (+5,6%), che rappresenta il 73,3% del totale passeggeri, sia quello nazionale (+0,8% rispetto al 2017). A scegliere lo scalo sono soprattutto gli italiani (26,7%), seguono i britannici (21,0%), gli spagnoli (10,3%) e  i tedeschi (7,2%). Il traffico cargo registra una crescita del 9,9% superando le 11mila tonnellate di merce e posta trasportate.

Giornate Fai di primavera in Toscana: i luoghi aperti

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Torna il fine settimana dedicato al patrimonio culturale italiano: sono 34 i luoghi aperti alle visite in Toscana per le giornate Fai di primavera, sabato 23 e domenica 24 marzo 2019. La stragrande maggioranza è visitabile da tutti versando un contributo simbolico (3 euro), alcune chicche invece sono riservate ai soci del Fondo ambiente italiano, a cui sarà comunque possibile iscriversi durante le due date.

Nell’elenco dei beni interessati da questa 27esima edizione antichi palazzi e moderne costruzioni che hanno una storia da raccontare. Molti di questi luoghi normalmente non sono accessibili e spalancano le porte grazie ai volontari del Fai e agli alunni-ciceroni delle scuole del territorio che porteranno il pubblico alla scoperta di edifici e monumenti grazie a visite guidate.

Le giornate Fai di primavera 2019 in Toscana, il meglio

Antico e moderno a confronto. Si va dal Castello Piccolomini di Triana nel grossetano, al Cisternone di Livorno, dallo stadio Franchi di Firenze alla Villa La Rondinella di Buonconvento, nel senese.

Da segnalare anche a Pontremoli, in provincia di Massa Carrara, cinque aperture eccezionali per raccontare il barocco pontremolese e poi le visite alla Fortezza spagnola sul Monte Argentario e quelle nella basilica di San Francesco a Siena, che spalanca le porte anche dell’oratorio di San Ludovico e San Gherardo, normalmente inaccessibile al pubblico.

Si potrà entrare inoltre in un bene Fai come il Teatrino di Vetriano (Pescaglia, Lucca), il più piccolo teatro storico del mondo, e conoscere vari beni, tra Firenze e Prato, legati al collezionista d’arte Carlo Palli. Vediamo allora la “mappa” dei luoghi da visitare provincia per provincia

Firenze e il Fai, tra il centro, San Salvi e lo stadio

Sono 3 le zone toccate quest’anno dalla manifestazione: piazza San Firenze, dove apre al pubblico l’antico complesso che oggi ospita il Museo Zeffirelli e l’Hotel Berini (quest’ultimo solo per i soci Fai); San Salvi per conoscere il cenacolo di Andrea del Sarto, la chiesa di San Michele e l’ex manicomio; Campo di Marte dove scoprire la storia dello stadio Artemio Franchi o dell’Istituto agronomico per l’Oltremare (oggi Agenzia italiana la cooperazione allo sviluppo).

A Campi Bisenzio invece apre ai visitatori il suggestivo archivio d’arte contemporanea del collezionista e gallerista Carlo Palli. Tutti i dettagli e gli orari nel nostro articolo dedicato ai luoghi aperti per le giornate Fai di primavera 2019 a Firenze.

Prato

Nel pratese è possibile entrare nella chiesa e nella canonica di San Lorenzo a Pizzi di Monte, esempio di architettura romanica, e nell’Art Hotel Museo, per scoprire le varie opere d’arte conservate ai diversi piani. Previste anche visite guidate alla mostra “Antonio Bueno e la neo avanguardia italiana” ospitata nell’archivio Carlo Palli, dentro la Limonaia della Fondazione Opera Santa Rita.

L’archivio Carlo Palli – Foto: Fai

Pistoia

Porte aperte al Teatro dei Risvegliati di Pistoia (oggi Teatro Manzoni), le cui origini risalgono al diciassettesimo secolo e che rende visitabili alcuni ambienti normalmente inaccessibili al pubblico, e all’Accademia d’arte Scalabrino di Montecatini Terme, che conserva un’interessante collezione di opere firmate da artisti locali tra cui Chini, Annigoni e Guttuso.

Le giornate di primavera a Pisa

Nel pisano è possibile vedere la Villa del Gombo nel Parco di San Rossore, all’interno della tenuta della Presidenza della Repubblica, ma anche le cappelle del convento di San Girolamo di Volterra con tutte le opere che ancora conservano.

