domenica, 25 Maggio 2025
Home Blog Pagina 915

La street art nelle piazze storiche, le immagini di Santo Spirito

0

Un gruppo di giovani artisti di strada ha decorato i pannelli del cantiere allestito per il restauro della fontana. Un progetto dell'associazione Via Maggio

Il Q4 consegna il Quattrino

0

Per il primo anno il Quartiere 4 ha consegnato il ”Quattrino”, una sorta di Fiorino in salsa isolottiana che è andato a cinque realtà che si sono distinte per il loro impegno civico

Vai all’articolo

Capodanno, concertone con Irene Grandi, Mannarino e Street Clercks

0

Alessandro Mannarino, Irene Grandi e gli Street Clercks: saranno loro a esibirsi a Firenze per il “concertone” di Capodanno, quest’anno previsto per la prima volta in piazza Pitti.

In piazza San Lorenzo – altra novità di quest’anno – ci saranno Sarah Jane Morris e il Tentet Swing di Nico Gori. Completano l’offerta i tradizionali concerti di gospel in Santissima Annunziata e classica in piazza Signoria. Questo l’esito dell’avviso pubblico pubblicato dal Comune e scaduto il 15 dicembre scorso.

la proposta

Il Comune – viene spiegato – ha giudicato idonea l’unica proposta pervenuta, formulata dalla società Le Nozze di Figaro srl come capofila del raggruppamento composto da Prg srl, Associazione culturale Nem, Associazione culturale Music Pool e Orchestra da Camera Fiorentina.

il programma

Nel dettaglio, in piazza Pitti la serata sarà aperta dagli Street Clercks, fiorentini, usciti da X Factor, con a seguire Irene Grandi e Alessandro Mannarino. La nottata si concluderà con i dj di Radio Dj. In piazza Signoria, sotto la Loggia dei Lanzi, risuoneranno le arie dei valzer viennesi con l’orchestra Akademic Orchestra Sinfonica di Chernivtsi Philharmonic Society diretta dal maestro Giuseppe Lanzetta.

Piazza San Lorenzo offrirà uno spettacolo composto dall’artista internazionale Sarah Jane Morris e dal Tentet Swing di Nico Gori, con la conduzione e la partecipazione di Radio Toscana. Infine, in piazza Santissima Annunziata ci sarà The Cleveland Gospel Singer.

Fiorentina subito fuori dalla Coppa Italia: passa il Carpi

0

Pronti via, la Fiorentina esce subito dalla Coppa Italia. Un’eliminazione a sorpresa quella maturata ieri pomeriggio tra le mura amiche del Franchi, contro il Carpi che invece centra uno storico accesso ai quarti di finale di una competizione che quest’anno sta regalando una sorpresa dopo l’altra.

la vittoria del Carpi

Il Carpi si è imposto per 1-0 grazie alla rete messa a segno da Di Gaudio a un quarto d’ora dal termine della gara. I viola, poi, non sono riusciti a raddrizzare la partita, e sono così costretti a salutare anzitempo una competizione che avrebbe potuto vedere protagonista la squadra di Paulo Sousa.

testa al campionato

Ma così non è stato, e il giorno dopo l’eliminazione brucia ancora. La testa ora è tutta rivolta alla sfida di domenica in campionato contro il Chievo, l’ultima partita prima della sosta natalizia. Una partita che la Fiorentina è chiamata a maggior ragione a vincere per risollevarsi subito, dimenticare la delusione di metà settimana e, soprattutto, continuare la corsa in campionato.

L’uomo della pioggia riapre il suo ombrello

L'Uomo della pioggia è di nuovo al suo posto, col cappello e l'ombrello a falde d'acqua zampillante. La celebre scultura di Jean Michel Folon posta all'ingresso sud della città, danneggiata in un incidente d'auto nella notte tra il 7 e l’8 marzo scorsi, è stata restaurata e ricollocata al centro della rotatoria tra via De Nicola e Lungarno Aldo Moro, nei pressi dell'Obihall.

un restauro completo

Urtata da un'auto uscita di carreggiata, la statua fu spezzata in due, con danni anche alla parte idraulica e al basamento. Il restauro e la ricollocazione della statua sono stati affidati alla Galleria Frilli, storica galleria di Firenze fondata nel 1860 che vanta lavori di prestigio quali le repliche della porta del paradiso e della porta nord del Battistero, mediante un contratto di sponsorizzazione tecnica. La galleria si è avvalsa della collaborazione esecutiva della Fonderia artistica Ciglia e Carrai di Impruneta.

