mercoledì, 14 Maggio 2025
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La mappa della street art fiorentina è su Google

Nella città di Botticelli e Michelangelo c’è spazio anche per la street art. C’è chi li ama e c’è chi li odia, ma ormai a Firenze si trova ad ogni angolo di strada. La contemporaneità dialoga con i grandi capolavori rinascimentali, dunque, donando a fiorentini e visitatori un punto di vista nuovo e inusuale difficilmente trovabile sulle guide e le riviste patinate.

Se n’è accorto anche il Portale Giovani del Comune di Firenze che ha realizzato una pratica mappa, disponibile su Google Maps e in continuo aggiornamento, in cui sono segnalati più di cinquanta spazi di colore urbano: graffiti, murales, disegni e decorazioni ma anche spazi liberi messi a disposizione per futuri interventi. Dai colorati murales della scuola elementare e media in viale Spartaco Lavagnini agli spazi vuoti in zona Leopolda e in cerca di liberazione dal grigio metropolitano. 

Street art Firenze

Il Dizionario 

La street art nasce negli Stati Uniti e in Europa verso gli inizi degli anni Novanta, ma comincia ad essere
considerata una vera e propria forma d’arte solo negli anni Duemila quando a Londra, l’ormai noto ma ancora anonimo Banksy, comincia la sua attività di guerilla art. Se in principio l’artista di strada veniva
chiamato “graffitaro”, al giorno d’oggi è un vero e proprio artista a tutto tondo il cui compito è portare vivacità e arte in posti inusuali e di uso comune.

Esistono tanti tipi di street art, che possono variare per tipologia, soggetto e uso dell’ambiente urbano, ma il trend del momento è lo “yarn bombing”: consiste nell’impiegare filati colorati o fibra di maglia o ad uncinetto piuttosto che pittura o gesso. Altre forme di street art riguardano la personalizzazione dei segnali stradali attraverso adesivi, telecamere di sorveglianza, le strutture, i giochi d’ombra e prospettiva che una grande città può offrire.

Street Art Firenze mappa Google, Exit enter, Blub arte sa nuotare

La street art a Firenze, da Blub a Clet

Anche la culla del Rinascimento è ricca di artisti contemporanei che dedicano la propria creatività a questa arte. Il francese Clet Abraham personalizza i segnali stradali in giro per il mondo, ma ha fatto di San Niccolò la sua base operativa.

Dallo scanzonatorio ai messaggi più critici, i suoi adesivi donano un tocco di colore di originalità, rendendo interessante e vagamente piacevole anche un segnale di divieto. Blub è invece il padre del progetto “L’Arte Sa Nuotare” una serie di disegni in cui personaggi celebri del mondo dell’arte, della letteratura, della storia e dello spettacolo indossano una maschera da sub per simboleggiare lo stato di “l’acqua alla gola” in cui è costretto a vivere l’uomo medio contemporaneo e la conseguente necessità di imparare a “nuotare”.

Gli amanti della poesia possono leggere i componimenti di MEP (Movimento per l’Emancipazione della Poesia) sui muri del centro storico, mentre “Fly Away” è il nome del progetto in cui dei simpatici omini stilizzati esprimono il desiderio di volare via verso altri posti, altre conoscenze, altri mondi. Non solo disegni, ma vere e proprie rappresentazioni del vivere contemporaneo.

Scopri la mappa della street art a Firenze!

Andrea Muzzi, il reporter da prendere (poco) sul serio

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Un microfono in mano, ma un sorriso in tasca. Andrea Muzzi veste i panni del video reporter e lo fa con il suo classico stile, pieno di humour e di ironia. Il comico fiorentino è protagonista della nuova mini-serie “Cronaca Nera”, che porta sullo schermo storie volutamente fasulle e farsesche, che in qualche modo ci fanno riflettere su quanto succede nella società di oggi e sul ritratto di ciò che avviene.

Una mini-serie visibile sul web (sul sito e sui canali social de Il Reporter) e sul piccolo schermo (Italia 7, dopo il tg delle 19.40 e 20.45).