Livorno e il suo cisternone

A Livorno i visitatori conosceranno i “segreti” del Cisternone progettato dall’architetto Pasquale Poccianti tra il 1829 ed il 1842 e inaugurato nello stesso anno dal Granduca Leopoldo II di Lorena. Si tratta di un gioiello dell’architettura e dell’ingegneria neoclassica italiana.

Lucca

In una frazione di Pescaglia è conservato un piccolo gioiello, che è diventato un bene del Fai ed è normalmente aperto alle visite, il Teatrino di Vetriano. Si tratta del teatro storico pubblico più piccolo al mondo secondo il “Guinness dei primati” del 1997: costruito nel 1890 è grande solo 71 metri quadrati, ma ha tutto quello che serve per spettacoli e recite. Sabato  23 è previsto uno spettacolo teatrale su prenotazione, mentre le visite si svolgono solo domenica 24.

Massa Carrara, i luoghi

Qui sono previste 5 aperture speciali per raccontare il barocco pontremolese, dall’Oratorio di Nostra Donna a Palazzo Bocconi Zucchi Castellini, da Palazzo Negri Dosi  a Palazzo Pavesi Ruschi fino a Villa dei Chosi (Dosi Delfini).

La Villa Dosi Delfini a Pontremoli

Le giornate del Fai a Siena

In città a Siena visite guidate alla basilica di San Francesco per scoprire la sua storia travagliata. All’interno dello stesso convento è visitabile anche l’oratorio dei Santi Ludovico e Gherardo, un ambiente interno solitamente chiuso al pubblico.

A San Gimignano apre alle visite la casa Campatelli, una delle famose torri, incorporata in un palazzo settecentesco perfettamente arredato, e lo Spedale di Santa Fina, che risale al Milleduecento. A Buonconvento infine tra i beni aperti per le giornate di primavera del Fai c’è Villa Rondinella, progettata dall’architetto Gino Chierici unisce eclettismo ottocentesco e stile liberty.

Arezzo

Nell’aretino invece sono in calendario visite guidate a Sansepolcro con itinerari all’ingresso delle tre antiche porte urbane: Porta Fiorentina (antica Porta della Pieve), Porta del Castello (antica Porta Montanara) e Porta Romana (antica Porta San Niccolò).

Grosseto, l’elenco dei beni aperti

Lungo l’elenco dei luoghi aperti per le giornate Fai di primavera nel grossetano, dov’è possibile vedere il castello di Castiglion del Torto (Cinigiano), il castello Piccolomini di Triana (quest’ultimo solo per i soci Fai), la Fortezza spagnola di Monte Argentario e, sempre all’Argentario, il cantiere navale  e l’Istituto tecnico Nautico Da Verrazzano . In programma inoltre visite guidate lungo le strade del borgo delle Rocchette di Fazio e in quelle di Roccalbegna.

Sul sito ufficiale del Fondo Ambiente Italiano la mappa completa e gli orari dei luoghi aperti per le giornate Fai di primavera 2019 in Toscana.

La Fiorentina va in tramvia per la trasferta / VIDEO

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In trasferta, a bordo della tramvia. La Fiorentina ha scelto la linea 2 della tramvia per arrivare fino all’aeroporto di Peretola, per poi prendere il volo per Cagliari in vista della partita in programma venerdì 15 alle ore 20.30.

A bordo del convoglio speciale sono saliti i giocatori accompagnati dallo staff della squadra al gran completo, tra i quali mister Pioli e il club manager Giancarlo Antognoni.

I viola sono saliti sul tram al capolinea di piazza dell’Unità, qui a dare il benvenuto c’era il sindaco Dario Nardella e l’assessore allo sport Andrea Vannucci oltre all’amministratore delegato di Gest Jean Luc Laugaa.  “Una giornata speciale per la tramvia di Firenze con i ragazzi della Fiorentina passeggeri d’eccezione – ha scritto il primo cittadino su Twitter – Anche la viola sceglie il mezzo di trasporto pubblico più ecologico della città”.

La Fiorentina, Chiesa e… la tramvia

Il sindaco ha chiesto un giudizio sulla tramvia anche a Federico Chiesa, che ha risposto con un sorriso dicendo: “Fantastica, approvata!”. Il video è poi stato postato su Instagram.

Una app sui luoghi di Cosimo I de’ Medici

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In un tocco è possibile avere le informazioni principali sui più grandi monumenti voluti dal granduca Cosimo I de’ Medici, grazie a una app da scaricare gratuitamente sullo smartphone. Il progetto è stato realizzato dall’Accademia delle Arti del Disegno, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Questa iniziativa fa parte del calendario di iniziative per 500 anni dalla nascita di Cosimo I e Caterina de’ Medici: nel comitato organizzatore degli eventi figura anche l’Accademia presieduta da Cristina Acidini. Proprio Cosimo I, il 12 gennaio 1563, fondò l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, il primo istituto pubblico di arte fondato nel mondo occidentale.

L’app e le conferenze su Cosimo I de’ Medici

Grazie alla app, curata da Carlo Francini, è possibile accedere a contenuti storicamente e artisticamente validati da un nutrito gruppo di studiosi di varie università ed istituzioni, che hanno sviluppato il progetto sotto l’egida dell’Accademia delle Arti del Disegno.

L’Accademia apre anche le porte della sede di Palazzo dei Beccai (in via Orsanmichele, 4) per il ciclo di conferenze a cura di Carlo Francini “COSIMO I mezzo_millennio”, tenute dagli accademici e aperte al pubblico.

Il 15 marzo (ore 17.30) è in programma la conferenza “Arte e Potere. Cosimo e la nascita dell’Accademia del Disegno”, tenuta dall’archivista dell’Accademia Enrico Sartoni e incentrata sul tema della nascita dell’Accademia e i rapporti del duca Cosimo con l’ambiente artistico fiorentino.

Conferenze_CosimoI_locandina

Seguiranno altri 4 incontri: il 5 aprile Francesco Vossilla affronterà il tema della scultura tra Bandinelli, Cellini e Ammannati, il 10 maggio Carlo Francini parlerà del rapporto tra Cosimo e Palazzo Vecchio, il 24 maggio Lorenzo Tanzini illustrerà la nascita sotto Cosimo della Toscana moderna e il 7 giugno Gianluca Belli mostrerà la Firenze cosimiana nel suo assetto urbano e nell’impronta monumentale. Il ciclo di lezioni riprenderà poi a settembre.

Nardella presenta la sua lista civica per le comunali

L’ex direttore Caritas Alessandro Martini, l’ex ambasciatore in Svizzera e Liechtenstein Marco Del Panta Ridolfi. Ma anche Duccio Manetti, attualmente Global Commercialization Manager per il mercato industriale di Nuovo Pignone. E poi Carlotta Filardi, promotrice e ispiratrice della “legge Carlotta” che ha abolito la visita fiscale ai malati oncologici in terapia. Sono tra i primi 21 nomi che figureranno a fianco del primo cittadino uscente nella lista civica “Nardella sindaco” alle prossime elezioni comunali.

Tutti cittadini che vengono da mondi diversi, in comune il desiderio di mettersi a disposizione per la città. “Nata per unire”, questo il motto della lista, come ha ricordato lo stesso Dario Nardella durante la presentazione alle Murate. “Il comune denominatore della lista – ha continuato Nardella – è dato dall”amore e dalla passione per Firenze. Infatti il simbolo che abbiamo scelto è il nostro giglio, sono i colori di Firenze”.

Quali sono i candidati della lista civica di Nardella per le comunali

Tra i candidati troviamo, inoltre, Gaelle Barrè, vicepresidente del Consiglio consolare dell’ambasciata di Francia a Roma, Eliana Canesi, imprenditrice nel settore dei parcheggi e vicepresidente dell’Associazione Noi per Firenze, Simona Caputo, bancaria occupata nel business internazionale, Melania Cristina Cotoi, guida turistica, Alessandro Dei, insegnante, da tempo impegnato nell’ambito del Calcio storico, Alberto Di Chiara, ex calciatore viola, Mohamed Fathi, studente, Luciana Fedi, imprenditrice nel settore digitale, Enzo Feliciani, dipendente Mibact, Leonardo Gestri, commerciante e presidente per otto anni dell’Unitalsi, Donatella Lippi, docente di storia della Medicina, Fiamma Meli, la più giovane, volontaria della Croce Rossa Italiana, Maria Grazia Monti, ex responsabile dei servizi di assistenza infermieristica ed ostetrica della Asl 10, Silvia Motroni, avvocato penalista, Francesco Sangermano, giornalista, Luca Santarelli, avvocato e giudice della commissione di primo grado del calcio storico, Maria Serena Valvolo, avvocato civilista e Presidente dell’Associazione culturale Un Fiore per la Fortezza.

“Puntiamo a fare un bel risultato” e a “riportare a votare per Firenze chi magari non ha votato fino ad oggi, chi si sente deluso, chi ha abbandonato la politica attiva e perso la speranza sulla città”, ha fatto presente Nardella. Non è finita qui, ci saranno presto altri nomi: “arriveremo a 36 e siamo anche al lavoro per avere una lista civica per Nardella sindaco in ogni consiglio di quartiere”, ha puntualizzato il sindaco.

Giochi d’acqua sulle rampe del Poggi

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Si riaccenderanno con la bella stagione. Cascate, ma anche giochi d’acqua tra le grotte, le fontane e i bacini che si trovano disseminati sotto piazzale Michelangelo, lungo le cosiddette “rampe del Poggi”: il sistema di strade, percorsi pedonali, scalinate, giardini, realizzato su tre livelli, fino a Torre San Niccolò, nella seconda metà dell’Ottocento da Giuseppe Poggi.

Va avanti il progetto di restauro che ora si arricchisce di un tassello importante: una grande cisterna da 27mila litri, che sarà usata per far tornare in azione questo suggestivo complesso di giochi d’acqua a partire dal mese di maggio, quando è prevista la fine degli interventi di recupero, finanziati grazie all’art bonus dalla Fondazione Cr Firenze con 2 milioni e mezzo di euro.

Il nuovo sistema di giochi d’acqua sulle rampe del Poggi

In passato l’intero sistema era alimentato dalle sorgenti di Gamberaia e Alinari, ma durante i lavori gli esperti hanno scoperto che è impossibile tornare alla situazione originaria, a causa di interruzioni e problemi al complesso reticolo progettato dal Poggi e realizzato tra il 1872 e il 1876, all’epoca di Firenze Capitale.

Così è stato ideato un impianto idrico sostenibile sia dal punto di via ambientale sia per i costi di gestione, che è basato sul ricircolo alimentato con acqua di pozzo, senza attingere dalla rete idrica cittadina. L’intera struttura sarà poi controllata grazie a un software.

Il percorso dell’acqua sarà quello originario, con la caduta dal livello più alto al livello più basso delle Rampe, fino a raggiungere le due vasche che si trovano di lato a Torre San Niccolò, per un totale di quasi 260mila litri di acqua.

restauro rampe Poggi

I lavori di restauro

Il restauro è iniziato lo scorso luglio ed è curato dal servizio belle arti e fabbrica di Palazzo Vecchio (Comune di Firenze) insieme ai tecnici della direzione Ambiente. Gli interventi hanno interessato le 5 grotte e la grande vasca, recuperando e ripulendo le superfici decorate. Inoltre, grazie alla documentazione d’archivio, è stato possibile individuare le piante che rivestivano le scogliere, le grotte e i bacini.

“L’avanzamento del restauro – dice il direttore generale della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – comincia a mostrare la magnificenza di quest’imponente opera che la Fondazione ha voluto restituire alla città. Questo nuovo importante step dei lavori consentirà di recuperare l’elemento più significativo del disegno dell’architetto Poggi: l’acqua in una fusione tra natura, artificio e monumento architettonico”.

Nardella e Tombari inaugurano le Rampe del Poggi

Sciopero per il clima: il 15 marzo studenti in piazza a Firenze

Basta parole, servono azioni concrete contro i cambiamenti climatici. È questa la richiesta dei più giovani, che in tutto il mondo si danno appuntamento in piazza per il Climate Strike uno sciopero, venerdì 15 marzo, per il clima indetto dal movimento Fridays For Future.

Una manifestazione globale che coinvolge in primo luogo gli studenti, ma è aperta a tutti coloro che abbiano a cuore il tema del riscaldamento globale: genitori, professori, normali cittadini.

Lo sciopero per il clima a Firenze

A Firenze la manifestazione degli studenti delle scuole superiori e dell’Università partirà alle ore 9.00 da piazza Santa Croce, per poi arrivare in piazza Santissima Annunziata. Né bandiere né simboli, durante il corteo, dicono gli organizzatori, saranno accettati solo  “cartelloni che mettano in risalto il tema dell’emergenza climatica e ambientale”.