La statua è stata completamente restaurata mediante saldatura e riconsolidamento delle parti staccate, rimodellatura della parte anteriore, ripulitura dallo sporco. Infine è stata sottoposta ad un trattamento di patinatura per riportarla al colore originario e ricollocata sul basamento. Sono stati inoltre effettuati lavori di manutenzione della vasca (ri-impermeabilizzazione, riverniciatura, ripristino impianti elettrico e idrico, nuove piante) affidati all’impresa Taglietti Elio & C. di Firenze. I lavori sono costati 10 mila euro.

Alla cerimonia di ieri era presente anche il sindaco Dario Nardella. La statua era stata donata alla città da Folon nel 2002 in occasione del Social forum europeo.

Imu-Tasi, il 16 dicembre la scadenza per il pagamento

0

Seconda rata Imu-Tasi, è il 16 dicembre la scadenza per il pagamento. C'è tempo dunque fino a mercoledì per pagare la seconda rata di Imu e Tasi.

Si tratta del saldo 2015 che quindi – viene spiegato – non riguarda chi ha già pagato la tassa lo scorso giugno in un’unica soluzione. 


informazioni

Oltre la data del 16 dicembre – viene spiegato ancora – saranno applicati gli interessi e le sanzioni previsti dalla legge. Per tutte le informazioni è possibile consultare la rete civica del Comune.

CONSEGNATA A FIRENZE “LA CHIAVE DELL’AMICIZIA” DELL’UNIONE ALLA BALICH WORLDWIDE SHOWS PER L’IDEAZIONE DELL’ALBERO DELLA VITA

0

“Questo è per noi un premio importante, ed è un onore riceverlo. Siamo lusingati che sia arrivato da un’associazione prestigiosa come la Unione Imprese Storiche Italiane, da aziende dotate di straordinaria longevità che sanno come fare i prodotti e anche come farli bene. L’Albero della Vita ha avuto una gestazione complessa, e un risultato finale che nemmeno noi ci aspettavamo. Noi non abbiamo voluto realizzare un’opera d’arte, ma una macchina scenica che raccontasse precise idee e valori attraverso un linguaggio emotivo”.

 

Queste le parole di Simone Merico, vicepresidente della Balich Worldwide Shows (società che ha ideato l’Albero della Vita), nel suo discorso di ringraziamento seguito alla consegna de “La Chiave dell’Amicizia” 2015 della Unione Imprese Storiche, avvenuta a Palazzo Incontri Firenze. Quest’anno il riconoscimento è stato attribuito alla Balich Worldwide Shows per “aver contribuito, tramite l’ideazione dell’Albero della Vita, a realizzare un simbolo unico dell’eccellenza italiana e del Made in Italy, e nel quale si riconoscono pienamente le nostre Imprese Storiche, con le loro radici, le loro tradizioni, le loro aspirazioni etiche e culturali, la loro sfide future”.

 

“Le  imprese storiche si identificano fortemente nell’Albero della Vita – ha detto Eugenio Alphandery, presidente dell’associazione che oggi abbraccia 48 brand ultracentenari – perché le nostre tradizioni sono come le radici dell’Albero e le nostre innovazioni radiose come i suoi rami. E’ un premio che abbiamo voluto assegnare a coloro che sono stati geniali nell’ideare un vero simbolo del Made in Italy”.

