martedì, 6 Maggio 2025
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La riqualificazione dell’ex Teatro dell’Oriuolo

Addio Teatro dell’Oriuolo, benvenuto al Nuovo Teatro Arti Visive. È questo il progetto del Comune di Firenze per l’immobile da 16mila metri quadrati nella corte interna di Palazzo Bastogi, in via dell’Oriuolo, chiuso da oltre 25 anni: il piano di riqualificazione è stato approvato dalla giunta e sono in corso le procedure per la gara di affidamento dei cantieri.

I lavori

Una volta individuata l’impresa serviranno più di tre mesi per demolire la parte della struttura che non è possibile ristrutturare, mentre già da marzo partiranno i cantieri per rifare facciate e tetto di Palazzo Bastogi, sede dell’archivio storico del Comune.

È quanto ha comunicato dall’assessore al decentramento e biblioteche Massimo Fratini durante il question time in Consiglio Comunale, su domanda del presidente della Commissione urbanistica e consigliere PD Leonardo Bieber.

Il progetto di recupero dell'ex Teatro dell'Oriuolo

“La giunta ha approvato nei giorni scorsi il progetto per recuperare l’ex Teatro dell’Oriuolo con risorse, circa 600 mila euro, che provengono dalla convenzione per recupero a destinazione residenziale del complesso immobiliare dismesso Portinari Salviati – spiega Bieber – Un intervento importante che va a recuperare un polo culturale storico per la nostra città, chiuso da molti anni, e che necessita di una importante riqualificazione.

Secondo il piano del Comune l’ex Teatro dell’Oriuolo, costruito nel 1950 nella corte interna di Palazzo Bastogi, diventerà un Teatro delle Arti Visive. L’immobile, che si trova accanto all’archivio storico del Comune, è stato inserito nel masterplan dei 6 luoghi di cultura da rivitalizzare, presentato dal sindaco Dario Nardella a inizio 2019.

Liliana Segre cittadina onoraria di Firenze

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Liliana Segre cittadina onoraria di Firenze: è quanto prevede una mozione che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Firenze. Il riconoscimento per la senatrice a vita è stato deciso a seguito “dell’opera di testimonianza e mantenimento della memoria della Shoah, di cui fu vittima, e l’impegno per i diritti umani e per la sua battaglia contro l'indifferenza”.

La mozione

La mozione è stata presentata dal consigliere PD Leonardo Bieber, secondo il quale “La Senatrice Segre con il suo impegno quotidiano ci ricorda quanto sia fondamentale conoscere e coltivare la memoria. Per la verità storica ma anche come monito contro l'indifferenza. Come ci ha detto anche il Presidente della Repubblica Mattarella al Quirinale durante la cerimonia dedicata al Giorno della Memoria, la Shoa è un virus pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, a distruggere appena se ne ripresentino le condizioni”.

“Liliana Segre sarà cittadina onoraria di Firenze – ha scritto poi su Twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella – Grazie al Consiglio comunale che ha approvato all'unanimità la mozione. Grazie ancor di più a questa donna tenace e meravigliosa per l’impegno quotidiano che mette nel proteggere la memoria della Shoah”. 

Liliana Segre, la storia

88 anni, imprenditrice milanese, Liliana Segre è da sempre impegnata nella memoria dell’Olocausto, come testimone di quel tragico momento storico: è stata deportata prima nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e poi in quello di Malchow (Ravensbrück). L'anno scorso è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Segre è stata a Firenze lo scorso novembre, in occasione di un convegno sugli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali organizzato in Palazzo Vecchio (nella foto).

Uffizi: biglietti a metà prezzo per le coppie

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Per la “Festa dei Doni”, il 31 gennaio 2019 tutte le coppie potranno visitare le Gallerie degli Uffizi pagando un solo biglietto. Un'iniziativa decisa dal museo in occasione dell’anniversario delle nozze di Agnolo Doni e Maddalena Strozzi, che commissionarono un famoso capolavoro oggi custodito proprio agli Uffizi.

Il perché della “Festa dei Doni”

Era il 31 gennaio del 1503 quando il figlio della ricchissima famiglia fiorentina Agnolo Doni prese in sposa Maddalena Strozzi, da quel momento, forse senza neanche saperlo, divennero una delle coppie più famose della storia dell’arte fiorentina.

