mercoledì, 13 Agosto 2025
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La settimana dei musei gratis a Firenze: cosa visitare

A marzo non c’è solo la domenica al museo (che per la cronaca cade domenica 3), ma anche un’intera settimana dei musei per entrare gratuitamente in tutti i luoghi d’arte gestiti dallo Stato: 6 date in cui sarà possibile vedere capolavori e scoprire nuovi perle del nostro patrimonio senza pagare il biglietto.

Quando

La settimana dei musei 2019, lanciata dal ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonissoli, si svolge da martedì 5 a domenica 10 marzo nei siti statali di tutta Italia. A Firenze ingresso gratuito in celebri attrazioni turistiche come Uffizi e Galleria dell’Accademia, ma anche in luoghi da riscoprire come il museo del Bargello e il museo archeologico di piazza Santissima Annunziata. Attenzione però: venerdì 8 marzo, a causa dello sciopero generale indetto dai sindacati autonomi, potrebbero verificarsi limitazioni nell’orario di apertura.

La settimana dei musei (gratis) a Firenze: la lista completa e gli orari

Scorrendo l’elenco sono 7 i musei statali di Firenze che spalancano le porte dal 5 al 10 marzo, a costo zero per i visitatori e che si aggiungono ai luoghi d’arte statali normalmente con ingresso free.
Via libera quindi agli Uffizi , a Palazzo Pitti e alla Galleria dell’Accademia, tutti aperti dal martedì alla domenica dalle 8.15 alle 18.50, oltre che al Giardino di Boboli, che è accessibile dalle 8.15 alle 17.30. Per le Gallerie degli Uffizi, in occasione della settimana dei musei è sospeso il servizio di prenotazione delle visite.

Leggi anche: Musei statali gratis a Firenze, le date 2019

Ingresso gratuito al museo del Bargello, da martedì 5 a venerdì 8 marzo con orario 8.15-14.00 e sabato 9 marzo dalle 8.15 alle 19.00 e alle Cappelle medicee, da martedì a sabato dalle ore 8.15 alle 14.00. Entrambi i musei sono chiusi per turno di riposo domenica 10. E poi ancora il museo archeologico nazionale di Firenze è accessibile da martedì al venerdì dalle 8.30-19.00, sabato dalle 8.30 alle 14.00 (chiuso domenica); il museo di San Marco è accessibile gratuitamente dal martedì al venerdì  8.15-13.50, sabato e domenica dalle 8.15 alle 16.50. Sul sito di #vadoalmuseo l’elenco dei luoghi gratis a Firenze per la settimana dei musei.

giornate gratis musei

Ingresso gratuito al giardino di Villa Bardini

All’iniziativa aderisce anche una realtà non statale: dal 5 al 10 marzo tutti possono visitare gratuitamente il giardino di Villa Bardini, uno splendido parco panoramico, da cui godere di una suggestiva vista sulla città. Rimane a pagamento invece l’ingresso alla Villa, dov’è ospitata la mostra su Carlo Cantini, con un’iniziativa speciale l’8 marzo: in occasione della festa delle donne, le visitatrici pagheranno il prezzo ridotto, 5 euro invece che 8.

I musei statali sempre gratis

A questa lista si aggiungono i luoghi d’arte, gestiti dallo Stato, normalmente a ingresso libero: il museo di Orsanmichele, Casa Martelli, il giardino della villa di Castello, le ville della Petraia e Corsini, oltre ai cenacoli di Andrea del Sarto. Ognissanti, Sant’Apollonia, dello Scalzo.

Le altre novità

Il nuovo piano del Ministero per i beni e le attività culturali cambia le regole per la “domenica al museo”: da ora in poi l’ingresso ai musei statali sarà gratuito solo le prime domeniche del mese da ottobre a marzo. In compenso viene introdotta una volta l’anno la settimana dei musei, mentre i musei potranno stabilire autonomamente 20 giornate di aperture gratuite (qui il calendario 2019 delle aperture gratuite delle Gallerie degli Uffizi). Inoltre è previsto un biglietto a prezzo speciale per i più giovani: per chi ha tra i 18 e i 25 anni il biglietto nei musei statali costa 2 euro.

