In Palazzo Vecchio arrivano degli speciali strumenti hi – tech per cercare il leggendario affresco di Leonardo da Vinci, la “Battaglia di Anghiari”. Secondo molte fonti artistiche, l’opera – realizzata dal genio di Vinci nel salone dei Cinquecento – non sarebbe andata perduta, anzi sarebbe stata salvata e si troverebbe nascosta dietro alla parete che oggi ospita l’affresco di Giorgio Vasari, a cui fu affidata la riorganizzazione del Palazzo.
OCCHI ELETTRONICI. Per fare luce su un mistero che affascina studiosi e appassionati d’arte, a Firenze riprendono le ricerche, con un’indagine portata avanti a quattro mani dal Comune di Firenze e dal National Geographic. Nei giorni scorsi sono stati allestiti i ponteggi, per consentire agli studiosi di procedere con le analisi. Da ieri è partita la caccia all’opera misteriosa tramite alcuni speciali radar: degli occhi elettronici che “metteranno a nudo” le pareti. In base ai risultati ottenuti, gli esperti decideranno come proseguire lo studio.
LEONARDO E RENZI. “Finalmente – ha commentato il sindaco Matteo Renzi – entriamo nella fase conclusiva della ricerca del dipinto: a breve potremo avere nuovi risultati che potranno fornirci indicazioni utili per mettere fine a un mistero che appassiona da secoli gli studiosi di tutto il mondo”.
INDAGINE MILIONARIA. Un’impresa non semplice, anche per quanto riguarda i finanziamenti. Lo scorso novembre, durante un convegno sulla “Battaglia di Anghiari”, Maurizio Seracini, direttore scientifico della ricerca, spiegò che per portare a termine con successo la ricerca sarebbero stati necessari 2 milioni e mezzo di dollari e dai 14 ai 20 mesi per terminare le fasi operative. Seracini da oltre 30 anni indaga sulla localizzazione del capolavoro leonardiano.