“Mi hanno sempre divertito le trasmissioni che mettono il ‘mostro’ in vetrina – spiega Muzzi -. A volte si fatica a capire chi sia veramente il mostro: il protagonista della cronaca nera? O lo show che gode nel fare audience dal suddetto mostro? Questo ha generato in me un pensiero malevolo; se il mostro fosse un virtuoso,un italiano che fa cose anomale? Cosa da non italiano. Questo è il risultato”.

E allora iniziamo con la prima puntata. Mentre si avvicina la finale di Champions League, “Cronaca Nera” ci propone un vero (?) scoop calcistico. Ma attenzione, non prendetelo troppo sul serio.

“Cronaca Nera”: scoop nel pallone

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Andrea Muzzi, il reporter da prendere (poco) sul serio. Il comico fiorentino si cala nei panni del video reporter e lancia una nuova mini-serie. Ecco i casi di ‘Cronaca Nera’, tutti da ridere. Prima puntata: lo “scoop” calcistico

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Talk a Villa Bardini, cultura nel verde

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Incontri nel verde, per parlare di cultura e tecnologia, di letteratura e aspetti sociali. Da fine maggio a settembre in uno degli spazi panoramici più belli di Firenze arrivano i “Talk a Villa Bardini”, format estivo, in collaborazione con l’Associazione Culturale Wimbledon, degli incontri promossi nel corso dell’anno da Fondazione CR Firenze. L’evento fa parte anche della programmazione dell’Estate Fiorentina 2018.

Gli appuntamenti prendono il via con Bobo Rondelli: il cantautore, poeta, attore e performer livornese è protagonista della conversazione dal titolo “La vita, le nuvole e la marmellata” in programma mercoledì 23 maggio alle ore 18.30. Un incontro per comprendere dove è la poesia in un mondo sempre più social e tecnologico.

Dopo Bobo Rondelli i due appuntamenti successivi si svolgeranno nell’ambito del festival “La città dei lettori”, promosso da Fondazione CR Firenze e dall’Associazione Wimbledon sempre a Villa Bardini, dal primo al 3 giugno. Venerdì 1 giugno alle ore 16, il compositore e direttore d'orchestra Federico Maria Sardelli interverrà con il tema “Gli occhiali della filologia” e alle 18.30 per la prima volta saranno a Firenze i 12 finalisti del Premio Strega.

Talk a Villa Bardini, cos'è

Talk a Villa Bardini è un format che nasce dall’unione di due tipologie collaudate in una stessa occasione: l’incontro ‘da salotto’ stile Versiliana e l’evento TED, di concezione anglosassone, in cui in un breve intervento il relatore approfondisce temi di interesse culturale, sociale e tecnologico. Si parte con un tema di cui l’ospite è esperto, segue un  breve confronto con il pubblico per chiarire e approfondire l’argomento appena trattato.

“Stimolare nella cittadinanza una riflessione sui temi più caldi del nostro tempo – spiega il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Umberto Tombari – è da sempre uno dei nuovi obbiettivi della Fondazione. Abbiamo così ritenuto opportuno non sospendere, nel periodo estivo, gli appuntamenti che promuoviamo nel corso dell’anno ma, in questo caso, è stato confezionato un format del tutto particolare”.

Talk a Villa Bardini, Città dei Lettori

“I Talk a Villa Bardini sono stati pensati per una nuova esperienza culturale che possa coinvolgere il pubblico di tutte le età – aggiunge il Presidente dell’Associazione Culturale Wimbledon Gabriele Ametrano – con tematiche e personalità riconosciute nei campi italiani del sapere e della creatività”.

L’arte contemporanea arriva al Palazzo di Giustizia

Il Palazzo di Giustizia a Novoli si arrichisce di dettagli estetici. A dare un tocco in più questa volta è vera e propria arte contemporanea: cinque lavori a tema, realizzati da artisti internazionali sono stati inseriti all’interno dell’area dell’edificio.

Nell’agosto 2015 era stato indetto il bando per aggiudicarsi lo spazio con la propria opera artistica. Tra le 228 proposte arrivate per il concorso la commissione giudicatrice, formata dagli artisti Daniela Di Lorenzo e Massimo Barzagli, da Clementina Ricci, nipote del defunto progettista del tribunale Leonardo Ricci, da Claudio Paolini delegato della Soprintendenza ai beni paesaggistici, e dalla Direttrice Comunale della Cultura Gabriella Farsi, ha accettato 199 progetti (16 esclusi per mancanza dei requisiti necessari), solo 13 hanno poi superato la prima fase e cinque di loro sono riusciti ad aggiudicarsi il premio.

