venerdì, 26 Aprile 2024
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Benigni a Renzi: ”Quando sarai premier il sindaco lo faccio io” / FOTO-VIDEO

Roberto Benigni è stato insignito ufficialmente della cittadinanza onoraria di Firenze. Alla cerimonia in Palazzo Vecchio, in pieno stile ''benignesco'', non sono mancate battute e risate.

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“Renzi mi ha dato la cittadinanza onoraria perché ci sono le primarie. Ora sono cittadino di Firenze, quindi devo votare a Firenze. Tra una settimana sono a Bologna e Bersani mi dà la cittadinanza di Bologna”.

LA CITTADINANZA. Il premio oscar Roberto Benigni ‘giustifica’ così la consegna della cittadinanza onoraria dopo tredici anni dal conferimento, avvenuta stamani a Palazzo Vecchio per mano del sindaco Matteo Renzi e del presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, in presenza dei rappresentanti delle istituzioni. La seduta straordinaria del consiglio comunale si è tenuta nel Salone dei Cinquecento, “Cinquecento secondo l’Inps, secondo la Fornero Salone dei 50”, ironizza il comico toscano più amato nel mondo. Tra gag e esaltazione di Firenze, il comico ha parlato del forte legame che ha con la città e Dante, di cui  “parlo di  da vent’anni e ricevo la cittadinanza di Firenze – ha ironizzato Benigni – per vent’anni ho parlato anche di un’altra persona, ma non mi hanno dato ancora la cittadinanza onoraria di Arcore!”.

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IL VIDEO/1:

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PRIMARIE. Non sono mancati riferimenti alla possibile candidatura del sindaco Renzi alle primarie del Pd: “Tu ce lo devi dire se ti candidi o no, alla partita con la Spagna, anche Balotelli quando si è fermato davanti al portiere ha pensato: ‘Ma Renzi si candida o no? Devi lanciarti e devi risolvere la situazione, perché si stanno presentando tutti, c’è una fila impressionante… il salone dei Cinquecento ha preso il nome dal numero dei candidati, che si riuniranno dopo il mio spettacolo in Santa Croce!”.

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RENZI. “Oggi c’è un cittadino onorario, Roberto Benigni. L’idea che la cittadinanza e l’onore siano legate è molto bella: la consegna di questo riconoscimento a Roberto aiuta tutti noi a riflettere su cosa significhi essere cittadini ed essere persone degne di onore – ha detto il sindaco Renzi – la scelta venne presa dall’amministrazione quando Roberto vinse l’oscar, e ne ricordiamo l’emozione che abbiamo provato tutti, che eravamo a fare il tifo come se la Fiorentina fosse in finale di Champions. Questo è il riconoscimento di un atto formale significativo, ognuno ci mette un pezzettino di qualcosa che lo ha segnato in questa cittadinanza onoraria, dalle grandi serate al palasport di Firenze del 1995 alla prima lettura di Dante nel 2006, da Berlinguer ti voglio bene alla pagina più bella che ancora non è scritta e che il 20 luglio inizierà in Santa Croce”.

LO SPETTACOLO. In occasione del conferimento della cittadinanza onoraria, si è tenuta sempre nel salone dei Cinquecento la presentazione ufficiale del Tutto Dante di Benigni, che torna dopo sei anni a leggere e parlare della Divina Commedia del poeta fiorentino, partendo dall’XI canto dell’Inferno, dove si era fermato, nel suggestivo scenario di piazza Santa Croce a partire dal 20 luglio per dodici serate. “Sono già stati venduti 20mila biglietti – ha sottolineato Renzi – e di tutti i grandi eventi che ci offre l’Estate Fiorentina, possiamo senza dubbio dire che Tutto Dante è ‘l’evento’, che riporta il concetto di piazza al suo ruolo originario e non solo come un luogo del passato, ma un luogo dove fare cultura, e spero che questo progetto su Dante possa proseguire”.

IL VIDEO/2:

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I CANTI. “Presentare oggi il secondo appuntamento dedicato a Dante, per me è un’emozione fortissima come se fosse la prima volta. Desidererei proseguire e occuparmi anche di Purgatorio e Paradiso – ha dichiarato Benigni – Abbiamo ricevuto proposte da altre città, come Ravenna, Venezia, ma anche richieste dai Paesi Arabi, dalla Corea e dal Giappone, ma deve rimanere a Firenze”. “I canti di cui mi occuperò sono quelli che rappresentano la parte più buia dell’Inferno – ha continuato Benigni – ma che con estrema facilità possono rappresentare la realtà che ci circonda: ho notato che in alcune terzine, se si sostituiscono i nomi usati da Dante con nomi che tutti conosciamo, si rende la Divina Commedia una narrazione attualissima”.

MONTI IN PURGATORIO. Alla domanda se voterà per Renzi in caso di candidatura alle primarie, Benigni ha risposto con la sua caratterizzante ilarità: “Mi ha detto: se mi voti, ti do Santa Croce! Se poi diventa premier e si libera un posto, vengo io a fare il sindaco di Firenze”. Sull’attuale condizione del paese, Benigni pensa che “si respira aria di grande cambiamento, si sente che qualcosa sta per arrivare e questo crea entusiasmo. Tutti i voti d’ora in poi, più che di protesta, con astensionismi vari e schede nulle, devono essere ‘di testa’, ragionati”. Sull’attuale premier Monti, Benigni non si esprime, se non quando gli viene chiesto dove lo collocherebbe, se nell’Inferno, nel Purgatorio o in Paradiso: “Sicuramente in Purgatorio, perché è la più tecnica delle tre cantiche nella forma!”. 

LE IMMAGINI:

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