Il Castello di Sammezzano è uno dei “7 Most Endangered”, i sette siti culturali in pericolo in Europa selezionati dal programma omonimo per mobilitare soggetti pubblici e privati affinché ne venga garantito il recupero. A darne l’annuncio è il movimento civico Save Sammezzano che ha curato la candidatura.
“7 Most Endangered” è una campagna di sensibilizzazione promossa a livello comunitario da due soggetti. Il primo è Europa Nostra, una Ong in relazione ufficiale con l’Unesco che si occupa della salvaguardia del patrimonio culturale e naturale dell’Europa. L’altro è la Banca europea per gli investimenti, l’istituzione finanziaria dell’Unione europea per il finanziamento degli investimenti in linea con gli obiettivi politici dell’Unione.
Il Castello di Sammezzano tra i 7 luoghi d’arte a rischio in Europa
Dopo aver superato la prima selezione ed essere entrato tra i 14 luoghi finalisti, il Castello di Sammezzano è stato selezionato come uno dei sette luoghi culturali più a rischio d’Europa per l’anno 2020, unico monumento italiano scelto da questo importante progetto europeo.
Gli altri sei siti che parteciperanno al programma sono: il Teatro Nazionale dell’Albania (Albania), il Castello Jezeří (Repubblica Ceca), l’Y-block, edificio che fa parte del distretto governativo di Oslo (Norvegia), la centrale elettrica Szombierki (Polonia), la Fortezza di Belgrado (Serbia), lo stadio Plečnik (Slovenia).
Dall’Europa un team per salvare Sammezzano
Cosa significa per il Castello di Sammezzano essere scelto tra i “7 Most Endangered” d’Europa? Che verrà costituito un team dedicato di professionisti di altissimo profilo, composto dagli esperti di patrimonio culturale di Europa Nostra ed esperti di finanza della Banca Europea per gli investimenti.
Questo team, insieme alle organizzazioni che hanno curato la candidatura, visiterà i sette luoghi vincitori e si incontrerà con i principali portatori di interesse pubblici e privati. L’obiettivo è quello di identificare possibili fonti di finanziamento e adeguati piani di intervento, mobilitando anche altri soggetti potenzialmente interessati al recupero di Sammezzano.
Verranno infine formulate e rese pubbliche una serie di raccomandazioni tecniche e finanziarie sulle quali poter indirizzare le azioni da intraprendere in futuro.
“Il nostro movimento civico – dichiara Francesco Esposito, portavoce di Save Sammezzano – è orgoglioso di questo risultato sorprendente, che ci consente di rappresentare tutt’Italia in questa prestigiosa iniziativa europea e, soprattutto, di favorire energicamente il processo di recupero e valorizzazione di Sammezzano”.
La candidatura del Castello di Sammezzano al “7 Most Endangered” era stata presentata a luglio 2019 tramite “Imago Mundi Onlus”, un’associazione culturale di Cagliari. Iniziativa che subito ottenne il supporto ufficiale del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Toscana, del Comune di Reggello, del Comitato Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona e della Kairos Srl, creditore procedente della procedura fallimentare che fino a pochi mesi fa aveva per oggetto Sammezzano.
Da metà novembre la Sammezzano Castle Srl, società proprietaria del Castello di Sammezzano, è infatti uscita dal fallimento, riottenendone la disponibilità sostanziale.
Il gioiello abbandonato
Su Sammezzano pende da anni infatti un contenzioso legale. Il castello è finito tre volte all’asta giudiziaria per poi tornare nella disponibilità della società che ne era proprietaria.
Il castello, nato nel 1605 come grande fattoria fatta edificare dalla famiglia Ximenes D’Aragona, venne completamente riprogettato da Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona tra il 1853 e il 1889. In quegli anni fu profondamente trasformato in stile orientalista, diventando un esempio unico e pregevole di architettura eclettica in Italia e in Europa.
Il Castello di Sammezzano si trova in grave stato di abbandono da decenni e il suo patrimonio artistico e architettonico rischia di subire danni irreparabili.