Leggi l’aggiornamento: Sciopero per il clima, a Firenze 10mila in piazza

Secondo Fridays For Future Firenze le istituzioni dell’Unione Europea, il governo italiano e le amministrazioni locali hanno “messo il pianeta e il futuro di tutti in secondo piano rispetto agli interessi economici di pochi, esponendoci a rischi che ledono i nostri diritti umani fondamentali a vivere in un ambiente sano”, si legge in un comunicato.

“Fino ad oggi – continua la nota – anche a Firenze e in Toscana le politiche locali non sono state in grado di tutelare il clima ed il territorio. Favorendo opere ad alto impatto ambientale, dannose per il clima e rischiose per la salute dei cittadini, sono andate in direzione opposta a quella necessaria per garantire uno sviluppo sostenibile”.

Greta Thunberg e la nascita dello sciopero degli studenti per il clima

Questa grande marcia internazionale per il clima prende ispirazione da Greta Thunberg, la ragazzina svedese che a soli 16 anni ha iniziato a scioperare perché il problema del riscaldamento globale sia affrontato dai grandi del mondo: il 20 agosto 2018, per la prima volta, si è seduta davanti al Parlamento del suo Paese imbracciando un cartello con su scirro “sciopero della scuola per il clima”.

Poi ha continuato a manifestare ogni venerdì e la sua protesta è stata d’impulso per la nascita dei Fridays for future, movimenti nati dal basso in molti Paesi, non legati ad alcun schieramento politico, e formati soprattutto da studenti giovanissimi, che ora stanno coinvolgendo persone di ogni età.

Sul profilo Facebook del movimento Fridays for Future fiorentino gli aggiornamenti sullo sciopero per il clima di Firenze.

Giornata Fai di primavera 2019: a Firenze 8 luoghi aperti

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Il cenacolo di Andrea del Sarto e l’Hotel Bernini, lo stadio Franchi e quella che fu la sede dell’Istituto agronomico d’Oltremare. Le giornate Fai di primavera 2019, tra Firenze e l’hinterland, coinvolgono spazi diversi: ci sono scrigni d’arte di solito accessibili a tutti, ma snobbati dal grande pubblico, e luoghi normalmente chiusi ai visitatori, che per l’occasione si mettono in mostra. E poi famosi edifici, come lo stadio comunale, da scoprire da un diverso punto di vista.

Le date, come da tradizione, coincidono con il primo fine settimana di primavera: sabato 23 e domenica 24 marzo, quando i volontari del Fondo Ambiente Italiano insieme agli alunni-ciceroni delle scuole superiori accompagneranno i cittadini alla scoperta di beni architettonici e artistici del territorio, coinvolgendo 430 città in tutta Italia. Tutti questi luoghi sono visitabili versando un contributo di almeno 3 euro.

Giornate del Fai a Firenze: alla scoperta di San Salvi

Uno dei protagonisti delle giornate del Fai a Firenze è San Salvi, un luogo simbolo che unisce storia antica della città, evoluzione moderna e speranze di rinascita, tra gli antichi affreschi del cenacolo e l’ex manicomio.

Sarà possibile così conoscere il cenacolo di Andrea del Sarto, un bene normalmente aperto al pubblico, ma sul quale gli alunni delle scuole superiori cittadine getteranno una nuova luce grazie alle loro spiegazioni. L’apertura è fissata sabato e domenica, con orario 10-17.

Apre le porte anche la vicina chiesa di San Michele, le cui origini risalgono all’anno Mille. A questo luogo è legata la storia di opere come il Battesimo di Cristo di Verrocchio e Leonardo (oggi conservata agli Uffizi). L’orario va dalle 10 alle 17 sabato e dalle 12 alle 17 domenica.

Sabato e domenica (ore 10-17) sarà possibile anche scoprire l’ex ospedale pediatrico di San Salvi, inaugurato nel 1891 e progettato da Giacomo Roster, che ideò un grande villaggio con edifici collegati da corridoi terrazzati e gallerie sotterranee, un vasto parco chiuso da mura di cinta.