Primarie, Zingaretti stravince a Firenze

Nicola Zingaretti stravince le primarie del Partito Democratico anche a Firenze. Risultato netto per il governatore del Lazio che si è imposto sugli altri candidati Maurizio Martina e Roberto Giachetti con percentuali superiori al 60% in città, così come in tutta l’area metropolitana e in Toscana.

Primarie PD, i risultati a Firenze

A Firenze, in attesa del dato ufficiale, hanno votato in 22.690. Nicola Zingaretti avrebbe ottenuto il 63%, una netta affermazione sugli altri due candidati: Maurizio Martina ha raccolto il 19,18%, Roberto Giachetti il 18,31%.

Primarie PD, i risultati in Toscana

Simili i risultati in Toscana. I dati ufficiali parlano di 159.667 elettori, fra iscritti e simpatizzanti, che ieri si sono recati nei 783 seggi allestiti nella regionale grazie a circa 5mila volontari. A livello regionale, Zingaretti ha raccolto il 61,7% delle preferenze, Martina il 21,47% e Giachetti il 16,83%.

Un risultato netto quanto la lettura che se ne ricava: la Toscana si allontana dall’ala “renziana” del partito. Dei tre candidati, Zingaretti era il più lontano politicamente dall’ex sindaco di Firenze, che ieri mattina si è presentato intorno alle 8.30 al seggio di piazza Tasso per votare. Se la sua vittoria a livello nazionale era annunciata, nessuno aveva previsto un’affermazione così netta anche a Firenze, dove Zingaretti ha raccolto più voti degli altri due sfidanti sommati.

“Grazie ai circa 5mila volontari che ieri hanno dedicato il loro tempo al partito in cui credono – ha commentato la segretaria del Pd toscano Simona Bonafè – e grazie a tutti gli elettori che hanno dimostrato nuovamente che siamo un grande partito popolare, argine alla decadenza in cui il governo giallo-verde sta portando il paese. Adesso abbiamo un nuovo segretario, a cui rinnovo i miei auguri di buon lavoro, per affrontare a testa alta e tutti uniti la sfida delle elezioni amministrative ed europee”.

“Il risultato ottenuto da Zingaretti è chiaro, limpido e netto”, ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella intervenendo a Controradio. Un risultato forte che, ha aggiunto Nardella, “aiuta a far ripartire il Pd soprattutto in vista delle elezioni europee e delle comunali. Questo è il momento della ripartenza e ci sono tutte le condizioni perché il Pd ora imbocchi la strada giusta”.

Settimana dei musei (gratis), a Firenze anche il Giardino Bardini

Non solo luoghi d’arte statali. A Firenze, per la settimana dei musei, da martedì 5 a domenica 10 marzo 2019, tutti potranno entrare gratuitamente nel giardino di Villa Bardini, da cui si gode una splendida vista sulla città.

Sarà possibile vedere la scalinata barocca e la celebre pergola del glicine e ammirare la Culla del Rinascimento dalla terrazza panoramica.

‘‘Questa è un’occasione importante – dice il presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, Jacopo Speranza – per celebrare la cultura in uno dei luoghi in cui la bellezza fa da padrona. Per questo siamo orgogliosi di poterci aggiungere ai musei statali e comunali in una settimana così particolare’’.

Dopo questi 6 giorni sarà poi sospeso l’ingresso gratuito la prima domenica del mese, da aprile a ottobre, come disposto dal Ministero per i Beni e le attività culturali per tutti i musei statali. Ricordiamo però che l’ingresso al giardino di Villa Bardini è sempre gratuito per chi risiede nella Città metropolitana di Firenze e nelle province di Arezzo e Grosseto.

bardini gratis

La mostra su Carlo Cantini a Villa Bardini, biglietto ridotto l’8 marzo

Rimane invece a pagamento l’ingresso alla villa dove è aperta fino a domenica 17 marzo la mostra “Carlo Cantini: Tra realismo e immaginario” (biglietto 8 euro), con una possibilità in più per le donne. L’8 marzo, in occasione della festa della donna, tutte le visitatrici avranno diritto al prezzo ridotto di 5 euro.

