venerdì, 29 Marzo 2024
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Reddito e bonus: si può sapere a quanto corrisponde il calcolo dell’Isee?

Cos'è l'indicatore della situazione economica equivalente, come funziona e come richiederlo

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È quel numerino magico che serve per richiedere agevolazioni e incentivi, anche molti di quelli previsti dal decreto rilancio, dal reddito di emergenza al bonus vacanze. Ma come avviene il calcolo dell’Isee e soprattutto a quanto corrisponde effettivamente? Non è facile dirlo perché per definire questo “indicatore di reddito” vengono presi in considerazione diversi parametri e sono necessari vari documenti. Facciamo allora un po’ di chiarezza.

Reddito: cos’è l’Isee, a cosa serve e come funziona

Redito e Isee sono due cose diverse: questa sigla sta per “Indicatore della Situazione Economica Equivalente”. In pratica l’Isee è  una sorta di “redditometro” che consente di misurare la ricchezza effettiva di tutti i componenti di un nucleo familiare, perché non prende solo in considerazione la busta paga ma anche altri fattori, come le proprietà immobiliari, le auto e i conti in banca e via dicendo. Per fotografare la condizione economica di una famiglia che abita sotto lo stesso tetto (e che fa parte dello stesso Stato di famiglia) vengono considerate poi altre variabili che “abbassano” il valore Isee, ad esempio la presenza di figli a carico o il muto per la prima casa.

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L’Isee serve per richiedere agevolazioni, sussidi, prestiti sociali, come ad esempio sconti sulle bollette, taglio del canone Rai, tariffe ridotte per i servizi comunali e anche alcuni contributi previsti dal decreto rilancio come il bonus vacanze 2020 (qui i dettagli) o il sussidio del reddito di emergenza.

Isee come viene fatto il calcolo e a quanto corrisponde?

L’Isee non è una cosa da poter fare a casa da soli, con la calcolatrice alla mano, perché il calcolo prevede tante variabili matematiche diverse, anche piuttosto complicate, che cambiano a seconda del tipo di Isee richiesto, da quello standard a quelli per esigenze particolari come sanità, università o servizi per minorenni.

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Difficile quindi anche stabilire a priori a quanto corrisponde effettivamente, ad esempio, un Isee pari a 40.000 euro (il limite per il bonus vacanze) o uno sotto i 15.000 euro (il tetto previsto per il reddito di emergenza). A livello generale si può affermare che il primo valore corrisponde a un reddito medio e il secondo a un reddito più basso, ma come già detto su questo calcolo influiscono tanti fattori diversi. Ad esempio si potrebbe guadagnare molto, ma avere tanti figli a carico e le rate del mutuo sulla prima casa, oppure avere una busta paga molto leggera ma con tante proprietà immobiliari e molti investimenti finanziari, dai buoni postali alle azioni.

Per farsi un’idea qui trovate qualche dettaglio sulla cosiddetta “scala di equivalenza”, uno dei fattori con cui viene calcolato l’Isee.

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Online, sul sito di Inps o al Caf: come fare l’Isee

Quindi non resta che fare l’Isee, compilando la Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) ossia un modulo che contiene i dati anagrafici e di reddito di un nucleo familiare, valido fino al 31 dicembre dello stesso anno in cui viene presentato. Alcune informazioni sono autocertificate (e si rischiano conseguenze penali se si dichiara il falso), altre vengono recuperate dai database dell’Inps e dell’Agenzie delle Entrate.

Per chi ha già fatto questa dichiarazione e ha avuto però grosse variazioni di reddito negli ultimi mesi è possibile presentare la “DSU Isee corrente” che permette di fare una fotografia della situazione più aggiornata, calcolando l’indicatore su un periodo di tempo più vicino. È il caso di questi mesi di emergenza coronavirus, durante i quali molti hanno perso il lavoro o hanno visto crollare il loro reddito.

Dove si fa la dichiarazione sostitutiva per il calcolo dell’Isee? Ci sono tre vie. La prima è il caf, il centro di assistenza fiscale, che offre questo servizio gratuitamente grazie a una convenzione con lo Stato. La seconda è il commercialista, per le persone che si appoggiano a questi professionisti. È possibile fare anche l’Isee da soli e da casa, collegandosi al sito dell’Inps con il pin rilasciato dallo stesso Istituto di previdenza oppure con le credenziali Spid (quelle che danno accesso a tutti i portali di servizi online pubblici) o ancora con la carta d’identità elettronica  e l’app per smarphone CIE ID, se non si possiede un lettore di schede da collegare al computer.

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