Cenacolo Andrea del Sarto

L’elenco dei beni aperti nel centro storico

Nel cuore della città, in piazza San Firenze apre le porte sabato e domenica (ore 14-17) l’Hotel Bernini Palace (solo per i soci Fai), che nel corso della sua storia iniziata nella metà del Settecento ha avuto innumerevoli denominazioni: Scudo di Francia, Hotel Parlamento, Columbia. Le decorazioni al suo interno risalgono all’epoca di Firenze Capitale, da non perdere anche il grandioso salone del Parlamento.

A poca distanza, sempre sabato e domenica (ore 10-17) gli alunni-ciceroni delle scuole porteranno il pubblico alla scoperta del complesso di San Firenze, tra i maggiori esempi del barocco in Toscana, ora sede del Museo Zeffirelli di cui in occasione delle giornate di primavera sarà possibile vedere la sala dedicata a Maria Callas e alcuni ambienti normalmente chiusi al pubblico, come lo studio del maestro del cinema.

Complesso San Firenze Fai

Dallo stadio all’Istituto agronomico per l’Oltremare

Le giornate del Fai saranno anche l’occasione per scoprire la storia della “casa” della Fiorentina, lo stadio Artemio Franchi progettato da Pier Luigi Nervi e che ancora oggi è oggetto di studio da parte di architetti di tutto il mondo, con visite guidate solo nella giornata di domenica dalle ore 10 alle 17.

Sempre a Campo di Marte, in via Cocchi, sabato e domenica (ore 10-17) la sede fiorentina dell’agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo, conosciuta da molti fiorentini come l’Istituto agronomico d’Oltremare, spalanca le porte al pubblico, per svelare i suoi “segreti”, quelli dell’edificio di metà Novecento, ma anche il suo museo agrario tropicale e il giardino che conserva oltre 350 specie di piante tropicali e subtropicali.

Leggi anche: i luoghi aperti in Toscana per le giornate Fai di primavera

luoghi parti giornate fai

Lo stadio Artemio Franchi, foto: Fai

Le giornate Fai a Campi Bisenzio

Nell’area fiorentina, a Campi Bisenzio, c’è infine la possibilità di entrare nell’archivio Carlo Palli, collezionista, gallerista e responsabile d’asta per le maggiori case d’asta italiane. A Capalle (Macrolotto 2 via San Leonardo da Porto Maurizio, 18) sono conservati opere, testimonianze, libri che racchiudono oltre 50 anni di esperienza nel mondo dell’arte moderna. Sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00 e domenica dalle 10.30 alle 18 sarà possibile visitare una parte significativa della collezione.

Sul sito ufficiale tutti i luoghi aperti a Firenze per le giornate del Fai 2019.

Tanti auguri Batigol: compleanno in piazza della Signoria per il Re Leone

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Una grande festa in piazza per festeggiare i 50 anni di Gabriel Batistuta. Sarà un compleanno speciale per il “Re Leone” che domenica 31 marzo, dalle 18 alle 20 circa, sarà in piazza della Signoria, nella “sua” Firenze, per ricevere l’abbraccio e gli auguri di tutto il popolo viola.

Il compleanno di Batistuta a Firenze

“Un compleanno speciale – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella – per rendere un tributo pubblico e partecipato ad un uomo che rappresenta una delle pagine più importanti ed emozionanti della storia calcistica della città e che ha saputo instaurare con Firenze, di cui è anche cittadino onorario, un rapporto indissolubile dovuto alle capacità di impersonare i valori di correttezza e di rispetto delle regole e del prossimo. Sarà una bella serata per festeggiare tutti insieme il compleanno del nostro Re Leone”.

Batistuta: ”Un onore festeggiare nella mia Firenze”

“Sarà un onore ed una grande gioia – ha aggiunto Batistuta in un messaggio – poter festeggiare questo traguardo importante insieme alla mia Firenze, quella città che mi ha accolto come un figlio sin dal primo giorno del mio arrivo e la quale, tutt’ora, reputo la mia seconda casa. A presto, con affetto. Bati”.

La festa, in collaborazione con il Comune di Firenze, è organizzata da SenseMedia, casa di produzione cinematografica che sta realizzando e producendo “El Número Nueve”, docufilm sulla vita e la carriera di Batistuta.

Viaggio per immagini nella cultura coreana al Florence Korea Film Fest

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Quarantacinque titoli tra corti e lungometraggi, realtà virtuale, ospiti speciali, mostre, masterclass per appassionati, fare festa al Buh! e indossare il tipico abito da cerimonia coreano. Tutto questo e  molto altro dal 21 al 28 di marzo al cinema La Compagnia, per il primo appuntamento della primavera del cinema Orientale dedicato al Florence Korea Film Fest.