I 500 anni di Cosimo e Caterina de’ Medici

Il 13 aprile 1519, nelle stanze del palazzo di famiglia in via Larga a Firenze, nasceva Caterina de’ Medici, futura regina di Francia. Un paio di mesi dopo, il 12 giugno 1519, nasceva Cosimo I de’ Medici che sarebbe divenuto, a soli diciassette anni, Duca di Firenze. Cinquanta anni dopo, il 13 dicembre 1569, lo stesso Cosimo costituiva il Granducato di Toscana divenendone primo granduca.

A 500 anni dalla nascita di questi due personaggi chiave per la storia della città di Firenze – ma anche per le vicende d’Italia e di Francia – il Comune di Firenze si è fatto promotore per la costituzione di un Comitato Organizzatore, costituito da 22 istituzioni cittadine, formalizzato con deliberazione della Giunta comunale n. 70 del 26.02.2019.

Attraverso il Comitato, presieduto e coordinato dall’Amministrazione comunale, con il supporto organizzativo di MUS.E, si è dato vita ad un calendario di eventi che li ricordano e ne celebrano la vita e le gesta: oltre 50 appuntamenti spalmati tra marzo e dicembre 2019 con mostre, incontri, letture, concerti, visite guidate, occasioni di approfondimento e ancora degustazioni e “viaggi nel tempo”, alla scoperta delle vite parallele di Cosimo e Caterina, che si incrociano più volte grazie agli strani intrecci della storia e degli equilibri della politica. Un calendario costantemente aggiornato sarà disponibile sul sito www.500cosimocaterina.it e sulla pagina Facebook.

Un ricco calendario di eventi e mostre

Le iniziative in omaggio all’optimus princeps spazieranno dall’inaugurazione della restaurata fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammannati in piazza della Signoria, ai cicli di conferenze dell’Accademia delle Arti del Disegno e dell’Opera di Santa Maria del Fiore fino al convegno dell’Opera di Santa Croce e alle lezioni pubbliche di The Medici Archive Project.

E ancora, una serie di mostre a tema all’Archivio di Stato, alla Biblioteca Medicea Laurenziana, alle Gallerie degli Uffizi, al Museo Nazionale del Bargello e a Palazzo Vecchio, oltre agli itinerari speciali nei luoghi di Cosimo e agli spettacoli per il grande pubblico nel Salone dei Cinquecento.

E ancora, un ciclo di visite guidate nei Musei del Bargello, le visite alla Villa medicea della Petraia e al Giardino della Villa di Castello. E poi il progetto di valorizzazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze dello scrittoio di Cosimo I decorato dal  Bachiacca in Palazzo Vecchio, fino alla notte dedicata al Granduca nel Museo delle Cappelle Medicee.

Per omaggiare Caterina de’ Medici, Regina di Francia invece, oltre ad una piccola mostra dedicata a Palazzo Medici Riccardi, ci saranno appuntamenti teatrali dentro alle Murate, un concerto di musica barocca promosso dal Maggio Musicale Fiorentino, un evento evocativo dell’addio di Caterina a Firenze e ancora un convegno-degustazione all’istituto Francese, in occasione dell’anniversario di matrimonio con Enrico di Valois, futuro re di Francia con il nome di Enrico II.

Il comitato organizzatore delle celebrazioni per i 500 anni di Cosimo I e Caterina de’ Medici è costituito da: Accademia delle Arti del Disegno, Archivio di Stato di Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Camera di Commercio di Firenze, Casa Buonarroti, Città Metropolitana di Firenze, Consolato francese a Firenze – Institut français di Firenze, Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Palazzo Strozzi, Galleria dell’Accademia, Gallerie degli Uffizi, Maggio Musicale Fiorentino, Musei del Bargello, Opera del Duomo, Opera Medicea Laurenziana, Opera di Santa Croce, Opificio delle Pietre Dure, Polo Museale della Toscana, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato, The Medici Archive Project, Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Architettura e Laboratorio congiunto Comune di Firenze – DIDA HeRe Lab.

