venerdì, 9 Maggio 2025
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Rugby: Italia-Georgia al Franchi di Firenze

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La nazionale di rugby torna allo stadio Franchi, lo stesso che due anni fa portò fortuna agli azzurri che conquistarono una vittoria storica contro i due volte campioni del mondo del Sudafrica. Firenze è stata scelta per ospitare il primo dei Cattolica test match 2018: Italia contro Georgia.

Appuntamento sabato 10 novembre alle ore 15: il match che si potrà vedere anche in tv, in chiaro e in  diretta su Dmax (canale 52 del digitale terrestre). Oltre mille i georgiani che hanno già acquistato un biglietto per la gara, a dimostrazione di quanto interesse c'è intorno alla partita: la Georgia negli anni ha scalato il ranking internazionale World Rugby e reclama ora un posto sulla scena internazionale.

Al via la stagione dei mondiali

“Abbiamo il più profondo rispetto per il rugby georgiano, capace di rafforzare sensibilmente il proprio ruolo in Europa e nel mondo negli ultimi anni – dichiara Nino Saccà, vice-presidente vicario della Federazione italiana rugby, – ma vogliamo iniziare la stagione dei Mondiali con un risultato di prestigio, che ci permetta tanto di migliorare il ranking che di ribadire come il nostro rugby meriti il proprio posizionamento tra i Paesi Tier 1”.

“La sfida con la Georgia, una settimana dopo la trasferta di Chicago contro l’Irlanda, sarà un momento fondamentale per la nostra stagione – spiega Giovanni Licata, terza linea siciliano delle Zebre Rugby Club e della Nazionale – sta per prendere il via una stagione lunga e impegnativa, che culminerà con l’appuntamento in Giappone con la Rugby World Cup, e ogni test-match sarà un importante momento di verifica per tutti noi, come squadra e come singoli”.

Il test match della Nazionale di Rugby a Firenze

È il terzo anno che Firenze ospita un test match della Nazionale di rugby. “Abbiamo vissuto insieme due grandi partite con la palla ovale – dice l'assessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci – quella contro il Sudafrica nel 2016 che tutti ricordiamo perché il 15 di O'Shea riuscì a battere una delle tre grandi Nazionali dell'emisfero Sud e l'anno scorso con l'Argentina. Quest'anno c'è un avversario che, sulla carta ha meno fascino ma la Georgia è in crescita e punta ad entrare nel club del Sei Nazioni e l'Italia dovrà confermare il diritto a stare nell'èlite del rugby europeo”.

Italia Georgia Rugby Franchi Firenze 10 novembre 2018

Quanto costano i biglietti per Italia – Georgia

I biglietti per la partita di rugby Italia-Georgia al Franchi di Firenze partono dai 12 euro della Fiesole per arrivare alle poltronissime da 45 euro in tribuna vip. Sono disponibili sul sito di TicketOne e nei punti vendita LIS di tutta Italia.

2 notti di eventi in Santa Croce per ‘Genius Loci’

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Santa Croce diventa uno speciale palcoscenico per la seconda edizione di “Genius loci”: due notti di eventi, giovedì 20 e venerdì 21 settembre 2018, tra musica, danza, letture sceniche e incontri, che si concluderanno all’alba di sabato 22, alle ore 6, con il concerto del padre del minimalismo musicale, la star internazionale Terry Riley accompagnato dal figlio Gyan.

La manifestazione è ospitata nei luoghi più suggestivi del complesso monumentale, dal chiostro del Brunelleschi alla cappella Pazzi, dal cenacolo al chiostro di Arnolfo. Il programma è lungo e prevede tanti ospiti.

Gli incontri e il teatro

 Per quanto riguarda gli incontri lo scrittore e fisico Paolo Giordano, Premio Strega per “La solitudine dei numeri primi”, dialogherà con il frontman degli Afterhours Manuel Agnelli (il 20 settembre, alle ore 21.50 nel chiostro del Brunelleschi), mentre il filosofo Sergio Givone incontrerà il priore dell'Abbazia di San Miniato don Bernardo Gianni e don Alessandro Andreini della Comunità di San Leolino, delegato per la Cultura della Conferenza episcopale toscana (20 settembre ore 20.30, cenacolo).

