L’arte si gusta con le mani. Si tocca, si scopre nei minimi dettagli grazie al tatto. E’ una Venere di Botticelli accessibile anche ai non vedenti e agli ipovedenti quella inaugurata questa mattina nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
VENERE IN UN TOCCO. Si tratta di un bassorilievo prospettico, raffigurante la “Nascita di Venere”, realizzato in resina bianca (60 centimetri di altezza per 93 di lunghezza e 11 di spessore), che ha preso posto proprio accanto al capolavoro botticelliano. Presto accanto all’opera tattile sarà posizionata una targa con un testo in braille, che consentirà di approfondirne le caratteristiche.
IL PROGETTO. Il bassorilievo è stato realizzato grazie ai fondi raccolti in occasione dell’asta benefica d’arte contemporanea “A.A.A. – L’Arte di Amare l’Arte”, che si è svolta poco più di un anno fa nella sala delle Reali Poste della Galleria, e alla collaborazione del museo tattile di pittura antica e moderna Anteros dell’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza di Bologna.
OPERA TATTILE. “Un altro bel passo in avanti verso la piena fruizione delle opere artistiche da parte di chi non vede – ha detto Antonio Quatraro, presidente della sezione fiorentina dell’Unione italiana ciechi – a Firenze, seguendo la migliore tradizione dell’accoglienza, il bassorilievo della Nascita di Venere diventa il simbolo di una società inclusiva. Sì, perché quel manufatto non è stato sistemato all’interno di una sala dedicata, ma accanto al capolavoro di Botticelli”.