GLI ARTISTI VINCITORI DEL BANDO

Si tratta di Shigeru Saito con ‘Prima del tramonto’; Antonio Violetta con ‘Giustizia’; Sislej Xhafa, artista proveniente dal Kosovo, con ‘J’; Virginia Zanetti con ‘Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me’, e Mauro Pace insieme a Saverio Villirillo e Gregorio De Luca Comandini con ‘Metabole’.

Palazzo di Giustizia

L’idea nasce grazie alla possibilità, data dalla legge 717 del 1949, che impone alle amministrazioni che costruiscono nuovi edifici pubblici di destinare parte della spesa prevista alla realizzazione di opere per abbellire gli edifici stessi. Così Firenze ha deciso di mettere in pratica tale principio, aggiungendo però la volontà di valorizzare giovani artisti grazie alla scelta di ben due opere realizzate da ragazzi under 35. A loro saranno destinati circa  70 mila euro ciascuno. Mentre, gli altri, riceveranno una somma massima di 136 mila euro ciascuno.

Palazzo di Giustizia

Ma non si tratta soltanto di opere personali e caratteristiche di uno stile proprio degli autori bensì di lavori che vogliono, come previsto dal bando, mettere in scena il tema dei diritti umani e civili e, “valorizzare e sottolineare l’importanza nella nostra società di valori quali la giustizia, il rispetto, la parità, l’imparzialità, i diritti e i doveri di ogni singolo essere umano”.


 

Palio di Santo Stefano in Pane: Rifredi torna indietro nel tempo

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C'era una volta, al di fuori delle mura di Fiorenza, l’antico contado di Rifredi…

Immerso nella campagna e bagnato dal Rio freddo, il contado si animava frequentemente grazie a dame danzanti, musici, cavalieri, arcieri e sbandieratori che durante le feste si esibivano nelle ville medicee e nelle feste di strada. Questa è l’atmosfera che torneremo a vivere sabato 26 e domenica 27 maggio 2018 con il “1° Palio di Santo Stefano in Pane”
Una suggestiva due giorni di rievocazioni che vedrà protagonisti gruppi storici provenienti da tutta la Toscana per una sfida che sarà giudicata proprio da voi, popolo di Fiorenza!
Giuria popolare ma anche giochi di corte, cena all’ombra del campanile della Pieve e molto altro che, grazie alla collaborazione di tutto il quartiere, farà sì che questo Palio sia il primo di molti altri.

 

I PROTAGONISTI

Il 1° Palio di Santo Stefano in Pane vedrà la partecipazione dei 9 gruppi storici: Alfieri Valmarina Calenzano, Gruppo Storico Montemurlo, Sbandieratori e Musici Signoria Firenze, Contrada Alfiere Bagno a Ripoli, Compagnia del Piagnaro Pontremoli, Ballo storico l’Aura Castellina Serravalle Pistoiese, S. Maria al Pozzolo Cerreto Guidi, Compagnia Arcieri il Cerbero Montecerboli (Pi), Pro loco Montopoli Valdarno, che si confronteranno in gare di sbandieratori, musici, danza medievale e arcieri.

LA GIURIA

La particolarità della Manifestazione è costituita dal fatto che, a differenza delle competizioni tradizionali dove la giuria è composta da Maestri di bandiera, insegnanti di danza medievale, Maestri di musica, Storici ecc. ecc., qui la giuria sarà popolare e premierà l’esibizione che gli è più piaciuta, indipendentemente da eventuali errori, esprimendo il proprio voto con le “palette” al termine di ogni serie di esibizioni.

IL TROFEO

Il vincitore di ogni categoria conserverà il trofeo per un anno riconsegnandolo poi, l’anno successivo, all’organizzazione, in quanto parteciperà al Palio di diritto, come vincitore dell’anno precedente. 
Il trofeo sarà assegnato definitivamente al gruppo che nell’arco degli anni lo vincerà per tre volte.

