“Senza cavalli non ci sarebbero nemmeno cavalieri”, parola di Sergio Staino. È con questo spirito che il celebre vignettista fiorentino, ha pensato di dar vita al primo premio “Cavallo del lavoro”, trovando nella Cgil Toscana un valido alleato.
IL PREMIO. Il premio verrà consegnato il Primo Maggio (giornata in cui tradizionalmente il Presidente della Repubblica nomina i cavalieri del lavoro) all’Obihall, e sarà reso ancora più speciale da un pomeriggio di spettacolo a cui tutti, ma proprio tutti sono invitati a partecipare, per celebrare l’importanza del lavoro. Grazie alla complicità di diversi soggetti – Arci, Unicoop e Filcams Cgil, oltre a Cft e Unipol che sponsorizzeranno la giornata e Massimo Gramigni, che metterà a disposizione l’Obihall – il primo maggio targato Cgil si trasformerà in un pomeriggio di festa, spettacolo, memoria e condivisione di valori ma anche di divertimento e di celebrazione. Celebrazione di cosa? Meglio dire celebrazione di chi.
LO SPETTACOLO. Al termine del pomeriggio-spettacolo (con annessa apericena offerta da Filcams) che vedrà avvicendarsi sul palcoscenico del teatro fiorentino musicisti arrivati da mezza europa (dai “nostrali” Marco Poggiolesi, Michele Staino, Gabriele Pozzolini, Peppe Voltarelli, Leonardo Volo e Vittorio del Scalzi fino ai più internazionali Silvia Comes, Olden, Juan Carlos Flaco Biondini, Joan Isaac, Anna Roig, Julyen Hamilton, Wayne Scott) verranno consegnati quattro premi – quattro cavalli in terracotta realizzati da un artigiano pugliese – ad altrettanti “cavalli del lavoro”.
CHI SONO I CAVALLI? E chi sono i cavalli? “Sono quelli che il lavoro lo difendono, che si impegnano quotidianamente, che del lavoro fanno una bandiera – spiega Staino -. Un imprenditore, un operaio, un cooperatore, e infine un artista. I vincitori del premio (che potranno essere imprenditori, lavoratori, artisti, cooperatori) saranno scelti da un apposito comitato scientifico i cui membri rappresenteranno i soggetti promotori dell’iniziativa (ci sarà anche un docente universitario).
“OGNI CAVALIERE HA UN CAVALLO”. “Ogni cavaliere ha un cavallo, e ci sembra giusto premiare anche quest’ultimo. I valori e la storia che abbiamo in comune ci hanno spinto a organizzare insieme questa iniziativa, che coniuga spettacolo, cultura e valori e che vogliamo riproporre in futuro ogni anno in una zona diversa della Toscana”, ha spiegato Dalida Angelini, responsabile organizzazione Cgil Toscana. “L’idea è nata e cresciuta in pochissimo tempo. La merenda, l’arte, la difesa del lavoro: sarà una bellissima serata, con un concerto di musicisti di alto livello, invitiamo tutti soprattutto i più giovani”, ha aggiunto Sergio Staino. Claudio Vanni (Unicoop) ha ammesso di aver aderito “con entusiasmo all’iniziativa” e ricordato la battaglia della Filcams Cgil Toscana: “Le nostre strutture Unicoop Firenze nelle festività restano chiuse, perché i valori non sono in vendita. C’è la merce ma ci sono anche i valori, il Primo maggio bisogna privilegiarli”.
“E’ NATURALE PER NOI ESSERE QUI”. “Noi siamo qui perché questa iniziativa vuole ricordare, in modo innovativo, la dignità e la cultura del lavoro – ha detto Gianluca Mengozzi -. Quando un Cavaliere si copre d’onore, è perché tanti glielo hanno permesso e a questi va reso merito”. “Valori e memoria, noi ci siamo”, ha ricordato Massimo Gramigni, mentre Mauro Bartolini ha precisato che quella che rappresenta è “una delle più grandi cooperative italiane di lavoratori-soci, è naturale per noi essere qui”. Ha chiuso Cinzia Bernardini: “La nostra idea di Primo maggio è basata sull’aggregazione e sullo stare insieme, non sull’essere costretti a lavorare. Per questo abbiamo indetto lo sciopero per i lavoratori e le lavoratrici del commercio contro i negozi e i supermercati aperti nelle festività. La nostra presenza in questa giornata all’Obihall testimonia questa battaglia”.