In occasione del loro matrimonio, non solo Michelangelo realizzò su loro commissione lo splendido Tondo Doni raffigurante la Sacra Famiglia, ma commissionarono anche a Raffaello i due famosi Ritratti, conservati presso le Gallerie Palatine prima e agli Uffizi oggi.

Da quest’anno, le tre opere sono esposte una accanto all’altra in una sala dedicata del
museo, ma soprattutto per la prima volta saranno le protagoniste di una giornata dedicata
all’amore e alla passione per l’arte e la cultura.

Alle Gallerie degli Uffizi due biglietti al prezzo di uno

Le Gallerie degli Uffizi celebreranno nel giorno della ricorrenza del matrimonio dei Doni, il 31 gennaio 2019, laFesta dei Doni grazie alla quale tutte le coppie innamorate avranno la possibilità di visitare il museo pagando in due un unico biglietto.

Non solo, nella grande sala del secondo piano dove sono oggi riunite le tre opere, saranno
presenti anche storici dell’arte ed esperti che approfondiranno insieme ai visitatori i dettagli
iconografici delle opere e le vicende storiche della loro unione. A seguire nel pomeriggio,
nell’Auditorium Vasari degli Uffizi tutti i curiosi sono invitati per una lezione a ingresso
libero specifica sul Tondo Doni
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Uffizi biglietti coppie 31 gennaio 2019 Festa dei Doni

Per l’occasione inoltre gli Uffizi lanciano una campagna social invitando ogni coppia che
visiterà il museo a condividere un selfie davanti all’opera preferita. Una celebrazione che
sarà però a colpi di hastag, infatti, i migliori tra quelli evidenziati da #Uffizi e #Festadeidoni
saranno pubblicati sul profilo Instagram delle Gallerie. 

Black History Month: a Firenze 200 eventi

Rallentare per osservare, rallentare per capire, distinguere, indagare ogni aspetto la diversità culturale degli artisti afro-discendenti: è questo il tema della quarta edizione del Black History Month Florence il festival di eventi culturali che si terrà per tutto il mese di febbraio 2019 in luoghi distinti della città, organizzato dall'artista afro-americano Justin Randolph Thompson e dalla curatrice franco-camerunese Janine Gaelle Dieudji.

Nato nell'idea di adattare al contesto fiorentino la tradizione del mondo anglosassone, il Black History Month Florence intende celebrare l'arricchimento culturale portato da artisti, musicisti, cineasti o intellettuali internazionali, stabilitisi a Firenze, le cui origini risalgono però al lontano continente africano. Attraverso questa lente dunque  il festival intende dare un nuovo sguardo per interpretare la diversità culturale che ha arricchito, e continua ad arricchire la nostra città, invitando però ad un osservazione lenta.

Il tema 2019

Per questo motivo, il tema scelto per questa edizione è  “Adagio” in parte per unire grazie i vari eventi musicali che costellano il programma più degli altri anni; in parte per cercare di contrastare la tendenza ad andare sempre più veloce, con il rischio di perdersi le sfumature e le complessità. “Adagio” è  però anche una sottile critica al lento cambiamento del panorama sociale e politico italiano, all'interno del quale non vi è ancora una totale affermazione o riconoscimento del valore degli afro-discendenti nella società fiorentina e italiana in generale.

Per un mese intero, dunque, dal 29 gennaio fino 3 marzo 2019, quasi 200 eventi focalizzeranno l'attenzione dei fiorentini su vari aspetti della diversità culturale, sulle sue possibile interpretazioni, come input per un ragionamento più complesso e più lungo durante tutto il resto dell'anno.

Black History Month Florence 2019 programma ospiti mostre concerti

Il programma del Black History Month Florence

Il calendario è ricco ma sono particolarmente interessanti gli incontri e i workshop promossi con gli artisti Tesfaye Urgessa, giovane artista etiopico  residente in Germania, a cui è stata recentemente dedicata una mostra a Palazzo PittiLerato Shadi, giovane artista sudafricana anch'essa residente in Germania e Karyn Oliver che cura la sua prima mostra site-specific per Le Murate – Progetti di Arte Contemporanea.

Tesfaye Urgessa incontrerà il pubblico insieme a Eike Schmidt il 4 febbraio alle Gallerie degli Uffizi alle 15.00 e terrà un workshop sulla pittura a Palazzo Pitti il 4 febbraio dalle 9.00 alle 12.00 (evento gratuito previa registrazione a [email protected]).

Sempre il 4 febbraio, presso la SACI di via Sant'Antonino, dalle 19.15, Lerato Shadi terrà una lezione sul rapporto tra la sua arte, il corpo femminile e l'eredità della decolonizzazione, un filo rosso che attraversa tutte le sue installazioni e le sue performance di video arte. Mentre il 6 febbraio inaugurerà la mostra site-specific dal titolo  Lefa Le sempre alla SACI sempre sui temi della decolonizzazione e dell'alfabetizzazione visiva.

L'artista Karyn Oliver, attualmente studentessa della American Academy di Roma, inaugurerà invece il 7 febbraio alle 18.00 mostra dal titolo Because Time In This Place Does Not Obey An Order (Perché il tempo in questo posto non obbedisce a nessun ordine). Questa mostra raccoglie una serie di installazioni studiate dall'artista nel particolare complesso de Le Murate-PAC per porre l'attenzione sui complessi temi della giustizia e delle libertà. Ad accompagnarla in quest'avventura ci sarà anche Lucio Ruvidotti che presenterà semrpe per Le Murate- PAC la sua inedita mostra Miles-Assolo a fumetti che raccoglie il racconto della vita del celeberrimo musicista americano in illustrazioni grafiche a fumetto.

Kibaka Film Festival

Tra le novità di quest'anno si segnala il Kibaka Film Festival, la rassegna di cinema africano indipendente giunta ormai alla sua sesta edizione si inserisce perla prima volta nella kermesse del Black History Month Florence. I film saranno  presentati dal 12 al 19 febbraio 2019 presso il Cinema La Compagnia.

Da non perdere è anche l'attesissimo concerto di Brandon Ross, chitarrista e bandleader di fama internazionale che dopo aver condiviso il palco con tutti i più grandi della musica mondiale tornerà in Sala Vanni (piazza del Carmine,2)  il 9 febbraio dalle 21.15 per uno strepitoso e intimo concerto di chitarra.

Per maggiori dettagli, per le prenotazioni e per tutte le date da segnarsi in agenda  è possibile consultare il sito e il calendario del Black History Month Florence.

Tutti i numeri magici della Cabala fiorentina

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Oggi vi portiamo a fare un'insolita passeggiata per una Firenze 'magica', alla scoperta dei numeri misteriosi che si nascondono dietro l'arte, l'architettura e la storia della città fiorentina.

LA NUMEROLOGIA

La numerologia è la disciplina che studia il significato dei numeri. Nel Rinascimento i numeri venivano applicati a musica, poesia e architettura, ognuno con un significato che spesso attingeva dall’esoterismo. Già dai tempi di Pitagora, ad esempio, il 5 era il numero della natura e dell’uomo

La prima tappa della nostra passeggiata a caccia di numeri si ferma alla basilica di San Miniato, che sembra essere stata costruita proprio sul numero 5. Lo zodiaco del suo pavimento raffigura immagini simboliche del cosmo molto simili a quelle del Battistero, monumento ispirato invece al numero 8, quanti sono i lati del suo perimetro. 

LA CUPOLA DEL BRUNELLESCHI DÀ I NUMERI… DI FIBONACCI

Arriviamo con la nostra passeggiata nel cuore della città, e ci fermiamo davanti al suo monumento simbolo, la Cupola del Brunelleschi che ci regala una misteriosa fila di misure: 45 metri il diametro interno, 54 quello esterno, la base a 55 metri dal suolo, che poggia su un tamburo di 13, è alta 34 metri ed è sormontata da una lanterna di 21. Misure che corrispondono ad alcuni dei numeri della successione di Fibonacci, che si ritrovano anche a Palazzo Vecchio con i suoi 21 beccatelli sopra le 13 finestre della facciata. Continuando a “dare i numeri”, 7 furono le Arti maggiori, 14 quelle Minori.

Cabala cupola del Duomo di Firenze

I NUMERI PER LE STRADE E QUARTIERI

Spostandoci verso la stazione  7 sono i Santi fondatori, 7 anche i cherubini della fontanella di via Nazionale; 5 invece le lampade del tabernacolo di via Ricasoli, mentre su una pietra di Ponte Vecchio vi è inciso uno strano 66 e una croce templare. Le api che si contano sul monumento a Ferdinando I in piazza Santissima Annunziata sono 90+1.

Il centro storico, dove chiara è l'impronta del campo romano, è diviso in 4 e il castrum florentinus era costituito da 48 insulae, 12 per ogni quartiere. I quartieri attuali sono invece, com’è noto, 5. Piena di numeri lo è anche la toponomastica.

L’antica numerazione progressiva delle vie del centro partiva da Palazzo Vecchio, che aveva il numero 1, e continuava nelle strade vicine dentro la prima cerchia di mura per raggiungere poi Ponte Vecchio col numero 1288, riprendere in Oltrarno e finire in Via Mozza con l'8025.

I PONTI E LE ARCATE DISPARI

I ponti sull'Arno hanno tutti un numero dispari di arcate: 1 per San Niccolò, 3 per Ponte Vecchio, Ponte della Vittoria e Ponte Vespucci, 5 per Ponte alla Carraia e Ponte alle Grazie.

LE 'PALLE' DEI MEDICI

Lo stemma dei Medici ha cambiato spesso il numero delle “palle”: inizialmente erano 11, poi divennero 9. Cosimo il Vecchio le portò a 8 e suo figlio, Piero il Gottoso, le diminuì a 7 ponendo, su quella centrale, i 3 gigli dorati dei Reali di Francia. Fu infine Lorenzo il Magnifico a volere le 6 sfere.

LE DATE DA RICORDARE

Tra le date da ricordare c'è il 59 a.C., anno della nascita di Florentia, mentre nel 1115 si costituì il Comune di Firenze. Il 26 luglio 1343 (Sant'Anna) è rimasto negli annali cittadini come data da festeggiare per la ritrovata libertas. Nel 1865 Firenze diventa capitale d’Italia. Una data infausta, ma rimasta nella storia, è quella del 4 novembre 1966, giorno dell'Alluvione. Il 25 marzo è il Capodanno fiorentino, ogni 24 giugno si festeggia il patrono San Giovanni e il 7 settembre è la Rificolona.

I NUMERI LEGATI ALLA FIORENTINA

Capita spesso di leggere sui muri, soprattutto intorno allo stadio Franchi, la sequenza 1-9-2-6: il 1926 è l'anno in cui è nata la Fiorentina. Il primo scudetto nel 1956, il secondo nel 1969.

Sono molti, insomma, i numeri legati alla storia di Firenze. E se davvero sono magici, l’augurio è che tra quelli citati ci siano anche i numeri che possano portare fortuna alla città in questo 2019.

Flash mob per il ”sì” alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze

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Due lunghi striscioni con scritto “Sì aeroporto”, calati sulla facciata del palazzo di Firenze Fiera. È il flash mob andato in scena nella mattinata di lunedì 28 gennaio in piazza Adua e organizzato dal comitato “Sì aeroporto” che riunisce cittadini, associazioni di categorie, imprenditori, sindacati e mondo politico per sostenere la realizzazione della nuova pista dello scalo fiorentino.

Aeroporto di Firenze, il flash mob

Quattro persone imbracate si sono calate dal tetto del palazzo srotolando i due enormi cartelli, mentre in piazza erano presenti mille persone. La manifestazione è poi continuata all’interno con un speech corner in cui i partecipanti hanno spiegato perché sono a favore del progetto.

Tra loro molti volti della politica e del mondo economico: la vice-presidente di Confindustria Antonella Mansi, il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, il presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori, ma anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il sovrintendente del Maggio musicale Cristiano Chiarot, il vicepresidente della Fiorentina Gino Salica oltre a rappresentanti della Cisl.

Il video

I “passi” della nuova pista

L’iniziativaarriva alla vigilia della conferenza dei servizi in programma il 29 gennaio a Roma, che potrebbe essere l’ultimo passo prima del via libera alla nuova pista parallela dell’aeroporto di Firenze. Tutta l'operazione è però legata anche alla commissione, istituita dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, per valutare i costi-benefici della nuova pista parallela all'autostrada.

Il Jova Beach Opening Track apre il Carnevale di Viareggio

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Arriva il Jova Beach Opening Track, un carro fuori concorso che farà da apertura a tutti i corsi del Carnevale di Viareggio.