IL CONTEST

In occasione dell’evento è stato organizzato il concorso fotografico “Scatta al Palio”, a cui fotografi amatoriali potranno partecipare gratuitamente, inviando i migliori 3 scatti immortalati nei 2 giorni di Palio, entro il 10 giugno 2018, alla mail: [email protected] per concorrere ai premi.

 

IL PROGRAMMA


Sabato 26 maggio

Ore 14.00 Apertura Mercatino di Santo Stefano in Pane, piazzale del Teatro Nuovo Sentiero via delle Panche 36

Ore 15.00 Giochi di corte ragazzi (4 squadre da 12 ragazzi ciascuna)
Ore 16.30 Giochi di corte adulti  (4 squadre da 12 persone ciascuna): Tiro alla fune, Saltare l'asina, Corsa nei sacchi a tre gambe, Drappo Reale, Corsa con l'uovo 
Ore  20.00 Cena medievale all’ombra del Campanile della Pieve in compagnia del Coro e del mitico Alessandro Masti con i suoi giochi.

Domenica 27 maggio

Ore 10.00 Apertura Mercatino di Santo Stefano in Pane
Ore 10.30 Inizio Palio con la gara degli arcieri  nel campo sportivo
Ore 14.00 Sfilata del corteo Storico, esibizione di benvenuto degli Sbandieratori e omaggio Floreale delle Dame alla “Madonna con Bambino “ nella Pieve di S. Stefano in Pane
Ore 15.30 Ingresso del corteo sul campo e prosecuzione del Palio con gare tra sbandieratori, musici e danze medievali

LA CENA

Anche la cena di sabato  26 maggio (che si svolgerà nel piazzale adiacente la Pieve di Santo Stefano in Pane) saraà a tema, e verrà intrattenuta del coro polifonico “Tears for Joy. Hollywood Boulevard” che presenta lo spettacolo Hollywood Greatest Hits.

Qui di seguito il menù:

Cena all’ombra del Campanile

Entrante

Affettato al fil di spada
Crosta di pane con lo sugo di milza e fegatini
Palle di latte di vacca
Crostone di Belzebù
Olive del campo di Messer Lapo

Primo sfamo
Pennacchi allo sugo furioso
Oppure
Pennacchi con condimento rosso dell’orto
Oppure
Pennacchi alla spremuta di olive

Secondo sfamo
Fette di porco con ansalada e piselli del conte Alcione

Gradevolezza
Lo dolce della strega Mafalda

Infusi
Acqua di fonte
Vino del contado

Da pagare per ogni banchettante 18 Fiorini = 18 euro
Infanti fino a 3 anni saranno nostri graditi ospiti

Iscrizioni alla cena: presso l'ufficio Amministrazione della Misericordia


 

La ”Fiorita” di Girolamo Savonarola

La Firenze di fine Quattrocento non fu solo quella delle feste carnevalesche, dello splendore artistico, della vita sfarzosa delle classi più ricche. Fu anche quella dell’accesa predicazione di Girolamo Savonarola, dei roghi delle “vanità” in cui si bruciavano in piazza libri e disegni ritenuti pagani, di movimenti che mettevano sotto accusa la corruzione delle casate più abbienti e della Chiesa stessa.

Frate domenicano nato a Ferrara nel 1452, Savonarola si stabilì a Firenze nel 1489 e divenne priore di San Marco nel 1491. Svolse un ruolo di primo piano nella vita fiorentina di fine Quattrocento: autore di prediche accese e potenti che lo resero popolare negli ambienti fiorentini, Savonarola è stato propugnatore di una profonda riforma morale e religiosa. In seguito alla morte di Lorenzo il Magnifico, il frate accentuò la sua lotta antiprincipesca, prendendo una netta posizione contro la tirannide e, implicitamente, contro il potere signorile.

Savonarola Fiorita

Dopo la cacciata di Piero de’ Medici nel 1494, divenne uno dei protagonisti della vita politica della città, ispirando la nuova costituzione della repubblica varata l’autunno di quello stesso anno. Il frate sollecitava la partecipazione del popolo alla vita cittadina, ma incontrò l’opposizione delle casate fiorentine e del papa Alessandro VI della famiglia Borgia.