Palazzo Strozzi, a Firenze la mostra sul Verrocchio

Oltre 120 opere tra dipinti, sculture e disegni: Palazzo Strozzi dedica una grande mostra al Verocchio riunendo per la prima volta a Firenze i capolavori del maestro e anche le opere degli artisti che, nella seconda metà del 1400, sono stati legati alla sua bottega: grandi nomi del Rinascimento fiorentino, come Domenico del Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Pietro Perugino e anche l’allievo più famoso, Leonardo da Vinci.

Le date

La mostra Verrocchio, il maestro di Leonardo si svolge da sabato 9 marzo a domenica 14 luglio 2019 e, oltre al piano nobile di Palazzo Strozzi, interessa anche il museo nazionale del Bargello, dove sarà ospitata per tutta la durata dell’evento una sezione speciale.

Un grande evento espositivo che porta in città opere provenienti dai più importanti musei internazionali e da prestigiose collezioni del mondo come il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Victoria and Albert Museum di Londra, le Gallerie degli Uffizi di Firenze.

Grazie ai capolavori esposti è possibile conoscere da vicino la figura di Andrea del Verrocchio, ma anche ammirare inediti confronti con i suoi allievi, primi fra tutti Leonardo, di cui si possono vedere gli esordi con la produzione artistica del periodo fiorentino del genio toscano tra il 1460 e il 1490 all’epoca di Lorenzo il Magnifico.

Verrocchio, la mostra a Firenze (e negli Usa)

Dopo la fortunata retrospettiva su Marina Abramovic, Palazzo Strozzi torna a dedicare un evento al Rinascimento. La mostra, che rientra tra glie venti dell’anno leonardiano, è stata curata da due tra i maggiori esperti dell’arte del Quattrocento, Francesco Caglioti e Andrea De Marchi e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dai Musei del Bargello con la National Gallery of Art di Washington DC. Proprio il museo americano sarà la seconda sede dell’esposizione, dal 29 settembre 2019 al 2 febbraio 2020.

Palazzo Strozzi, info utili su orari e biglietti

La mostra è aperta dal 9 marzo al 14 luglio 2019 tutti i giorni, inclusi i festivi, con orario 10-20 (chiusura alle 23 ogni giovedì) e viene presentata ufficialmente giovedì 7 marzo.

I biglietti sono già in vendita online, ecco i costi: 14 euro intero, 11 euro ridotto, 7,50 euro Trenitalia 2×1, 5 euro ridotto ragazzi, 25 euro biglietto famiglia. Sul sito di Palazzo strozzi tutte le informazioni sulla mostra del Verrocchio a Firenze.

La Fiorentina si illude, l’Atalanta vince

Dopo lo scintillante pareggio in Coppa Italia la Fiorentina cade in campionato allo stadio Atleti azzurri d’Italia ad opera di una cinica Atalanta che sbaglia completamente l’avvio della gara e poi recupera e vince. Una partita che ha ricordato Davide Astori ad un anno dalla morte ed omaggiato, a San Pellegrino Terme, da tanti tifosi viola prima della partita. Tanti i fischi per Federico Chiesa, migliore in campo, frutto del clima ostile creato nei giorni della vigilia dallo staff tecnico bergamasco. Pioli recupera Pezzella in difesa e lkascia a riposo Vitor Hugo. Non gioca Benassi, in avanti spazio a Chiesa, Muriel e Simeone. Gasperini schiera Djimsiti in difesa, a centrocampo Freuler. Confermato il tridente Gomez, Ilicic, Zapata.

Primo Tempo

Gara subito emozionante che si sblocca dopo 3 minuti. Errore di Marten de Roon, passaggio intercettato da Muriel che lascia sul posto Djimsiti e di sinistro trafigge Gollini. Al 13’ la gara si ferma per onorare Davide Astori. Gli orobici si riorganizzano ed al 23’ Zapata, da posizione decisamente decentrata, tenta il tiro: respinta di Lafont. Dopo 3 minuti ci prova Ilicic ed è ancora Lafont a smanacciare. Al 28’ punizione sulla trequarti battuta in modo veloce dall’Atalanta, Ilicic manda a vuoto il suo avversario ai 20 metri e di destro spiazza Lafont dopo una deviazione decisiva di Biraghi. È il pareggio dell’Atalanta. Al 31’ Simeone mette nel mezzo dove arriva Laurini, il cui tiro, centrale, viene respinto da Gollini. Al 34’ Papu Gomez vince un contrasto a centrocampo, elude Milenkovic, sfrutta una difesa viola totalmente disattenta e, dal limite, scocca il destro decisivo per il 2-1. Si va al riposo con l’Atalanta in vantaggio.

