In questa manifestazione ancora una volta si coniuga il fascino della musica, che apre la serata con un concerto organizzato dal Conservatorio Cherubini, a quello delle arti. Si presentano infatti i facsimili dei cosiddetti Atlanti medicei realizzati dallIstituto Poligrafico e Zecca dello Stato, che con estrema maestria ha saputo riprodurre queste due opere straordinarie.
A metà del Cinquecento, dietro la spinta dell’entusiasmo per le rotte verso il nuovo mondo, furono realizzati per i Medici due manoscritti contenenti una raccolta di carte nautiche che tenevano conto anche delle più recenti scoperte; furono fatti decorare da pittori della cerchia vasariana, la cui mano stata riconosciuta nelle grottesche di Palazzo Vecchio, e ricoperti da ricchissime legature. Ne parlerà il professor Corradino Astengo dell’Università di Genova, un’autorità in materia.
Chiuderà la serata una performance di Riccardo Pratesi che terrà una conversazione recitata ispirata agli studi e agli scritti di Galileo, mentre scorrono immagini sul tema dei Cieli immaginati, dipinti, indagati. Il soggetto stato suggerito dalla presenza delle stelle medicee ben evidenti nella volta del salone affrescato da Luca Giordano, dove si svolge la serata.