Lo scudo verde di Firenze, una “mappa” di 77 nuove telecamere che coprono una zona ampia della città, è pronto a essere acceso: non ci sarà un pedaggio per i non residenti, ma grazie alle porte telematiche scatteranno controlli per le auto e gli scooter più inquinanti che già non possono circolare sul territorio comunale. Poi, a tappe, potrebbero essere previsti altri stop anti-smog, con possibili deroghe, ma è tutto ancora in via di definizione. Vediamo allora cos’è, cosa significa “ztl scudo verde”, come funziona per chi circola a Firenze e quando inizierà a elevare multe.
Cos’è la “ztl scudo verde” di Firenze e cosa significa
A Firenze si parla di scudo verde ormai da anni: l’idea di creare una mappa di nuove porte telematiche fuori dalla zona regolamentata dalla ztl del centro storico, che abbraccia tutta la periferia, è stata lanciata dal sindaco Dario Nardella durante la campagna elettorale del 2019 con l’obiettivo di controllare i flussi di veicoli più inquinanti che arrivano da fuori città (dunque soprattutto dei non residenti). Il tutto per tagliare le emissioni e incentivare l’uso dei mezzi pubblici (autobus, treni, tramvia) da parte dei pendolari. Poi questa idea iniziale è stata modificata.
In principio si era parlato di 120 porte telematiche. L’intervento è stato previsto nel Pums (il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile della Città metropolitana), per un investimento da 4,4 milioni di euro. Gli interventi dovevano partire nel 2022, poi sono slittati. Dall’Isolotto a Firenze sud, il Comune di Firenze ha concluso a novembre 2023 i lavori per posizionare 77 nuove telecamere dello scudo verde, pochi giorni dopo è arrivata la delibera della giunta comunale con tanto di mappa e regole per il primo periodo di accensione.
La mappa dello scudo verde: dove sono le telecamere delle porte telematiche
L’area all’interno del perimetro delimitato dai varchi elettronici della ztl “scudo verde” è grande circa 38 chilometri quadrati pari al 66% della superficie del centro abitato. Le telecamere, montate su pali, sono segnalate da cartelli e sono dotate di schermo led. Alcune di queste sono in grado non solo di controllare gli accessi, ma anche l’uscita dei veicoli dalla zona sorvegliata. Gli occhi elettronici non sono stati installati lungo direttrici strategiche che interessano ad esempio l’accesso ai principali ospedali, all’aeroporto di Peretola, ai capolinea della tramvia, ai grandi centri commerciali.
Nella delibera n° 607 del 5 dicembre 2023 è presente anche la mappa delle telecamere dello scudo verde, ecco la collocazione delle porte telematiche:
QUARTIERE 3
- via di Villamagna
- via Kassel
- via Gran Bretagna
- via Estonia
- via Romania
- via Europa
- via Norvegia
- via Del Paradiso
- via Fortini
- via San Michele a Monteripaldi
- via di San Felice a Ema
- via Martellini
- via Senese
- via Poccetti
- via Foscolo
QUARTIERE 4
- via di Bellosguardo
- via di Soffiano
- via di Scandicci
- viale Nenni
- via Tiziano
- via Bugiardini
- via Neri di Bicci
- via Pisana
- via Baccio da Montelupo
- viale Etruria
- viale Piomino
- via Martini
- via Signorelli
- via San Bartolo a Cintoia (due postazioni)
- via Canova
- via dell’Argingrosso
QUARTIERE 5
- via Baracca
- viale Guidoni
- via Da Schio
- via Barsanti
- via del Prete
- via di Caciolle
- via Panciatichi
- via Giuliani
- via Vezzani
- via di Quarto
- via da Tolentino
- via delle Panche
- viale Morgagni
- largo Palagi
- via Incontri
- via della Pietra
- via Bolognese (due varchi)
- via Faentina
- via Boccaccio
- via della Piazzuola
- viale Volta
- vua Baldesi
- via Fibonacci
- viale Calatafimi
- via Bandi
- via Nullo
- via di Belgioioso
- via Don Giovanni Verità
- via delle Cento Stelle
- via Mamiani
- via De Amicis
- via Soldani
- via D’Annunzio
- via di Coverciano
- via dD’Orso
- via Mastri
- via Manni
- via della Rondinella
- via del Mezzetta (due varchi)
- via Aretina
- lungarno Aldo Moro
Come funziona lo scudo verde di Firenze, quando inizia a fare multe e chi può circolare
Il sistema rileva le targhe dei veicoli, grazie a una particolare tecnologia, e sarà attivo 24 ore su 24. Ecco come funziona la ztl “scudo verde” di Firenze: al momento il sistema è usato per monitorare i flussi di traffico e non eleva multe, solo successivamente entrerà in funzione per verificare il rispetto dei divieti che già sono in vigore. Palazzo Vecchio è in attesa dell’ok da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopodiché scatterà la fase di pre-esercizio, ossia un periodo di test in cui sarà controllato il corretto funzionamento dell’infrastruttura, anche dal punto di vista informativo.
Visti questi tempi della messa a punto della scudo verde di Firenze, “è presumibile che il sistema possa essere avviato all’inizio del 2025” ha chiarito in consiglio comunale il 21 ottobre l’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio. Solo allora le telecamere saranno accese e potranno arrivare le prime multe ma solo per mezzi più inquinanti che non possono già circolare nel cosiddetto “agglomerato urbano”:
- auto benzina Euro 0 e diesel Euro 0 e 1 (sia per trasporto persone che per trasporto merci)
- Motoveicoli e ciclomotori benzina e diesel Euro 0 e 1.
Quindi, nel periodo iniziale le telecamere dello scudo verde non saranno impiegate per controllare il passaggio delle auto diesel euro 3, 4 e 5, interdette dai viali di circonvallazione fiorentini dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. La sanzione prevista per chi non rispetta gli stop dei mezzi più inquinanti è di 168 euro. Per ora non sarà previsto alcun pedaggio, altre eventuali restrizioni previste dallo scudo verde potranno scattare in futuro solo quando sarà completato il sistema di trasporto pubblico metropolitano, aveva annunciato in passato il Comune, comprendendo nelle opere le nuove tramvie, il sottoattraversamento dell’Alta velocità, il rafforzamento del sistema di trasporto su gomma e i parcheggi scambiatori.
Controlli per i bus turistici
L’accordo tra i Comuni della Città Metropolitana di Firenze prevede la possibilità di usare lo scudo verde come deterrente per i bus turistici abusivi, ossia quelli che entrano in città senza richiedere il relativo permesso e quindi senza versare un euro nelle casse del Comune di Firenze, e anche per i mezzi commerciali più inquinanti o i veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose.