giovedì, 8 Maggio 2025
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Com’è cambiata piazza del Carmine

Dopo tante inversioni di sensi di marcia, la scomparsa di posti di parcheggio, una pedonalizzazione e  numerose polemiche, i lavori in piazza del Carmine giungono al termine e per l’occasione il Comune di Firenze, in collaborazione con il Mus.E e il Maggio Musicale Fiorentino, ha organizzato una grande festa.

Sabato 16 giugno 2018 è stata presentata ai cittadini la nuova conformazione della piazza il cui cuore, secondo il progetto di riqualificazione,  è stato trasformato in una vasta zona pedonale leggermente rialzata rispetto alla strada, sulla quale sono sistemate 8 panchine in pietra serena sulle tonalità del marrone che riportano le incisioni degli episodi più significativi della storia della piazza: dalla fondazione per opera dei frati carmelitani, passando per gli affreschi di Masaccio fino ai dipinti novecenteschi di Ottone Rosai. Durante l’inaugurazione è stata presentata l’opera Leone dell’artista Sedicente Moradi.

Il “bosco” di piazza del Carmine

A completare il quadro c’è il famoso nuovo “boschetto” composto da 23 alberi, 4 canfore e 19 aceri per la precisione, sul  lato opposto rispetto alla chiesa e un nuovo fontanello per l’acqua potabile, per il quale è stato lanciato un bando negli ultimi mesi in modo da raccogliere idee per una realizzazione creativa e innovativa.

Piazza Carmine Oltrarno Firenze

Per quanto riguarda il fondo stradale, la pavimentazione storica ha lasciato il posto ad un conglomerato drenante con scaglie di pietra a cui fa da cornice un percorso a U realizzato con lo stesso materiale non drenante per permettere il passaggio delle macchine. Nel resto della piazza e sul selciato della chiesa sono state invece ricollocate le pietre del lastricato originale, restaurate per l’occasione. Per i residenti sarà ancora possibile parcheggiare in piazza, non più al centro come in precedenza ma lungo i marciapiedi.

Firenze smart city: i vincitori del concorso fotografico

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Si è tenuta a Villa Arrivabene, in piazza Alberti, la premiazione dei vincitori del quinto concorso fotografico organizzato da SILFIspa in collaborazione con il Gruppo Donatello in occasione della 48esima edizione della Mostra d’arte all’aperto in piazzale Donatello.

Tema scelto per questa edizione del concorso fotografico era “Firenze smart city”: una città che cambia tra sviluppo e sostenibilità”: tra i soggetti più immortalati da coloro che hanno partecipato ci sono stati il bike sharing e la tramvia, che hanno catturato l’attenzione dei fotografi e che sono stati i protagonisti di numerosi scatti.

Sono state circa 90 le fotografie che sono state presentate per partecipare al concorso, aperto a tutti i fotoamatori e che, con il tema scelto quest’anno, intendeva sollecitare i partecipanti ad approfondire il rapporto tra il cambiamento tecnologico e la permanenza dei valori legati al sociale e alla tradizione in una città moderna.

Firenze smart city

 

Nel pomeriggio di ieri, martedì 12 giugno, a Villa Arrivabene, sede del Quartiere 2, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vincitori, alla presenza del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi e del direttore generale di SILFIspa Manuela Gniuli. Ad aggiudicarsi il primo premio è stato Enrico Benvenuti con la foto dal titolo “Mobike in Piazza Duomo”. Secondo classificato lo scatto “Perché?” di Antonio Vinzi, al terzo posto Susanna De Giuli con “In alto i cuori”. La giuria ha poi segnalato anche altre fotografie.

La mostra delle opere partecipanti al concorso fotografico resterà aperta a Villa Arrivabene fino al prossimo 26 giugno.

Monnalisa Day: il Rinascimento diventa pop

Il prossimo 16 giugno a Firenze torna splendido e rocambolesco il Monnalisa Day, scisso fra piazza della Passera e l'ex Leopoldine di piazza Tasso.

Incontriamo Caterina Bini, organizzatrice di questa folle manifestazione estremamente partecipativa, evocatrice di una dimensione performativa dell’evento che rimanda a una San Francisco di Ginsberg e Ferlinghetti.

“Cosa” siete?

Nasciamo come alternativa a certi meccanismi un po’ atrofizzati dalle certezze del passato di questa città e per dare lustro a ciò che diamo per scontato o voce a chi ha qualcosa di fresco da dire. Il segreto sta nella ricerca di alchimie inedite con ingredienti a portata di mano e nel garantire un momento di libera collettività urbana.

Siamo una vetrina trasversale e dinamica capace di connettere varie realtà cittadine e valorizzare il vicolo storico dove è nata la musa di Leonardo. A sostenerci gli stessi artisti e diverse realtà culturali come il Museo Ideale di Vinci, Associazione Via Maggio, Controradio, Edizioni Clichy, MID, Zazie Dans, che hanno sempre accolto con entusiasmo i nostri inviti e tenuto il Monnalisa Day in grande considerazione. 

Fra le fila i giovani e la guardia artistica fiorentina anni ’80. Come vivete questo s-cambio generazionale?

Tendiamo a considerare ogni diversità come una ricchezza spendibile e possiamo vederla romanticamente così: sono tutti colori diversi di una grande tavolozza che un bravo artista sa far parlare. È la comunità creativa locale ed è in continuo divenire, fornirgli uno spazio era il minimo che potessimo fare. 

Una placca ad opera di Franco Bini (co-fondatore) è stata recentemente rubata da via Sguazza. Avete notato come non esiste la cattiva pubblicità?

Incredibile scoprire quanto il quartiere fosse affezionato alla placca commemorativa. Aveva creato un punto di reale interesse per i turisti e un motivo di orgoglio per gli abitanti, i negozianti della zona. Ci hanno chiamato decine di persone (sembra sia stata anche avvistata in vari punti della città) e c’è stato perfino chi si è proposto per effettuare indagini, sconvolgente.

Monnalisa Day 20108 Firenze cos'è

Gli organizzatori del Monnalisa Day

Vi offendereste se mettessi il Monnalisa Day sul podio degli eventi più “pop” in calendario da anni a questa parte?

Non solo non ci offendi ma lo riteniamo un complimento e anzi la prova che il messaggio è passato.
È la dimensione di tutto il nostro percorso, il nostro slogan dalla prima edizione: Il Rinascimento Pop a Firenze.

Vi sentite dei “sovversivi” della proposta culturale fiorentina?

Noi, sovversivi? Ahah… certo, armati di colori, matite e biadesivo e col sorriso come bandiera. Vi aspettiamo, quella per l’arte è una battaglia che non è concesso perdere!

Informazioni e programma dell'iniziativa sulla pagina Facebook del Monnalisa Day.

Estate Fiorentina 2018: gli eventi da non perdere

Gli eventi salgono in tram e arrivano in luoghi normalmente chiusi al pubblico. L’Estate Fiorentina 2018 apre le porte della Manifattura Tabacchi: nel complesso accanto al Teatro Puccini sbarcano le iniziative, tra cui il Festival au Désert dedicato alla musica africana (30 giugno – 4 luglio) e il Nuovo Cinema Puccini Garden che quest’anno prende posto nel cortile della ciminiera della Manifattura, dal 25 giugno per cinque settimane di film, spettacoli e reading.

Le novità dell'Estate Fiorentina 2018

Sorprese sui binari della tramvia: con l’attivazione della linea 3, a bordo viaggiano le letture del Teatro di Rifredi e dell’associazione Nottola di Minerva. Gli appuntamenti arrivano dietro le sbarre e in chiesa: il 24 giugno “Musica in carcere” porta a Sollicciano concerti di classica, mentre la basilica di Santa Maria Novella “balla” tra luglio e agosto con la rassegna di danza “Novella Classica” e San Miniato al Monte festeggia i suoi mille anni con concerti e convegni.

Tra gli eventi due novità: la Notte della Taranta, a luglio nell’anfiteatro delle Cascine, e “Rockin’1000” esibizione di mille musicisti rock il 21 luglio allo stadio Franchi. 

Estate Fiorentina 2018, calendario Cinema Tascabile

Le conferme nel programma

Per il secondo anno si rinnova l’appuntamento con il cinema (gratuito e sotto le stelle) nel piazzale degli Uffizi, che diventa “più lungo”: dal 23 giugno fino all’11 agosto.Fa il bis pure il grande schermo itinerante del “Cinema Tascabile”, che da metà luglio porta film nelle piazze dei quartieri. C’è un gradito ritorno a San Salvi, dove oltre alle proposte culturali dei Chille de la Balanza, l’associazione La Chute organizza il festival “Salviamo la musica”. Solo qualche nome: Paolo Benvegnù (23 giugno), Lydia Lunch (29 agosto) e Nada (31 agosto).

Concerti a fine luglio anche in piazza Santissima Annunziata con Musart Festival, che ospita tra gli altri Baustelle, Jethro Tull, De Gregori e l’esibizione di Roberto Bolle. Nella lunga lista delle conferme segnaliamo infine: Secret Florence (9-16 giugno) alla riscoperta della città grazie alle arti performative contemporanee; gli ottoni dell’Italian Brass week in centro e periferia (22- 29 luglio); la balera 2.0 del Florence Folks Festival al Varlungo (26-29 luglio)

Italian Brass Week - Estate Fiorentina 2018 programma

Programma completo, date dettagliate e aggiornatmenti sul sito dell'Estate Fiorentina 2018

Emergenza a Villamagna (per esercitazione)

Nel fine settimana tra l’8 e il 10 giugno si è svolta una maxi esercitazione organizzata dalla Misericordia di Badia a Ripoli dalla Misericordia di Badia a Ripoli in collaborazione con le Misericordie di Settignano, Lastra a Signa, Antella, Fratellanza Popolare di Grassina, Tavarnelle Val di Pesa e col patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli.

La simulazione

“Ci comunicano il crollo di un edificio non bene identificato in località Villamagna” è con questa  comunicazione radio che prende il via l’esercitazione San Gherardo. Sono le 23,15 e la macchina dei soccorsi si mette in movimento in un paese, Villamagna, interamente coinvolto nelle operazioni di simulazione.

Guarda la gallery

https://ilreporter.it/maxi-esercitazione-a-bagno-a-ripoli-2/

Ci sono i simulatori della Croce Rossa Italiana che con un team esperto di truccatori, preparano le cavie: sangue, fratture, intossicati dal fumo. Lo scenario è quello del crollo di un’arcata all’interno della chiesa da cui arrivano le richieste di aiuto. Si attende l’arrivo del nucleo esplorativo per il rilevamento del danno, dichiararne l’inagibilità e l’arrivo delle prime ambulanze. Da questo momento in poi scattano le operazioni di soccorso che andranno avanti fino a notte inoltrata. La segreteria del campo in località Capannuccia si trasforma in un posto di comando avanzato da dove avviene il coordinamento dell’emergenza.

Lo scenario d’emergenza

Arriva una prima ambulanza, ma le altre troveranno la strada bloccata da un trattore. Il numero dei feriti è indefinito e si organizza un ospedale da campo sopra il cimitero di Villamagna. Si valuta tutto: tempistiche, capacità, professionalità, organizzazione, logistica. Sul posto anche due osservatori esterni, per valutare eventuali criticità durante le operazioni.

Villamagna è deserta, illuminata solo dalle torri-faro approntate. Sembra un set cinematografico: è una simulazione, ma nella testa e nell’esperienza di ogni volontario c’è comunque la consapevolezza che la realtà è sempre dietro l’angolo e non ammette errori o sviste, soprattutto se ci sono vite umane da salvare. Realtà e simulazione infatti si fondono d’un tratto nel clou delle operazioni. La testa spegne anche l’ultima consapevolezza di finzione e si inizia a fare sul serio, e all’improvviso tutte quelle che si erano rivelate difficoltà all’inizio delle operazioni svaniscono e la finzione diventa realtà: i feriti, i soccorritori, gli operatori, ognuno sa cosa deve fare.

L’esercitazione

Sono coinvolte 11 ambulanze, 7 camionette e un trattore. La cura maniacale del dettaglio nelle fasi preliminari determina la riuscita di un’esercitazione e ogni criticità diventa opportunità di miglioramento. Ognuno mette in campo quello che sa fare e la comunicazione tra i settori e le persone, diventa fondamentale. L’esercitazione serve per testare ciò che si è studiato all’interno di un’aula, adesso con la concitazione del tempo, la fretta, la pioggia, la notte, e gli imprevisti inevitabili.

Terminate le fasi del soccorso, si procede con la messa in sicurezza delle opere di valore artistico all’interno della chiesa crollata. Alle 01.10 il responsabile annuncia: “Comunico il termine dell’esercitazione”. Adesso le torri-faro si spengono e la colonna degli automezzi è pronta per rientrare alla base.

Prova sul campo

“Questa esercitazione nasce come fine corso  – spiega Edoardo Berionne formatore di protezione civile della Misericordia di Badia a Ripoli e responsabile delle operazioni sul campo  – è il volontariato che valuta se stesso fuori dalle aule dei corsi.  Voglio ringraziare la risposta eccezionale del paese di Villamagna e Fulvio Bargallo dell’area emergenze delle misericordie per il proficuo apporto durante le manovre esercitative. E’ la prima volta che viene fatto una cosa del genere in 50 anni di Misericordia”

“E’ essenziale raccogliere nella maniera più razionale e nel minor tempo possibile i dati necessari per comunicare cosa è successo – aggiunge Maurizio Andorlini della protezione civile e consigliere del gruppo TLC città di Firenze – in questo modo chi comanda può agevolmente prendere le decisioni in base all’entità del danno, al numero feriti e delle vittime, ai problemi della viabilità”.

Sul campo anche E-Distribuzione Toscana-Umbria, con alcuni osservatori. “Abbiamo collaborato con la Misericordia di Badia a Ripoli per diffondere a tutti i livelli la cultura della sicurezza in campo elettrico – dice Alberto Breschi ingegnere di E-Distribuzione – sono venuto per osservare come viene montato un campo dal punto di vista della sicurezza elettrica che è molto importante in casi di emergenza, in condizioni di forte umidità e in situazioni critiche. L’elettricità è un pericolo molto insidioso”.

Metti una sera con i volontari delle stelle

Si vogliono far chiamare “i volontari delle stelle”, coloro che impiegano il loro tempo libero per diffondere la conoscenza dell’astronomia. La “Società Astronomica Fiorentina Onlus” è infatti un’associazione che ha come obiettivo principale quello di trasmettere le informazioni astronomiche e scientifiche con un linguaggio semplice, avvicinando, ispirando e coinvolgendo le persone a queste affascinanti materie.

Il prossimo 12 giugno alle 19:30, l’associazione festeggerà nella sua sede di Sesto Fiorentino (aula magna dell’Istituto superiore A.M.E Agnoletti) il suo 30esimo compleanno, anche se come ci ha raccontato Leonardo Malentacchi “come Presidente ho assistito alla nascita di questa associazione fin dalle fasi primordiali, la seguo infatti fin dagli anni Settanta, quando ero un ragazzino, e insieme ad alcuni coetanei, appassionati come me, ci incontravamo al “Collegio della Querce” per fare osservazione e discutere di astronomia.

Società astronomica fiorentina

Partivo dopo cena con la mia bicicletta – continua Mantellacchi – ed attraversavo da sud a nord la città pur di essere presente a questi incontri tenuti spesso dal prof. Pacini. Lezione dopo lezione si formò un’associazione libera chiamata SAF (Sezione Astrofili Fiorentini), per poi tramutarsi ufficialmente in GraOP (Gruppo Astrofili dell’Osservatorio di Piazzano) fino al 1994, anno in cui abbiamo tramutato il nome in quello attuale.”

In questi decenni i soci hanno organizzato numerosissime iniziative e manifestazioni pubbliche vedendo la presenza anche della celebre astronoma Margherita Hack e personalità come Maura Tombelli, scopritrice di 198 asteroidi, Andrea Boattini, scopritore di 255 asteroidi e 25 comete, ma anche il giornalista e scrittore scientifico Emiliano Ricci ed Andrea Matteini che attualmente è presidente dell’Osservatorio di Torre Luciana a San Casciano.

4 APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

Gli appuntamenti fissi da non perdere sono quattro: si comincia il primo martedì di ogni mese presso la sede dell’associazione a Sesto Fiorentino con un ciclo di conferenze di astronomia, mentre il secondo martedì del mese è aperta al pubblico la biblioteca che colleziona più di 800 volumi monotematici, insieme a riviste, documentari e mappe del cielo. Inoltre nello stesso giorno si svolge la serata osservativa in cui vengono messi a disposizione gli strumenti per vedere i corpi celesti più interessanti del periodo. Infine tutti gli ultimi giovedì del mese, si ha un’ulteriore serata di osservazione presso la biblioteca dell’Isolotto.

Società astronomica fiorentina osservazioni cielo Firenze

Amministrative 2018: Campi Bisenzio va al ballottaggio

Chi sarà il sindaco? Ci vorrà il ritorno alle urne per decidere il vincitore delle elezioni amministrative 2018 a Campi Bisenzio. I risultati definitivi, con 39 sezioni scrutinate su 39, dicono che nessuno dei quattro candidati per la poltrona di primo cittadino ha raggiunto il 50% più uno delle preferenze e quindi i due nomi più votati vanno  al ballottaggio.

Campi Bisenzio: i risultati definitivi

A sfidarsi saranno il sindaco uscente Emiliano Fossi, che ha raggiunto il 42,15% (6754 voti) sostenuto dal Partito Democratico e da tre liste civiche (Emiliano Fossi sindaco, Campi Progressista e Campinova), e Maria Serena Quercioli, con il 28,78% (4612 voti), sostenuta da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e dalla lista civica Liberi da cambiare. Da segnalare, nella coalizione di centro destra, il risultato della Lega che raggiunge il 16,3%.

Ecco i risultati degli altri candidati sindaco. Adriano Chini, già sindaco di Campi Bisenzio dal 1990 al 2004 e dal 2008 al 2013, sostenuto da Sinistra Italiana e da due liste civiche (Fare città e Sì parco No aeroporto inceneritore) è al 23,15% (3710 voti), mentre Lorenzo Ballerini di Potere al Popolo è al 5,89% (945 preferenze).Qui i dati ufficiali, con i dettagli dei risultati di tutte le liste, delle elezioni amministrative 2018 a Campi Bisenzio

Quando sarà il ballottaggio delle comunali

Il secondo turno si terrà domenica 24 giugno 2018 e si voterà sempre dalle 7 alle 23.

Comunali Campi Bisenzio 2018 - elezioni amministrative 2018 risultati Emiliano Fossi Maria Serena Quercioli

i quattro candidati sindaco a Campi Bisenzio

L’affluenza per le elezioni amministrative 2018

Per il primo turno, a Campi Bisenzio l'affluenza alle urne è stata del 51,42% in linea con quanto registrato cinque anni fa (51,31%), un dato più basso della media regionale (59,45%).

Gli altri comuni fiorentini in cui si votava

Infine, ecco in breve i risultati negli altri Comuni fiorentini dove si votava per eleggere il sindaco: a Impruneta viene confermato il primo cittadino uscente Alessio Calamandrei del centro sinistra (46,77%), a Marradi è stato eletto Tommaso Triberti (86,87%).

Yoga e massaggi orientali nel Giardino Torrigiani

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Per un giorno il Giardino Torrigiani si trasformerà in un’oasi orientale. Sabato 16 giugno dalle ore 10 alle 19 torna a Firenze “Oriental Garden” la giornata dedicata al benessere promossa da Oxfam Italia.

Dallo yoga in volo alla shakti dance, dal pilates fino al bagno di gong e molto altro, durante la giornata con soli 10 euro di ingresso e un tappetino sarà possibile partecipare a tutti i trattamenti collettivi, come per esempio l’acroyoga, una disciplina che nasce dalla fusione della ginnastica acrobatica, lo yoga e il massaggio tailandese che si pratica in coppia o anche in gruppo, molto coreografica e divertente.

Oriental Garden, i trattamenti

Per quanto riguarda invece i trattamenti individuali, come massaggi e naturopatia, è raccomandata la prenotazione: basterà aggiungere la differenza di prezzo a persona per singolo trattamento (dai 10 ai 40 euro a seconda della durata e tipologia). Il ricavato andrà a favore di Oxfam impegnata nel promuovere la giustizia e l’uguaglianza nel mondo.

Durante l’evento inoltre sarà possibile consumare bevande e cibo da FuoriPosto Truck, improntate a uno stile alimentare più armonioso ed equilibrato, che metta sullo stesso piano salute e sostenibilità ambientale.