Un festival da vivere, per imparare a conoscere la cultura coreana, tra benessere, contraddizioni e nodi irrisolti, come emerge dalle tante proposte della 17esima edizione, che raccoglie insieme riflessioni sui futuri distopici e omaggia i grandi registi.

Si vedrà infatti il ritorno sul  grande schermo di maestri del calibro di Kim Ki-duk (regista di Ferro 3 – La casa Vuota) con il suo nuovo “Human, space, time and human” che esplora i confini dell’umanità e della moralità seguendo le vicende di vari personaggi in viaggio su una nave.

Passato e futuro insieme al festival. Per la prima volta, infatti, sarà possibile indossare lo speciale visore VR Gear con Controller e con la tecnologia del Samsung S9+ ed esplorare le storie narrate nei film dal loro interno, guardare e muoversi in tutte le direzioni, grazie alla realtà virtuale. Sarà possibile usare il visore in queste quattro pellicole: “An Obituary”, “Eyes in the red wind”, “Bloodless” di Gina Kim, vincitore del premio Best VR Story alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2017, e “Space X Girl”.

Chi invece non ama gli effetti speciali, dal 20 al 30 marzo all’Istituto Europeo di Design (IED, via Bufalini 6r) potrà visitare la mostra dedicata ai 100 anni di cinema coreano. 30 locandine e manifesti dei film di Park Chan-wook (regista di Old Boy), Kim Ki-duk, Bong Joon-ho,  Lee Chang-dong e altri.

Korea Film Fest 2019

L’ospite speciale di questa edizione del festival, Jung Woo-Sung, interprete di ruoli diventati iconici nel cinema coreano, sarà omaggiato con 6 titoli dedicati al suo poliedrico percorso artistico e sarà presente in sala la sera del 23 marzo con la consegna del “Florence Korea Film Fest Award” e del Pegaso della Regione Toscana. Sarà inoltre possibile incontrarlo durante la masterclass, che sarà animata dalla doppia presenza dell’attore  e del regista Kim Jee-Woon. Insieme per la prima volta sul set nel 2008 con “The Good, The Bad, The Weird” a distanza di 10 anni hanno rinnovato la collaborazione in “Illang: The Wolf Brigade”, nel programma del Festival. In occasione della proiezione del film, il 22 marzo il regista verrà insignito del premio alla carriera.Il festival verrà inaugurato  il 21 marzo con la prima italiana di “Swing Kids” del regista Kang Hyoung-chul, che per l’occasione sarà presente in sala, un divertente e commovente musical ambientato nel 1951  durante la Guerra di Corea. Sul palco i Tuballoswing, associazione culturale e scuola di ballo swing, si esibirà con una performance ispirata al film. La serata di chiusura (28 marzo) sarà invece dedicata a “Beautiful Days”.

Tra le novità di questa edizione troviamo il focus K-Society, quattro pellicole che esplorano la società coreana presentando tematiche come il bullismo nell’ambiente scolastico, il mondo LGBT, la precarietà nel mondo del lavoro e le violenze di genere sui minori.

Tra i titoli principali della sezione Orizzonti Coreani, dedicata ai film di maggior risonanza prodotti in Corea, spicca “Burning” (24/3) basato sul racconto “Barn Burning” di Haruki Murakami.

Il pubblico potrà votare e far vincere al suo film preferito e conferire al più votato l’“Asiana Airlines Audience Award”. Per immergersi totalmente nel clima del festival inoltre, dal 22 al 28 marzo alle ore 16, al cinema La Compagnia sarà possibile provare gli abiti tradizionali coreani “hanbok”, il tipico abito da cerimonia coreano.

Non perdete inoltre la performance di breakdance dei Seoul City B-Boy (Gamblerz Crew), giovedì 28 marzo alle 20 al Cinema La Compagnia che verrà replicata venerdì 29 alle 21.00 al party coreano di chiusura  al Buh! Circolo Culturale Urbano in via Panciatichi, 16.

Il Florence Korea Film Fest, ideato e diretto da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, è organizzato in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Comune di Firenze, Confesercenti Firenze, Publiacqua e KOFIC – Korean Film Council.