Il nuovo museo, realizzato dal Comune di Montelupo Fiorentino in accordo con la Soprintendenza Archeologica e il fondamentale sostegno della Regione Toscana, diretto da Fausto Berti, si distingue da gran parte dei musei archeologici della Toscana e di altre regioni italiane per la spiccata estensione geografica e l’importante cronologia di riferimento. Sono esposti circa 1000 reperti provenienti dalle attività di scavo condotte in trenta anni nei 168 siti di un vasto territorio che si estende dal Medio Valdarno Fiorentino alla Bassa Val di Pesa, compreso parte del Montalbano. Alcuni di questi erano già visibili nella preesistente sezione archeologica del Museo di Montelupo ma molti saranno esposti per la prima volta. Le collezioni archeologiche coprono un periodo che va dalla Preistoria, con oggetti che risalgono fino a 200.000 anni fa, all’Età dei Metalli, alle testimonianze delle civiltà Etrusche e Romane, al tardo Medioevo. Tra i reperti alcuni esemplari unici al mondo come il bacile di bronzo dorato con l’effige di Carlo Magno (circa 1.106) e il misterioso olifante in terracotta, proveniente dall’abitato etrusco di Montereggi. In via eccezionale sarà esposto temporaneamente al museo anche il miliare – un cippo a forma di colonna con l’indicazione delle distanze – della via Quinctia, ovvero la strada romana che collegava Fiesole a Pisa. Rinvenuto nel 1700 nel territorio di Montelupo Fiorentino e confluito nelle collezioni Antinori, torna oggi dopo tre secoli per la prima volta visibile al pubblico. Il nuovo Museo Archeologico si caratterizza per essere un museo “dinamico”, le cui collezioni sono destinate a variare ed ampliarsi perchè basate su una capillare attività di ricerca e di scavo che restituisce sempre nuovi materiali. Attività che ha portato in 30 anni all’individuazione di ben 168 siti, una vera e propria mappatura archeologica del territorio, resa possibile dalla straordinaria collaborazione nata tra il Museo e il Gruppo Archeologico di Montelupo. Migliaia di reperti archeologici e ceramici recuperati, quest’ultimi andati a costituire il Museo della Ceramica di Montelupo, l’unico al mondo realizzato con collezioni provenienti da materiali di scavo, un modello che ha rivoluzionato la storia della Ceramica. Il museo propone oltre all’attività didattica per le scuole, svolta anche all’esterno nelle diverse aree di scavo, dei percorsi trekking per conoscere i siti archeologici del territorio da dove provengono i materiali esposti: dal villaggio dell’età del bronzo di Bibbiani alla tomba etrusca “dell’uovo”, dall’abitato di Montereggi alla Villa Romana del Vergigno. Per gli appassionati di archeologia, il museo con la collaborazione del Gruppo Archeologico e la cooperativa ICHNOS offre la possibilità di prendere parte alle campagne di scavo, previo contatto. Con l’apertura del Museo Archeologico si va delineando il nuovo sistema museale “Museo Montelupo” di cui farà parte il nascente Museo della Ceramica.
Il Museo della Ceramica di Montelupo
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