All'attrice Marion D'Amburgo è affidata invece la lettura scenica, musicata da Stefano Albarello, di “Lettere al padre – Epistolario di una figlia” (21 settembre alle ore 19.45, nel cenacolo), incentrata sulle lettere che la figlia di Galileo Galilei, suor Maria Celeste (al secolo Virginia Galilei) inviò al padre. Le spoglie dei due riposano proprio in Santa Croce.

I concerti di Genius Loci 2018

Sul fronte della musica tante le voci: la giovane cantautrice Erica Mou (20 settembre, ore 20.45, Chiostro del Brunelleschi); Cristina Donà, che con il chitarrista Saverio Lanza e il coro Vocazioni presenterà l’ultimo progetto “Canzoni in controluce” (20 settembre ore 23.10, chiostro del Brunelleschi);  Tiziana Ghiglioni nel “Tenco Project” (21 settembre, ore 22, Chiostro del Brunelleschi); Debora Petrina che si esibirà insieme allo scrittore Tiziano Scarpa, vincitore del premio Strega con “Stabat mater” (20 settembre, ore 23, Cenacolo).

E poi ancora  il cantautore calabrese Peppe Voltarelli (21 settembre, ore 21.30, cenacolo), mentre gli Area, storica formazione degli anni ’70, capitanata dal tastierista e compositore Patrizio Fariselli, suoneranno i brani storci del gruppo con l’inedita voce di Claudia Tellini (21 settembre, ore 20.30, chiostro del Brunelleschi).

Peppe Voltarelli Genius Loci Firenze

Peppe Voltarelli

Ci sarà anche l’occasione di ascoltare esibizioni soliste, come quelle dei  sassofonisti Roberto Ottaviano (20 settembre, ore 21.10, Cappella Pazzi), l’americano Dan Kinzelman (21 settembre, ore 21, Cappella Pazzi), il vibrafonista Pasquale Mirra (21 settembre, ore 21.30, Cappella Pazzi) e Paolo Angeli con il recital per chitarra sarda preparata (20 settembre, 21.45, cenacolo).

In programma anche il duo della contrabbassista Silvia Bolognesi con il clarinetto basso di Marco Colonna (20 settembre, ore 22.45, Cappella Pazzi) e del violoncellista albanese Redi Haza (già al fianco di Ludovico Einaudi) con la voce di Maria Mazzotta (21 settembre, 22.45, cenacolo). Nel programma figura anche lo swing-manouche dei chitarristi Maurizio Geri e Jacopo Martini e del contrabbassista Nicola Vernuccio (20 settembre, ore 20.15, chiostro di Arnolfo) oltre alla danza con le coreografie, in anteprima, di Lucia Guarino in “Una Crepa: nostalgia dell’oro” con Elisa D’amico (danza) e Matteo Bortone al contrabbasso (20 settembre, ore 20.30, cappella Pazzi).

Visite guidate in Santa Croce

In occasione di Genius Loci, l'Opera di Santa Croce lancia un programma di speciali visite guidate, che portano in pubblico alla scoperta della basilica fino al 14 ottobre, ad esempio l'area dedicata alla preghiera dove si trovano i capolavori di Donatello e Vasari (giovedì 20 alle ore 9.45) o la cappella maggiore e il ciclo di affreschi di Agnolo Gaddi (sabato 13 ottobre). Prevista anche una caccia al tesoro tra i tesori dell'arte dedicata ai più piccoli (domenica 23 dalle 14.00 alle 16.30). Costo del biglietto 5 euro, per prenotazioni 0552466105 o [email protected].

Informazioni utili per prenotare l'ingresso gratuito

La manifestazione è organizzata dall’associazione Controradio Club, da Controradio e dall'Opera di Santa Croce, in collaborazione con La Nottola Di Minerva e con il contributo del Comune di Firenze per l’Estate Fiorentina 2018 e della Città Metropolitana.

L’ingresso è gratuito, ma i posti sono limitati: sulla piattaforma Evenbrite è possibile prenotare l'ingresso per gli appuntamenti di Genius Loci.

Le stelle del Gelato Festival al piazzale Michelangelo

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L'edizione “All Stars” del Festival del Gelato sarà una vera e propria sfida all’ultima paletta: dalle mandorle della Sicilia fino alla sbrisolona di Mantova passando per il pecorino della Sardegna e il basilico della Liguria.