Il carro, ideato e progettato da Michele Cinquini e realizzato da Fratelli Cinquini scenografie, sarà però anche un palco/consolle dove si esibiranno, per il grande pubblico del Carnevale, cinque tra i più affermati DJ italiani

Selezionati in collaborazione con Albi Scotti, amico di Lorenzo, dj speaker e autore radiofonico, i cinque DJ si esibiranno per il grande pubblico del Carnevale in un set esclusivo dedicato al grande Jova e alla festa che ha deciso di portare alla spiaggia del Muraglione di Viareggio il 30 luglio e il 31 agosto prossimi, di cui abbiamo parlato nell'articolo dedicato al Jova Beach Party.

Jova Beach Party

Il primo ad esibirsi sarà DJ Aladyn, l'artista italiano noto nel mondo per i titoli mondiali di scratch insieme ai Men In Skratch, che è da anni a Radio Deejay dove cura la regia di Tropical Pizza, uno dei programmi cult della radio ascoltato ogni giorno da milioni di persone; Aladyn è anche l’inventore del format Selecta Vision in cui il dj set diventa anche visivo con immagini mixate a tempo. 

Nelle sfilate successive sul palco/consolle del Jova Beach Opening Track si avvicenderanno anche Waxlife, Albert Marzinotto, Tancredi Onori e Luca Bacchetti. Resident fisso DJ LRNZ, già noto in zona per i party estivi e il ferragosto in spiaggia che accompagnerà tutti i corsi.

Per chi volesse scaldarsi un po’ in vista del primo corso ecco un consiglio direttamente dalla Jova TV:  “un’ora e un quarto di pura estasi lorenziana tutta mixata dal grande DJ Aladyn (amico di Lorenzo e colonna dei pomeriggi a Radio Deejay)”
 

L’iniziativa, patrocinata da DJ Mag Italia, porterà in scena per ogni corso uno dei più interessanti DJ del momento.  Il Jova Beach Party è un esempio unico di libertà, una sfida anche organizzativa, voluta dall’artista che più ha innovato la scena musicale italiana, per dare un forte segnale di rinascita in un paese che anche nella cultura dei concerti è molto spesso autoriferito, senza alcuno slancio di novità. 

La radio partner del Jova Beach Party è Radio italia Solo musica italiana che seguirà con attenzione le cinque sfilate del Jova Beach Opening Track. Come il Jova Beach Party che collabora con il WWF nel massimo rispetto e attenzione per l’ambiente, anche il Carnevale di Viareggio è #PlasticFree.

Federico Chiesa stende il Chievo

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Tanta sofferenza, due rigori per il Chievo Verona, un’espulsione, quella di Benassi, che costringe i viola a giocare gran parte del secondo tempo in 10 ed un finale rocambolesco nel segno di Federico Chiesa che, con una doppietta regala tre punti importantissimi alla Fiorentina per la corsa verso un piazzamento in Europa League. Gara non non noiosa e con tante decisioni da prendere per l’arbitro Daniele Chiffi, che si affida al Var, ma si dimostra spesso incerto. 

Primo Tempo

Gara subito a favore della Fiorentina. Dopo 4 minuti un’azione si sviluppa al limite dell'area con un assist per l'esordiente Hancko: Depaoli buca clamorosamente il pallone e lascia il corridoio a Muriel che insacca sotto la traversa sul primo palo con un preciso piatto sinistro. Al 14’ clamoroso errore di Lafont che, in fase di rinvio, prima serve Hugo e poi, ricevuta nuovamente la sfera in quanto il difensore era pressato da Pellissier serve direttamente Giaccherini che pareggia. L'arbitro, dopo aver consultato direttamente il Var, annulla perché Pellissier viene pescato con un piede sulla linea dell'area di rigore con la palla ancora all'interno dalla stessa area sul rinvio dal fondo. Dopo pochi minuti gli uomini di Di Carlo protestano per un contatto in area di Pellissier. Al 26’ Benassi raccoglie un cross basso dalla destra e riesce a segnare con un tiro che finisce sotto l'incrocio sul palo lontano. E’ il 2-0 viola. Al 38’ il Chievo accorcia le distanze. Cross di Depaoli dalla destra, Stepinksi sovrasta nel gioco aereo i due difensori centrali viola e, di testa, insacca alle spalle di Lafont. Sul 2-1 per la Fiorentina si va al riposo.