Come sottolinea Machiavelli in un celebre passo de “Il Principe”, egli conobbe la sua rovina proprio durate la repubblica da lui stesso ispirata: abbandonato da parte dei suoi antichi sostenitori e scomunicato nel 1497, fu mandato al rogo come eretico l’anno successivo in piazza della Signoria insieme ai suoi confratelli Domenico Buonvicini e Silvestro Maruffi.

FIORITA Savonarola

LA LAPIDE DI SAVONAROLA

Di fronte alla statua del Biancone, si trova una lapide che ricorda il punto esatto dove venne arso. Si racconta che, il giorno dopo l’esecuzione, il luogo del rogo venne ricoperto di fiori e petali, probabilmente depositati da qualche mano caritatevole. Ancora oggi, il 23 maggio la città di Firenze celebra la morte di Savonarola con la “Fiorita”, una cerimonia ufficiale alla presenza del sindaco, del gonfalone e del corteo storico della Repubblica Fiorentina in cui la lapide viene cosparsa di fiori.

Cantine aperte 2018: 3 viaggi sulle strade del vino

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Preparatevi a passare il weekend del 27 e 28 maggio filosofeggiando con in mano un calice di buon vino toscano. Arriva infatti puntuale l’iniziativa “Cantine aperte 2018”, che in Toscana coinvolge 100 aziende. Unite dal tema dell’anno per “gustiamo il bello” del nostro territorio, le realtà che aderiscono alla manifestazione apriranno le porte agli appassionati, facendo scoprire, non solo i tesori custoditi nelle botti e nelle bottiglie, ma anche quelli artistici e paesaggistici.

Promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione, può diventare anche un’occasione di turismo slow. Degustare il vino, soprattutto se di ottima qualità, è un piacere che sta contagiando sempre di più anche i millennials, che si defi niscono infatti wine lovers.

Cantine aperte 2018: In Toscana anche il wine trekking

C’è inoltre una nuova tendenza, che nasce in California e si sta diffondendo anche qui: fare wine trekking. Una gradevolissima passeggiata in collina, godendo dei panorami mozzafiato tra i vigneti e, in più, assaporare il vino del luogo, accompagnato dai prodotti tipici. La prima azienda a proporlo è la Famiglia Cecchi, a Val delle Rose; la cantina maremmana in località Poggio alle Mozza. 

E noi, per andare a “caccia” di Cantine aperte in Toscana, vi proponiamo tre viaggi sulle strade del vino.

Cantine Aperte 2018 in Toscana itinerari

1. A caccia del Chianti più Classico

Alla scoperta del Chianti, vino dal colore rosso rubino, che tende al granato con l’invecchiamento, connotato dal simbolo del gallo nero, ormai famoso in tutto il mondo. L’itinerario suggerito parte da Greve in Chianti passando per Panzano, Volpaia, Radda, Gaiole per giungere a Monteriggioni.
Nel tragitto possiamo scoprire la filosofi a produttiva della Cantina Antinori, costruita con materiali locali e grande rispetto per l’ambiente.

2. Alla ricerca del Nobile

Il territorio di produzione si estende a partire dal comune di Montepulciano, da cui prende il nome, fino alla Val d’Orcia. Qui potremo scoprire la Vecchia Cantina di Montepulciano, fondata nel 1937; la più antica cooperativa vitivinicola toscana. 

3. Verso la culla del Brunello

L’itinerario ci porta tra i boschi della Maremma e le alture del Monte Amiata, dove nasce il Brunello, uno dei più conosciuti vini italiani, che per primo è entrato nelle importanti aste internazionali delle bottiglie da grande invecchiamento.

Da visitare il Casato Prime Donne: prima cantina tutta al femminile in Italia e gestita da Donatella Cinelli Colombini. A lei si deve, infatti, la giornata “Cantine aperte”, che ha portato, in un solo giorno, oltre un milione di persone fra le botti.

Thom Yorke a Firenze (senza i Radiohead)

Capire da dove partire per parlare di Thom Yorke non è cosa facile. Quella del frontman dei Radiohead è un’aura, una dimensione a sé stante.
L’apporto di questo vero e proprio idolo, della sua band alla musica contemporanea potrebbe essere definito totale, se non quasi legge.

