Capodanno Fiorentino, un concerto di beneficenza al Verdi per celebrare il 25 marzo.
IL CONCERTO. Un grande concerto di beneficenza al Teatro Verdi (lunedì alle 20,30) con musiche di Rossini, Tsachaikowsky, Strauss e Verdi per celebrare il Capodanno fiorentino che, dal Medioevo fino al 1750, è sempre stato festeggiato il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione, assunto come inizio del calendario civile. Il concerto è stato presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani insieme alla presidente del Lions Club Cosimo de’ Medici Annalisa Parenti organizzatrice dell’evento insieme al presidente dell’Udai Firenze (Unione avvocati d’Italia) Michele Strammiello e a Fabrizio Bandini direttore Core Onlus (cardiologia) dell’ospedale del Mugello.
CAPODANNO. “Il Capodanno Fiorentino – ha detto stamani Giani – è stato ‘istituzionalizzato’ nel calendario annuale delle feste e tradizioni fiorentine e fin dal VII secolo ricorre il 25 marzo, nove mesi prima di Natale giorno della nascita di Gesù Cristo. Dal Medioevo fino al 1750 il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa celebra l’annuncio dell’Incarnazione ricevuto dalla Vergine Maria, fu assunto come inizio del calendario civile di Firenze. La festa del Capodanno che coinvolgeva tutti gli aspetti non solo religiosi, ma anche civili della città, aveva il suo fulcro nella basilica della Santissima Annunziata, dove i fiorentini e le genti del contado si recavano in pellegrinaggio alla più nota effige cittadina dell’Annunziata. Festeggiare il Capodanno con un concerto di beneficienza è un modo bello per coniugare un’iniziativa benefica con una delle tradizioni più belle e suggestive”.
SOLIDARIETA’. Il ricavato della serata servirà a raccogliere i fondi necessari a realizzare un’applicazione per cellulari che permette l’immediato contato con i soccorsi quando si assiste ad un arresto cardiaco. Il progettoè promosso dall’associaione Core Onlus Mugello che porterà a breve nelle scuole di Firenze e Provincia alcuni corsi di primo intervento per eseguire pochi gesti semplici ed efficaci per salvare una vita.