Dopo otto edizioni italiane, un tour europeo in Germania, Austria, Polonia, in attesa di oltrepassare l’Oceano alla conquista degli Stati Uniti, il festival si ferma a Firenze, al piazzale Michelangelo, dal 14 al 16 settembre, per la prima tappa del Gelato Festival All Stars.

“All Stars” del Gelato Festival

16 gelatieri artigianali, campioni delle precedenti edizioni italiane e internazionali, si sfideranno per conquistarsi il primo posto nella gara Gelato Festival World Master 2021 che incoronerà il miglior gelatiere del pianeta.

A scegliere il migliore gusto sarà una giuria composta da esperti enogastronomici, la cui scelta varrà 70% del voto, e da uno stuolo di golosi. L’ingresso al Festival permette di assaggiare e di votare il preferito tra tutti i gelati in competizione: sbrisolona del 12 Apostoli con recioto bianco di Parona, pistacchio di Spoleto, Dolce Vita di Firenze, noci pecan e sciroppo d’acero del Canada, Inne lemon curd di Varsavia, sorbetto all’ananas, sedano e mela del Giappone, I’David di Lastra a Signa, Pinolo di Gazzo, Cuore di Brontolo di Lamezia Terme, Pecorino sardo con pere caramellate al miele di Sulla, Il mio primo vero latte di Vigevano, Sorbetto limone e basilico di Varazze, About… Strawyberry and red pepper di Fiumicino, Mandarino Tardivo di Roma, Tropical Basil di Albisola e infine Pinolo alla ligure di Pietra Ligure.

Le novità al piazzale Michelangelo

Tra le novità di quest’anno, per accende una competizione già calda, i concorrenti dovranno sfidarsi su
due altri gusti inediti realizzati appositamente per l’occasione: uno con il cioccolato della maison belga Callebaut e uno aromatizzato alla birra Angelo Poretti. I visitatori potranno inoltre prendere parte a numerose attività tra cui la visita del “Buontalenti”, il laboratorio mobile più grande del mondo nel quale ogni mattina saranno preparati i gelati in gara, o partecipare agli incontri per carpire tutti i segreti del gelato artigianale a cominciare dalla scelta delle materie prime.

Gelato Festival Firenze biglietti gratis il Reporter

Un’edizione che si annuncia molto saporita ma dall’esito imprevedibile: nessun artigiano parte  avvantaggiato, ma chissà che il fattore campo non dia qualche vantaggio al Dolce Vita inventato da Paolo Pomposi della Gelateria Badiani? Preparate le coppette perché i giochi non sono ancora fatti.

Vinci le “stelle” del gelato festival

Con il Reporter entri gratis al Gelato Festival All Stars di Firenze: iscriviti subito alla nostra newsletter. Se sarai tra i primi 20 fortunati avrai in omaggio un biglietto di ingresso.

Cercasi giovani famiglie per case ad affitto agevolato

E' stato pubblicato il bando per l'affito di 40 nuovi appartamenti in via della Pieve, alla periferia di Scandicci, con canoni di affitto agevolati o patti di futura vendita. I cantieri per costruire i nuovi alloggi sono in corso e la conclusione dei lavori è prevista entro l'autunno.

È il progetto “Pieve degli orti”: l’80 per cento degli alloggi saranno riservati a giovani con meno di 40 anni per dare loro l’opportunità di ottenere l’indipendenza abitativa in un’area non lontana dal centro di Scandicci e dai servizi.

Il bando per le case in via della Pieve

Le case saranno energicamente sostenibili, faranno parte di un complesso con spazi comuni e un’ampia zona verde nella quale si potrà anche coltivare ortaggi. Si tratta di appartamenti di alta qualità per quanto riguarda le finiture, con impianti di ultima generazione e climatizzazione.

È un intervento di social housing privato, ma i beneficiari saranno individuati dal Comune tramite un bando, aperto dal 10 settembre al 10 ottobre 2018: 22 appartamenti saranno affittati con canone agevolato, mentre gli altri 18 potranno essere acquistati con patti di futura vendita a un prezzo inferiore a quello di mercato.

