L’associazione culturale Switch – creative social network – che riunisce artisti, musicisti, curatori e attivisti per promuovere le “potenzialità inespresse” della città di Firenze, ha lanciato una “provocazione” ai 100 luoghi di Renzi. Oggi il confronto tra vari operatori toscani per dar vita a quella che vuol diventare una struttura per l’intrattenimento di qualità e per la vita notturna, in linea con gli standard europei.
NUOVO LUOGO, NUOVO SOUND. L’idea nasce da una esigenza. Ai giovani manca un luogo in cui dedicarsi interamente alla cultura contemporanea elettronica, per dare spazio alla creatività e alla buona musica. La situazione in Toscana è coerente al trend che sta investendo tutta l’Italia e che ha visto negli ultimi anni la chiusura o la migrazione di importanti festival di livello internazionale. “E’ necessario discutere su quali siano i bisogni e i consumi dei nuovi giovani. Sosteniamo il progetto ma è importante analizzare al meglio l’impatto sul territorio e i contenuti”, ha affermato il rappresentante del gruppo cultura-impresa Confesercenti nonché promotore del Nextech, Fernando Fanutti.
UN MIX CULTURALE A SCANDICCI? Come ha spiegato uno dei soci fondatori di Multiverso, Antonio Ardiccioli, “non ci possiamo permettere di perdere tempo. Entro sessanta giorni dovremo avere già un prodotto che ci permetta di bloccare l’amministrazione di Scandicci”. Infatti le proposte su dove far nascere il “tempio” della musica elettronica, uno spazio di circa 4mila posti, sono diverse. Da Peretola a Novoli, fino a Badia a Settimo. Ma la più quotata è Scandicci. Perchè? “Con la tranvia, la cittadina ha visto un grande sviluppo, è più dinamica. Siamo disponibili a creare uno spazio dove si possa fare un lavoro rivolto non solo alle nuove generazioni”, ha sottolineato l’assessore alla pubblica istruzione Sandro Fallani. Un modello, quindi, arricchito anche di servizi diurni.
COME ZURIGO. Per chi non ne fosse a conoscenza, Zurigo si configura come la patria della musica elettronica. Merito dello Street Parade, la festa di strada più grande di tutta Europa che spinge giovani a ballare per tutta la notte. Un vero e proprio omaggio che la città fa a questo genere musicale. E anche la Toscana vorrebbeseguire le sue orme. “Il nostro paese ha una drammatica esigenza di spazi comuni dove potersi esprimere culturalmente”, ha così concluso l’architetto Pino Brugellis, uno degli operatori che realizzerà il progetto.