Secondo Tempo

La Fiorentina cala vistosamente nella ripresa. Ed al 59’ ci pensa Robin Gosens a calare il tris, su assist di Castagne. Al 67’ traversa piena di Chiesa, l’unico che gioca senza risparmiarsi tra i viola. L’Atalanta sbaglia due opportunità ancora con Gomez, al 74’ e poi, all’81’ con Freuler. Ma non cambia molto ed i nerazzurri conquistano i tre punti.

L’allenatore

Deluso Stefano Pioli. “Per un’ora abbiamo giocato con buona intensità e qualità, ribattendo pallone su pallone. Dopo il terzo gol sono mancate le energie anche se la traversa di Chiesa poteva riaprire la partita. Potevamo andare sul 2-0 e sul 2-1 con Laurini, ma l’Atalanta ha creato più di noi. I gol presi ultimamente sono troppi, e in queste tre partite abbiamo perso tanti duelli difensivi. Oggi serviva più attenzione nei primi due gol – conclude l’allenatore viola – ma è chiaro che dobbiamo stare più compatti. In attacco segniamo con continuità ma è difficile pensare di farne sempre tre”.

Il vecchio e il mare: Pasquale Naccari e Mario Cipriano

Li avrete conosciuti per il loro ristorante di pesce e per le pizze che hanno recentemente conquistato i tre spicchi del Gambero Rosso. Ma Pasquale Naccari e il maestro Mario Cipriano hanno voluto ampliare il ventaglio gastronomico de Il vecchio e il mare, inserendo una sezione “express” dedicata ai cuoppi napoletani.

“Quello che, nella corte di via Gioberti, era un negozio di giocattoli attiguo alle sale del ristorante, adesso è Il vecchio e il mare, il luogo dedicato allo street food di alta qualità, dove i prodotti vengono preparati al momento dell’ordinazione” – racconta Cipriano. “Arancini classici e variegati, timballi e tortini di pasta, ma anche panzerotti e calzoncini, tutto rigorosamente preparato con ingredienti selezionatissimi e poi dorati con la loro frittura!”

il vecchio e il mare pizza

“Ma non solo” – continua – “chi proprio non può rinunciare all’ottima pizza avrà la possibilità di ordinare sia la teglia per più persone che la monoporzione. E per poterla gustare al meglio, sarà consegnata affinché possa finire la cottura nel forno di casa a 200°”. La zona, si sa, non è delle migliori per trovare parcheggio o lasciare la macchina in seconda fila.

Per questo motivo “Sarà possibile” – precisa Naccari – “avere la consegna a domicilio, oppure direttamente su strada: una volta ordinato il tutto, qualora fosse necessario, sarà nostra premura consegnare i pacchi ancora fumanti direttamente fuori dal ristorante per essere presi al volo. Anzi, è il caso di dire, in modo express!”.

Il Reporter – Marzo 2019

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Il futuro e la strada per arrivarci

Nel suo fortunato saggio Connectography del 2016, il politologo indo-americano Parag Khanna supponeva che la geografia politica, così come l’abbiamo imparata a scuola, non fosse più sufficiente a spiegare un mondo che oggi compete sulle grandi connessioni più che sui confini nazionali. Autostrade, ferrovie, pipeline, cablaggi per internet e network virtuali disegnano mappe in cui i contorni degli stati sono sempre più sbiaditi.

Non è il territorio il campo di gara del grande gioco geopolitico, ma la connettività. E allora la “connettografia” si rivelerà scienza più buona a dare lettura del nostro tempo, perché a vincere, diceva Khanna, saranno i poteri e le persone meglio connessi.

