Il complesso delle Murate, a Firenze, è tra i luoghi selezionati nell’ambito dell’iniziativa ‘Civic Places‘, la prima campagna nazionale per la scoperta e la valorizzazione dei luoghi civici in Italia promossa da Fondazione Italia Sociale insieme a Sec Newgate, Touring Club Italiano e SkyTg24. A proporre la candidatura del complesso delle Murate nella lista dei ‘Civic places 2021’ sono stati il Murate Art District (Mad), spazio gestito da Mus.e e Robert F. Kennedy Human Rights Italia (Rfk Italia).
La storia del complesso delle Murate a Firenze
Il complesso delle Murate, selezionato tra i ‘Civic Places 2021‘, è di proprietà comunale, comprende l’ex monastero quattrocentesco trasformato in carcere dal 1883 al 1985, articolato su due piazze: piazza delle Murate, e piazza della Madonna della Neve, divise da via delle vecchie Carceri, e la Cappella della Madonna della Neve. Il complesso quattrocentesco era il monastero intitolato alla Santissima Annunziata e a Santa Caterina, dove abitavano le monache di clausura dette “murate”. Poi, per circa cento anni, dal 1883 al 1985 è stato il carcere di Firenze. Le Murate sono oggi una sorta di canale privilegiato per l’esposizione della cultura contemporanea fiorentina che attrae talenti creativi da tutta Italia.
Le Murate come luogo di vita e libertà
Il sindaco di Firenze (con delega anche alla cultura) Dario Nardella ha detto che questo riconoscimento “ci riempie di orgoglio”, affermando poi che da anni l’amministrazione ha deciso con convinzione di investire negli spazi dell’ex carcere per restituirlo alla città: ora le Murate “sono un luogo di vita e di libertà”, un ‘civic place’ dove la cultura si unisce con il sociale, la contemporaneità con gli eventi, la formazione con la memoria. Il direttore artistico di Mad Valentina Gensini ha specificato che da anni il Murate Art District costituisce un presidio di cittadinanza attiva, una casa del contemporaneo in cui gli artisti del territorio hanno lavorato quotidianamente a fianco di artisti internazionali in residenza. “Il riconoscimento del complesso delle Murate come Civic Place, ha concluso Federico Moro, segretario generale Rfk Italia, “ci riempie di gioia”, perché non è solo un riconoscimento ad un luogo pieno di storia, ma lo è anche per quello che rappresenta per la comunità fiorentina: la trasformazione da luogo di preghiera una volta, di sofferenza poi e di aggregazione sociale e culturale oggi.