Secondo Tempo

Ripresa scintillante con continui capovolgimenti di fronte. Il Chievo prova subito a pareggiare con una punizione di Giaccherini ma la palla finisce ad un soffio dall'incrocio dei pali, alla sinistra di Lafont. Al 55’ Muriel ha la grande occasione della doppietta personale ma il colombiano sciupa tutto con un tentativo di pallonetto sul fondo. Al 59’ sugli sviluppi di un calcio piazzato una conclusione ravvicinata viene fermata di mano da Benassi sulla linea. Cartellino rosso per il giocatore viola, considerato ultimo uomo, e calcio di rigore per Pellissier. Tiro forte e angolato alla sinistra di Lafont che tocca il pallone ma non evita il gol. E’ il 2-2. Al 79’ Chiesa brucia la difesa clivense e, dal fondo, chiude con un destro a giro perfetto sul secondo palo per il 3-2 viola. Poco dopo Muriel colpisce un palo con un bel tiro al volo di destro. All’83’ Gerson tocca con un braccio la palla nella propria area e l'arbitro assegna un altro rigore al Chievo: questa volta Lafont para la conclusione di Pellissier. All’87’ ancora Gerson serve Chiesa che conclude ancora una volta alle spalle di Sorrentino con una conclusione secca vicina al palo. Ma la gara regala ancora emozioni. All’89’ cross di Depaoli nel cuore dell'area viola, Djordjevic sovrasta Pezzella e, di testa,  incrocia sul palo lontano, lasciando immobile Lafont. E’ il 4-3 finale. Il Chievo recrimina, la Fiorentina conquista tre punti importantissimi al termine di una pazza partita.

L’allenatore

Stefano Pioli soddisfatto a fine gara. “Tutte le partite hanno un’importanza notevole perché siamo in ritardo e dobbiamo correre. Abbiamo un po’ di pressioni, peccato perché non abbiamo gestito il doppio vantaggio. Per generosità e qualità, spirito di squadra e volontà è una vittoria che ci permette di continuare a lottare per il sesto-settimo posto. Non è stata una partita fortunata per l’arbitro. Gli episodi – conclude l’allenatore viola – hanno sfavorito entrambe le squadre”.

Linea 2: 15 giorni di pre-esercizio, poi si parte. Inaugurazione l’11 febbraio?

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Ci vorranno 15 giorni di pre-esercizio, poi finalmente la linea 2 della tramvia sarà pronta a partire. Questi i tempi indicati dai tecnici del ministero dei trasporti che domani concluderanno il collaudo della nuova infrastruttura. Considerando i tempi tecnici per le ultime autorizzazioni necessarie, è possibile ipotizzare che il primo tram aeroporto-stazione possa aprire le porte al pubblico intorno a metà febbraio. Nardella: ''Se tutto va bene, si parte l'11 febbraio''

Il collaudo della commissione ministeriale

Si concluderà domani il collaudo dei tecnici dell’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, incaricati dal ministero e arrivati a Firenze lo scorso 18 dicembre. Già allora la tramvia era, di fatto, finita e pronta a viaggiare, ma per potersi mettere in servizio attendeva il via libera della commissione. Sotto la lente, la sicurezza: dell’infrastruttura, degli incroci con la viabilità ordinaria, dei passaggi in sovrapposizione con la linea 1. Tra collaudo, verifica dell’infrastruttura e relazione della documentazione tecnica c’è voluto più di un mese, vanificando le speranze dell’amministrazione di tagliare il nastro della linea 2 entro la fine del 2018.

Pre-esercizio al via

Inaugurazione rimandata di qualche settimana. Già da domani, sabato 26 gennaio, Gest (la società che gestisce la tramvia) sarà impegnata nella fase di pre-esercizio che prevede la simulazione del servizio a porte chiuse.

“Questo periodo di 15 giorni – precisa l’amministratore delegato di Gest, Jean-Luc Laugaa – consentirà ai nostri tecnici, conducenti e regolatori di approfondire la conoscenza del percorso, testare il funzionamento delle tecnologie, verificare i tempi di percorrenza e la gestione di eventuali emergenze. Affronteremo questa fase raddoppiando il lavoro e contando sulle professionalità presenti in azienda. Le attività, test e verifiche che svolgeremo nei prossimi giorni, come previsto dal Ministero, ci consentiranno di garantire un servizio affidabile e in sicurezza”.

A conclusione del pre-esercizio, Gest invierà una relazione al ministero che a quel punto dovrà rilasciare alla Regione Toscana il nulla osta per l’avvio dell’esercizio. Appena la Regione pubblicherà il decreto, i primi passeggeri potranno salire a bordo.

Partenza l'11 febbraio?