Guardiamo ora a casa nostra. Alta velocità, aeroporto, tramvia, terza corsia dell’A1. Sulle grandi infrastrutture di collegamento c’è chi sostiene una soluzione e chi ne promuove una diversa, ognuno con argomenti sensati, progetti approvati e alternative già pronte. Poi quando si tratta di decidere sembra che l’unica cosa che conta sia sostenere il contrario del proprio avversario politico: dico di sì perché tu sostieni il no, blocco il finanziamento perché il tuo simbolo non è uguale al mio, troveremo un’altra soluzione perché questa l’avete chiesta voi.

Firenze è specchio di un paese in cui ogni volta che si parla di infrastrutture va a finire che si prova ma non si parte, si parte senza aver chiaro dove andare, si rimane incagliati e si torna daccapo. Senza uno sforzo comune che dia certezze e visione ai territori c’è il rischio di veder scappare un mondo che intanto corre a un passo così svelto. Partire in ritardo non significa solo trovarsi in svantaggio: significa mostrare scarsa iniziativa e mancanza di leadership. Non giova alla città, non aiuta l’ambiente, non crea lavoro e sviluppo. Progressisti o conservatori non c’entra, l’immobilismo è una terza via impraticabile.

Andrea Tani
[email protected]

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Le Volpi Rosse Menarini ad un passo dai playoff promozione

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Ultima partita interna per le Volpi Rosse Menarini che sabato 2 marzo alle 15.30 affronteranno al Palavalenti di Firenze la Polisportiva Disabili Foligno. La gara, valevole per il campionato di serie B arriva al termine di una settimana a dir poco entusiasmante per la squadra fiorentina che, nello scontro diretto a Rieti del turno precedente, ha avuto la meglio con un risultato che ha superato i 30 punti di scarto. Alla luce di questo successo, le Volpi Rosse Menarini di basket in carrozzina sono così prime a pari merito proprio con Rieti, ma con la differenza canestri a favore. Adesso, a due giornate dalla fine, alla squadra fiorentina basterà vincere sempre per assicurarsi, da prima in classifica, l’unico posto disponibile per i play off, risultato ampiamente insperato all’inizio della stagione.

Un traguardo impensabile

“Per la nostra società si avvicina un traguardo storico – afferma Ivano Nuti, presidente delle Volpi Rosse Menarini – ed un risultato che sarebbe stato impossibile senza il supporto di Menarini. Dall’anno della nostra nascita, nel 2011, siamo sempre cresciuti, ottenendo risultati migliori rispetto all’anno precedente. Questo è il momento migliore per raggiungere l’obiettivo dei play off, traguardo che va oltre ogni aspettativa. Oltre che per i ragazzi, sono contento anche per tutte le persone che gravitano intorno alla società e che hanno fatto delle Volpi Rosse Menarini parte integrante della loro vita quotidiana”.
“Siamo, ogni giorno di più, orgogliosi di aver scelto di supportare le Volpi Rosse Menarini, al di là dei risultati.– dichiara Valeria Speroni Cardi, direttore Corporate Press & Media Relations del Gruppo Menarini – e sapere che ci sono buone possibilità di raggiungere i play off non può che farci piacere, specialmente perché vengono ripagati i sacrifici di tutti i nostri atleti. Facciamo un grandissimo in bocca al lupo alla squadra per le prossime due partite”.

L’arte “prende casa” nelle scuole: il progetto residenze d’artista

L’arte contemporanea abita le scuole. Nasce da un un’idea di Valentina Gensini, direttore artistico de Le Murate. Progetti Arte Contemporanea in collaborazione con l’Assessorato e la Direzione Istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana il progetto di Residenze d’artista nelle scuole che per la prima volta vede mettere in atto uno scambio virtuoso tra scuola e giovani professionisti dell’arte. Il progetto vede le strutture scolastiche mettere a disposizione un’aula non utilizzata per accogliere un artista contemporaneo che lavora quotidianamente a scuola trasformando lo spazio nel suo atelier temporaneo. In cambio l’artista ospitato, offre un laboratorio gratuito per gli studenti dell’Istituto coinvolgendo di settimana in settimana classi diverse.