“Vogliamo fornire ai giovani la possibilità di avere una casa in un posto bello per vivere insieme la città e abitarla in modo nuovo”, afferma il sindaco Sandro Fallani. Il progetto è attuato dal Fondo Housing Toscano e vede anche la partecipazione della Fondazione CR Firenze, il cui direttore generale Gabriele Gori riconosce l’importanza dell’intervento come segno di attenzione alle esigenze della comunità e della Città metropolitana di Firenze. In Toscana il Comune di Scandicci è il primo ad attuare un progetto del genere, proprio per venire incontro alle nuove esigenze abitative, grazie alla proposta di modalità di convivenza alternative, sostenibili e sociali.

Bando Affitto via della Pieve Scandicci giovani under 40 cantiere

Informazioni pratiche

Sul sito del Comune di Scandicci si trova il bando per gli alloggi in via delle Pieve e i moduli da compilare, che sono disponibili anche al Punto Comune al primo piano del municipio, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 12,45.

La domanda va riconsegnata al servizio Punto Comune o inviata per raccomandata A/R, ma dovrà pervenire entro il termine di scadenza (non farà fede il timbro postale).

Come funziona il patto di futura vendita

Ma come funziona il patto di futura vendita? All’inizio si versa una caparra pari al 10 per cento del costo, con la presa di possesso dell’immobile. Per otto anni, è previsto un fisso mensile (una parte di affitto agevolato e una rata per l’acquisto), di cui la metà sarà accantonata. All’ottavo anno, sarà già stato anticipato il 25 per cento e si potrà procedere all’acquisto definitivo dell’immobile, versando la parte restante, con la possibilità di chiedere un mutuo per il 75 per cento del valore dell’alloggio.

Un pranzo stellato per il Meyer

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Uno scopo benefico, un luogo suggestivo, un cuoco d’eccezione: sono gli ingredienti del “Pranzo per il Meyer”, che si svolgerà sabato 15 settembre alle ore 12.30 al Giardino di Daniel Spoerri di Seggiano (provincia di Grosseto), organizzato da Legacoop Toscana e Coop Unione Amiatina. Ai fornelli ci sarà lo chef stellato Roberto Rossi del ristorante Silene di Seggiano.

Il pranzo

Un nuovo evento di solidarietà attraverso cui Legacoop Toscana riconferma il proprio sostegno al progetto Meyerpiù, dopo la cena dello scorso 12 luglio a Firenze (in Piazza Bartali) che ha visto la partecipazione di oltre 800 persone. Ora anche Coop Unione Amiatina ha deciso di dare il proprio contributo a questo importante progetto, organizzando con Legacoop Toscana il pranzo di raccolta fondi del prossimo 15 settembre.

Tutti possono prendere parte al pranzo e contribuire così in prima persona alla realizzazione del progetto Meyerpiù. Per avere tutte le informazioni necessarie e per prenotare inviare una e-mail a [email protected] entro il 12 settembre. La quota minima di adesione è di 50 euro. Chi parteciperà al pranzo avrà anche la possibilità di visitare il Giardino a partire dalle ore 10.

Il progetto Meyerpiù

Il progetto Meyerpiù, per il quale Unicoop Firenze si è impegnata a donare un milione e mezzo di euro in tre anni attraverso iniziative realizzate in collaborazione con la Fondazione Meyer, è finalizzato all’ampliamento dell’ospedale pediatrico fiorentino Meyer. L’area attuale pari a circa 30mila metri quadrati, verrà ampliata fino a 40mila metri quadrati e verranno acquisiti 7 ulteriori ettari di spazio verde. Il tutto con l’obiettivo di garantire ai bambini toscani e non solo un ospedale ancora più efficiente e accogliente.

 

pranzo Meyer Seggiano

 

Lo chef Roberto Rossi, il ristorante Silene e il Giardino di Daniel Spoerri

Appassionato di cucina fin da giovanissimo, Roberto Rossi diventa proprietario e chef nel 1992 dello storico ristorante Silene, aperto nel 1830. La radicata attenzione al territorio da parte di Roberto si rivela nella sperimentazione di cibi che vengono dalla tradizione contadina toscana. La semplicità, l'eccellenza delle materie prime, le tecniche di lavorazione e cottura rendono la sua cucina molto personale e focalizzata sui doni di natura della stagione. Cucina che si accompagna a un’ottima scelta di vini.