''Eccola! Anche la linea T2 Vespucci è pronta a partire!'', ha scritto il sindaco Dario Nardella su Facebook. “Gest ci ha appena comunicato che la commissione di collaudo ha dato il via libera ad un preesercizio di 15 giorni, necessario a rendere funzionale e sicuro il servizio. Quindi, se tutto va bene, l’11 di febbraio i fiorentini potranno salire sul nuovo tram. Ringrazio tutti per la pazienza e la collaborazione in questi ultimi giorni che ci separano da uno straordinario traguardo!''.

La Linea 2 della tramvia di Firenze

La Linea 2 – Vespucci collega l’aeroporto di Peretola alla stazione Santa Maria Novella con un tracciato di 5,3 chilometri che percorre da un capo all’altro in 21 minuti, con 13 fermate lungo il tragitto.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Dal capolinea presso l'aeroporto, la linea prosegue sottopassando viale Guidoni e la direttrice ferroviaria Firenze-Pisa, innestandosi successivamente su via di Novoli. Sale sul nuovo viadotto per scavalcare la rotatoria di viale Forlanini e i torrenti Terzolle e Mugnone, percorre via Buonsignori e via Gordigiani, prosegue lungo l'argine del Mugnone ed esce in viale Belfiore, in corrisondenza dell'edificio del Mazzoni. Da lì in via Guido Monaco, percorre infine via Alamanni per ricongiungersi con il tracciato della linea 1, scambiandosi con questa alla fermata della stazione Santa Maria Novella fino al capolinea di piazza dell’Unità.

Emergenza freddo, volontari in strada per assistere i senzatetto

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Il colpo di coda dell’inverno non tradisce le attese e pone all’attenzione il problema dei senzatetto. Il servizio di assistenza è attivo sul territorio fiorentino già da tempo, ma adesso la Misericordia di Badia a Ripoli e l’Ordine di Malta hanno stretto una nuova collaborazione. Nella notte tra sabato e domenica (26-27 gennaio) due squadre di circa 12 volontari monitoreranno il territorio fiorentino per portare assistenza ai senzatetto.

“La Misericordia di Badia a Ripoli – dichiara il governatore Paolo Borghini –  non è nuova a questo tipo di richiesta che svolgiamo in collaborazione con le altre associazioni del territorio (Anpas e CRI) e il Comune di Firenze. Il Comune ha attivato il servizio per l’emergenza freddo già da due anni, e anche noi abbiamo risposto con le nostre unità di strada. Questa collaborazione con l’Ordine di Malta va a potenziare il meccanismo già in atto”.

“Il Corpo Italiano Soccorso Ordine di Malta e la Misericordia di Badia a Ripoli nascono come organi caritatevoli – spiega Gianluca Frasca, vice capogruppo Cisom -. Il connubio sul progetto di assistenza ai senzatetto nasce col soccorso nel 118, poi abbiamo deciso di approfondirlo con l’assistenza ai bisognosi. In virtù dell’emergenza freddo individuiamo i luoghi dove dimorano i senzatetto e cerchiamo di convincerli ad andare in posti caldi o in strutture protette, ma non sempre è facile convincerli”.

Come funzionerà in dettaglio l’intervento? “Per prima cosa individuiamo le zone in cui si trovano, poi ci divideremo in due squadre: una pattuglierà il centro storico, l’altra la zona cha va da Campo di Marte a Novoli. Saremo circa 12 volontari dalle 21 fino all’una di notte, ma l’aiuto dei cittadini è davvero molto importante, le segnalazioni infatti sono fondamentali.  Effettuiamo un monitoraggio sul territorio e portiamo assistenza con coperte, abiti, scarpe, alimenti di sostentamento momentaneo e biancheria. Gli chiediamo se hanno bisogno di qualcosa in particolare, per poterli soddisfare la prossima volta. Cerchiamo di rintracciarli per poterli seguire lungo tutto il periodo invernale. Di solito offriamo assistenza con un pasto caldo dalle 21 alla stazione di Campo di Marte insieme alle altre Misericordie”, prosegue Frasca. “La collaborazione con la Misericordia di Badia a Ripoli è nata lì, ma volevamo essere più presenti non solo sulle problematiche legate al cibo. È un connubio molto importante e col governatore Paolo Borghini della Misericordia di Badia a Ripoli condividiamo l’impegno di portare avanti una reale collaborazione a prescindere dall’appartenenza a corpi diversi”.