Le scuole aderenti al progetto

Le prime due scuole fiorentine ad aver aderito al progetto sono l’Istituto Comprensivo Oltrarno (via dei Cardatori, 3), grazie alla dirigente Paola Salmoiraghi, e l’Istituto Comprensivo Poliziano (viale Morgagni, 22), grazie al dirigente Alessandro Bussotti, che hanno accolto rispettivamente Rossella Liccione e Francesco Pellegrino.

Coabitazione e condivisione di esperienze

La condivisione di spazi e ambienti crea una relazione tra artista e “abitanti della scuola” siano essi alunni, personale docente o collaboratori scolastici, dando vita ad una piccola comunità sperimentale aperta ad esperienze laboratoriali altamente innovative. Tali esperienze sono sempre guidate, seguite e monitorate dal personale dell’associazione Mus.e, che supporta e incoraggia progetti inediti e sperimentali.

“Per appassionare i bambini al bello – ha sottolineato la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi – non c’è nulla di meglio che metterlo a contatto con i processi creativi e direttamente con la bellezza. È emozionante poter gustare dal vivo l’arte che si produce. Con questo progetto si permette ai più piccoli di avere della creazione artistica un’esperienza diretta. Questo non significa far diventare il bambino un ‘artista’ ma, piuttosto, agevolarlo nello sviluppo della creatività, nella capacità di affrontare problemi in maniera sempre diversa e innovativa”.

“Una sperimentazione nata in seno al progetto ToscanaIncontemporanea 2018 e condotta da Mus.e con il Comune di Firenze viene finalmente raccontata ai cittadini e condivisa con la comunità – spiega Valentina Gensini – Artisti qualificati ricevono uno spazio destinato ad atelier e lavorano all’interno di una scuola media, abitandola ogni giorno e offrendo agli studenti workshop sperimentali, strutturati in collaborazione con educatori, professori, dirigenti.

Questo progetto inedito riposiziona gli artisti all’interno della società civile portando l’arte contemporanea fuori dai musei e dai centri di produzione, con un risultato straordinario: gli artisti vengono accolti e trovano uno spazio esclusivo in cui lavorare, e le scuole beneficiano di una presenza costante e continuativa che incontra settimanalmente studenti e professori, con particolare attenzione a percorsi inclusivi, capaci di coinvolgere e stimolare l’intera comunità di bambini. Ringrazio gli Istituti Comprensivi Oltrarno e Poliziano per l’entusiasmo con cui hanno accolto il progetto, e gli artisti Liccione e Pellegrino per la disponibilità umana e professionale mostrata all’interno di questo percorso unico, concepito come una ricerca attenta a nuove forme di Comunità e di condivisione”

Gli artisti in residenza

E se Rossella Liccione, l’artista “in residenza” presso l’Istituto comprensivo Machiavelli, coinvolge i ragazzi nelle sue rielaborazioni in plexiglass realizzando installazioni ambientali e light box colorati, Francesco Pellegrino, “di stanza” all’Istituto Comprensivo Poliziano, fa sperimentare agli alunni un allargamento dell’idea di musica e suono attraverso la multimedialità, le tecnologie e le installazioni sonore interattive in cui i giovani studenti “suonano l’acqua” visualizzando le onde sonore.
Rossella Liccione vive ed opera a Firenze presso il suo laboratorio artistico, collaborando con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, affiancando i docenti nella Scuola di decorazione, dove ha conseguito il diploma Accademico di I livello in decorazione e successiva specializzazione di II livello in “Arti Visive e Discipline dello Spettacolo” e un Master in Textile. L’artista elabora un linguaggio di geometrie irregolari che sfruttano la luce e la trasparenza per esaltare l’intensità del colore.

Francesco Pellegrino è un artista multimediale e musicista; i suoi lavori includono musica elettroacustica, performance e installazioni. Come musicista si esibisce in concerti elettroacustici per strumenti vari (tra cui sax, tromba, clarinetto e vari oggetti) e live electronics; suona nel trio elettroacustico3D3, con Maurizio Montini e Andrea Venturoli. Come artista crea installazioni della forte componente sonora, ambienti immersivi, inviti alla contemplazione. Le sue installazioni sono state esposte a Firenze, Livorno, Stoccolma, Città del Messico, Chongquing ed altre.