Il connubio con il cibo si sposa perfettamente con le meravigliose opere del Giardino di Daniel Spoerri, del quale Roberto è gestore. Un parco di arte contemporanea, con 113 installazioni di diversi artisti mondiali: un museo a cielo aperto. Nel 2014 la passione viene premiata con una stella Michelin, un gioiello che brilla in un luogo altrettanto prezioso.

3 opere di Verdi per aprire la stagione del Maggio

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Tre nuove produzioni in un solo mese, un progetto ritenuto impensabile fino a poco tempo fa. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino inizia la stagione autunnale con la “Trilogia popolare verdiana” mettendo in scena le opere di Giuseppe Verdi più amate e rappresentate al mondo: Il Trovatore, Rigoletto e La Traviata.

Un unico spettacolo lungo sette ore e mezza nonostante le tre opere prendano vita singolarmente trattando temi molto diversi ma drammaticamente attuali, ambientati in tempi e luoghi altrettanto diversi e che Verdi ha voluto, in questa trilogia, mettere a fuoco.

Un progetto del tutto nuovo ma anche moderno che si realizza dopo un anno e mezzo di intenso lavoro che ha coinvolto tutto il Teatro del Maggio ed in particolare il regista Francesco Micheli, il maestro Fabio Luisi, nonché per la scenografia Federica Parolini, per i costumi Alessio Rosati e per le luci Daniele Naldi; una scommessa che ci consegna una configurazione omogenea e armonica di questi tre titoli tanto cari al grande pubblico.

L'inizio con il Trovatore

La Trilogia viene dunque presentata come un corpo unico tanto che ne Il Trovatore, che fa da prologo all'intero progetto in quanto prima opera in ordine cronologico ad essere allestita, vedremo entrare in scena Ferrando – come incarnazione di Giuseppe Verdi – che estrae da un grande scaffale tre marionette iniziando ad inanellare la vicenda che poi si diramerà nelle tre opere. I burattini in cartapesta che invaderanno le scene successive, come anche le maschere indossate dagli interpreti di Rigoletto e le bambole a grandezza umana oltre alla grande coppa di champagne dove si immergerà una Violetta ballerina di burlesque ne La Traviata, sono state realizzata da Jacopo Allegrucci, scenografo versiliese che da venti anni lavora per il Carnevale di Viareggio.

Trilogia verdiana Firenze

 Foto: Pietro Paolini, TerraProject-Contrasto

“Il nostro lavoro delinea la storicità del progetto verdiano e contemporaneamente rispecchia l’Italia di oggi in maniera emozionante e attuale. – ha spiegato il maestro Fabio Luisi – In un momento così cruciale per il nostro Paese e per l'intera società è bene ricordare quello che Verdi ci ha regalato, con i suoi personaggi scandalosi, trasgressivi, che vanno contro corrente perché rivendicano un diritto di libertà nel tentativo di uscire dal ruolo imposto dalla società. Qui sta la modernità di queste tre opere ed è questo che le unisce. La musica traduce poi le emozioni facendoci vivere i moti psicologici dei protagonisti”.

Verdi e la bandiera italiana

In questa storica trilogia, vista come una sorta di testamento popolare voluta da Verdi, “Padre della Patria”, non poteva mancare la Bandiera italiana. Un monumentale tricolore aprirà infatti la prima scena di ciascuna delle opere connotando la loro natura intimamente italiana.

Trovatore Giuseppe Verdi Firenze - Teatro Maggio musicale fiorentino

 Foto: Pietro Paolini, TerraProject-Contrasto

“Nel tentativo di condensare il desiderio che queste tre opere continuino a parlare ai giovani figli del nostro Paese, che Verdi ha contribuito con la sua arte a rendere unico – ha riportato il regista Francesco Micheli – abbiamo colto, in una maniera quasi giocosa, l'analogia tra le tre opere e i tre colori della Bandiera italiana. Ho dunque immaginato uno scrigno a tre ante, rappresentato in scena da tre pannelli con i toni del nostro Tricolore, che si uniformerà nel colore che contraddistingue l'opera messa in scena: rosso fuoco per Il Trovatore, il bianco della camelia e del pallore di Violetta ne La Traviata e il verde del livore per Rigoletto. Durante il preludio questi grandi carri-pannello si apriranno per mostrare spazi pubblici e privati che gli spettatori saranno chiamati ad immaginare come luoghi a cui noi alludiamo”.