Un santo chiamato Firenze (piazza San Firenze)

L’antichissimo toponimo attribuito all’irregolare e bislunga Piazza San Firenze sin dal 1174 deriva il nome dall’antica chiesa dedicata a San Fiorenzo, da subito ribattezzata dai fiorentini in San Firenze. Essa sorse dove nei primissimi secoli dell’era cristiana, i legionari romani avevano eretto un tempio dedicato a Iside il cui culto, portato dall’Oriente, si era diffuso assai rapidamente vedendo in tale deità l’immagine della madre soccorritrice e liberatrice dai mali e dalle sofferenze.

Fiorenzo era un soldato romano passato al Cristianesimo e per questo martirizzato e ricordato nel calendario il 30 Dicembre, penultimo giorno dell’anno. La sua chiesa venne demolita e sostituita nel Seicento con una nuova dedicata a San Filippo Neri, restando però il nome di San Firenze alla piazza ed al grande convento di stile barocco dei padri Filippini, che dal 1880 è stato sede del Tribunale, ora trasferito nel rione di Novoli nel nuovo Palazzo di Giustizia. Sulla Piazza di San Firenze si erge l’elegante Palazzo Gondi, uno dei più pregevoli ed antichi della città. La maestosa dimora della famiglia fu realizzata su progetto di Giuliano da Sangallo alla fine del XV secolo, con tre portali ad arco, dalle eleganti cornici incastonate nel rustico bugnato.

Ricercati particolari, che decorano il palazzo, sono le campanelle e gli anelli porta torce in ferro battuto, che si notano pure a lato delle finestre dei due piani superiori. Nell’adiacente Via de’ Gondi, già Sdrucciolo della Dogana, da un altro ingresso al palazzo si accede al grazioso cortile con al centro un’elegante fontana rinascimentale in marmo con la scritta latina PRIVILEGIUM ACQUAE DUCIS A MAGNO DUCE CONCESSIO. Quest’acqua, infatti, era stata concessa dal duca Cosimo I alla famiglia Gondi, quando fece costruire l’acquedotto per alimentare la fontana del Biancone che scaturiva dalla Fonte alla Ginevra nei pressi di Porta San Giorgio, che arrivava addirittura alla Piazza del Granduca (oggi della Signoria). Con una breve deviazione all’altezza di Palazzo Vecchio, per mezzo di una modesta conduttura, l’acqua zampillò anche nella fontana dei Gondi. Nell’androne del palazzo contrassegnato con l’attuale numero civico 2, si trova un’epigrafe posta a ricordo di una vecchia casa dell’Arte dei Mercatanti, andata distrutta per costruire il Palazzo Gondi, in cui visse per alcuni anni Leonardo da Vinci e dove, almeno si dice, in quelle stanze dipingesse la Gioconda. Questa l’epigrafe:

LEONARDO DA VINCI
VISSE LA BENEAUGURATA GIOVINEZZA
IN UNA CASA DELL’ARTE DEI MERCATANTI
CHE DA GIULIANO GONDI FU COMPRATA E DISFATTA NEL MURARE QUEESTO PALAZZO
AL QUALE DANDOSI PERFEZIONE NEL MDCCCLXXI IL COMUNE E IL SIGNORE CONCORDI VOLLERO CHE LA MEMORIA DI TANTO NOME
AL NOBILE E VAGO EDIFICIO CRESCESSE DECO

Ritornando a parlare di San Fiorenzo, i fiorentini, come per incanto e senza nemmeno scomodare l’anagrafe, lo ribattezzarono subito San Firenze, quasi a volerlo identificare con la città. In effetti è un santo poco conosciuto, e il suo ricordo sarebbe indubbiamente scomparso nel corso del tempo, se non fosse rimasto legato al nome della nostra città che, come questa cambiò il nome latino di Florentia in quello di Firenze, così anche San Fiorenzo divenne San Firenze. Nell’iconografia il santo viene rappresentato con una rapa in mano quale attributo che lo contraddistingue. Il rotondeggiante tubero, ortaggio di largo consumo popolare durante l’inverno perché è l’ultimo raccolto dell’anno nell’orto ormai spoglio, coincide a ragion veduta con la festività del santo celebrata, come già detto, il 30 Dicembre. Il Giamboni, nel suo Diario Sacro, ci fa sapere che in quel giorno nella chiesa di San Firenze:

…vi sta esposto un Dito di detto Santo e vi si dispensano le Rape Benedette

Infatti, a Firenze in quella ricorrenza, si usava mangiare “per benedizione” una minestra di riso in brodo con pezzetti di rapa e salsicce: tale pietanza era detta “la minestra delle tre R” in quanto composta di riso, rape e rocchi di salsiccia. Sempre a proposito della rapa va detto infine, che pure il suo succo era conosciuto ed apprezzato perché indicato quale rimedio per i geloni, ovvero le conseguenze del freddo che arrossava mani e piedi, specialmente degli adolescenti, provocando bruciori e ulcerazioni.

Cft, nuova sede a Pontedera

0

Il Gruppo Cft trova casa a Pontedera: è stata inaugurata ieri la nuova sede dell'impresa leader nazionale nel settore della logistica integrata, con oltre 2.500 soci e 4.500 addetti. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il presidente della Regione Enrico Rossi, il sindaco di Pontedera Simone Millozzi e il presidente del Gruppo Cft Leonardo Cianchi.

Amministrazione, laboratori e magazzini

La nuova sede si trova in via del Chiesino 1/3, poco lontano dal centro cittadino di Pontedera. L'immobile, al cui interno fino a qualche anno fa sorgeva un magazzino di Unicoop Firenze, ospiterà funzioni e attività di Cft precedentemente situate a Cascina, in una struttura divenuta con il tempo insufficiente a soddisfare le crescenti esigenze di spazio richieste dalle attività del Gruppo. In particolare, circa 500 metri quadrati appena ristrutturati saranno adibiti a uffici amministrativi, altrettanti saranno impiegati come laboratori operativi. Si aggiungono 6mila metri quadrati di magazzini, già in uso da tempo per servizi logistici.

La nuova sede diventerà il quartier generale per tutte le attività che Cft svolge sul territorio della provincia di Pisa e sulla Costa nei campi della logistica, dell'ambiente e del facility management (gli ultimi due settori forti della fusione con la storica cooperativa di servizi di Cascina l'Arca avvenuta nel 2014): in totale 150 cantieri attivi che ogni anno valgono complessivamente un fatturato di 90 milioni di euro, al servizio di clienti di spicco come Geofor, l'Aeroporto di Pisa, Unicoop, Pam, Conad e molte amministrazioni pubbliche del territorio.

La nuova sede in numeri

In pratica, la centrale di Pontedera sarà il punto di riferimento per le 1.350 persone, tra soci e addetti di Cft, che ogni giorno effettuano nelle province di Pisa e Livorno un'ampia gamma di prestazioni che vanno, per fare solo qualche esempio, dalla raccolta dei rifiuti porta a porta al loro conferimento in discarica, dalle attività di pulizia e di igiene fino al trasporto, alla movimentazione e allo stoccaggio merci.

Nel dettaglio, sono 500 i lavoratori di Cft impiegati nel pisano e sulla Costa nei cantieri dell'ambiente e dell'ecologia che valgono al Gruppo 20 milioni di euro di fatturato annuo. 450 sono invece gli addetti del facility, un settore del valore di 16 milioni di fatturato, in cui si rileva un'ampia presenza femminile, quasi il 60%. Altre 400 persone, infine, sono impiegate nella Logistica integrata, che da sola vale ben 54 milioni di euro di fatturato annuo. In questo ambito si registra una prevalenza di operatori immigrati, oltre il 50%, in linea con il carattere multiculturale e multietnico che da tempo fa parte del Dna di Cft.

“Siamo felici di mettere su casa a Pontedera – dice il presidente del Gruppo Leonardo Cianchi – una realtà con una tradizione di rilievo dal punto di vista produttivo ed industriale e strategica per la posizione. La nuova centrale operativa del Gruppo, più grande e funzionale, ci consentirà di rendere ancora migliore il lavoro che svolgiamo quotidianamente al servizio del territorio con professionalità e qualità”.