“Anche quest’anno, grazie alla collaborazione con oltre 30 operatori professionisti dal mondo olistico, i partecipanti potranno cimentarsi nella pratica dello yoga nelle sue diverse varianti, bagno di gong e molte altre affascinanti discipline orientali, oppure ricevere un rilassante massaggio o un trattamento shiatsu individuale – spiega Lia Ferrini, responsabile delle attività fiorentine di Oxfam Italia –. A fine giornata vi sembrerà di essere usciti da un centro benessere, ma avrete speso molto meno e avrete contribuito a fare la differenza per chi ha più bisogno”.

Giardino Torrigiani Firenze yoga bagno di gong - Oriental Garden 2018

Il programma è disponibile sul sito di Oxfam Italia nella sezione dedicata all'Oriental Garden nel Giardino Torrigiani. Per info e prenotazioni: telefono 055 3220895, mail [email protected]. È vietato l’ingresso ai cani.

Tutti i locali estivi sulle rive dell’Arno

Ci sono luoghi che ci fanno amare Firenze ancora di più e con l’arrivo dell’estate anche l’Arno sarà tutto da vivere. L’inizio della movida lungo il fiume coinvolgerà i numerosi chioschi, ma tantissime saranno le novità tra le due rive.

Locali lungo l'Arno

A pochi passi dal centro storico, sul lungarno Colombo, il Wood Garden ci regalerà ancora una volta la sensazione di essere sulla riva del mare grazie al nuovissimo allestimento. Si parte il lunedì con Holy Wood, il cinema all’aperto e lo yoga al tramonto, per arrivare al sabato ricco di appuntamenti con una consolle underground.

Molo5
Sempre sul lungarno Colombo lo street food è d’autore con Il Molo5. Dal lampredotto al ramen, dalla pizza bio al “polpanino”, si approda al venerdì con l’aperitivo sonoro che promuove le performance musicali in vinile. Ma lo street food di qualità trova casa anche sul lungarno del Tempio: accanto ai burger di Chianina della Toraia e agli hot dog gourmet di Panino Tondo, la novità di quest’anno sarà il truck food di Phil’s barbecue, un omaggio all’America più vera. E se si cerca un po’ di relax sotto alberi secolari non può mancare una sosta al Fiorino sull’Arno.

La Toraia Firenze


Spostandoci sulla “rive gauche” c'è una vera e propria rivoluzione sulla storica spiaggetta sotto piazza Poggi: lo spazio estivo ha un nuovo nome, “River Urban Beach” , con tanti appuntamenti culturali (a ingresso gratuito) di teatro, cinema, musica, danza targati Fluidamente, il contenitore multiculturale promosso dall’Associazione Centro di Teatro Internazionale- No Time A.P.S, con la direzione artistica di Olga Melnik.

Nel parco dell'Anconella note, teatro ed eventi grazie all'associazione Cambiamusica. E infine a pochi passi da porta San Frediano ci si potrà fermare al Bistrot Santa Rosa, tappa irrinunciabile per chi ama una location green romantica e ricercata.

Firenze vista dal fiume

Navigando comodamente a bordo di un vecchio barchetto da renaiolo sarà possibile vivere un’esperienza suggestiva grazie al servizio offerto dai Renaioli: l’associazione culturale Abstrart ci accompagnerà a giugno in un viaggio alla scoperta del rapporto tra la città e il fiume. “Sarà l’occasione per raccontare la vita lungo l’Arno, gli antichi mestieri legati alla navigazione o lo svago che fi no al secolo scorso i fiorentini potevano concedersi frequentando gli stabilimenti balneari che sorgevano appena fuori dal centro”, racconta Francesca Romani, architetto e guida turistica. “E sotto i nostri occhi sfileranno palazzi e torri strettamente legati alla storia della città”.

Renaioli

 

La notte di San Giovanni si potrà vivere l’Arno in modo alternativo con la serata organizzata da Firenze Rafting. “Tutte le nostre attività sono adatte ai principianti e non ci sono limiti d’età – spiega Zeno Naspri, uno dei responsabili – Organizziamo anche river trekking, corsi di kayak e rafting in tutto il territorio, mentre la notte di San Giovanni si potranno ammirare i fuochi d’artificio direttamente dal fiume scoprendo Firenze da un altro punto di vista”.