Altro denominatore comune delle tre opere sarà il coro. Il complesso di voci, che avrà funzione di commento, vedrà i suoi elementi vestiti con abiti contemporanei a sottolineare che il coro “siamo noi”, il popolo, che ascolta ed assiste alle vicende tanto diverse, e spesso drammatiche, dei protagonisti venendo coinvolto a tal punto da esserne inghiottito. Secondo Verdi il coro è di fatto un personaggio unanime che lega e che passa attraverso Trovatore, Rigoletto e Traviata unendone le emozioni, a volte contrastanti, delle passioni.

Le date della Trilogia popolare verdiana al Teatro del Maggio

Le tre opere verranno messe in scena a staffetta nel corso del mese di settembre 2018, con la prima de Il trovatore fissata per il 13 (repliche il 16, 19 e 22 settembre), la prima di Rigoletto il 15 (repliche il 20, 26 e 29 settembre) e la prima de La Traviata il 21 settembre (repliche il 23, 25, 27 e 30).

Informazioni sul sito del Maggio musicale fiorentino.

Il cinema Spazio Uno è salvo

I cinefili possono stare tranquilli: il peggio per lo Spazio Uno è superato. Il futuro del cinema, garantisce Giuseppe Giuliattini (co-titolare della storica sala), è al sicuro: la proposta che gli acquirenti dello stabile stanno valutando consiste nel ristrutturare ilocali, con l’ampliamento della sala principale e l’apertura di due mini-auditorium da una cinquantina di posti, ai quali si affiancherebbe una caffetteria. Tutto al piano terra, così da liberare gli altri due piani che sarebbero destinati a uso residenziale.

La vicenda

Quella dello Spazio Uno è una storia che parte oltre quarant’anni fa. L’apertura negli anni Sessanta come cineclub del dopolavoro Enel, i numerosi cambi di gestione, le turbolenze degli anni Novanta. Nel 2002 finalmente la nuova gestione riesce, non senza qualche difficoltà iniziale, a rilanciare il cinema con una programmazione che, tra il 2015 e il 2016, vede una crescita nei biglietti venduti pari al 40%.

Le incertezze iniziano pochi anni fa. Enel, proprietaria dell’edificio di via del Sole, mette in vendita l’intero stabile dove si trova il cinema. Di fronte alla prospettiva concreta della chiusura i titolari chiedono l’intervento di Palazzo Vecchio.

Il Cinema Spazio Uno non chiude

Come tutte le sale del centro, infatti, anche quelle dello Spazio Uno sono vincolate a tale uso. Il Comune ottiene la proroga del contratto fino al 30 maggio 2018 e un impegno non negoziabile da parte del nuovo proprietario: che, anche dopo la vendita, i locali mantengano le loro funzioni attuali. Il 31 maggio arriva l’ufficialità: il nuovo proprietario dell’edificio acquisirà gli spazi a dicembre 2018 e il cinema potrà continuare con la sua programmazione.

Cinema Spazio Uno non chiude


Lo Spazio Uno si lascia alle spalle un momento di difficoltà tristemente condiviso con molti altri cinema del centro storico, letteralmente divorati da multisala e grandi catene. Da una parte c’è chi, come l’Ariston, non ha retto il colpo ed è stato costretto a chiudere. Dall’altra c’è chi è riuscito a reinventarsi. È il caso del cinema Odeon, diventato un vero e proprio luogo di culto per gli amanti dell’original sound.

O ancora dello Spazio Alfieri e della Fondazione Stensen, che si sono ritagliati un ruolo di rilievo con una programmazione d’essai e con la collaborazione con i numerosi festival cittadini. O del più recente
La Compagnia che, oltre alla ordinaria programmazione, ospita festival, documentari, rassegne e mostre. Perché diciamolo: il multisala è bello, ma vuoi mettere l’intimità di una piccola sala del centro storico?