La nuova casa di Pontedera farà inoltre da supporto a tutte le altre attività che il Gruppo Cft sta radicando sempre più nella vicina città di Livorno, come la società di smaltimento amianto Seal, l'agenzia marittima e di trasporto multimodale Mito, l'azienda di ortofrutta Csc e la storica cooperativa di pescatori Santa Maria Assunta. Nella vecchia sede di Cascina resterà invece l'officina che si occupa delle riparazioni dei mezzi di Cft.

“La cooperazione – dice il presidente della Regione Enrico Rossi – è cresciuta anche durante la crisi economica, il che la dice lunga su come questa forma di imprenditoria possa essere una soluzione anche per il futuro”. “Spetta alla Regione – aggiunge – rafforzare le infrastrutture a servizio di realtà come questa. E’ ciò che stiamo facendo con investimenti nei sistema ferroviario, in quello portuale e negli aeroporti, come ci chiedono soprattutto gli imprenditori più vocati all’export. La Regione intende sviluppare il sistema infrastrutturale toscano perché faccia da attrazione agli investimenti”.

“Ci sono molti motivi per esprimere soddisfazione oggi – dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi – Innanzitutto perché si apre la nuove sede di una azienda con numeri e dimensioni importanti, una realtà che rappresenta un segnale di fiducia nella ripresa e nel futuro. Si riqualifica inoltre un'area della città che con gli anni è rimasta in disuso, e speriamo che l'esperienza di CFT apra le porte ad altre possibili occasioni di insediamento più avanti. Si festeggia inoltre un'azienda che nasce dalla fusione di due cooperative storiche, Cft e l'Arca, che hanno capito che oggi i problemi non si affrontano da soli. La loro è una sfida che può dare nuovo lavoro, nuova produttività e nuova competitività a tutto il territorio”.

Fiorentina, c’è di nuovo il Tottenham

0

Sarà il Tottenham l'avversaria della Fiorentina nei sedicesimi di finale di Europa League, proprio come l'anno scorso. Così ha deciso il sorteggio che si è svolto oggi a Nyon, in Svizzera. Gara di andata al Franchi il 18 febbraio, ritorno il 25 febbraio a White Hart Lane, Londra.

ancora una volta Viola contro Spurs

La sorte ha voluto mettere di fronte ancora una volta i Viola e gli Spurs, già avversari nel febbraio 2015, anche in quel caso per i sedicesimi di finale ma a campi invertiti. Un precedente che la Fiorentina spera di replicare: all'andata finì 1-1 grazie al gol di Basanta che rispose al vantaggio degli inglesi, al ritorno il memorabile 2-0 firmato Gomez e Salah. Tre gol firmati da altrettanti marcatori che oggi non vestono più la maglia viola.

Sorteggio non particolarmente benevolo (ma poteva andare peggio) per la Fiorentina, inserita in seconda fascia dopo aver superato il girone I al secondo posto dietro al Basilea. Il Tottenham ha invece vinto il raggruppamento J con 13 punti guadagnando la prima fascia nel sorteggio. La formazione inglese di oggi, peraltro, appare meno forte di quella della passata edizione, pur trattandosi sempre dell'attuale quinta forza in Premier League.

Le altre sfide

Gli altri accoppiamenti estratti dall'urna: Valencia (Spa)-Rapid Vienna (Aut); Borussia Dortmund (Ger)-Porto (Por); Fenerbahce (Tur)-Lokomotiv Mosca (Rus); Anderlecht (Bel)-Olympiacos (Gre); Midtjylland (Dan)-Manchester United (Ing); Augsburg (Ger)-Liverpool (Ing); Sparta Praga (R. Ceca)-Krasnodar (Rus); Galatasaray (Tur)- Lazio (Ita); Sion (Svi)-Braga (Por); Shakhtar Donetsk (Ucr)-Schalke (Ger); Marsiglia (Fra)-Athletic Bilbao (Spa); Siviglia (Spa)-Molde (Nor); Sporting Lisbona (Por)-Bayer Leverkusen (Ger); Villarreal (Spa)- Napoli (Ita); St. Etienne (Fra)-Basilea (Svi).