Sempre un passo avanti, non sulla cresta dell’onda ma nell’atto di capire e poi scegliere quale onda verrà cavalcata d’ora in avanti. Incredibile e inaspettato che il palcoscenico della prima data del tour solista live-mix/performance del signor Yorke sia il prossimo 28 maggio proprio il nostro Teatro Verdi di Firenze.

Ad accompagnarlo vedremo Oliver Coates, giovane e talentuosissimo violoncellista britannico, Nigel Godrich, già produttore assieme a Yorke della fortunatissima band Atoms for peace e Tarik Barry, stella del panorama audiovisivo internazionale collaboratore di Yorke e Nicolas Jaar.

Di Yorke è inoltre attesa quest’anno la colonna sonora del remake di Suspiria diretto da Luca Guadagnino, regista italiano di recente adozione Hollywoodiana fresco di candidatura all’Oscar. Un vero e proprio evento questa ripresa di quell’opera d’arte che era il film di Argento del 1977. 

www.teatroverdifirenze.it

JOBBANDO FA TAPPA IN PALAZZO VECCHIO

Prima nelle scuole e poi in Palazzo Vecchio. Sono le tappe di Jobbando a maggio 2018. Un mese intenso per gli organizzatori della manifestazione che a Firenze incrocia domanda e offerta di lavoro. Jobbando in queste settimane è in mezzo agli studenti fiorentini, mentre fervono già i preparativi per l’evento che torna con la quarta edizione all’Obihall il 25 e 26 ottobre prossimi.

Circa 300 studenti sono stati coinvolti nelle scorse ore in esercitazioni dal titolo: “Scopri il tuo talento”. Si tratta di iniziative per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro con la simulazione di colloqui e la scoperta delle proprie attitudini. Lo staff di Jobbando ha coinvolto in questa esperienza gli istituti Buontalenti e il Ginori-Conti che hanno risposto con entusiasmo e partecipazione.

Progetta il tuo Jobbando

Il 22 maggio l’appuntamento è in Palazzo Vecchio con Jobbandolab, evento rivolto alle scuole e a coloro che sono alla ricerca di uno sbocco professionale. I partecipanti alla giornata saranno chiamati a contribuire al cantiere della prossima edizione di Jobbando con suggerimenti ed idee. All’iniziativa, in programma martedì 22 maggio, nel Salone de’ Cinquecento, saranno presenti Cecilia Del Re, assessore allo sviluppo economico e Federico Gianassi, assessore al lavoro del Comune di Firenze.

Come vorresti migliorare Jobbando? Tra i canali social quale prediligi quando pensi al mondo del lavoro? Quale argomento vorresti fosse trattato a Jobbando? Per trovare lavoro, oltre all’invio del cv e al colloquio, hai in mente modi originali e alternativi per mettere in risalto le tue doti professionali? Sono alcune delle domande a cui risponderanno i partecipanti della giornata.

IL PROGRAMMA DEL 22 MAGGIO

La giornata del 22 maggio in Palazzo Vecchio inizia con la registrazione dei partecipanti dalle 9 alle 9.30, prosegue con i saluti di benvenuto dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Firenze e degli organizzatori; dalle 10 alle 12.30 sono in programma le attività di gruppo; alle 12.30 è prevista la chiusura dei lavori.

C’è ancora tempo per iscriversi e partecipare alla giornata del 22 maggio, le registrazioni sia dei singoli che delle classi delle scuole possono essere effettuate sulla piattaforma https://www.eventbrite.it/e/biglietti-jobbandolab-44364968816?aff=es2

 

Numeri e risultati

Un percorso, quello di Jobbando, che arriva alla quarta edizione forte di risultati importanti. Tra i successi registrati nel 2017 la presenza del ministro del lavoro Giuliano Poletti al convegno inaugurale. Le tre edizione hanno portato ad un totale di 1.350 partecipanti, 8.563 profili registrati sul portale www.jobbando.org, 7.975 ingressi all’evento e 179 aziende presenti.

Jobbando è una manifestazione giovane ma che in poco tempo è riuscita a colmare un vuoto a Firenze, quello dell'incontro diretto tra aziende del territorio con posizioni aperte, e candidati dai profili professionali diversi. L'evento torna ufficialmente all'Obihall ad ottobre prossimo, con una settimana di eventi.

Jobbando, Lavoro in corso è un evento organizzato da Qu.In.