Il servizio Civile 2018 con Legacoop Toscana

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Sono 53 i posti a disposizione per svolgere il servizio civile con Legacoop Toscana nell’ambito del Bando 2018 per la selezione di volontari da impiegare nei progetti di Servizio Civile Nazionale.

Gli aspiranti volontari, che devono avere tra i 18 e i 28 anni (occorre non aver compiuto il 29esimo anno di età), hanno tempo fino al 28 settembre per presentare domanda di partecipazione per uno dei 10 progetti proposti da 8 cooperative sociali toscane nelle province di Prato, Firenze, Pisa, Livorno, Lucca, Arezzo. È possibile presentare domanda per un solo progetto. I volontari avranno diritto a un rimborso di € 433,80 mensili.

I giovani selezionati saranno impegnati nei settori dei Servizi all’Infanzia, dell’Assistenza a minori, disabili e persone con dipendenze che stanno effettuando un percorso di recupero, nell’Educazione e promozione culturale (tutoraggio scolastico, animazione culturale verso i minori e i giovani, animazione nel territorio, educazione al cibo, alla pace, attività artistiche e interculturali).

Tra le sedi in cui sarà svolto il servizio civile ci sono nidi d’infanzia e spazi gioco, centri diurni per minori, centri dedicati a bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche e disturbi dell’apprendimento, comunità alloggio per minori, centri di aggregazione giovanile, Centri infanzia adolescenza e famiglia, Comunità alloggio protette, Centri diurni di socializzazione disabili, RSA, Centri diurni e assistenza domiciliare handicap, servizi di terapia occupazionale.

Per alcuni progetti lo svolgimento del servizio civile dà diritto al riconoscimento di Crediti formativi universitari e può avere valore di tirocinio per gli studenti della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze, sulla base di una convenzione Università degli Studi di Firenze/Legacoop Toscana. Dal 2006 ad occuparsi del servizio civile per Legacoop Toscana è il Consorzio Pegaso Network.

“In oltre dieci anni – afferma il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini – sono stati più di 500 i volontari impiegati in progetti del Servizio Civile Nazionale e Regionale. Per molti ragazzi il servizio civile ha rappresentato un’opportunità concreta di avvicinarsi al mondo del lavoro. Nel 40-50 per cento dei casi questa esperienza ha consentito l’avvio di un percorso professionale nella cooperativa sociale in cui si è svolto il servizio civile o comunque nella cooperazione sociale”.

Questi i progetti per cui è possibile presentare domanda:
IT.E.M. – InTerventi Educativi per Minori SCU – Cooperativa Alice (Prato)
Musicanti di Brema: tutti diversi, tutti pari, tutti insieme – Cooperativa CUI (Prato)
Raccogliere e accogliere le Odissee – Cooperativa Pane e Rose (Prato)
“C’era una volta…” – Cooperativa CEPISS (Firenze)
YOUNG + – Cooperativa CEPISS (Firenze e Scandicci)
Sfide per crescere – Cooperativa CREA (Viareggio e Camaiore – LU)
Laboratori delle Differenze – Cooperativa CREA (Viareggio e Camaiore – LU)
Peter Pan – Cooperativa Progetto 5 (Arezzo, Lucignano, Capolona, Chiusi)
IDEALCOOP4SERVICE – Cooperativa IdealCoop (Castelnuovo Val di Cecina, Volterra, Pomarance – PI)
Lupo Alberto – Cooperativa Nuovo Futuro (Rosignano, Cecina – LI)

La domanda di partecipazione alla selezione e la relativa documentazione vanno presentati direttamente alla Cooperativa che realizza il progetto scelto, oppure a: Legacoop Toscana c/o Consorzio Pegaso via di Casellina 57/f Scandicci Firenze, Tel. 055 6531082, [email protected]

È possibile inviare la domanda via PEC, con raccomandata a/r oppure presentarla a mano. La data di scadenza è il 28 settembre 2018 (in caso di consegna a mano entro le ore 18:00).

Innovazioni per il biologico toscano, un convegno per presentare i risultati

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Le innovazioni per l’ortofrutta biologica toscana saranno al centro di un convegno in programma martedì 11 settembre a partire dalle 10.30 nella Sala Giglio dell’Educatorio del Fuligno, in via Faenza 48 a Firenze.

