E’ stata inaugurata la settima edizione di “Pianeta Galileo”, la kermesse dedicata alla cultura scientifica.
L’INAUGURAZIONE. La presentazione si è tenuta nell’Aula Magna dell’Università di Firenze, alla presenza del presidente dell’Assemblea toscana Alberto Monaci. “Non è più sufficiente – ha detto Monaci – adagiarsi sul passato, la grande storia della Toscana deve essere aggiornata e coniugata con le novità che vanno velocissime, per questo il Consiglio regionale ha scelto di investire in Pianeta Galileo, per convincere i giovani a innamorarsi della scienza e quindi a dare una prospettiva al futuro”.
MONACI. “Insistere su questo progetto non è un discorso di immagine ma di sostanza, è una vera scelta strategica – ha continuato – in perfetta armonia con la Statuto della Regione Toscana, che parla di ‘promozione della scienza, nel rispetto della persona umana e nella libertà della ricerca scientifica’”. “A voi giovani il compito di vincere una grande scommessa – ha detto Monaci, rivolgendosi agli studenti presenti – guardate lontano, dimostrate che esiste qualcosa che oggi non c’è: partite dalla meraviglia e dalla generosità della Toscana per costruire un progetto di futuro, un progetto di tutti e per tutti, un progetto che sarà meraviglioso”.
UNIVERSITA’. E alla scienza che chiama la Toscana ha risposto con slancio, come evidenziato dai diversi relatori. Nei saluti di Alberto Tesi, rettore dell’Università di Firenze, il grazie alla Regione per aver continuato, “in tempi non facili e ingrati, a investire in Pianeta Galileo”. “La formazione scientifica, tecnologica, biomedica potrà condizionare il riequilibrio delle risorse a livello mondiale”, ha sottolineato, auspicando che la collina di Galileo, a Firenze, possa tornare a essere punto di riferimento importante. “Scopo principale del percorso di divulgazione e conoscenza della cultura scientifica è proprio avvicinare giovani e insegnanti alla ricerca, vivere la scienza nei luoghi dove si fa scienza – ha spiegato Alberto Peruzzi, del Comitato scientifico di Pianeta Galileo – usando un linguaggio accessibile a tutti e quindi riflettere insieme e invitare a investire nella ricerca”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Daniela Succi, in rappresentanza di Cesare Angotti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale; Marco Maria Massai, dell’Università di Pisa; Vincenzo Millucci, dell’Università di Siena, impegnati a offrire ai giovani proposte di alta qualità, capaci di guardare al futuro. Ad accompagnare i presenti sulla strada di Galileo Galilei anche il coro del Liceo Ulisse Dini di Pisa, che ha eseguito gli Inni italiano ed europeo, e il “Contrappunto bestiale alla mente”, una versione ante litteram del brano “Nella Vecchia Fattoria”.
IL PROGRAMMA. In programma ci sono incontri, iniziative e lezioni in tutte le Province toscane. Informazioni al numero verde 800 40 12 91, programma completo su www.consiglio.regione.toscana.it. Tra le iniziative in programma, spiccano il Bolero di Ravel raccontato come se fosse un esercizio di matematica, la “torta cosmica” dedicata all’analisi della materia che compone l’universo e i “Mini vulcanologi”.