Si tratta del convegno finale del progetto “Tecno innovazioni per la valorizzazione sostenibile del bio toscano – 4 Bio”, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del PSR 2014-2020 e specificatamente del Pif (progetto integrato di filiera) 53/2015 il cui soggetto-promotore è la società Vivitoscano. Un progetto che ha avuto l’obiettivo di sviluppare interventi mirati per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi, la qualità delle produzioni e le relazioni nell’ambito della filiera dell’ortofrutta biologica della Toscana.

Il convegno sarà l’occasione per fare un quadro generale sul Pif e presentare i risultati del progetto “Tecno innovazioni per la valorizzazione sostenibile del bio toscano – 4 Bio” a cui hanno collaborato, nei due anni di attività, oltre al capofila due centri di ricerca, Uni.Pisa – C.i.R.A.A. e Crpv soc.coop., Terre dell’Etruria con la propria rete di tecnici sul territorio, e altre società esperte del settore: Apofruit Italia, AOP Gruppo VIVA, Ca’Nova, Winet, Agronica, Onit, Grafikamente.

Il progetto, inoltre, ha visto direttamente impegnate quattro aziende agricole di diverse province della regione, presso cui sono state effettuate le prove sperimentali con l’obiettivo di testare direttamente i risultati ottenuti. Al convegno, che sarà aperto da Sara Guidelli di Legacoop Toscana, parteciperà tra gli altri anche l'assessore regionale ad agricoltura e foreste Marco Remaschi.
 

Com’è la nuova piazza dei Ciompi

Piazza dei Ciompi presenta il suo nuovo volto: alle spalle della loggia del pesce nasce una piazza-giardino con un’area verde centrale e, lungo il perimetro, degli spazi che potranno ospitare mercatini temporanei.

Dopo il progetto di recupero e i lavori, venerdì 7 settembre l’inaugurazione ufficiale con centinaia di persone e una festa accompagnata dalle esibizioni degli artisti del Cirk Fantastik e dalle note della Scuola di musica di Fiesole.

Il “progetto verde” di piazza dei Ciompi

Ecco come si presenta oggi questo spazio pubblico che un tempo ospitava il mercato delle pulci: l’area verde è circondata da una cancellata  e da siepi, mentre all’interno si trovano vialetti, panchine, aiuole fiorite, la più grande delle quali è dominata dal pino che già esisteva nella piazza. Ai lati che guardano Borgo Allegri e via Buonarroti sono stati piantati 12 alberi di aranci amari.

Questa piazza verde è stata ideata anche per ospitare mercatini settimanali o mensili, che comunque non saranno alimentari, spiega il Comune: per questo sono stati fatti lavori per garantire l’alimentazione elettrica agli ambulanti. Il primo appuntamento è già in calendario: sabato 15 settembre debutta la fiera dei libri e dei fiori di piazza dei Ciompi, che tornerà una volta al mese fino a dicembre.

Leggi anche: i mercatini in piazza dei Ciompi, le date 2019

Piazza Ciompi prima e dopo i lavori

Foto: pagina Facebook Dario Nardella

Durante i cantieri sono stati svolti vari interventi: rinnovata la pavimentazione, adesso è in pietra forte; potenziata l’illuminazione pubblica nella zona grazie ai nuovi lampioni led; riqualificate le reti delle fogne, delle tubature dell’acqua e delle linee telefoniche.

“Piazza dei Ciompi torna ai fiorentini con un volto completamente nuovo – commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella su Facebook – Piante, fiori e pietra al posto di amianto e cemento. Dopo venti anni nel cuore di Sant’Ambrogio, grazie alla partecipazione di cittadini e commercianti, ora c’è una piazza tutta da vivere”.

Piazza Ciompi Firenze inaugurazione dopo i lavori, taglio del nastro

E gli scavi archeologici

Nel corso dei lavori sono spuntati anche dei reperti. Gli scavi in piazza dei Ciompi hanno permesso di recuperare resti di epoca moderna e, in misura più limitata, di epoca tardo medioevale, rinascimentale e romana. Per valorizzare la storia della piazza, a partire dalle analisi archeologiche fatte durante il cantiere, il Comune e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggi di Firenze stanno studiando un progetto pilota per un sistema di comunicazione multimediale.